Nasciamo, cresciamo, ci
costruiamo una famiglia e facciamo
il lavoro che ci piace, poi gli anni passano e invecchiamo. Ed ecco che
nello
stesso modo in cui siamo venuti al mondo ce ne andiamo. Ma
è davvero così per tutti?
Harry.
Avevo appena appoggiato gli scatoloni nella mia nuova stanza, mi
guardai
intorno, questa sì che si poteva definire ‘una
stanza’. Certo, avrei tolto le
pareti rosa, ma almeno si poteva respirare,
non come lo sgabuzzino in cui vivevo prima. Dopo aver
scoperto di essere
stato adottato non riuscivo più a guardare in faccia
l’uomo e la donna che mi
avevano cresciuto per 17 anni. Non è una cosa di tutti i
giorni trovare il
proprio certificato di nascita nello stanzino e scoprire che le persone
con cui
vivi sono dei totali sconosciuti. Ricordo quanto mi arrabbiai con
‘mia madre’ e
‘mio padre’, ero totalmente fuori controllo. Feci
loro mille domande, ma non
rispondevano, dicevano che erano troppo scossi. L’unica cosa
che riuscii a
scoprire era su mia madre: veniva da Sparkstown, una piccola cittadina
del
nord, era morta due anni dopo avermi partorito. Grazie a delle ricerche
ero
venuto a conoscenza che mia nonna, la mia vera nonna era ancora viva ed
ora mi
trovavo in casa sua, nella stanza che un tempo era di mia madre.
Zayn.
Conversazione con Tommo ore 12.54 ‘hey figo, a quanto pare
tua sorella sta per
tornare in città’
‘non ho ancora avvertito nulla, aveva detto che non sarebbe
tornata per un po’.’
Risposi.
‘non senti anche tu questa brezza leggera? Fidati,
c’è il suo odore nell’aria.’
Non vedevo mia sorella da quanto, due anni? Dopo l’ultimo
disastro combinato l’avevo
costretta ad allontanarsi, aveva detto che sarebbe rimasta per un bel
po’ nelle
sue amate Hawaii, non poteva essere già di ritorno. Se
davvero dovevo
prepararmi a rivederla, dovevo ricominciare a riavere intorno a casa i
soliti
ragazzi che cercavano attenzioni, poveri stolti innamorati di lei che
speravano
anche solo in un ‘ciao’. Melanie non era la solita
ragazza stronza che sfrutta
la sua infinita bellezza per far cadere nelle sue grinfie quanti
più ragazzi
possibili, no assolutamente. Lei era solare, sempre felice, disponibile
ad
aiutare tutti in tutto, era la secchiona della classe, ma non
perché studiava,
si ricordava le cose facilmente e basta. Ma quando voleva sapeva essere
davvero
acida e perfida, non sempre era un bene fidarsi di lei. Forse avrei
dovuto
avvertire Niall del suo ritorno, ma qualcosa mi diceva che se la
notizia era
vera, lui ne era già al corrente.
Melanie.
Mi fermai a prendere un panino tonno e maionese in un bar nella
periferia di
Sparkstown, guardai l’orologio, erano le 13.05 ed io ero in
perfetto orario per
ritornare a casa. Questa vecchia cittadina mi era mancata, ma
più di tutto mi
era mancato vedere il terrore negli occhi di alcuni anziani, credevano
ancora
che potessi dare fuoco ad ogni cosa, ma come avevo spiegato in passato,
l’incendio
al comune fu solo un incidente. Uscii dal bar e mi riavviai verso la
macchina
con gli sguardi di alcuni passanti puntati contro. Sapevo che erano
spaventati,
potevo tenerli sotto controllo se solo avessi voluto. La sensazione di
potere
era tornata. Melanie Amie Malik era tornata.
Occhei, questa è la mia seconda #FF la prima
non è andata a buon fine, ad un certo punto l'ho
eliminata :o
Non chiedetemi perchè, ero nervosa quel giorno
çç Anyway, questa prometto di
portarla al termine! Sono solo all'inizio e non ho fatto ancora
appareire tutti i personaggi, datemi tempo, poco per volta eh! LOL
Fatemi sapere che ne pensate, bacioni -Fabs.