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Autore: SoftLiar    09/01/2012    0 recensioni
La storia di una ragazza raccontata in prima persona delle sue avventure pseudo-romantiche/sessuali.
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Non ero mai stata il tipo che si lasciava andare con qualcuno, più che per la non fiducia, perchè mi scocciavo di avere una storia seria per più di un mese, ma quella volta fu diverso, completamente diverso. Danilo ed io ci conoscevamo da quando avevamo 3 anni, eravamo sempre stati semplici amici, senza doppi fini, solo una genuina amicizia, anche quando avevamo 14 anni ed i nostri ormoni erano impazziti. Facevamo le solite stupidaggini da adolescenti, ci capivamo con uno sguardo e guai se ci alleavamo per prendere in giro qualcuno o per fare scherzi di ogni tipo. Insomma, eravamo come si suol dire qui a Napoli: culo e camicia. Conoscevo più lui che me stessa, sapevo benissimo che era un ottimo amico e compagno di giochi, ma per quanto riguardava le relazioni sentimentali, era un caso perso. Per quanto potesse essere innamorato(ovviamente per modo di dire) di una ragazza, finiva sempre per cedere alle tentazioni di altre che lo provocavano, e quindi a tradirla anche più volte, credendo di farla facilmente franca. In effetti la maggior parte delle volte era così, perchè la sfortunata di turno non lo conosceva per come era realmente, lo vedeva sempre come un angioletto indifeso e lui le faceva sempre credere che fossero tutte bugie per farli separare, perchè le altre erano invidiose della loro relazione, ovviamente sempre quelle poche volte in cui i nodi venivano al pettine. 
Le cose iniziarono a complicarsi all'età di 16 anni. In quel periodo eravamo entrambi single, nè fidanzati nè impegnati con qualcuno, liberi e spensierati come non mai. I nostri discorsi iniziarono a mutare, non più parole a caso messe insieme per formulare battute(lo ammetto, molto stupide), ma discorsi veri, un po' più seri e cosa ancor più preoccupante, ogni singola parola di Danilo sembrava avere un doppio senso. Passò un mese prima di rendermi conto che mi ero innamorata di lui, più che rendermi conto, di accettarlo. Sapevo come era fatto, non sarebbe cambiato, non per me, non a 16 anni, mi avrebbe fatto del male prima o poi...e avevo ragione. Tenni la cosa nascosta anche alle mie amiche, non riuscivo nemmeno a dirlo perchè non mi sembrava vero, sono molto brava in questo: fingere, fingere di stare bene quando invece senti il cuore battere talmente forte da avere paura che fuoriesca dal torace e nello stesso tempo che scoppi per il dolore, fingere che sia tutto come sempre, che non sia cambiato niente, fingere di divertirsi davvero con la comitiva, quando invece cinque minuti prima di scendere eri rannicchiata in un angolo a piangere, fingere di non essere gelosa di lui, mentre iniziano a giungere incontrollabili istinti omicidi. Ringrazio tutti i santi per questo, è una dote che mi fu molto utile.
Nonostante ciò, al cuor non si comanda, ed io non riuscivo più a far finta di niente; dovevo confessare tutto. Sfruttai uno dei tanti momenti in cui faceva strane allusioni e mi tolsi il peso, il problema era che lui si trovava nella mia stessa situazione(e in effetti era piuttosto evidente, dato i suoi atteggiamenti), ma era convinto di non piacermi perchè non rispondevo mai alle sue provocazioni. Fu una cosa abbastanza soddisfacente: grazie alla dote di cui parlavo prima, ero riuscita a metterlo in difficoltà, mi sentivo potente. Così decisi di mettere da parte tutte le mie angoscianti preoccupazioni e di vivere il momento, quando sarebbe giunta la fine, avrei saputo cosa fare:ero forte, lo sono sempre stata. 
Il momento durò ben 6 mesi, un gran record per entrambi, i mesi più belli della mia vita. Eravamo la coppia preferita di quel periodo, noi eravamo l'eccezione perchè il nostro non era un rapporto fatto di sdolcinerie da diabete, ma eravamo dolci a modo nostro. Quando ci incontravamo per strada, ci scambiavamo uno sguardo particolare che significava tutto: ciao, buon giorno, ti amo, mi sei mancato/a..e solo dopo ci baciavamo in modo schifosamente passionale, finchè non sentivamo tosse e risatine varie degli altri intorno a noi. Ma era troppo bello per essere vero. Un giorno ci trovavamo vicino alla fermata ad aspettare il pulman per andare al Vomero, quando il suo migliore amico, Andrea, si lasciò sfuggire qualche parola di troppo riguardante la ex di Danilo. Fu solo un piccolo dettaglio, ma che mi permise di intuire che qualcosa non andava. Allora gli andai vicino e gli chiesi, in maniera non proprio gentile, di dirmi tutto: se Danilo mi aveva tradita o se semplicemente voleva prenderlo in giro. Lui però, da buon amico, mi scongiurò di non insistere dato che non poteva parlare. Rispettai questa cosa, anche io al suo posto avrei reagito allo stesso modo, quindi gli proposi di far finta che mi avesse detto quel fantomatico segreto. Recitai la parte della ragazza offesa e delusa così bene che, dopo una decina di minuti di torture psicologiche, il mio povero ed innocente fidanzatino affermò:"Ma è stata lei a baciarmi, io non volevo!". Tsk, tipico. La fine era giunta ed io sapevo benissimo cosa fare: se mi fossi mostrata debole, lui avrebbe continuato ad assillarmi e a provocarmi finchè non avrei ceduto, se mi fossi mostrata forte e decisa, dopo una settimana di insistenza mi avrebbe lasciata andare, ed era proprio questo quello che volevo, sì, volevo che scomparisse dalla mia vita finchè non avrei superato la fase "full in love". Per tutta la serata lo evitai e, una volta tornata a casa, lo eliminai da facebook, cancellai tutti i suoi messaggi e le sue chiamate, eliminai anche il suo numero(cosa abbastanza inutile, dato che lo conoscevo a memoria), presa dalla disperazione, aprii una scatoletta accuratamente nascosta nel cassetto della mia scrivania, presi tutte le nostre foto e le strappai una ad una, poi andai a letto e mi addormentai tra le lacrime con un pensiero fisso:"Mai più innamorarsi Sara, mai più.." Quando, dopo ben 8 mesi, mi passarono l'odio, il disprezzo, il dolore e l'amore nei suoi confronti, ritornammo amici, non come un tempo ovviamente, ma fummo in grado di mantenere un rapporto civile, fatto di un saluto e di qualche battuta ogni tanto, nulla di più nulla di meno, sempre quelle poche volte in cui riuscivamo a vederci.
A 18 anni mi fidanzai con un ragazzo davvero innamorato di me, dolce e gentile ma sapeva anche scherzare, fisicamente era moolto attraente: alto, addominali, tricipidi, quadricipidi ed ogni muscolo umano esistente ben scolpiti, capelli neri, occhi nocciola e fondoschiena niente male. Ero invidiata da, più o meno, mezza Napoli e la cosa mi faceva sentire abbastanza importante. Con lui ebbi le mie prime esperienze sessuali e, credetemi, mi divertii tantissimo: il suo corpo perfetto e robusto, la sua dolcezza e al tempo stesso la smania nel volerci, crearono un mix semplicemente perfetto. Però come ho detto prima, LUI era innamorato di me, così dopo tre mesi lo lasciai, provocando l'ira funesta della mia migliore amica, incredula del fatto che volessi lasciar andare via tale bellezza che mi era anche così devota, proprio come un cagnolino al suo padrone ora che ci penso(...inquietante). A 20 anni, nacque in me la passione per la fotografia, e trovai lavoro come "assistente" nello studio di un amico di mio padre, così dopo qualche tempo, potei avere i soldi necessari per affittare un appartamento con la mia amica e dal momento in cui ci trasferimmo in quella casa, ebbe inizio la mia vita notturna, per niente equilibrata, del sabato sera.
  
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