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Autore: Alicia Spinnett    08/01/2012    2 recensioni
Premetto che scrivere una romantica storia d’amore con FRED WEASLEY come protagonista è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto, proprio perché non l’ho mai visto come uno sdolcinato ragazzo tutto cuori e rose D: Anyway ho cercato di mantenere il carattere dei personaggi. Spero di aver svolto un lavoro ‘decente’. Buona lettura :D
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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1.1
“Alis, è arrivato il foglio degli orari delle lezioni!”

Finii di addentare la coscia di pollo che mi avrebbe fatto da cena e volto la testa verso Angelina. Angelina Johnson, una delle mie migliore amiche fin dal primo anno qui ad Hogwarts: era intelligente e spigliata, disinvolta e sempre allegra, non si curava praticamente di NIENTE, ed io ammiravo quest’aspetto di lei. Quest’anno però sembrava diversa: sarà che nei cinque anni passati con lei qui dentro è cresciuta, maturata… la spilla con la C di capitano spicca sulla divisa nera di Angelina… Oppure sarà che i nuovi ‘doveri’ da capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro le stanno dando pian piano alla testa, cosa che secondo i gemelli succedeva a tutti i caposquadra (“Ti dico di si, vero George?” “Verissimo! Insomma vedi ad esempio Oliver” “l’anno scorso giuriamo di averlo intravisto baciare la sua scopa” al che scoppiai a ridere “Tu ridi ma la faccenda è seria, vero Fred?” “Verissimo. Quando Chiarlie era il capitano, a tavola parlava solo di schemi di gioco” “ci terrorizzava!”)
“Okay, Ange, fammi dare un occhiata.” Dico sbuffando e lasciando cadere, di malavoglia, la carne nel piatto. Insomma non volevo essere scortese,ma odiavo quando mi si interrompeva mangiare o dormire (si, soprattutto dormire!) o parlare, praticamente odiavo quando qualcuno mi interrompeva, in generale.

1° ora: Pozioni

“Fantastico” dissi con aria ironica “Prima lezione con Piton. Non vedo l’ora”
Angelina fece una breve risatina, così acuta da innervosirmi.
“Ange, abbiamo lo stesso orario?” girai la testa verso di lei con aria spossata.
“Emmh no Alis, no purtroppo, ci sono ore differenti quest’anno. Alla prima ad esempio io ho Incantesimi e…”
Poggiando la testa sul tavolo emisi un leggero ‘che fortuna’
“…Vabbe dai Alis, la seconda ora è uguale alla mia. Ci vedremo! Oh devo andare a preparare le giornate per gli allenamenti di Quidditch, dobbiamo trovare un nuovo portiere e…. quando hai finito mi raggiungi?” dice accennando al mio piatto lasciato a metà.
Annuii sempre nella stessa posizione. Chiusi gli occhi, sentii i passi di Angelina allontanarsi.
“Vuoi che ti canti una ninna nanna? Ne abbiamo di fantastiche, vero George?”
“Certo! Tutte di marchio Molly Weasley!”
“Non so come abbia fatto quella povera donna ad allevare voi due, io avrei dato di matto” dissi sempre ad occhi chiusi col mento appoggiato al legno del tavolo.
Sbuffai, aprii gli occhi, mi rimisi in posizione eretta e li vidi: due copie ai miei lati. Buttai le braccia intorno al collo di ciascuno e li abbracciai forte.
“Ciao Weasleys, passata una buona estate?”
“Ottima direi” disse uno dei due (non so dire quale, nonostante li conoscessi da cinque anni)
“Abbiamo sperimentato nuovi fantastici e soprattutto efficaci prodotti, Ali. Vero, George?”
Okay il gemello alla mia destra era George.
“VERISSIMO! Sarà un successone, faremo galeoni a palate.”
“Chi stolto e ingenuo ragazzino comprerebbe quella roba? Okay, ammetto che sarebbe molto divertente, ma … io avrei seriamente paura di provare. Potrei morire per quanto ne so.”
“Esagerata.. non potrebbe mai succedere, credo” disse Fred con un ghigno.
“Sentite la mia idea, appena partorita dalla mia geniale mente: perché non trovate delle mmmh cavie?” dissi fiera di me stessa.
“Cavie?” George rispose con tono scettico.
“Cavie…” continua il gemello “ E’ un eccellente..”
“…strabiliante…”
“idea!” finì Fred, con un sorriso divertito “Spinnet! Mi sorprendi ogni giorno che passa… sei così… diversa”
“Ah, lo dici solo perché nessun’altra ragazza ti avrebbe mai picchiato (giustamente aggiungerei, dopo la puzzalinfa nei capelli) e nessun’altra avrebbe acceso una decina di fuochi d’artificio del caro Dottor Filibuster nell’ufficio di Gazza” risi, riducendo gli occhi a due fessure.
“ Per le stramaledette mutande di Merlino” disse George spalancando la bocca e sgranando gli occhi.
“S-sei stata tu!” Fred mi indicava con l’indice e , a differenza del gemello, sul suo viso vi era un ghigno malizioso. “Fantastica” continuò senza note di sarcasmo o ironia.
George fece spallucce e afferrò la mia mano in segno di congratulazioni.
“Ora dobbiamo andare” cominciò a dire dopo la stretta “dobbiamo trovare il modo di procurarci delle cavie”
“ E che ci vuole!” feci io, quasi urlando “nella foresta ci sono migliaia di topi (“anche nel castello se è per questo” – “taci Fred!”) o altri animali!”
“E….” Cominciò Fred con voce accorta “e chi ha detto che stiamo cercando della cavie ANIMALI”
“Già” continuò George con espressione complice “dato che i prodotti sono per ragazzini, le cavie dovrebbero essere…. Umane
“VI E’ DATO DI VOLTA IL CERVELLO?” senza accorgermene urlai.
George mi mise una mano sulla bocca per impedire di attirare altra attenzione su di noi (già praticamente tutto il tavolo dei Tassorosso ci osservava)
“Credo che dobbiamo metterci all’opera, andiamo Freddie. Notte Ali!” con un sorriso, ed un cenno mi salutò e si allontanò.
“Sappi che per la faccenda dei fuochi abbiamo scontato un mese di punizione con quel foruncoloso di Gazza.. quindi” avvicinò la testa al mio orecchio, ed io per tutta risposta sentii un brivido. “mi devi un favore”
Scese atleticamente dalla sedia e raggiunse il gemello.

***

Primo giorno di scuola, prima ora, e già il mio indice di attenzione era calato del 50%. Piton era in piedi, girovagava tra i banchi, punzecchiando qualche Grifondoro al minimo movimento. La pozione di quel giorno (Pozione della Morte Vivente) era davvero più che impossibile, ci voleva massima concentrazione, che io ovviamente non avevo. Piton incantò il gessetto, il quale si alzò scattante verso la lavagna e cominciò a segnare gli ingredienti ed il procedimento, per creare quello stupido miscuglio. La porta si aprì di scatto, due teste rosse entrarono col fiatone.
"C-ci scusi professore"
"Bene bene bene" sul volto di Piton si aprì un ghigno malvagio "Due Weasley! Siete in ritardo già dal primo giorno. Bene, venti punti in meno a Grifondoro ("Stupido puzzone dai capelli oliosi" borbottò George, o forse Fred, mentre l'altro rideva) ora sedetevi!"
Per la prma volta i gemelli dovettero sistemarsi lontano; erano rimasti solo due posti: uno accanto ad un Serpeverde, nel banco di fronte alla cattedra di Piton, l'altro affinco al mio e me ne accorsi solo quando un viso lentigginoso si posizionò al mio fianco sorridendo.
"A George è toccato stare affianco a Bole, povero fratellino"
risi.
"Credo che a te sia andata ancor peggio" sogghignai.
"UHHH sono seduto con Alicia Spinnet, che pauura" disse ironico, poi tornò serio (per quanto Fred Weasley potesse esserlo) "Beh, perfetto, almeno quest'anno in Pozioni prenderò un voto decente."
Un colpo di tosse ci fulminò all'istante, Piton era dietro di noi con la sua solita aria da saccente.
"Dopo aver fatto i tuoi comodi ed essere arrivato con venti minuti di ritardo, ti permetti anche di far comunella con la signorina Spinnet? Altri 10 punti in meno a Grifondoro."
"Sai che novità" disse Fred, quando il professore si fu allontanato. Quest'ultimo si avviò alla cattedra, rigido, e quando fu proprio di fronte a George, cominciò a parlare spiegando quelli che erano i passaggi fondamentali per creare una pozione degna di una sufficenza (il massimo a cui potevamo aspirare quel giorno).
Appoggiai la testa sul banco, certa che in qualche secondo avrei facilmente raggiunto il dormi-veglia: socchiusi gli occhi, il ronzio della voce di Piton infastidiva le mie orecchie. Decisi che quello non era il momento adatto per dormire; rimanendo con la testa a contatto col legno, aprii gli occhi. Fred era poco distante da me, mi fissava sorridendo (come al solito) e giocherellava con un mio lungo 'riccio' biondo che ricadeva sul tavolo. Avvampai (anche se non riuscivo a capire il perchè).
"Se mister, non-amo-lo-shampoo ti becca a dormire, minimo ti uccide." rise ancor di più, dopo di chè lascio andare il giuffo di capelli. Mi misi eretta e tentai di stare attenta il più possibile. Era l'ultimo anno, dovevo cercar di ottenere buoni voti per i M.A.G.O.
"Ali" mi sussurrò "Ti stai scocciando, vero?"
Sbuffai. "Direi di si."
"Ottimo, allora è il momento ideale per usarlo" afferrò dalla tasca una scatolina verde con un cartellino attaccato e glie lo porse.

"Pastiglie vomitose"
Lessi e subito mi voltai sgranando gli occhi verso il rosso. Non avevo di certo intenzione di mangiarne; restituii il pacchettino a Fred scuotendo la testa.
"Tranquilla, la prendo io. Tu dovrai essere la salvatrice che mi porta fuori" mi schioccò un occhiolino e, prima che potessi ribattere qualcosa (ad esempio che non era un prodotto pienamente sicuro), si infilò la pastiglia verde in bocca e, in qualche secondo, assunse il colore della pillola. Stava per vomitare, NEL MIO CALDERONE. Mi lanciò un'occhiata d'intesa. Afferrai.
"Professore!" Urlai alzandomi in piedi e cercando di essere almeno un pò convincente. La faccia di Fred era diventata turchese e,nonostante stesse veramente male, sorrideva complice e io non potei far a meno di scoppiare a ridere. Piton si avvicinò per controllare, di malavoglia dovette darci ragione.
"Weasley, esci fuori. Spinnett, vai con lui."
Feci finta di sorreggerlo e lo trascinai fuori. Appena chiusa la porta, in silenzio salimmo le scale che portavano al sotterraneo di Piton. Raggiunto il primo piano, Fred afferrò frettolosamente una scatolina azzurra dalla tasca e ne mangiò il contenuto. In un attimo riacquistò il suo perfetto colorito originario, si girò verso di me e mi rivolse un sorriso smagliante.
"E tu che non ti fidavi" mi gongolò intorno.
Risi sonoramente, il rosso mi tappò la bocca.
"Shh! Vuoi che qualcuno ti senta?"
Sorrisi. "E' stata la cosa più divertente che tu avessi mai fatto"
Il suo sguardo divenne vittorioso, "Oh e aspetta di vedere cosa abbiamo in serbo per la vecchia rospa. Nemmeno è arrivata e già ci ha puniti." Sbuffò.
Intuì che si rivolgeva a Dolore Umbridge, nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.
"Emmh emmh"
Una figura rosa confetto era dietro di noi, con un finto sorrisetto.
"Piacere di rivederla signor Weasley. E lei è..?"
"Alicia Spinnet, professoressa"
"Spinnet.. bene sono certa che avete un buonissimo motivo per stare in giro durante le ore di lezione" la voce acuta della Umbridge spaccava i miei timpani.
"S-sì" incominciai "Noi... Fred si è sentito male, l'ho accompagnato fuori."
"Mi sembra che il signor Weasley, stia più che bene."
"Ma.."
"Se vi piace così tanto passare del tempo insieme, vi accontento" la cattiveria del suo viso mi fece rabbrividire. "Stasera, punizione, alle 8, nel mio ufficio."
"Fantastico" sussurrò Fred quando fu certo che la professoressa fosse così lontana da non udire " secondo giorno, seconda punizoine. Ali, mi dispiace.."
"Se ripenso alla tua faccia nauseata... n'è valsa la pena."

  
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