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Autore: KikiWhiteFly    09/01/2012    7 recensioni
{III° Classificata al contest “La fiera dell'impossibile. Binomio bilanciato di Angst e Fluff”, indetto da FataFaby89 e vincitrice del premio “Binomio bilanciato”} {Victor/Emily}.
«Trovarsi, eh. Io credo che ci siamo cercati a lungo», afferma con un velo di malinconia, rabbuiando lo sguardo.
«Ma il mondo è troppo piccolo per cercare. Bisogna scovare».
«E, talvolta, non basta nemmeno questo mondo».
È un semplice incontro di sguardi, poi, le mani si sfiorano con pudore – le ossute dita di Emily si frappongono a quelle decisamente più umane del compagno, non senza un pizzico di imbarazzo –, è quasi un attimo di perfetta armonia.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mille farfalle notturne





Emily è emozionata, ancora qualche ora e potrà finalmente coronare il suo sogno d'amore: essere una donna felicemente sposata.

Il suo destino l'aspetta, solo ad un passo di distanza.

«E-Emily?», una voce familiare penetra lentamente nella stanza, si ode un cigolio sinistro.

«Victor!», esclama entusiasmata Emily, osservando la propria immagine in un frammento di specchio. «Dovrei dirti che, ehm, vedere la sposa 

prima del matrimonio porta male. Ma, ecco, non credo che possa valere per noi».

Emily ridacchia, si porta timidamente la mano davanti alla bocca.

Victor osserva con discrezione la sua futura sposa, in quel momento indugia lo sguardo ben oltre il visibile: il vestito, ormai frammentato, di Emily gli

appare come una meravigliosa visione, così il bouquet di fiori. È bellissima, davvero, sembra che quelle cose calzino a pennello solo su di lei.

«No, ecco», Victor si schiarisce la voce, leggermente titubante. «Credo di aver bisogno di sedermi. È successo tutto così in fretta».

Conclude infine, dirigendosi verso una poltrona vuota. Emily china il capo, dopodiché si avvicina e gli passa un braccio intorno alle spalle.

«Lo so», afferma, «è colpa mia, probabilmente. Voglio sposarmi così tanto che...».

«Che mi hai trovato», Victor frena la sua frase, non vorrebbe mai che lei si incolpasse. «Vediamola così, ci siamo trovati a vicenda».

Emily sorride, a quel punto, per quanto possa sembrare sovrannaturale il suo cuore sta battendo forte. Proprio così, il cuore della sua anima rimbomba 

forte – e, sebbene Victor non possa sentirlo, sta facendo eco nella stanza.

«Trovarsi, eh. Io credo che ci siamo cercati a lungo», afferma con un velo di malinconia, rabbuiando lo sguardo.

«Ma il mondo è troppo piccolo per cercare. Bisogna scovare».

«E, talvolta, non basta nemmeno questo mondo».

È un semplice incontro di sguardi, poi, le mani si sfiorano con pudore – le ossute dita di Emily si frappongono a quelle decisamente più umane del compagno, 

non senza un pizzico di imbarazzo –, è quasi un attimo di perfetta armonia.

È quasi amore – pensa Emily, con un po' di malinconia.


Poi la porta si apre di scatto, irrompono i fratellini di Emily: girano loro intorno e li scherniscono, in modo infantile ovviamente.

È in quel momento, quel misero istante di cruda verità, che Emily intuisce una cosa che non ha avuto l'accortezza di approfondire in precedenza: Victor, il

suo futuro sposo, non prova nient'altro che compassione nei suoi confronti. E ciò fa male più dello stesso – ipotetico – rifiuto.

Seppure sia praticamente impossibile, Emily sente le farfalle nello stomaco – Victor, invece, non riesce a sentire nulla. Ed è proprio la mancanza del nulla a spaventarlo.

Poi, un tacito scambio di occhiate: mai come in quel momento i loro occhi sono stati più sinceri, mai più tristi.

Nell'aria sembra quasi che voli uno stormo di farfalle notturne – dieci, cento o forse mille? –, per quanto cerchino di sopprimerle saranno sempre lì: seppur coperte 

da un manto notturno, appaiono loro più luminose che mai.

«Non senti qualcosa nell'aria, Emily?».

«Forse sono i grilli», tenta lei, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.

«No, no. Sono le farfalle».

Emily china il capo, non può mentire a se stessa: «Sono le farfalle», bisbiglia a bassa voce – ben sapendo che ignorarle, ormai, è inutile.




* * *




{III° Classificata al contest “La fiera dell'impossibile. Binomio bilanciato di Angst e Fluff”, indetto da FataFaby89 e vincitrice del premio “Binomio bilanciato”}.

Risultati qui.


Effettivamente so di aver puntato più all'amore non-corrisposto che al “divario” vero e proprio che divide Emily e Victor – la morte, per l'appunto –, sono

una eterna romantica... mea culpa. ç_ç

Comunque, è la prima volta che scrivo su questi due... sono così puccerrimi (!), il modo in cui Emily lo ama mi ha sinceramente

commossa guardando il film. çç

Grazie per aver letto,


Kì.

   
 
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