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Autore: goddess    08/01/2012    6 recensioni
Eravamo in questa nuova discoteca chiamata “JULIETTE” e la serata di apertura prevedeva una festa a tema in maschera dedicata al futuro e allo spazio. Ora capivo l'eccentricità delle maschere e i colori così sgargianti. C'erano due ragazzi vicino all'uscita. Due ragazzi biondi: uno aveva una maschera che copriva quasi tutto il suo sguardo ed una maglia di un azzurro psichedelico, e l'altro.... Beh, l'altro era un angelo. Aveva i capelli biondi leggermente mossi, e la sua maschera era di plastica gialla trasparente contornata in alto da pezzi di giocattoli, e potevo vedere i suoi occhi dolci leggermente impauriti.
Portava una t-shirt gialla a più strati con stoffe suoi toni del lime ed del verde, e un paio di pantaloni attillati che facevano notare le sue gambe magre ma estremamente sexy... Pensava Choi Minho.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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romeo

Romeo or When boy meets boy



Ero un'anima affranta: il mio cuore era spezzato... Triste.

Non ero più me stesso. Sono sempre stato un ragazzo contenuto e discreto con gli estranei, ma con i miei migliori amici, Jonghyun e Onew, mostravo il mio vero carattere, quello “cazzone”.
Un giorno durante una pausa pranzo a scuola non avevo via di scampo mentre ero lì seduto sul mio banco con quei due che mi guardavano come iene...
“Oh, andiamo Minho ma che hai? Alla fine sono giorni interi, ormai settimane, che non esci con noi!” continuava ad insistere Jonghyun con fare esagitato come al solito.
“Poi...” iniziò Onew “Domani è domenica... Vuoi davvero stare a casa anche questo weekend? Andiamo è una vita che non usciamo!” e come Onew sempre lasciava trasparire la sua vena da leader.
“Ma non lo capite? Perché dovrei festeggiare se sono stato appena scaricato? ... Non c'è nulla per cui festeggiare!”
“Certo che c'è!”, Jonghyun sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, e poi continuò: “Sei tornato ad essere un uomo libero! E poi se ti ha lasciato... Beh, vuol dire che non ti meritava!”, so che stava solo cercando di rincuorami... Ma non ci riuscì. Anzi, involontariamente quelle parole peggiorarono solo il mio umore.
“Oh! Non mi seccare hyung ho detto che non vengo ad una stupida festa in maschera!”, così girai di scatto la testa verso la finestra ma quei due destarono la mia attenzione chinandosi sul mio banco, e con un rumoroso “TI PREGOOOOOOOOOO!” detto all'unisono mi diedero una mascherina. La mascherina più strana che avessi mai visto.
Erano occhiali di plastica; con lenti trasparenti ma verdine e con pezzi di plastica che sembravano parti di aerei giocattolo, o altro... Non capivo molto bene cosa fossero, capivo solo che erano parti di plastica verde.
Rimasi un po' commosso da quel gesto; i miei amici mi intenerirono, e poi lo stavano facendo per me. Per tirami su...
“Va bene ragazzi verrò con voi! Ma vi avverto già: non sarò in vena...”
“Sisisisisi! Non sarai in vena, certo...” dissero insieme, ma senza prendermi seriamente.



Era giunto il mantello della sera per me troppo presto quel giorno...

I miei amici vennero a prendermi con la macchina di Jonghyun, quando stavo per uscire di casa sentendo il rumore del clacson ma trovai subito davanti la soglia della porta Jong che mi fermò con il braccio: “Dove vai tu! Togliti quella tuta... Puoi vestirti meglio se vuoi!”, cosi mi diede un pacco: “Io ed Onew ti abbiamo preso i vestiti!” disse sorridendo, “Ma è solo un prestito poi li vogliamo indiet... Aoooooo!”, Onew gli aveva dato una pacca sulla testa: “Non ascoltarlo, è un nostro regalo!”, poi pensai che i miei amici erano davvero i migliori.
Non dico che il malumore fosse passato ma quel gesto servì a farmi stare un po' meglio, e poi ridevo come un matto ascoltando Jonghyun che si lamentava con Onew per come lo stava trattando; aveva assunto il viso di un cagnolino che si ribella al proprio padrone, ed Onew lo trattava come se dovesse dargli il contentino.
Uscii dal bagno e mi feci vedere dai miei amici: avevo una maglietta verde smeraldo abbastanza aderente in tinta con quella strana maschera, e un paio di pantaloni neri attillati.
“WOW!” esclamò Jong con la sua solita espressione da cagnolino, “Sapevamo che ti starebbe stata bene!” e poi sorrise.
Stavamo per uscire quando... “Aaaah è non dimenticarti la maschera!” esclamò sempre Jong, poi si mise la sua. Era alquanto eccentrica direi, proprio come lui, piume nere e bianche e parecchi strass.

Sentivo la musica del locale ma era come se la sua bellezza non potesse arrivare a me....

Eravamo in questa nuova discoteca chiamata “JULIETTE” e la serata di apertura prevedeva una festa a tema in maschera dedicata al futuro e allo spazio. Ora capivo l'eccentricità delle maschere e i colori così sgargianti.
Il locale era bianco e argentato, ma non dava la sensazione di freddo, anzi, era un posto molto armonioso e caldo.
Eravamo lì da un po', ma nulla era riusciva a farmi divertire, tanto la testa era sempre altrove e non avevo voglia di ballare per forza.
I miei amici mi pregarono per un po' ma poi decisero di andare a ballare, ed io rimasi lì, solo, anche se c'era il mondo in quella stanza in un angolo appoggiato ad una colonna di marmo.
Non potevo dargli torto se loro ballavano alla fine ero io il musone,avevano già fatto tanto per me.
Decisi di uscire un po' ma non potevo andare via visto che casa mia era lontana ed ero in macchina con loro.
Mi scostai dalla colonna stavo per andare fuori quando...



Vidi un angelo. I miei occhi avevano mai visto una creatura tanto luminosa...?

C'erano due ragazzi vicino all'uscita. Due ragazzi biondi: uno aveva una maschera che copriva quasi tutto il suo sguardo ed una maglia di un azzurro psichedelico, e l'altro.... Beh, l'altro era un angelo. Aveva i capelli biondi leggermente mossi, e la sua maschera era di plastica gialla trasparente contornata in alto da pezzi di giocattoli, e potevo vedere i suoi occhi dolci leggermente impauriti.
Portava una t-shirt gialla a più strati con stoffe suoi toni del lime ed del verde, e un paio di pantaloni attillati che facevano notare le sue gambe magre ma estremamente sexy.
Rimasi a fissarlo per un po'... Avevo paura che quel ragazzo fosse il suo compagno, ma dopo sentii i due parlare: il ragazzo con la maglietta azzurra parlò all'Angelo con tono saccente...
“Senti fratellino io voglio andare a ballare e mi piace quel tipetto con la maglia rossa. Perché non ti vai a fare un giretto da solo? Altrimenti mi rovini la piazza...”
“Maaa... hyung!”, l'angelo non ebbe tempo di parlare, “Niente 'maaa' Taemin io vado e ci troviamo dopo... See you darling!” così gli fece l'occhiolino e se ne andò lasciandolo lì da solo.
“Oh Key...”.



La stanza era piena di gente ma per me esisteva solo lui. Capii lì che sarebbe esistito per sempre...

Non ebbi il coraggio di avvicinarmi subito, e quando mi girai vidi aveva la testa bassa; poi la alzò e i nostri sguardi si incontrarono.
Lui vide i miei occhi che lo scrutavano da sotto gli occhiali: aveva uno sguardo impaurito, ma non capivo il perché... Poi socchiuse le labbra. Erano le più sensuali che avessi mai visto.
Belle, carnose, di un color carne così delicato che avrebbe fatto ingelosire persino una rosa.
Lo salutai con la testa, e lui mi ricambiò con un timido sorriso.
Sì, era leggermente imbarazzato: vidi le sue guance arrossire appena, e poi mi guardo con fare più sicuro.
Inizio cosi un gioco di sguardi. Non ci avvicinavamo mai anche se non eravamo lontani... Giravamo intorno alla stanza, non capendo chi inseguiva chi.
Non ci importava nulla della gente lì intorno che ballava, beveva, o limonava, eravamo solo io e l'Angelo.



Giocavamo come dei bambini...

Continuando a rincorrerci senza mai prenderci. Quando all'improvviso mi accostai ad un muro...
Vidi lui tra la folla che mi guardava e sembrava stesse per appoggiarsi anche lui al muro, ma poco dopo sparì.
Io ero vicino ad un angolo dove c'era un'apertura, un separé, sentii la mia mano destra afferrata da qualcuno, mi scostai e vidi l'Angelo che mi sorrideva.
Risposi a quel sorriso e sentii la sua mano calda che mi trascinava fuori da quella caotica stanza. Ormai però in quel luogo non sentivo più la gioia della festa, non sentivo la musica, e avevo occhi solo per lui.
Mi portò in una grandissima stanza semibuia poco lontana da quella affollata,e quando vidi che con una mano stava premendo un interruttore gli dissi: “Che fai, cosi si accorgeranno che siamo in un'altra stanza!”
“Non ti preoccupare nessuno si accorgerà di niente, voglio solo accendere le luci!” disse ingenuamente, e accese con un interruttore delle lucette dorate che percorrevano l'intero perimetro della stanza, ed erano simili a quelle natalizie.
Quella luce soffusa che ci illuminava rendeva tutta la situazione molto onirica.
Ci guardammo: “E' molto bello così!” gli dissi, e lui si avvicinò: “Ahn ahn...” pronunciò in segno di assenso.
Ora era vicino a me: alzò la candida mano sul mio viso e mi tolse la maschera, gli sorrisi, e lui mi sorrise a sua volta; gli tolsi la maschera, e vidi nitidamente ogni singolo millimetro perfetto di quel viso.



Ci scrutammo delicatamente, aveva la mia stessa curiosità in quello sguardo....

Mi feci forza e mi avvicinai un po' di più anche io. Ora eravamo vicinissimi, ma abbassai il viso, per poi rialzare lo sguardo qualche secondo dopo.
Era dolce e malizioso al tempo stesso; ci continuavamo a sorridere così feci scivolare la mia mano dietro la sua schiena per farlo aderire a me. Sentii un sussulto e il suo viso si alzò: aveva riacquistato sicurezza e mi appoggiò le braccia sulle spalle.
Sentimmo che nell'altra stanza avevano messo una musica lenta, una dolce melodia, così iniziammo a ballare.
Mi persi in quegli occhi dolci... Non so di preciso per quanto ballammo perché avevo completamente perso la cognizione del tempo.
Ad un certo punto persi davvero il senso della melodia: io mi chinai lui, si alzò e le nostre labbra si incontrarono nello stesso momento.
Era un bacio dolce e casto, le nostre labbra si scostarono, e deglutii tanta era la tentazione di andare oltre, ma lui respirava lentamente e capii che dovevo muovermi con cautela...
Quando lo feci appoggiare delicatamente contro una parete e mi riavvicinai, fu lui che mi prese per la maglietta trascinando le mie labbra sulle sue, e così iniziammo ad esploraci.
Le labbra, le lingue... Prima giocavano tra loro avide, poi le mani iniziarono a scoprire quel corpo nuovo. Percorrevo la sua pelle morbida sotto la t-shirt, e lui con le sue mani delicate si muoveva sotto la mia toccandomi la schiena.
Quanto siamo rimasti così? Tutta una notte, poche ore, un'eternità... Eppure troppo poco tempo per essere un'eternità.



Come quella luce era apparsa nella mia vita quella sera, poi sparì...

Sentimmo una voce chiamarlo, fu quella a destarci dall'incanto del nostro bacio, “Perdonami sento mio fratello che mi sta chiamando...”, non feci in tempo a chiedergli nulla che corse fuori dal corridoio.
Sentii il fratello maggiore rimproverare l'Angelo: “Ah sei qui! E' tutta la sera che ti cerco! Dai andiamo a dormire!”, vidi che chino la testa, un ultimo sguardo rivolto a me che mi ero affacciato dalla nostra stanza segreta e un sorriso, il più bello al mondo.



Passarono settimane ma il mio cuore ed il mio animo pensavano sempre a lui...

Ormai a scuola si ripeteva sempre la stessa scena a pausa pranzo: io chinato sul banco con la sua mascherina. C'è la scambiammo quella notte quando ce la sfilammo a vicenda.
Ed i miei amici a dirmi: “Ma come noi ti portiamo ad una festa per farti passare una cotta, e prendi un colpo di fulmine per un 'Angelo' di cui non sai neppure nulla?”, e io rispondevo: “Si ragazzi lo so.. Sono uno stupido sentimentale parlando ma so che lui è la persona della mia vita!”, per concludere con un “Aaaah ci risiamo!” da parte dei miei amici.
Andò avanti così per settimane... Loro continuavano a chiedermi di uscire ma io nulla.
Jonghyun che aveva anche incontrato un tipo alla festa, continuava a chiedermi di uscire perché me lo voleva presentare insieme ad un'altra persona; sarà un “appuntamento al buio” mi diceva, e io gli rispondevo sempre di no perché non mi interessava fare nulla se non pensare a quell'Angelo.
Un giorno però... “Senti Minho sabato pomeriggio usciamo? Dai, ti voglio presentare il mio ragazzo... Per favore...” mi chiese con la sua solita faccia da cagnolino pensai.
“Va bene hyung sabato sono tutto tuo!” sbottai, “Kekekeke!” esclamò, e poi continuò a ridere.
Sabato arrivò, e noi due ci incontrammo al centro commerciale. C'era solo Jong.
“Il tuo ragazzo deve ancora arrivare?”
“Non preoccupare Minho, ora arriveranno!”,sorrise, “Come arriveranno?! … Hyung ti avevo detto niente appuntamento al buio!”, così stavo per andarmene seccato quando mi bloccai: lo vidi era lì, davanti a me.
Jong corse per abbracciare un ragazzo biondo: era quello della festa, ma non il mio Angelo. Quello con la maglietta azzurra, e dietro di lui c'era proprio il mio Angelo.
Rimase anche lui sorpreso di vedermi, si avvicinò ed iniziammo a guardarci intensamente.
Sentivo appena loro due che commentavano “Ma allora era come dicevamo noi... Erano loro due che si sono incontrati alla festa!” o qualcosa di simile.
Non mi importava, tanto ero lì con lui e rimanemmo un po' a sorriderci, quando sentimmo urlare da Jonghyun: “Ehi Romeo!”, ci girammo e all'unisono rispondemmo: “Dici a me?”
“A tutti e due! Vogliamo andare? Avete tutto il pomeriggio per conoscervi!”, io pensai tutta la vita hyung.
Ci guardammo, ci prendemmo la mano, e da allora non ce la lasciammo più.




Note d'autore: fic vagamente ispirata all'opera di William Shakespeare perché è stata scritta dopo aver visto il Romeo e Giulietta con Di Caprio XD, e ovviamente è liberamente ispirata al video Juliette degli SHINee (la versione giapponese); ma è solo la parte dello struggimento per l'amore passato, il fatto che si incontrano ad una festa in maschera e il gioco che creano tra di loro in quella notte... Poi bhe, ovviamente l'ho cambiata e non è andata più avanti di così... Nella storia vera era Romeo che prendeva Giulietta per mano e la trascinava via, però qui sono uno il Romeo dell'altro <3! Per me è stato un pò difficile scrivere il POV di Minho perché di solito parto da quello di Taemin ma ho voluto provare XD... Grazie per la lettura :) ... Per Cry Baby.

  
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