Ancora qualche giorno e tutto sarà finito, continuavi a ripeterti.
"Ehi folletto, tornatene a casa!" l'ennesimo spintone ti fa andare contro l'armadietto.
Fai finta di nulla  ancora qualche giorno.
Eri completamente solo, Finn era ancora troppo concentrato a stare dietro a Rachel, e Santana ti aveva accuratamente proibito di parlare con Brittany,
non che la cosa facesse differenza visto che fin da quando hai iniziato a parlare con la ragazza,
lei continuava a dirti che non poteva capire la tua lingua,
ma che aveva capito che non eri veramente un leprecauno poiché non avevi realizzato il suo desiderio.
Kurt, per non sai quale motivo, aveva iniziato a guardarti male ogni volta che mettevi piede nell'aula dove tenevate le lezioni del Glee Club.
Finn aveva detto di non farci caso, e che molto probabilmente Kurt era solo un pò geloso.
Geloso di cosa? Ti venne da pensare, lui non veniva continuamente sbattuto negli armadietti, o insulato da tutta la scuola.
Kurt aveva qualcuno che amava e qualcuno che lo amava, Kurt aveva la sua famiglia vicino.
Ovviamente non eri al corrente del passato.
Risistemi la tracolla, e continui la tua camminata, qualche ragazza si gira e ti lancia un'occhiataccia, qualche ragazzo sbuffo e ti sbeffeggiano alle tue spalle.
Chiudi gli occhi, ancora qualche giorno continui a pensarlo, più per abitudine che per altro.
Arrivi di fronte al tuo armadietto, ma non fai in tempo ad aprirlo che qualcuno ti spinge, di nuovo, e la tua faccia sbatte contro il metallo,
molto probabilmente ti sei anche graffiato con le prese d'aria ma non ci fai molto caso, ignori gli insulti che ne seguono, fai per abbassarti per prendere la borsa, quando una pallida mano
te la porge.
"Mi dispiace" una voce maschile, ma comunque molto alta arriva alle tue orecchie, alzi lo sguardo e Kurt Hummel è di fronte a te.
"Per cosa, Hummel?" prendi la borsa dalle sue mani, con titubanza, come se ti aspettassi che la buttasse a terra e la calpestasse.
"Per.. questo.  Ci sono passato anche io, fino all'anno scorso ero io quello spintonato dalla squadra di Football."
"E perché Hummel?" lo stupore nella tua voce.
"Puoi anche smetterla di chiamarmi per cognome sai Rory? Mi chiamo Kurt, è corto e non è difficile da ricordare" sorride, e il suo sorriso per poco contagia anche te.
"Umh, non mi hai detto perché .. Kurt ma se non vuoi non importa"
"Bè, la ragione è molto semplice credo, perché sono gay." sorride di nuovo ma questa volta i suoi occhi non s'illuminano, un sorriso triste.
"Io non l'avrei mai fatto" ti giri, apri l'armadietto e per un momento non vedi più la faccia leggermente perplessa del ragazzo accanto a te.
"Cosa, non avresti fatto mai?" ti gira in torno e appoggiandosi con eleganza all'armadietto aspetta la tua risposta.
"Non ti avrei mai spinto... perché sei gay." non riesci a guardarlo negli occhi, abbassi lo sguardo e rimani con il libro di matematica in mano.
"Oh, emh grazie Rory"
"Posso chiederti una cosa Kurt?" alzi, con fare molto incerto, il volto incontrando gli occhi azzurro cielo di Kurt.
Annuisce e ti incoraggia ad andare avanti, chiudi l'armadietto per prendere tempo e se ti fossi sbagliato?
Se avessi visto dell'odio dove in realtà non c'era? Se avessi creduto che Kurt ti odiasse solo perché in questo periodo le persone sembrano tutte avercela con te per un motivo?
"Io ho notato, insomma ho visto.. o almeno credo che tu mi odi Kurt, che ho fatto?" di nuovo, non riesci a fissarlo negli occhi,
e credi che il carattere usato per scrivere il nome dell'autore del testo scolastico sia improvvisamente interessante.
La bocca di Kurt si schiude leggermente per la sorpresa della tua affermazione.
"Io non ti odio Rory.. è solo che ... -ride - bè veramente è un pò ridicolo -con la mano si gratta un pò la testa, poi la picchietta sulla guancia- ecco quando hai cantato "Take care of yourself" 
ecco, nella parte finale, ok sono stato un pò geloso, volevo essere l'unico con una voce, emh diciamo particolare ecco"
"Credo che tu possa stare tranquillo, tra poco tornerò in Irlanda" abbassi lo sguardo di nuovo, questa volta non è per l'imbarazzo, ti senti ferito?
"Oh, Rory, io non intendevo questo! Non è che voglio che tu vada via, no di certo!"
"Bè di sicuro non credo che tu voglia che io rimanga" ti guarda perplesso, c'è rimasto male.
"Cosa intendi dire?" allunga la mano per toccarti la spalla, ma ti sposti, prontamente.
"Quando saprai dirmi un motivo per cui valga la pena che io rimanga qui, dove continuo ad essere sbattuto contro gli armadietti, dove vengo quotidianamente insultato e non solo dalla squadra di Football, dove alcune persone continuano a dire che sono un folletto o un leprecauno e dove sono lontano dalla mia famiglia, allora ne riparleremo Kurt."
Ti allontani, senti gli occhi di Kurt puntati su di te, forse hai esagerato, ma che motivo avevi, davvero, per rimanere in quell'istituto?
                                                                                                                                     *
"Andiamo a prendere un caffè" Kurt ti si piazza davanti, sorridente e gioioso.
"Sempre se tu voglia farti vedere a bere un caffè con uno come me, insomma la tua reputazione è già abbastanza pessima qui al Mckinley e prendere un caffè con me non credo ti aiuterebbe anche
se dopo il lavoro di Karofsky e Santana lo scorso hanno, non mi sono successe più molte cos-" "Parli sempre così tanto Hummel? Non perché allora non verrei mai a prendere un caffè con te, oggi verso le 5 al Lima Bean" gli sorridi, ti sistemi la sacca e ti avvii alle lezioni. Perché hai accettato? Come mai Hummel ora voleva fare l'amico?
Dopo i svariati insulti e spintonamenti quotidiani, ti ritrovi davanti l'ingresso del Lima Bean.
E se Kurt non fosse venuto? Insomma, avevi deciso tu il giorno, l'ora e il luogo e non gli avevi dato nemmeno il tempo di controbattere.
Stupido Rory!
Ma quando entri, lui c'è. E' seduto in uno dei tavoli con un caffè e un muffin, mentre sfoglia quella che probabilmente è una rivista di moda.
Il locale era quasi vuoto, non ci metti molto ad ordinare un caffè e una ciambella, e ti avvii al tavolo
"Ehi Hummel." alza gli occhi e ti sorride
"Ti ho già detto di chiamarmi Kurt, Rory" chiude la rivista e beve un sorso di caffè "Voglio parlare"
"Parlare, e di cosa?"
"Della tua vita." sembri sorpreso
"Oh andiamo, tra poco torni in Irlanda, forse non ci vedremo più, e per quanto lo sogni molto probabilmente io non uscirò mai dall'Ohiho, voglio sapere com'è .. fuori!"
Piano, piano inizi a raccontargli un pò tutto, della vitalità che c'è in Irlanda, di come passavate le feste tu e la tua famiglia, dei tuoi amici, fino a quando non arriva Blaine.
Saluta Kurt con un grande abbraccio, e sorride anche a te.
"Rory mi stava parlando dell'Irlanda" Blaine sorride, e si volta verso di te "Davvero ma è grandioso, io ci sono stato una volta, una vacanza con i genitori, mi piacerebbe tornarci"
"Potreste venire a trovarmi un giorno, insomma, tutto il Glee Club. Certo sempre se volete eh, non siete obbligati e-" arrossisci, ti sei bloccato, come ti è venuto in mente di dire una cosa del genere Kurt e Blaine molto probabilmente erano seduti lì a parlare con te solo per il fatto che gli facevi pena.
"Sarebbe grandioso, se avessimo i soldi necessari per farlo."
"Se si dovesse presentare un'opportunità, saremmo felicissimi di venire!"
Il pomeriggio passa in fretta,si erano aggiunti anche Rachel e Finn, e improvvisamente ti sei sentito parte di qualcosa, di un gruppo.
Avete parlato, vi siete scambiati opinioni riguardo al Glee Club, avete riso e scherzato.
                                                                                                                                     *

Il giorno dopo,quando qualcuno ha provato a spintonarti, Finn che era vicino a te per chiederti se avevi svolto dei compiti, li aveva praticamente fulminati con lo sguardo
e alle prove del Glee Club, era come se improvvisamente tutti ti vedessero.
Ti hanno fatto le loro scuse per il loro comportamento, avete cantato una canzone tutti insieme.
E poco prima che l'ora finisse, hai annunciato a tutti la tua partenza.
Il tuo viaggio studio era finito, l'indomani saresti partito per l'Irlanda.
Ti dissero che se l'avessi detto prima, ti avrebbero cantato una canzone a riguardo, o fatto una festa, o entrambe le cose.
Rachel ti corre incontro, abbracciandoti, Quinn ti da un bacio su una guancia, e ne rimani piacevolmente sorpreso.
Anche Kurt ti abbraccia seguito da Blaine, gli altri ragazzi ti danno delle pacche sulle spalle, e ti stringono la mano.
"Rory?" Kurt ti chiama, tutti si voltano a guardarlo mentre avanza verso di te.
"Ricordi quando mi hai detto di trovare un motivo per cui valga la pena che tu sia rimasto qui? Bè credo di avertene trovati davvero molti" e sorrise, indicando con le braccia
ogni membro del Glee Club.
Forse, contrariamente a quanto hai sempre pensato, l'indomani non saresti stato del tutto contendo di partire.





Note d'autrice:
Sì, non so nemmeno io cosa sia. Ma Rory è uno dei miei personaggi preferiti in quest'ultima serie,
e sono così dispiaciuta che non abbia un ruolo importante e che sia costretto a stare per pochi episodi.
E che non lo facciano cantare quasi mai :( .
Ho solo provato ad immaginarmi i pensieri di Rory e per quanto riguarda Kurt, bè io lo amo,
la sua determinazione, il suo carattere, il suo modo di vestire, la sua voce e sono sicura che un comporta così sarebbe stato più o meno da lui,
di fatti è stato il primo ad aiutarlo durante la partita a Dodgeball.
Ora, è la prima fanfiction che posto, nonostante ne abbia lette a bizzeffe, mi farebbe piacere un vostro commento.
Sono ben accetta alle critiche, sono dell'idea che mi servano parecchio ;)
Grazie per aver letto, se lo farete :)
Alex.