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Autore: CrazyAnge    08/01/2012    2 recensioni
Non ho ben capito perchè vi narro questa storia, che poi non ha nulla di speciale, voglio dire, che cosa vi aspettereste da una tizia che si chiama Tanaka? Nulla..no?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A.A.A. Cercasi nuova vita.
possibilmente in affitto.
E a basso costo

 
Ok, ok Haruka, se tu stai calma allora tutto il mondo sarà calmo, se tutto il mondo è calmo, anche la sveglia sarà calma.
e zitta.
«DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN»
Ok, forse no, ma non per questo c’è bisogno di perdere la pazienza no?
«DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN»
Basta stare calmi, trovare il tasto giusto, spingere leggermente sul tasto e poi alzarsi con calma.
«DRIIIIIIIIII-»
La sveglia ha cessato di esistere, ed è anche naturale, non tutte le sveglie del mondo sono in grado di resistere all’impatto contro un mini-albero natalizio in ferro, ed io, Haruka Tanaka, oggi ho imparato qualcosa di molto costruttivo ed interessante, ho imparate che le sveglie da 1.500 ¥ non sono molto resistenti, la prossima volta ne comprerò una da duemila e starò a vedere che succede.
Mi alzo dal letto contenta di avergliela fatta pagare a quella dannatissima sveglia ma consapevole di dover annotare un nuovo oggetto nella lista spese di Neko.
Non ho ben capito perchè vi narro questa storia, che poi non ha nulla di speciale, voglio dire, che cosa vi aspettereste da una tizia che si chiama Tanaka? Nulla..no?
Comunque sia, mi chiamo Haruka e ho ventun’anni compiuti, quello a cui avete appena assistito è il mio rito mattutino, una piccola tragedia che mi piace chiamare “Vita e morte di una sveglia” sono molto volubile e tendo a cambiare spesso attrice per la parte della sveglia, in quanto regista sono molto esigente. Mentre stacco il cadavere dell’apparecchio dal cono di ferro guardo fuori dalla finestra. Odio l’inverno, sono le sette del mattino ed è ancora buio pesto, le macchine scorrono sotto casa mia illuminando la strada con tante piccole luci gialle di faretti.In più piove.
Esco dalla stanza in punta di piedi per non svegliare Suzuki, la sveglia stretta tra indice e pollice mentre mimo Hitomi Kisugi e tento di arrivare al cestino della spazzatura che sta in cucina, ovvero oltre la camera di Neko, maledizione, eppure glielo avevo detto io che volevo la camera vicina alla cucina! Ok ci sono quasi, sono davanti alla sua porta, la mia meta è dietro l’angolo un’altro passo e..
no, ditemi che non è vero, ditemi che non ho colpito la libreria e che l’unico volume della treccani in mio possesso, tra l’altro l’unico volume italiano presente nella libreria, sta volando giù verso il pavimento. Ok Haru, o la va o la spacca, spalanco la mano rimasta libera nel tentativo di prendere il libro al volo, lo devo prendere dal dorso, cerco di prevedere a occhio il tempo di rotazione e..chiudo gli occhi.
 
Sbatto le palpebre prima di aprirle, voglio essere sicura che non sia un sogno, il libro è nella mia mano destra, ce l’ho fatta, sono una grande. Voglio dire, in quanti riescono a prendere un libro caduto dal primo ripiano in alto della libreria? Alzo le braccia in segno di vittoria e mi giro mimando un grido di gioia. E sento un lievissimo “thud”.... “thud”?...Che cos’è che ha fatto “thud?”
Il libro aveva colpito un vaso, che aveva ondeggiato pericolosamente rischiando di farmi morire per arresto cardiaco ben tre volte, dopodichè aveva ripreso quota e si era ristabilito, ma non prima di colpire una biglia, uh! la mia biglia di quando avevo quattro anni!..Che ci fa la?..Ah si, ieri il nonno mi aveva portato la scatola dei ricordi d’infanzia..e mi ricordo che dentro c’era anche...mi volto di scatto..ho sentito un altro “thud”? Guardo verso la biglia, non so in che modo abbia fatto ma quella diabolica sferetta aveva urtato il caleidoscopio in vetro di Suzuki, quello che la sua carrissima, naturalmente, bisnonna, ovvio, defunta, come da copione, gli aveva regalato quando aveva sei anni, poco prima di morire.
Ok, se quel coso tocca il pavimento per me è la fine.
Lancio il libro sul divano insieme alla sveglia, poi mi getto in scivolata con le braccia stese in avanti per prendere il malefico cilindro e..chiudo gli occhi.
 
Posso riaprirli?Sento qualcosa di fresco e liscio sulle mie mani, posso davvero aprire gli occhi? Sbatto piano le palpebre poi lasciò che i miei occhi mi confermino, ancora una volta, il mio successo. Mi alzo in un impeto di gioia e senza neanche accorgermene sbatto contro la maniglia della finesta e la apro.
Qualcosa di nero sfreccia all’interno.
Guardo incredula cosa succede in quello che un tempo era il soggiorno. Il vaso malvagio che aveva
rischiato di spedirmi all’altro mondo giace a terra, in mille pezzi. Il divano viene subito preso di mira come grattaunghie e tetri “strap” giungono alle mie orecchie.
«Non è possibile..» mormoro allibita mentre l’animale, palesemente indemoniato, continua a sfrecciare per la stanza finchè non atterra sulla carcassa della sveglia, un lampo mi acceca e..è Let it Be dei Beatles questa? Guardo di nuovo in direzione della sveglia ma tutto ciò che vedo è solo un fumante gatto che ora si lecca il pelo tranquillamente. La sveglia è sparita. Forse è stato un esper, o un alieno..no! Un viaggiatore del tempo! Ma..no, no non voglio saperlo, guardo il gatto, non ha nulla di particolare, è un banalissimo felino...nero. Sapete io non sono molto superstiziosa ma conosco qualcuno che non sarebbe molto felice di trovarsi davanti questo pazzoide..ora che ci penso...quella Let it Be era ad un volume un poco alto...non vorrei che..
«Yawn...che succede qui?» Guardo Koneko allibita, i suoi capelli corti e castani sono lievemente in disordine «Ne-neko-chan!» Mi guarda come se fossi impazzita «Haru mi sembri strana..cos’è..» Mi scavalca continuando a guardarmi, oh mio dio! Sta guardando tutto il salotto incredula, e adesso che le dico? Come faccio a spiegarli la presenza di un gatto nero in soggiorno? Lo sta fissando ad occhi sgranati, no non ho voglio di sentirla.
Tutti, successivamente, raccontarono di aver udito il lamento di un lamantino ferito provenire dal nostro appartamento.

  
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