Per la
serie a volte ritornano... niente più che un piccolo regalo di buon anno in
ritardo, una flashfic ispirata da una fotografia trovata in rete.
Buon
2012 a tutti!
Sconosciuta
Soldati
Si sta
come d’autunno sugli alberi le foglie
-Giuseppe
Ungaretti-
Axel
Grady uscì dalla tenda sbadigliando, un rotolo di carta igienica stretto nella
mano sinistra. I soldati del plotone lo avevano più di una volta preso in giro
per quella sua mania, ma non poteva farci proprio nulla: lui non era uno di
loro e non era stato addestrato per vivere in mezzo al nulla senza la minima
comodità.
Era
solo un giornalista, Axel Grady, solo uno che voleva mostrare la verità a
quelli a cui la verità faceva fatica ad arrivare.
Ravviandosi
i capelli biondi, si avviò lentamente verso il luogo che era stato deputato a
latrina.
Una
goccia di sudore si fece strada giù lungo la sua guancia e lui l’asciugò,
nervosamente, con la mano libera. Gli capitava spesso e ancora non gli era
riuscito di capire se fosse dovuto alla paura costante di un attacco nemico o
semplicemente alla calura soffocante delle notti afghane.
Non
era che a pochi passi dalla sua ben poco profumata destinazione, quando uno
spettacolo imprevisto lo colse di sorpresa, facendogli desiderare ardentemente
di avere con sé la sua macchina fotografica.
Il
generale Huttington, temutissimo e altrettanto stimato soldato decorato, teneva
stretto sopra alla spalla destra un minuscolo gatto rosso, grande all’incirca
quanto il palmo della sua mano.
Il
felino sembrava perfettamente a suo agio adagiato sulla logora uniforme del
generale che, privo della sua durezza abituale, teneva il volto premuto contro
la pelliccia morbida della bestiola.
Il
sorriso dolce e delicato dipinto su quel ruvido volto abbronzato era un
ossimoro talmente eccezionale da costringere Axel a fermarsi e rimanere a
guardarlo, pensando che quello doveva essere visto, che quello era lo spirito
dei soldati americani, di quelli giusti, che lottavano per la pace, e non per
qualche sciocco ideale di comando.
Quello
era l’Afghanistan che, purtroppo, in occidente nessuno avrebbe mai conosciuto.