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Autore: Lim Poia    07/01/2012    4 recensioni
Una miniraccolta composta da tre flashfic – la prima in modo particolare è molto, molto flash – per raccontare tre possibili momenti importanti nella vita di Rose e Scorpius.
#1. Ti sei sempre considerata una ragazza responsabile e con la testa sulle spalle, dotata di buon senso e razionalità. [...] Tutto questo, ovviamente, prima di aver avuto la sfortuna di conoscerlo.
#2. Sei di spalle quando ti benda, colta alla sprovvista ti irrigidisci subito.
«Che diavolo stai facendo, Scorpius?»
Un sussurro appena udibile come risposta.
«Fidati».
#3.E mentre ti asciughi frettolosamente una lacrima sfuggita al tuo controllo, capisci che non c’è nulla di più bello e magico.
Questa storia ha partecipato al Contest "Rose & Scorpius... write about their sweet love!"di Gra_Gra 96, classificandosi prima.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nickname: Olimpia~ sul Forum, HeRmIoNe LuNa su EFP.
Titolo: Di attimi e pupazzi di neve ~
Genere: Commedia, Fluff, Romantico.
Rating: Giallo.
Immagine scelta: Pupazzo di neve.
Avvertimenti: Flashfic, Raccolta. 
Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy.
Nda: Una miniraccolta composta da tre flashfic – la prima in modo particolare è molto, molto flash – per raccontare tre possibili momenti importanti nella vita di Rose e Scorpius. Niente di serio, davvero. I titoli delle tre flashfic sono ispirati al ‘Canto di Natale’ di Charles Dickens, più precisamente ai tre Spiriti del Natale (del passato, del presente e del futuro), i riferimenti all’opera si limitano ai titoli, nulla di più.
Non mi resta che augurarti buona lettura.





Di attimi e pupazzi di neve ~






Il pupazzo di neve del Natale Passato.

Ti sei sempre considerata una ragazza responsabile e con la testa sulle spalle, dotata di buon senso e razionalità.
Qualcuno su cui fare affidamento nei momenti difficili, una brava ascoltatrice, una persona paziente e che non si lascia andare a futili isterismi, mantenendo la calma in ogni situazione e non cedendo a banali provocazioni.
Tutto questo, ovviamente, prima di aver avuto la sfortuna di conoscerlo.

«Scommettiamo. Weasley?»
«Sì».

Una piccolissima parola che ha avuto conseguenze devastanti, portandoti a sottostare al suo obbligo.
Entri in Sala Grande, odiando con ogni fibra del tuo corpo quello stupido di un Malfoy.
A fatica raggiungi il fondo della sala, quel dannato costume rallenta i tuoi movimenti, rendendo quella tortura infinta.
Ti fermi davanti al tavolo dei professori: come da copione, tutti ti stanno guardando. Non puoi certo passare inosservata vestita in quel modo.
Ti schiarisci la voce prima di iniziare a intonare la canzone che ha scelto per te.
«Jingle Bells, Jingle Bells» canticchi flebilmente. «Jingle all the way! O, what fun it is to ri-».
«Più voce. Non si sente!»
Serri i pugni e assottigli lo sguardo, fissandolo: gliela farai pagare.
Chiudi gli occhi e sospiri, cercando il coraggio per continuare.
Sei Rose Weasley! Finirai di cantare quella canzone nel migliore dei modi e poi tu e il tuo enorme sedere da pupazzo di neve andrete nel dormitorio femminile, nascondendovi per il resto della vostra vita.




Il pupazzo di neve del Natale Presente.

Sei di spalle quando ti benda, colta alla sprovvista ti irrigidisci subito.
«Che diavolo stai facendo, Scorpius?»
Un sussurro appena udibile come risposta.
«Fidati».
Le ultime parole famose, pensi, lasciandoti scappare un sorriso e facendoti guidare da lui.
«Non credevo fossimo arrivati già a questo» sottolinei l‘ultima parola con un gesto confuso della mano.
Potresti benissimo star zitta, ma hai bisogno di sentirlo, di avere come punto di riferimento la sua voce.
«Questo cosa?» ti chiede, confuso.
«Doverci bendare per vivacizzare il nostro rapporto» spieghi. «Sei già stanco di me, Malfoy? Non senti già più la bruciante passione accendere il tuo corpo appena mi sfiori?».
Ridacchia – fa sempre così quando dici una stupidata –, ma non aggiunge altro. Si allontana da te, lo senti armeggiare con qualcosa e dopo un attimo percepisci di nuovo la sua presenza al tuo fianco.
«Attenta» ti avverte, passandoti qualcosa sulle spalle. «Alza il braccio».
Fai come dice e capisci che ti sta aiutando a indossare il cappotto.
«Non sono un‘esperta in queste cose, ma avrei giurato che i vestiti si togliessero e non il contrario».
«Alza anche l‘altro» sbuffa, divertito.
Tiri su il braccio ed è in una frazione di secondo che comprendi di averlo colpito.
«Ahi».
In pieno.
«Non sarebbe successo se non mi avessi bendata» ti difendi immediatamente, sentendoti in colpa.
«Io sto bene, comunque. Grazie per l‘interessamento» borbotta, aprendo la porta d’ingresso e accompagnandoti delicatamente fuori dall‘appartamento.
«Prego» rispondi con la stessa ironia. «Dove stiamo andando?»
«Pochi secondi e lo scoprirai».
«Vuoi buttarmi giù da un dirupo?»
«No».
«Vuoi smaterializzarci in un posto sconosciuto e abbandonarmi lì?»
«No, ma se continui così potrei prendere in considerazione l‘idea».
«Cattivo».
«C‘è ancora un gradino e poi siamo arrivati».
«Di già?»
«Non ne sei sollevata?»
«Mi hai bendato per portarmi nel nostro giardino?»
«Esatto e per farti vedere questo…» ti toglie la benda e ti indica un pupazzo di neve.
«Ti piace?»
«No, aspetta, riformulo la mia domanda: mi hai bendato, portandomi nel nostro giardino, per farmi vedere un pupazzo di neve?»
«Non ti ricorda nulla?»
«Uno dei momenti più imbarazzanti di tutta la mia vita, per colpa tua, tra l‘altro».
«Bene, sarai felice di distruggerlo. Avrai la tua piccola vendetta» ti prende in giro.
«Avrei la mia piccola vendetta,» ripeti. «Distruggendo te
«Peccato che mi ami» sorride.
«Un vero peccato, sì. E comunque perché dovrei distruggerlo? Solo perché è storto e brutto?»
«Non è storto e brutto!» ti contraddice, ferito nell’orgoglio d’artista. «Devi farlo perché la vera sorpresa è dentro».
Guardi Scorpius per un intero minuto prima di fiondarti su quel povero pupazzo di neve.
Ci metti poco – davvero poco – a trovare la vera sorpresa.
Una piccola scatola di velluto blu.
Punti i tuoi occhi nei suoi, in cerca di spiegazioni, di conferme… Ma lui non dice niente, nel più assoluto e quasi irreale silenzio, il tuo ragazzo si inginocchia davanti a te, prendendoti la mano.
Non puoi crederci.
Eppure…
«Rose Weasley, vuoi sposarmi?»




Il pupazzo di neve del Natale Futuro.

Hai ancora gli occhi chiusi quando ti accorgi dell’assenza di tuo marito. Non ti sta abbracciando, le vostre gambe non sono intrecciate sotto il caldo piumone e soprattutto lui non è al tuo fianco.
Apri un occhio e poi l’altro, nessuna testa bionda sul cuscino, ovviamente.
Sbuffi, mettendoti a sedere sul letto.
I risvegli senza Scorpius sono sempre un po’ meno dolci, ormai ti è chiaro, ti auguri solo che non sia così palese anche per lui… Non potresti sopportare il suo ghigno gongolante e soddisfatto nel constatare quanto siano melensi i tuoi pensieri. Lanci un’occhiata alla sveglia sul comodino, mancano pochi minuti alle sette.
È presto, ma decidi comunque di alzarti e di raggiungere tuo marito, ovunque lui sia alla sette del mattino della Vigilia di Natale.
Scendi dal letto, esci dalla camera, fai due passi e ti fermi.
Starà ancora dormendo, pensi, ieri sera avete fatto tardi a casa di Albus, non può essere già sveglio.
Dondoli sul posto, indecisa su cosa fare.
Vuoi solo assicurarti che vada tutto bene e che non abbia bisogno di nulla, farai piano e ci metterai un attimo, giusto il tempo di lasciargli una carezza sul viso paffutello e un bacio sulla fronte.
Non noterà neanche la tua presenza.
Ti avvicini alla stanza, abbassi lentamente la maniglia e cautamente apri la porta.
Un piede dietro l’altro e… Non c’è.
Il lettino di tuo figlio è vuoto.
È in momenti come questi – da quando sei diventata mamma – che la parte ansiosa del tuo carattere entra in collisione con quella melodrammatica, inducendoti a pensare cose folli e poco plausibili.
Stai già valutando se chiamare i tuoi genitori, i tuoi cugini o eventualmente il Ministro della Magia, quando qualcosa fuori dalla finestra cattura la tua attenzione.
Un grandissimo pupazzo di neve fa bella mostra di sé nel vostro giardino.
Guardi meglio: poco più in là – impegnati nella ricerca dei rami giusti per le braccia del pupazzo di neve – ci sono i due uomini della tua vita: Scorpius e vostro figlio.
Stanno ridendo, puoi vedere sui loro volti arrossati dal freddo due sorrisi identici al tuo.
E mentre ti asciughi frettolosamente una lacrima sfuggita al tuo controllo, capisci che non c’è nulla di più bello e magico.







Questa storia ha partecipato al Contest "Rose & Scorpius... write about their sweet love!"di Gra_Gra 96, classificandosi prima.

I Classificata:


Di attimi e pupazzi di neve - Olimpia~

Grammatica18.75/20 [Ortografia: 9.75/10; Punteggiatura 9/10]
Stile e lessico: 10/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Giudizio personale: 10/10
Uso immagine: 5/5
Totale: 63.75/65

Dal punto di vista grammaticale la storia andava più che bene.
Per quanto riguarda l’ortografia, ho riscontrato un aggettivo possessivo declinato in modo errato:
- Finirai di cantare quella canzone nel migliore dei modi e poi tu e il tuo enorme sedere da pupazzo di neve andrete nel dormitorio femminile, nascondendovi per il resto della tua vita. (avresti dovuto declinare l’aggettivo possessivo “tua” alla seconda persona plurale, in quanto ti riferivi a Rose e al suo enorme sedere da pupazzo di neve).
Per quanto riguarda la punteggiatura, ho riscontrato due virgole mancanti e due segni di punteggiatura errati:
- Ti fermi davanti al tavolo dei professori, come da copione tutti ti stanno guardando. (avresti dovuto sostituire la virgola con un punto e virgola o con i due punti, e aggiungerne una dopo la parola “copione”).
- Ma lui non dice niente, nel più assoluto e quasi irreale silenzio il tuo ragazzo si inginocchia davanti a te, prendendoti la mano. (avresti dovuto inserire una virgola dopo la parola “silenzio”).
- Guardi meglio, poco più in là – impegnati nella ricerca dei rami giusti per le braccia del pupazzo di neve – ci sono i due uomini della tua vita: Scorpius e vostro figlio. (secondo me, la prima virgola andrebbe sostituita con i due punti).
Dal punto di vista stilistico, la storia era praticamente perfetta: il lessico curato e ricco, il testo scorrevole e senza intoppi, l’impostazione dei dialoghi ottima. Non ho riscontrato né anafore, né ripetizioni. Ho apprezzato davvero molto il modo in cui era scritta la storia, poiché rendeva davvero piacevole e rilassante la lettura.
Anche sotto il campo dell’originalità non posso fare altro che darti il massimo. Tutta la storia, anche se in modo particolare la prima flashfic, sprizzava originalità da tutti i pori.
Insomma, Rose che a causa di una scommessa deve vestirsi da pupazzo di neve e cantare Jingle Bells davanti al tavolo dei professori è qualcosa di veramente esilarante! Per non parlare del pupazzo di neve contenente l’anello di fidanzamento!
La caratterizzazione era meravigliosa: ottima l’introspezione di entrambi i personaggi, i cui gesti, le parole e le emozioni provate non erano affatto scontate o banali, anzi! Ho apprezzato molto la determinazione di Rose, che non si è tirata indietro da quanto scommesso, continuando imperterrita a mettersi in ridicolo davanti a tutta la Sala Grande.
E una nota di merito va attribuita anche alla fantasia di Scorpius e alla sua capacità di stupire.
Hai usato l’immagine in modo corretto, citandola e dandole molta importanza all’interno della fanfic.
Infine, vorrei soffermarmi sul mio giudizio personale relativo alla storia, facendo anche un breve riepilogo di quanto detto nei punti precedenti:
- La storia era ottima sia a livello grammaticale, sia a livello stilistico.
- Ho trovato ottima l’originalità della fanfic, come anche la caratterizzazione dei personaggi.
- La trama era davvero ben strutturata e sviluppata.
- Ho adorato la comicità della prima flashfic, il romanticismo della seconda e la dolcezza della terza.

  
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