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Autore: Seele    09/01/2012    4 recensioni
“Cosa credi che ci sia, al di là del cielo?”
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al di là del cielo



Guardo il cielo. Il mio sguardo vaga e si perde nel buio della notte, mentre contemplo il firmamento e mi lascio abbagliare dalla luce delle stelle.

Lei è accanto a me. Riesco a sentire il suo respiro affannato dopo la gran corsa, e l'odore dell'erba fresca così simile al suo profumo.

Cosa credi che ci sia, al di là del cielo?”, mi domanda, fissando la luna bianca e silenziosa.

Non lo so”, rispondo vaga. “Non ne ho idea.”

Ascolto la sua risata appena accennata. La sua solita risata triste.

Un tempo, non eri così”, mi dice amaramente.

Così come?”, chiedo, nonostante conosca già la risposta a quell'interrogativo.

Sorridevi, ecco. Adesso, sembra che tu abbia scordato come si fa. Ti ricordi quando scrivevi quelle poesie? Il sole che tramonta dietro le colline, e affoga nel mare. Il vento che scompiglia i capelli, le prime parole di un bambino. Hai dimenticato tutto questo? L'hai fatto per davvero?”

Mi lascio cadere sull'erba e chiudo gli occhi.

Non c'è un bel niente, oltre il cielo.”

Lei sospira. “Lo dici solo perché non riesci più a immaginare.”
Volge il viso verso di me e mi guarda dritto negli occhi. “Ti prego, non puoi aver smesso anche di sognare. Dimmi che non è vero.”

Non rispondo. È diventata quasi un'abitudine, quella di ignorarla. Lei è solo la stupida che mi sta accanto nonostante tutto.

La stupida a cui voglio un bene a dir poco immenso, la stupida che considero la mia migliore amica.

Torno a fissare l'immensità del cielo, senza pensare a nulla.

Perché è successo?”, domanda. “Un tempo, ti chiedevi cosa ci fosse al di là di ogni cosa, di ogni singola cosa, e fantasticavamo insieme. Non puoi averlo scordato, non puoi aver rinunciato a tutto questo.”

La sento singhiozzare piano. Non tento di confortarla.

Ho quasi dimenticato il tuo sorriso...ormai è solo un vago ricordo...”

Continua a piangere, in silenzio. Per alcuni minuti, in un crescendo di singhiozzi e di respiri mozzati.

Mi manchi, sai”, dice poi, asciugandosi le lacrime. “Mi manca la mia migliore amica.”
Anche stavolta, non faccio niente. Non cerco di scusarmi, come sempre.

Non sei morta anche tu”, sussurra piano.

La guardo, interrogativa.

Il sole muore a ogni tramonto. Sembra che tu sia morta con lui, da quel giorno.”

Fingo di non ricordare. “Quale giorno?”

Lo sai benissimo!”, esclama. “Da quando tua nonna se n'è andata, non hai fatto altro che aspettarla. Non tornerà! Lei non tornerà mai più! Arrenditi!”

Rimango immobile. Nessuna emozione dipinge il mio volto.

Il mio sguardo è fisso sull'orizzonte, lo sguardo di chi vede, ma non guarda.

Dov'è andato a finire, il tuo cuore?”, chiede lei, alzandosi in piedi. Piange, e mi grida questa frase, guardandomi negli occhi con i suoi pieni di lacrime.

Rispondimi!”, singhiozza, sembra che non riesca più a trattenere il dolore. “Dov'è finita la tua anima, il tuo cuore? Dov'è finita la mia migliore amica?”

Corre via piangendo, mentre io rimango immobile sull'erba.

Al di là del cielo”, rispondo in un sussurro, ormai sola. “Al di là del cielo.”





Angolo Autrice


Questo, è un piccolo sfogo, niente più che un piccolo sfogo.

Lo dedico alla mia migliore amica, Valeria, che mi è stata vicina quando mia nonna se n'è andata.

È il mio modo di chiederle scusa per tutte le volte, in questi mesi, che mi ha chiesto: “ma sei triste?” e io le ho risposto, costantemente, “no, non ho niente”.

Per tanto tempo, è andata avanti così. Il mio cuore è finito al di là del cielo, ma ora l'ho ritrovato, Vale.

Ti voglio bene.


Grazie a chi ha letto questo piccolo sfogo, ve ne sono davvero grata.


Seele        


  
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