Sarà più difficile ammettere che non ci sarà quel futuro insieme che per mesi abbiamo progettato e sognato, lo vedrò cadere come un castello di carte distrutto dal vento. Il nostro vento, la distanza.
Sarà più difficile star male perché non ci sarai tu a dirmi che tutto andrà bene. Sarà difficile sorridere per un sorriso che non sarà il tuo. Guarderò il cielo limpido cercando di non pensarti e proprio in quel momento, lo farò. Al cader d'una stella sarà difficile non desiderare "noi" senza aver paura che tu non desidereresti lo stesso.
Dovrò cercare di pensare a me e a te come due cose separate, anzi, dovrei cercare di non pensarti proprio. Il "non pensare" non equivale a dimenticare, perché dimenticare una persona che t'ha dato così tanto da ricordare è impossibile. Non si possono dimenticare le parole, i piccoli gesti, i sorrisi, le lacrime, gli attimi passati a fissare il cellulare aspettando che si illuminasse, quei minuti parevano eterni quando aspettavo un tuo messaggio.
Non dovrò pensare a quegli occhi che paragonavo alle stelle, a quel sorriso che paragonavo al sole, e al nostro amore che paragonavo all'immenso, all'infinito. Ho smesso di credere anche a quello da quando te ne sei andato. Te ne sei andato, o meglio, t'ho lasciato andare.
Non possiamo obbligare le persone a rimanere ed amarci se soffrono, possiamo solo aspettare e sperare che abbiano bisogno di noi, come noi abbiamo bisogno di loro. Devo solo sperare che la distanza svanisca prima dell'amore perché a quel punto avendo te, avrò ancora un futuro, un sorriso spontaneo, un desiderio da esprimere senza timore.