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Autore: Payton_    09/01/2012    4 recensioni
"Riuscì a ricordarlo, a sentire, ma non appena quel ricordo arrivò al cuore e lo riempì di gioia, tutto svanì, risucchiato nel mezzo dell’incubo.
E tornarono le sbarre, la puzza di morte ed il freddo.
Quello non poteva essere Natale."
Percival Silente - Barone Sanguinario - Rodolphus Lestrange
Questa storia si è classificata seconda al contest 'Happy drabbles to you' di Erica Weasley
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Rodolphus Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'La bellezza di 110 parole - drabble ♥ '
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Non nego d’aver scritto quattro raccolte prima di questa, per il contest. Nessuna, però, che m’avesse davvero convinta. Poi, ho avuto l’idea di scrivere la versione natalizia della mia prima raccolta di drabbles (Le catene dell’amore - http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=569654&i=1) che vede come protagonisti i personaggi che ho utilizzato. Perché questi tre? Be’, perché tutti e tre sono in catene a causa dell’amore. Percival, ad Azkaban per proteggere la figlia. Il Barone, in catene per pagare la sua colpa. Rodolphus, ad Azkaban per aver seguito fino alla fine la donna che amava.

Ed eccoli qui, 110 parole a testa, durante i loro natali che puzzano di ferro, cioè di “catene”, di prigionia. Probabilmente, non è ciò che si aspetta ‘per Natale’, ma sono contenta di avere scritto, ancora, di loro tre.

Buona lettura.


 

Il Natale del ferro

Riuscì a sentire

-Percival Silente-

 

 

Riusciva a ricordare. Era ad Azkaban da troppo poco per poterli dimenticare.

Sentiva la voce della propria bambina canticchiare canzoni natalizie.

Augurava felicità al mondo e rideva quando lui provava a starle dietro, coprendo la sua vocetta con la propria e stonando terribilmente.

Sentiva Kendra ridere dalla cucina, e ricordava perfino Abe picchiettare le dita seguendo il loro ritmo. Albus li osservava in silenzio, leggendo un libro e sorridendo divertito.

Riuscì a ricordarlo, a sentire, ma non appena quel ricordo arrivò al cuore e lo riempì di gioia, tutto svanì, risucchiato nel mezzo dell’incubo.

E tornarono le sbarre, la puzza di morte ed il freddo.

Quello non poteva essere Natale.

 

Nessuno dimentica il Natale

-Barone Sanguinario-

 

Avrebbe dovuto ucciderla a Natale, quando la neve ricopre ogni cosa con il proprio candore.

Il sangue sarebbe stato più visibile, il ricordo dell’orrore più nitido.

L’erba scura della foresta l’aveva inglobato nella propria oscurità, quasi non fosse stato versato da un corpo morente.

Le catene non bastavano più; il Barone portava quel peso da troppo tempo per sentirlo ancora.

Per questo avrebbe dovuto ucciderla a Natale.

Tutta Hogwarts avrebbe sorriso alla vita e lui avrebbe pensato alla morte. All’omicidio che aveva commesso e a quel sangue candido che avrebbe sciolto un po’ di neve con il proprio calore.

Nessuno dimentica il Natale, così nessuno avrebbe dimenticato la sua colpa. 

 

 

E  ne fu stregato

-Rodolphus Lestrange-

 

E così, era Natale.

L’aveva sentito dalle guardie. Il suo primo Natale ad Azkaban, per la precisione.

Era Natale anche quando vide per la prima volta Bellatrix.

Era Natale e lui non aveva desiderato nulla, perché odiava quel giorno.

La bontà e l’amore, secondo Rodolphus, erano per i deboli. Lui non lo era. Non all’epoca.

La vide, fiera e decisa, e ne fu colpito. Le parlò, e ne su stregato.

Il Natale gli portava sempre alla mente la sua Bellatrix, perché lei fu l’unico regalo che chiese in vita propria.

E ancora, arrancando tra resti di vecchi ricordi ed incubi che laceravano l’anima, era l’unico regalo che continuasse a desiderare.

 


 

Questa raccolta è in attesa di giudizio alla quinta edizione del contest 'Happy drabbles to you' di Erica Weasley.

 

 

 

SECONDA CLASSIFICATA

Il Natale del Ferro di Payton
Totale: 44,75/45


- Grammatica e sintassi: 10/10
Perfetta, nessun errore.
- Lessico e stile: 10/10
Anche qui non ho nessun appunto da farti. Il lessico che hai utilizzato è stato perfetto, non ho incontrato alcuna ripetizione né imperfezione. Lo stile altrettanto corretto: adeguato al contesto, né troppo aulico né semplice e banale, semplicemente adatto alle tre Drabble che hai scritto.
- Originalità: 10/10
La prima Drabble su Percival mi ha proprio colpita. Diciamo che non potevi usare un’originalità maggiore: non hai descritto un Natale triste, non hai spiegato come fosse Natale ad Azkaban, hai fatto di meglio: hai descritto ciò che sarebbe successo normalmente in un giorno di Natale, usando i ricordi di Percival, spingendolo persino a sentirne i rumori, per poi far crollare tutto all’interno di quelle sbarre d’infelicità. È senza dubbio molto originale.
Quella sul Barone, invece, è ancor di più strabiliante: non mi aspettavo di leggere qualcosa di simile, devo essere sincera: il fatto di utilizzare il Natale, con il suo biancore e la sua “purezza” come sfondo ideale per l’omicidio che lo opprime è senza dubbio geniale, oltre ogni aspettativa.
Infine anche quella su Rodolphus mi ha piacevolmente colpita. Il suo riflettere sui doni di Natale, sui ricordi del Natale, sull’unico desiderio della sua vita – l’unico desiderio che l’ha anche portato tra quelle sbarre. Incantevole, non ho altre parole.
- IC (caratterizzazione dei personaggi): 9,75/10
Nella prima Drabble purtroppo non si scorge una Caratterizzazione del personaggio di Percival. Possiamo scorgere molta caratterizzazione al contrario in Kendra, in Ariana, in Aberforth, in Albus e addirittura nella prigione di Azkaban. Manca qualcosa su Percival, è vero, ma lo trovo talmente poco importante da essere quasi ininfluente. (-0,25 pt.)
Nella seconda Drabble invece il Barone è caratterizzato con intensità e in ogni parola si può scorgere il peso delle proprie catene, il rimorso che prova nell’aver ucciso la donna amata, così forte da portarlo a pensare che avrebbe dovuto ucciderla a Natale, per portare ancora più peso nelle sue spalle. Sublime.
E anche nella terza Drabble non posso che farti i complimenti per come hai saputo abilmente descrivere sia il carattere forte di Bellatrix che quello di Rodolphus, che cambia dopo aver incontrato per la prima volta la donna. Hai fatto davvero un lavoro ammirevole.
- Gradimento personale: 5/5
Senza dubbio una raccolta ammirevole, per molti motivi: originale, ben scritta, ben caratterizzata. Il collegamento che hai fatto tra i tre personaggi poi mi è piaciuto davvero molto, dico sul serio. Hai saputo stupirmi una volta ancora, anche se non avevo dubbi. I miei più sentiti complimenti.
Totale: 44,75/45

 

   
 
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