Salve! Anche questa volta non ho resistito e guardando il promo della puntata 3x11 sono stata investita dal sacro fuoco ispiratore dinanzi alla scena di Stefan ed Elena!
Lo so, lo so, non sono Stelena, ma non posso farci niente se l'ispirazione mi viene guardando le loro scene (non sempre però!;))
Detto ciò vi lascio alla lettura, sperando vi piaccia!:)

Un bacio,Giraffetta

P.s: le due frasi in corsivo sono riprese dal promo!




                            Disperazione

È davanti a te, ma non la riconosci.
Non ti appartiene più, vero Stefan?
È solo un’estranea, un’ombra, una luce di passaggio.
Quanto tempo è passato dall’ultima volta che il tuo cuore è ritornato a battere di fronte a lei?
Tanto, troppo.
Infinito.

Guardala, è ancora lì.
Ti sta guardando, ma non la vedi.
È triste e sai perché, ma non fai niente per consolarla.
Per renderla felice.
Non è il tuo compito questo.
Non più. 

“Distruggere Klaus è l’unica cosa che mi è rimasta.” affermi sicuro, uccidendola con lo sguardo.
Ma sono parole pronunciate più per te stesso che per lei.
Solo la vendetta ora riempie il tuo cuore?
Le troppe ferite lo hanno reso così sgualcito da fartelo cambiare con uno nuovo, sebbene più freddo.
Più arido.
Di pietra.

E lei continua ad essere lì, di fronte a te.
Muta, aspetta e ti guarda.
E questo ti confonde.
Non capisci la sua ostinazione, non più.
Ti sembra inutile.
Eppure un tempo avresti fatto follie per un suo solo sguardo, per un suo solo sorriso. 

“Tu avevi me.” la senti pronunciare.
La voce rotta dalle lacrime.
La disperazione dipinta sul viso.
Le labbra le tremano, ma i suoi occhi sono attenti.
Aspettano ancora un tuo segnale, un tuo cenno.
Un tuo ritorno.

Avevi, appunto.
Tempo passato.
Tempo remoto.
Tempo dimenticato.
Ora sei nel presente, conta di più l’odio e la vendetta che l’amore.
Conta di più l’assassino che la preda, l’orgoglio che la coscienza.
  
Per questo, quando ti volti, impassibile, per andare via, non senti niente.
Non provi niente.
Non ti accorgi di niente.
Perché, impercettibilmente, una nuova crepa ha minato il tuo nuovo cuore freddo.
E porta sempre lo stesso marchio, lo stesso che per un secolo hai cercato di far soccombere dentro di te.

La disperazione.