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Autore: LaMusaIspiratrice162    09/01/2012    1 recensioni
"Niente dura per sempre...soprattutto la felicità."
Chocola e Pierre si sono trasferiti sulla Terra ma la loro felicità viene stravolta di nuovo dagli Orchi.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora dato ho cercato di unire il diario a quello che sta accadendo realmente nella storia facciamo così le parti scritte in corsivo sono quelle del diario mentre quelle scritte normali sono quello che sta accadendo.
 
La ragazza scese al piano di sotto e si sedette a tavola. Guardò stupita tutto il cibo che era al centro dell’enorme tavola di marmo nero:croissant,marmellate di diversi gusti,biscotti,fette biscottate,tazze di caffé,di latte,di cioccolata calda e di the. Nonostante fosse lì da più di un mese non riusciva proprio ad abituarsi a tutto quel lusso.Era tutto così diverso dal tenore di vita che conduceva prima.
Quando viveva nella sua casa sulla Terra faceva colazione con un po’ di latte freddo bevuto rigorosamente dal cartone perché sua madre non aveva mai tempo per prepararle una colazione decente.Eppure quella vita che potrebbe sembrare così semplice e squallida era per lei la più speciale che esistesse.
Prese una tazza di latte e un croissant al cioccolato e lo mise nel piatto di vetro davanti a lei.
Cominciò a bere a piccoli sorsi il latte con la testa bassa quando Adrien le rivolse la parola.
-Roberta,dato che resterai qui ancora per un po’ di tempo stavo pensando che forse sarebbe il caso che noi andassimo sulla Terra per prendere le tue cose.Vuoi venire anche tu con noi?-
Ci pensò su e preferì rifiutare.Temeva infatti che se fosse tornata a casa si sarebbero riaperte delle ferite molto dolorose e avrebbe pianto e preferiva non farlo…soprattutto davanti a Pierre,che era sempre così serio e composto.
-No…non vi preoccupate andate pure-
 
Dopo qualche ora Adrien e Pierre erano già partiti nella carrozza diretti verso la casa che era appartenuta  a Chocola.
Roberta li aveva visti partire dalla finestra e poi si era seduta sul grande letto a leggere il diario di sua madre.
 
Volavamo nel cielo nero pieno di stelle splendenti mano nella mano quando Pierre mi disse:
-Ah dimenticavo…ho una sorpresa per te-
-Davvero?-esclamai entusiasta con voce squillante
-Certo…prova ad indovinare che cos’è-
Ci pensai bene.
-Un anello?- -Acqua-
-Un’auto- -Acqua-
-Mi arrendo-
-Una casa-
-Davvero?Oh che bello!E dove è?Dai andiamo!-dissi e volai più veloce trascinandomelo dietro.
Atterrammo in un piccolo giardino ben curato  interrotto da un vialetto che conduceva ad una casa piccola ma carina di colore giallo.Pierre mi diede la chiave ed aprii la porta.
 
Pierre e Adrien arrivarono sulla Terra dove la loro carrozza si mutò fino a diventare un auto.
L’auto si fermò davanti ad un enorme cancello in ferro battuto.I due ragazzi scesero dal veicolo e aperto il cancello attraversarono il vialetto che li condusse davanti alla porta della casa.
Pierre sospirò ed infilò la chiave nel buco della serratura.Sapeva che entrare lì gli sarebbe costato tanto e che appena varcata la soglia i ricordi avrebbero preso il sopravvento.
-Lo so che non è facile per te…ma è l’unico modo per capirci qualcosa-esclamò Adrien.
Pierre girò la chiave e la porta si aprì.Entrarono con passo felpato nella casa buia.C’era una gran puzza di chiuso eppure riuscirono a sentire il suo profumo.Quel dolce profumo che sapeva così tanto di Cioccolata.Pierre premette il tasto dell’interruttore.Una lampada che sembrava appena uscita un negozio di antiquariato illuminava un grazioso ingresso molto luminoso.La parete era stata dipinta con un bel giallo canarino e vicino alla parete c’era un mobiletto in legno d’acero su cui era posata una bellissima abajour.A destra e a sinistra c’erano due porte.
-Carina.-disse Adrien
-Lo so l’ho arredata io-
 
-Davvero l’hai arredata tu?E’ così bella-dissi guardando l’ingresso.
Lui annuì e mi portò a vedere le altre stanze.Mi condusse nella grande cucina.Era una grande stanza luminosa grazie al grande balcone che si trovava proprio di fronte alla porta.I mobili erano di un bel verde chiaro e così anche il tavolo al centro della stanza.Persino le mattonelle della cucina e del pavimento erano chiare.
-E’ così allegra!-
-Già dopo aver vissuto per così tanto tempo in un palazzo buio ho capito che era il caso di vivere nella luce-
 
-Le camere da letto sono di là-disse indicando la porta a destra.La aprirono e attraversarono il corridoio tappezzato di cornici:in alcune c’erano delle tele di scarso valore e in altre c’erano foto di Chocola e Roberta.Pierre camminava senza soffermarsi sulle foto e arrivò presto davanti alla porta di mogano.
-Questa era la sua stanza-disse
-Ok vai e cerca qualsiasi indizio che possa aiutarci a capire chi è il padre di Roberta…un agenda,un diario,un certificato o qualsiasi altra cosa.-
Pierre strinse i pugni e poi dopo essersi rilassato girò la maniglia ed entrò.
 
Ho cercato di intrecciare le due storie…spero di non aver creato confusione.
 
 
 
  
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