Ultimo giorno di lezione prima della pausa natalizia.

Un freddo cane e un fiume di gente a invadere le strade.

"Devo sbrigarmi o perderò l'autobus" penso mentre faccio lo slalom tra la folla per poter arrivare alla fermata.

Per me ormai era un'abitudine perdere l'autobus e tornare a casa a piedi, non che lo facessi apposta, ma alla fine succedeva sempre così.

<< Dannazione! L'ho perso di nuovo! >> impreco, guardando l'autobus che se ne va.

Così mi avvio verso casa, maledicendo quella maledetta folla che mi ha rallentato nella corsa per non dover di nuovo farmela a piedi fino a casa.

Ieri, però, è successa una cosa che non mi sarei mai aspettato accadesse.

Una stupenda Porshe 911 Carrera rosso fiammante mi accosta accanto. Il finestrino si abbassa e davanti mi appare il ragazzo più bello che avessi mai visto. Capelli argentati, occhi viola e un sorriso tanto splendido da far sciogliere anche un ghiacciaio.

<< Ti serve un passaggio? Ho notato che molto spesso perdi l'autobus, quindi se vuoi ti accompagno io a casa >>

<< Ehm... No... Ormai sono abituato a camminare fino a casa. Piuttosto, come mai sai che spesso perdo l'autobus? >>

<< Diciamo che ti osservo da molto. Ecco, sì, diciamo così! Sicuro di non volere un passaggio? Dai sali non farti problemi. Non ti mangio mica! >>

Sono esitante, ma comunque accetto il suo passaggio.

Anche se non ne sono certo ha un'aria familiare.

Devo averlo visto da qualche altra parte.

Con questo dubbio, decido di indagare. Forse scoprirò cos'ha di così familiare.

<< Grazie mille per il passaggio. Io sono Misaki Takahashi. >>

<< Io sono Akihiko Usami. Non mi devi ringraziare, ti accompagno volentieri. Abiti nel quartiere nord, vero? >>

<< Sì. Come fai a saperlo? >> "Non sarà che mi ha seguito fino a casa qualche volta?" 

<< Alla fermata dove vai dopo la fine delle lezioni si ferma solo l'autobus che va direttamente al quartiere nord della città. Fino a quando non ho preso la patente anche io prendevo lo stesso autobus >>

"Meno male, non è uno stalker squilibrato allora." << In che parte del quartiere abiti? >>

<< Nella parte più esterna, quella vicino al centro commerciale >>

<< Davvero? Anche io! Com'è che non ci siamo mai incontrati prima? >>

<< Bè, il fatto è che mi sono trasferito da poco lì. Fino a due mesi fa abitavo sempre nel quartiere nord, ma dalla parte opposta. >>

<< Ah. Bè prima hai detto che mi osservi da molto, posso sapere perché? >>

Nessuna risposta. "Ma quando arriviamo?" penso in preda all'ansia.

Eravamo appena passati davanti al centro commerciale, quando Akihiko ha accostato.

<< Perché ti sei fermato? >>

<<  Hai detto che abiti da queste parti, ma non mi hai detto la strada. Come posso accompagnarti fino a casa se non lo so? >> 

<< Ah già è vero! Scusami. Io da qui sono abbastanza vicino, posso anche andare a piedi. >>

<< Non ti preoccupare, ti accompagno volentieri. >>

<< Davvero? No dai ti sei disturbato così tanto a darmi un passaggio. >>

<< Non ti preoccupare. Ti ho già detto che ti accompagno volentieri. >>

<< Ok >> gli dico con un sorriso << Abito a Via dei Fiori, al numero 20 >>

<< Davvero abiti a Via dei Fiori? Anche io abito in quella strada! >> Akihiko era radioso. Il suo sorriso sembrava splendere ancora di più dopo quella notizia.

<< Davvero? Wow che coincidenza! >>

<< Proprio una soplendida coincidenza! Questo significa che potremmo vederci spesso! >>

<< Mi farebbe veramente piacere! >>

<< E ogni volta che perderai l'autobus potrò darti un passaggio, se non ti secca. >>

<< Bè quello che dovrebbe dire "se non ti secca" sono io, visto che saresti tu a fare un favore a me >>

<< Di sicuro non mi secca. Altrimenti non te l'avrei chiesto neanche oggi, giusto? >>

<< Giusto >>

Akihiko accosta, ma non spegne il motore.

<< Eccoci qui. Quindi questa è casa tua? >>

<< Si. Ancora grazie mille per avermi accompagnato. >> dico mentre apro la portiera. Però all'improvviso Akihiko mette la sua mano sulla mia.

Mi volto verso Akihiko e lui mi bacia.

Un bacio lieve, a stampo.

Scendo dall'auto senza dire nulla, ancora troppo sconvolto da quel bacio, che per me era stato il primo, e mi avvio verso il cancelletto, frugando nella borsa e sperando di non aver dimenticato le chiavi.

<< Misaki. >> anche Akihiko è sceso dalla macchina.

Nessuna risposta.

Cercavo in ogni modo di evitare di girarmi verso Akihiko.

Non volevo che vedesse quanto la mia faccia fosse diventata rossa.

<< Misaki ti prego perdonami. Quando ti ho visto la prima volta mi sono subito innamorato di te, è stato un colpo di fulmine. E ora non sono riuscito a mantenere la calma e ho fatto una cosa stupida. Spero che tu non ce l'abbia con me. >> mi dice Akihiko, con le lacrime agli occhi.

<< Non ce l'ho con te. Sono solo sorpreso. >>

<< Sorpreso? >> Akihiko sembrava sinceramente confuso.

<< Sì. Sorpreso. Sono sorpreso che questo bacio non mi abbia disgustato, ma che, anzi, mi sia piaciuto tantissimo. >> rispondo, dandogli ancora le spalle.

Il sorriso di Akihiko era tornato.

Prima che uno dei due potesse dire altro, mi squilla il cellulare.

<< Pronto? >>

<< Misaki, sono Takahiro. Dove sei? >>

<< Sono appena arrivato a casa. Perché? >>

<< Davvero già sei a casa? Di solito arrivi più tardi. >>

<< Sì, il fatto è che oggi un amico mi ha dato un passaggio. Altrimenti sarei ancora lontano da casa. >>

<< Ah bene! Sono contento che tu abbia amici così gentili. Allora sono tranquillo. Volevo sapere se ti serviva qualcosa visto che sono al supermercato. >>

<< No, non mi serve nulla. Tu a che ora torni? Così ti faccio trovare la cena pronta. >>

<< Torno per le 8. Grazie mille Misaki. Allora a dopo. >>

<< A dopo. Ciao >>

Dopo qualche momento di imbarazzo, Akihiko mi si avvicina e dice << Misaki, vuoi provare a uscire con me? Mi piaci tantissimo e non faccio altro che pensare a te. >>

 << Non lo so, cioè... Sono abbastanza confuso, però mi piacerebbe davvero provare a uscire con te >> rispondo, diventando paonazzo.

<< Sono veramente felice di sentirti dire così. Allora domani ti va di andarci a fare un giro insieme al centro commerciale? >>

<< Sì. Mi farebbe veramente piacere. >>

<< Allora domani ti passo a prendere all'università e poi andiamo direttamente, che ne dici? >>

<< Ok. Ora devo andare, ho una relazione da consegnare domani e devo ancora finirla. Poi devo anche preparare la cena, quindi... >>

<< Ok. A domani. >>

Akihiko è salito in auto e si è avviato.

Sono rimasto lì sul marciapiede ad osservare l'auto finché non ha svoltato l'angolo, poi prendo le chiavi dalla borsa e apro il cancelletto.

Salgo subito in camera e mi butto sul letto.

Avevo il cuore a mille, sentivo le farfalle nello stomaco. Non potevo credere di poter essere così emozionato solo per un bacio. Soprattutto perché me l'aveva dato un ragazzo!

Senza rendermene conto, mi sono addormentato.

NOTA DELL'AUTRICE:
Questa è la seconda versione della fic. La prima versione non mi piaceva per niente, alcune cose erano proprio campate in aria. Così, seguendo i suggerimenti di chi ha recensito la precedente versione, ho provato a migliorarla.  Il POV è quello di Misaki, ma credo si capisca... (Tazusa capitan ovvio -.-") bè, che dire...Al prossimo capitolo (forse) Fatemi sapere cosa ne pensate! Baci baci ^_^