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Autore: Balla sulle nuvole    08/01/2012    8 recensioni
Buona sera popolo di efp, sezione Inazuma!!!!
Allora questa ff mi è balenata in mente, non potevo non scriverla, fatemi sapere cosa ne pensate!!!!
Dalla storia:
“Che cosa vuoi Burn?” gli ringhio contro aspra, voglio che se ne vada, non voglio vederlo, non posso farlo con la consapevolezza che sia l’ultima volta.
Grazie mille =0)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Me:


Buona seraaaaaaaaa,
allora questa ff mi è venuta in mente mentre mangiavo un mandarino e ho dovuto scriverla.
Vi lascio alla lettura, spero non sia un abominio.


 

PER UNA VOLTA:


Abbiamo perso, ancora non riesco a crederci,  non voglio crederci. Eppure l’ho vissuto sulla mia pelle, ero lì, in mezzo al campo,  coi miei compagni, esattamente dove dovevo essere, al fianco del mio capitano, mentre la Raimon rimontava, un goal dietro l’altro, fino alla vittoria.
Non so spiegarmi come sia potuto succedere, in parte non l’ho ancora realizzato, semplicemente Mamuro ha condotto la sua squadra con uno spirito ammirevole, motivandoli senza sosta, caricandoli d’un ottimismo e d’una determinazione  in grado di sopraffarci.
Sembra tutto un sogno, una visione,  la resa di Desarm, il suo sorriso comprensivo, la stretta di mano, la nostra sconfitta.
Eppure il nostro capitano aveva lottato con tutte le sue forze, con le unghie, lanciandosi anche all’attacco, senza risparmiarsi e dando bella mostra di se, ma poi è arrivato Shuuya.
E con il bomber di fuoco in campo il nostro destino è stato segnato.
Chiudo la cerniera del mio borsone, finalmente ho finito di fare le valige, di raggruppare il mio passato in una sacca, pronta ha incamminarmi verso un futuro senza  certezze.
Sospiro, abbandonandomi stancamente contro la fredda parete della mia stanza, mentre l’opprimente peso del cambiamento imminente mi schiaccia.
Non ho la forza di affrontare tutto ciò, non riesco a credere che una semplice partita possa cambiarmi la vita in questo modo, che solo una sconfitta dopo tante vittorie sia sufficiente per essere cacciata dall’ Aliea.
Sento un rumore di passi, qualcuno si è soffermato sull’ uscio della mia porta, ma non mi importa, non ho voglia di parlare ora.
“Hai fatto i bagagli”.
Chiudo gli occhi esasperata al suono della sua voce,  perché fra tutti quelli  che vivono qui, Nagumo era l’ultimo che  desideravo vedere.
“Hai perso l’uso della parola per caso?” mi domanda insistente, alzo il capo con freddezza, puntando i miei occhi verde acqua nei suoi, sfidando apertamente quel giallo intenso.
“Che cosa vuoi Burn?” gli ringhio contro aspra, voglio che se ne vada, non voglio vederlo, non posso farlo con la consapevolezza che sia l’ultima volta.
Allunga il suo sorriso strafottente mentre lentamente entra , dritto verso il mio letto, dove si accomoda senza convenevoli.
“Ho saputo che avete perso” dice con noncuranza, un lampo di rabbia però attraversa le sue iridi, forse me lo sono solamente immaginato, forse ho visto quello che desideravo vedere.
“Ripeto, perché sei qui?”.
“Hai perso Maquia”continua lui, senza ascoltarmi, d’altronde non l’ha mai fatto.
“Quindi vuoi solamente gongolare sulla nostra sconfitta, be scusami ma ora ho un po’ di cose da fare, ma puoi scrivermi una lunga lettera di scherno se vuoi, ti prometto che la leggerò” gli snocciolo contro rialzandomi dal pavimento con ferocia.
Perché non lo capisce, perché non si rende conto che sto male, che sto per essere sfrattata, che devo andarmene e che tutto questo mi annienta,  ancora di più se davanti  a me ho il  ragazzo che amo,  che pensa solamente ha rinfacciarmi l’accaduto.
Si, perché lo amo, nonostante sia uno sbruffone, un  pallone gonfiato, uno stupido tulipano borioso, nonostante tutto.
“Stai per andartene” esclama nervoso mentre  mi inchioda nuovamente con lo sguardo, sta stringendo i pugni.
“Si” non riesco ad aggiungere altro, perchè mi sta spiazzando, non capisco dove voglia arrivare.
“Sai già dove andrai?” un’altra domanda, uno scatto ed ora è in piedi, ad un passo da me.
Scuoto il capo tristemente, mentre la nostra distanza si accorcia, lentamente, un passo alla volta come nei film d’amore di cui sono dipendente, dove tutto si svolge con magia, carico di emozioni, di tensione.
Le stesse che  ora stanno portando il mio cuore al limite, un battito forsennato  dopo l’altro, mentre il suo viso si avvicina, mentre posso perdermi in ogni dettaglio di lui.
“Non sono pronto a dirti addio Maki” sussurra, quasi non volesse farsi sentire, in fondo lo conosco più di quanto lui creda, so quanto gli sia costato ammetterlo, quanto gli pesino quelle parole.
“Neanche io, credo non lo sarò mai” confesso finalmente, ci stiamo aprendo.  Finalmente stiamo riuscendo ad accantonare il nostro stupido orgoglio.
“Non voglio tu te ne vada, non dovevi perdere” continua, mentre le sue nocche sbiancano e la frustrazione si fa strada sul suo volto, in quegli occhi magnetici.
Mi mordo il labbro insicura “abbiamo lottato, non potevamo fare nulla in più di quello che abbiamo fatto, dannato Shuuya” dico con fervore, mentre maledico l’albino.
Ride tristemente “ lo so” ammette prima di accarezzarmi una guancia, altre parole gli muoiono in gola, lottando per uscire.
Non posso più trattenermi, lo abbraccio con passione, liberando tutto il mio desiderio, tutto il bisogno che ho di lui, delle sue braccia.
“Per una volta si te stesso, dimmi quello che vuoi dirmi, solo per oggi ti prego si sincero” gli dico decisa affogando il viso nell’incavo del suo collo.
Lo sento irrigidirsi, poi sorprendendomi annuisce apprendo la bocca più volte.
Infine sospira e finalmente parla “ quando Gran mi ha comunicato la vostra fine, ho pensato subito a te, al fatto che non ti avrei più vista, alla tua voce dolce e alle battute al veleno che solitamente mi riservi, alla tua acconciatura inimitabile e decisamente strana, ai tuoi occhi, che mi leggono l’anima, così vivi, ho pensato a te e mi sono sentito morire all’idea di perderti, non capivo il perché, insomma chi se ne frega se la Epsilon sloggia ho pensato, eppure sono corso qui, eppure mi sento male guardando quello zaino e non voglio lasciarti andare”.
Mi stringe forte a sè prendendo fiato, mentre io sto vivendo una favola, mi sento dentro ad un romanzo, mi sento felice come non mai, perché sto iniziando a capire.
“Credo di essermi innamorato di te, non lo so per certo, non riesco a capire cosa provo” confessa in fine alzandomi il viso con la mano.
Rimaniamo così,  a guardarci intensamente in preda alle emozioni, poi quando meno me lo aspetto appoggia le sue labbra sulle mie, e mi bacia.
Un bacio irruento, carico di frustrazione, d’amore e di tristezza.
Un bacio bellissimo, non sono più in grado di lasciare quelle labbra, ora che finalmente le ho avute.
“Ti amo Haruya io invece ne sono certa” esclamo sicura, catturando nuovamente la sua lingua.
“Allora questo non è un addio”.
“No, questo non è un addio”.
Sorride, questa volta non c’è derisione, solo gioia.
“La Raimon pagherà per averci momentaneamente separati, ma questo fottuto mondo non è così grande come dicono e io ti ritroverò Maki, quando tutto questo sarà finito, io busserò alla tua porta” dice strizzandomi l’occhio, e per una volta so che non sta mentendo, mi ama davvero.
“Che Shuuya si fotta” dico divertita prima che le sue labbra si riposino sulle mie.
 
Spazio Me finale:
Allora innanzitutto grazie mille per essere arrivate/i fino a qui.
Spero vi sia piaciuta =0)
Perchè io amo questa coppia, Nagumo è il mio personaggio preferito, e personalmente lo vedo solo con Maki o con un (mio) oc.
Spero qualcuno recensisca.
Un bacione
Mary
 

 
 
 
  
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