Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Giuu    09/01/2012    3 recensioni
OtakuMSN era un programma molto simile a Messenger e il conosciutissimo Facebook, ma solo per appassionati di Anime, Manga e Videogiochi. Non sapeva chi l'aveva inventato -nessuno lo sapeva- ma era un posto piacevole dove stare, per sfuggire alla realtà.
Lo scaricavi, ti iscrivevi, creavi il tuo profilo, caricavi foto, commentavi quelle altrui, organizzavi gruppi di cosplayer, chattavi e leggevi opinioni sui vari Videogiochi.
Praticamente il sogno di ogni Otaku.
[...]
Lei, con riluttanza, lo prese e scrisse con una bella calligrafia un po' infantile alla lavagna una sola parola: Aria.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

WhiteCorpse è online.

La finestrella del nome attirò l'attenzione dell'annoiato Derek, otaku perso e senza speranza. Erano due giorni che non si sentivano, si era preoccupato un sacco.

WhiteCorpse scrive:
Ciao

Sorrise ed esitò un attimo a rispondere al Cadavere Bianco, poi, con le dita tremanti, digitò le stesse quattro lettere.

BlackJack666 scrive:
Ciao

La risposta arrivò subito, corta e all'apparenza fredda.

WhiteCorpse scrive:
Mi spiace, sono stata da mio nonno. Lì non c'è la connessione...

Sapeva che per Corpse le faccine erano un optional, ma ormai riusciva a capire i suoi stati d'animo da come scriveva. In quel momento era dispiaciuta, veramente dispiaciuta.

BlackJack666 scrive:
Tranquilla, non fa niente! ^^

WhiteCorpse scrive:
Beh? Come stai? Pronto per la scuola?

BlackJack666 scrive:
Non proprio, odio il fatto di dover rifare l'ultimo anno di Liceo. ._."

WhiteCorpse scrive:
Oh, beh, sempre meglio di me. Dai, io vado a preparare le cose per domani. Ci sentiamo questa sera se riesco a connettermi, okay?

BlackJack666 scrive:
Aspetta, che intendi con "sempre meglio di me"?

BlackJack666 scrive:
Ehy, Corpsy! Rispondimi!

WhiteCorpse è offline.

Derek tirò un pugno sulla scrivania, alzando gli occhi al cielo. Odiava quando faceva così. Se dovevano parlare dei suoi affari privati se ne andava sempre, inventando le scuse più stupide e senza senso del mondo.
OtakuMSN era un programma molto simile a Messenger e il conosciutissimo Facebook, ma solo per appassionati di Anime, Manga e Videogiochi. Non sapeva chi l'aveva inventato -nessuno lo sapeva- ma era un posto piacevole dove stare, per sfuggire alla realtà.
Lo scaricavi, ti iscrivevi, creavi il tuo profilo, caricavi foto, commentavi quelle altrui, organizzavi gruppi di cosplayer, chattavi e leggevi opinioni sui vari Videogiochi.
Praticamente il sogno di ogni Otaku.
Cliccò sul nickname della ragazza e subito la pagina del suo profilo si aprì. L'immagine personale della ragazza era una fanart di Alice Liddel, la protagonista di "Alice: Madness Returns" versione Isteria.
Aveva un sacco di Foto, quasi tutte di Anime, Manga e Videogiochi, ma a lui non importavano. Le aveva già viste tutte. Sfogliando i trenta album dopo dieci minuti riuscì a trovare la foto che voleva. L'unica foto della ragazza in tutto il suo profilo.
Era voltata e non le si vedeva il viso. Aveva i capelli rossicci, boccolosi e lunghi fino alla vita. Portava dei pantaloncini jeans e teneva in mano una chitarra strana. Era scalza e si intravvedeva la schermata iniziale di Guitar Hero. Era bella, bella da morire, la sua Corpsy.
O, almeno, lo era di schiena.
La madre lo riportò alla realtà chiamandolo dalla cucina. Erano le dieci e lui non aveva ancora fatto cena.
<< Arrivo, mamma! >> urlò dalla sua stanza.

<< Hai preso tutto? >> una donna dai lunghi capelli neri come la pece pizzicò la guancia del figlio.
<< Sì, mamma. >>
<< Pure i soldi per il pranzo? >> gli lisciò i capelli con la mano, preoccupata.
<< Mamma, ho 18 anni, non 7. Ho tutto. >>
<< Appunto, Maria, lascia stare Derek! >> una voce maschile fece imbronciare la donna e sospirare il ragazzo.
<< Grazie papà. A dopo. >> il ragazzo fece per uscire, ma Maria lo bloccò, stringendolo come fosse un pupazzo e stampandogli un sacco di baci sulle guance.
<< Il mio piccolo ha già 18 anni... Già 18...! >> piagnucolò.
<< Mamma, se non mi lasci arrivo in ritardo! >> si lamentò lui.
<< M-ma... >> gemette lei, lasciandolo andare. << Fai tante amicizie quest'anno, Dek! >>
Ignorò la madre e la salutò con un falso sorriso stampato sulla faccia, agitando la mano. Camminò lentamente per quindici minuti, pensando a quanto avrebbe voluto passare in fumetteria piuttosto che andare a scuola.
Odiava quel branco di idioti a cui interessava soltanto essere fighi e tutte quelle ragazze a cui interessava soltanto sbatterla in faccia al primo che passava. Cos'avrebbe dato per avere una ragazza otaku in classe...
Alzò gli occhi verso il cielo, sospirando.
<< Senti. >> cominciò, attirando su di sè gli sguardi di tutti i passanti. << Se veramente ci sei, fa che in questa cazzo di classe ci sia una ragazza otaku, per piacere! >> attese alcuni minuti, poi sospirò ancora. Si sentiva stupido. Anzi, lo era: non sarebbe successo niente e quell'ultimo anno avrebbe soltanto dovuto studiare per passare e andare all'università oppure lavorare da qualche parte.
Riprese a camminare finchè, cinque minuti dopo, non arrivò davanti al grande liceo pieno di gente. Provò ad avvicinarsi al grande cartellone con scritte le diverse classi, ma non ci riuscì. Proprio mentre stava per intrufolarsi fra due ragazze, una mano gentile e delicata si appoggiò sulla sua spalla.
Miriam Durante gli sorrideva dolcemente. Aveva le labbra rosee e piene, gli occhi erano dello stesso colore del cielo, avvolti in un leggero strato di trucco, e il viso era a forma di cuore con le gote arrossate. Portava i capelli a caschetto, neri come la pece, e la divisa scolastica bianca e nera le stava benissimo. Era, forse, l'unica ragazza simpatica della scuola, l'unica che gli parlava e che non la dava via come fosse pane. Aveva ripetuto pure lei l'anno, non era brava, a scuola.
<< Non andare, ho controllato prima anche per te. Siamo nella 5A. >>
<< Grazie, Durante. >> sorrise e le scompigliò i capelli. Era più bassa di lui 15 centimetri come minimo e lui ne aprofittava.
<< Andiamo? Le lezioni cominciano fra poco! >> lo prese per mano e rise, cominciando a correre verso la loro classe.
Sorrise, sospirando. Almeno qualcosa di buono in quell'anno doveva esserci.

La prof stava proprio per consegnare ai suoi alunni un foglio da compilare con i propri dati quando qualcuno bussò alla porta, entrando poco dopo. Era il direttore della scuola accompagnato da una ragazzina della loro età, o almeno così doveva essere.
<< Oh, Signor Direttore...! >>
<< Buongiorno, Professoressa Johnson. Lei è la nuova studentessa. Ha appena finito di firmare tutti i formulari, quindi il suo ritardo è giustificato. >> spinse in avanti la ragazza dal volto inespressivo per poi salutare gli studenti e andarsene.
<< Oh, beh, come ti chiami? >> disse la donna sorridendole e passandole un gesseto. Lei, con riluttanza, lo prese e scrisse con una bella calligrafia un po' infantile alla lavagna una parola: Aria.
<< Aria? >> ignorando le chiacchiere degli altri, la ragazza scrisse un'altra parola difianco ad Aria: Vezzani.
<< È un bel nome! Bene ragazzi, questa è la vostra nuova compagna. Puoi sederti vicino a Derek Pisani, il ragazzo dai capelli neri laggiù. >>
<< Per favore, siate gentili con me, quest'anno. >> sentendo il suo nome, il ragazzo si voltò e la guardò. L'aveva ignorata per tutto quel tempo, ma aveva fatto male: la sua voce lasciò tutti spiazzati. Era dolce, vellutata e melodiosa, forse un po' immatura, e lei era la creatura più bella che avesse mai visto. Era alta circa 1 e 50, abbastanza bassa, e il suo fisico era asciutto e snello. Aveva un seno forse un po' troppo grande per la sua corporatura, ma neanche tanto esagerato. Il viso era magro, dalla forma ovale, le ossa degli zigomi erano alte e facevano sembrare il piccolo mento un po' appuntito, data la magrezza, ma in realtà era perfetto. La pelle diafana era liscia e priva di imperfezioni; sopra al naso piccolino e un po' all'insù si estendevano delle leggerissime lentiggini dorate. Gli occhi erano grandi, dalla forma ovale, verdi smeraldo, talmente tanto accesi da sembrare finti. Le ciglia erano folte e lunghe. Il trucco pesante era nero e faceva risaltare i suoi occhi. Le sopracciglia fini e ben delineate erano dello stesso colore della radice dei capelli: marroni. Le labbra erano carnose, anche se il labbro superiore era più piccolo rispetto a quello inferiore, abbastanza sporgente. I capelli, per terminare l'opera, erano legati in due codini boccolosi rossicci.
Camminò elegantemente fino alla seconda fila di banchi, poi la gamba di Mario Radaelli, il bullo della scuola, la fece inciampare. Tutti sghignazzarono tranne Miriam e Derek, che stringeva i pugni al banco. << Tutto bene? >> domandò guardando la ragazzina alzarsi e guardarsi le mani sbucciate come se non fosse sucesso niente.
<< Mh... >> disse lei spolverandosi i vestiti e girandosi verso il ragazzo cicciottello. Teneva gli occhi bassi, visto che erano pieni di lacrime che non sarebbero mai uscite. Con una mano, rapidamente, fece sbattere la sua testa contro il banco, lasciando tutti di stucco. Mario si era opposto, chiaramente, ma lei, come se stesse spostando una piuma, gli aveva fatto muovere il capo contro la sua volontà.
La prof sgranò gli occhi, spaventata. << V-vezzani! >>
Tutti trattenevano il fiato, terrorizzati da quella nuova ragazzina che neanche in cinque minuti aveva già picchiato il bullo della scuola.
<< Bosco, accompagni subito Radaelli in infermeria...! V-vezzani, si sieda! >>
Aria si lasciò cadere sulla sedia difianco a Derek, che le sorrise e le porse la mano dalle dita lunghe e affusolate. << Mi chiamo Derek Pisani. >>
<< Aria Vezzani. >> Lei, con le guance leggermente imporporate, ricambiò il sorriso e con la manina piccolina ricambiò la stretta. << Puoi chiamarmi solo... Aria. >>  


Oh, altra long che comincio!
Spero vi piaccia, visto che è quelacosa di mio e non una fanfiction di qualcosa già esistente...
Se lasciate una recensione non vi mangio, giuro!
Al prossimo capitolo,
G.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Giuu