Ci sistemammo meglio sul prato umido,coricati.Uno affianco all'altro.

Stavamo ancora ridendo per qualche cavolata che Harry aveva appena detto e gli unici suoni che si sentivano erano le nostre risate,i grilli e l'orologio della piazza che segnava le due di notte.

Forse sarei dovuta tornare a casa,o forse no.

Si stava così bene lì,nell'erba.E ormai stavo più a casa di Harry che nella mia cameretta e i miei genitori,nei rari momenti in cui non viaggiavano per lavoro ed erano a casa,non erano preoccupati sapendo dove stavo.

Harry si sistemò più vicino a me e io appoggiai la testa sulla sua spalla proprio mentre alzava la mano per indicare una delle troppe stelle che brillavano luminose in cielo.

-Ti voglio bene quanto quella stella-.Disse lui socchiudendo un occhio per mettere meglio a fuoco la stella.

-Cosa vuol dire "ti voglio bene quanto quella stella"?-Feci scimmiottando il tono di voce che lui aveva usato poco fa.

-Non lo so.Che ti voglio tanto bene,immagino...-

-Ah,allora-feci alzando a mio volta il braccio,mettendolo di fianco al suo,e indicando una stella ancora più luminosa-io ti voglio bene quanto quella stella lì.Vedi?E' più grande.-

Lui socchiuse di nuovo l'occhio facendo una strana espressione e io scoppiai a ridere mentre lui borbottava "Si hai ragione,è più grande.Ma io ti voglio più bene".

Si mise a ridere anche lui e strinse la mano del braccio che avevo in aria nella sua e se la mise sugli occhi.

-Ti voglio bene,Ariel-.

Sorrisi e mi accoccolai sul suo petto.

-Anche io,Hazza-.

Lo sentii sorridere e sorrisi a mia volta:non capivo per quale strano motivo ma ogni volta che lo chiamava Hazza era felice.

-Se cerchi la luce che,splende per te la sù..

la seconda stella a destra,splende un po' di più-.Harry iniziò a canticchiare la canzone di Peter Pan2 perchè sapeva che era in assoluto uno dei miei cartoni preferiti.

Per fortuna che aveva una bella voce,perchè amava cantare.Lo faceva praticamente ogni minuto della sua vita.

-La stella ti indicherò l'isola che non c'è.

La luce ti accompagnerà...-Si fermò all'improvviso e io mi girai verso di lui.

-Bhè?Non vai avanti?-.

-Si,ora-fece per poi schiarirsi la voce-La luce ti accompagnerà...ehm..Si ora ricordo!La luce ti accompagnerà se Ariel non la mangerà!-completò la canzone tutto felice.

-Scemo-feci,tirandogli un pugno nello stomaco e allontanandomi da lui bruscamente.

Io amavo mangiare,era una sorta di sfogo.Mangiavo tanto,ma per fortuna non prendevo mai un kilo.

Se non mangiavo voleva dire che qualcosa non andava,e lo si capiva subito perchè perdevo moltissimo kili in pochi giorni.

Harry sapeva che amavo mangiare e,appena ne aveva l'occasione,la sfruttava per prendermi in giro.

Lo sentii ridacchiare,ma smise subito non appena vide che prendevo sempre di più le distanze.

-E daaaaaaaaai-disse fissandomi e mettendo su il muso.

Io lo ignorai e tornai a fissare le stelle sdraiandomi per terra.

Sentii Harry sbuffare e mi voltai dalla sua parte:stava letteralmente rotolando nell'erba per arrivare a me.

Era toppo pigro per alzarsi e quindi rotolava.

Sorrisi guardandolo perchè era tenerissimo poi tornai a guardare le stelle come se non mi fossi accorta di nulla.

Poco dopo sentii Harry stringermi in un grosso abbraccio e sorridendo lo strinsi forte.

Gli Volevo troppo bene per rimanere arrabbiata  per più di 5 minuti.

E poi Harry era tenero,da sempre.

-Scusami-.mi sussurrò all'orecchio con una vocina dolce.

Gli diedi un bacio sulla gancia e poi guardai l'orologio che tenevo al polso.Erano le 2 e mezza e forse non era il caso di capire fino a che ora sarebbero stati disposti i miei a non avermi a casa.

-Harry devo tornare a casa-feci provando a tirarmi su,ma lui non me lo permise.

-No dai,stai ancora un po' con me.-

-No,non posso.Sono le due e mezza.-

Tolsi il suo graccio dalla mia vita e mi alzai dall'erba.

Poi tesi la mano a Harry che accolse il mio aiuto sbuffando.

-Senti Ari io ti volevo dire che...-

-No,Harry non rimango-.Dissi pulendomi i jeans dall'erba.

-No,scema-fece lui ridacchiando-volevo solo dirti che ti voglio bene,davvero.Sei la mia migliore amica,ma mi sembra che ti dica ti voglio bene solo poche volte.-

-Mel'hai detto pochi minuti fa,Styles.Sei un migliore amico perfetto,non ti preoccupare.-

-No,davvero.Fammi finire.Cerco sempre di dirtelo perchè ti voglio davvero bene Ariel.Sei una delle persone più importanti della mia vita e qualsiasi cosa accada-e sottolineò qualsiasi-io ci sarò.Sarò sempre il tuo migliore amico.Non mi importa se tu non mi vorrai più nella tua vita e se mi abbandonerai.Ti prometto che se vorrai tornare io ci sarò,anche se tu mi dovessi ferire.

E ti prometto anche che non ti ferirò mai.-Terminò il suo discorso con un lungo sospiro.

Io avevo gli occhi lucidi e cercai di mascherare il tutto con qualcosa tipo "Quante perle di saggezza questa sera,Styles".

-Scema,facevo sul serio.-

Lo sapevo,lo sapevo bene.Ed ero emozionatissima,sarei scoppiata a piangere dalla gioia.

Lo abbracciai di slancio e gli sussurrai "ti voglio bene anche io" all'orecchio.

A differenza di Harry io non sapevo usare bene le parole come lui,mi imabarazzo.Non riuscivo a tirare fuori nulla dalla mio bocca,anche se ci provavo davvero.

E Harry lo sapeva,mi conosceva fin troppo bene.

E infatti capì che in quel "Ti voglio bene anche io"c'erano tutte le parole che volevo dirgli,ma che non riuscivo a formulare.Tutti i grazie che avrei voluto dirgli per quei 13 anni di amicizia stupenda e per tutto quello che mi aveva dato.

Lo lasciai andare lentamente e sorridendo presi lo zaino che avevo posato sul prato per poi andarmene a casa.



 

Hola a tutti:D
Ho scritto questa storia perchè questa notte ho avuto tipo un'illuminazione(?)*W*
Non so se andrò avanti,dipende se avrò altre illuminazioni nelle notti a venirexD
No vabbè,ci proverò:D
IAnyway,se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete letto quella roba li,quindi vi ringrazio tanto.
Se volete aggiungermi su twitter sono   @GiulsLikeArt
Giuxììì xx