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Autore: Ria-chan    08/01/2012    3 recensioni
"Si, sembravano danzare per la notte. Per la luna, per le stelle, per gli uomini infernali e per lui che le fissava, incantato.
Lingue di fiamma come ballerine nude, ardenti, magiche, travolte dal piacere e colte nell’atto dell’amplesso. Uno spettacolo eccitante, vivo, carnale. 
Un desiderio irrefrenabile di prendervi parte s’impossessò del suo ventre e il ragazzo, incatenato ed incantato avanzò verso quelle streghe danzati."
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nome autore Ria-chan
Fandom Originali
Genere e avvertimenti Flash-fic (308 parole)
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LA DANZA DELLE STREGHE



Quella notte, nella Parigi da bene, la parte della città non “infestata” dal lerciume che zingari e poveri rappresentavano, un uomo mandava al rogo una strega, un gitana stava per essere arsa viva, un ragazzo piangeva ed una casa bruciava.
Ardeva scricchiolando ed accartocciandosi su sé stessa e, come divorata, piano piano diveniva cenere.
Il ragazzo l’osservava rapito.
In quella casa sua madre stava morendo. Nella piazza poco distante sarebbe morta la ragazza che amava.
Se quello era l’inferno, ci era dentro:
le fiamme rosse, vive, danzanti, si levavano verso il cielo notturno.
Si, sembravano danzare per la notte. Per la luna, per le stelle, per gli uomini infernali e per lui che le fissava, incantato.
Lingue di fiamma come ballerine nude, ardenti, magiche, travolte dal piacere e colte nell’atto dell’amplesso. Uno spettacolo eccitante, vivo, carnale. 
Un desiderio irrefrenabile di prendervi parte s’impossessò del suo ventre e il ragazzo, incatenato ed incantato avanzò verso quelle streghe danzati.
Dimenticò perfino della madre che ardeva contorcendosi in una infernale danza e della ragazza che, urlante sulla pira, sembrava cantare per il demonio in persona.
Dimenticò tutto, il giovane uomo; la vita, la morte, la realtà e la magia.
Continuò il suo cammino fino ad essere inghiottito a sua volta da quel bacio ardente di mortale passione.
Non aveva mai creduto alle streghe eppure, quelle che la gente si ostinava a definire tali, altri non erano per lui che le fiamme incantatrici che aveva dinnanzi agli occhi.
Del resto, bruciate vive, le donne stesse si trasformavano in fuoco. 
E in quel fuoco, lui era certo, tutte le streghe arse vive si erano riunite, danzando per lui, stregandolo e si, conducendolo alla morte.
Le abbracciò tutte, nel momento in cui, a braccia allargate, entrò in quelle fiamme vive e travolto dal calore crescente prese a danzare con loro: le streghe di fuoco.
   
 
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