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Autore: stephen    27/08/2006    3 recensioni
uno sguardo innocente, poi nulla. il nuovo professore di Italiano-latino era alquanto interessante per Kaori, ancora una studentessa. difficilmente avrebbe superato l'anno senza debiti, non riuscendo neanche a rivolger parola a quell'uomo misterioso...sarà amore??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA STUDENTESSA E IL PROFESSORE

Prologo

**** Drinnn**** La campanella dell’istituto scolastico di Shinjuku, piccolo quartiere di Tokyo, suonò improvvisamente alle orecchie degli invogliati sudenti.
Una classe in particolare, la terza A, primeggiava per il poco impegno nello studio.
Tra loro vi era una ragazza, Kaori Makimura, 16 anni appena compiuti.
Era dolce, sensibile, ma con un carattere deciso e forte.
Lei si che faceva eccezione a quella banda di sfaticati, disposti solo a creare caos nell’organizzazione di quella struttura.
Tutti i componenti entrarono scoraggiati in quell’aula color giallino, tre metri per quattro, illuminata appena dai deboli raggi del sole, sorto ormai da ore.
Nessuno si sentiva pronto a ricominciare, nonostante fosse il primo giorno, dopo le lunghe vacanze estive.
“Kaori, come hai passato la vacanza?”
Un’amica della ragazza si avvicinò al suo banco.
“Non male direi….tutto bene insomma!”
“Non hai proprio niente da raccontare?”
“No, niente, te l’ho detto!”
“Non ci credo…che hai fatto? Su , racconta! Lo sai che sono molto curiosa”
“Basta Eriko, smettila di insistere! Se ti dico no, è no…”
“Buon giorno a tutti!”.
Una voce rauca interruppe le chiacchiere dell’intera classe.
La bidella del primo piano era solita spaventare tutti per i suoi modi poco raffinati.
Da tre anni lavorava sodo per mantenere l’ordine nella scuola, ma per farlo aveva spesso bisogno di rimproverare tutti coloro che remassero inconsciamente contro i suoi grandi progetti di pulizia, rendendosi antipatica agli occhi di tutti.
“Eccovi qui finalmente, branco di fannulloni! Pronti per un nuovo inizio d’anno?”
La folla davanti a lei rimase in silenzio, in segno di disapprovazione.
“Bene…”. L’addetta ai lavori sorrise imbarazzata.
Si schiarì la voce e continuò il suo discorso: “Come saprete, quest’anno il prof. Kurozawa è stato trasferito in un paese qua vicino. È un grande piacere quindi presentarvi il vostro nuovo docente di italiano-latino, il signor Saeba”.
L’uomo entrò in silenzio, sotto gli occhi vigili dei suoi nuovi alunni.
La bellezza non era una qualità mancante, tra le sue numerose virtù: alto, muscoloso, capelli neri come la pece, occhi bruni , scalpitanti come due stalloni di razza.
Il suo fascino aveva non poco colpito la parte femminile della classe, fra cui Kaori.
Appena lo aveva visto, il suo cuore si era messo a battere senza mai dar cenno di rallentamenti e i suoi occhi avevano iniziato a brillare, come preziosi diamanti.
“La ringrazio…”.
Persino il nuovo insegnante era rimasto stupito della poca finezza di quella buona donna.
“Salve a tutti! Mi presento, anche se forse non ce né bisogno: mi chiamo Ryo Saeba e sono il vostro nuovo docente di italiano-latino per quest’anno”.
Era stato avvisato della poca accoglienza degli alunni: per questo non si era scosso, quando davanti a se tutti tacquero, invece di salutare calorosamente.
Indossò quindi gli occhiali e si sedette alla cattedra, sfogliando il registro ancora imballato.
“iniziamo con l’appello”
“Azuki!”
“Presente…”
“Aruna!"
“Presente”
“Dezuy”
“Presente”
“Kaido”
“Presente...”
“Igurashi”
“Presente”
“Masuda!”
“Ci sono!”
“Makimura!”
Un incrocio di sguardi, poi nulla.
“Presente!”
Un sorriso beffardo comparì sul viso del professore.
“Masuda!”
“Presente!”
“Omori!”
“Presente”
“Reikame!”
“Presente”
“Sagura!”
“Presente!”
“Zanko!”
“Presente”
“Ci siete tutti…non ho ancora avuto il tempo di rivedere il vostro programma di seconda. Qualcuno può dirmi a che punto siete arrivati?”
Nessuno rispose.
“Ho notato che siete molto loquaci! Dovrete esserlo se vorrete essere promossi. Vediamo a chi posso chiederlo….Dezuy?”
“E che ne so! È roba vecchia ormai”
“Igurashi?”
“Perché proprio a me?”
“Va bene…allora…Masuda!”
“Mi alzerà il voto?”
“Mhmhm….NO!”
“Allora non apro bocca!”.
“Va bene…proviamo allora con Makimura!”.
Essendo nel suo mondo incantato color rosaceo, dove unicorni e arcobaleni sono all’ordine del giorno, Kaori pensò bene di rispondere diversamente, rispetto alle consegne date.
“Eccomi ! ci sono!”
La classe scoppiò a ridere. Era sempre stata bersaglio di insulti, soprattutto da quando suo fratello Hideyuki, professore di algebra, si era fidanzato con Saeko Nogami, anch’essa docente.
Le davano della raccomandata, spesso e volentieri.
Dezuy, il bullo della scuola, colse la palla al balzo, iniziando a prenderla in giro:
“Kaori, sei una tonta!”
Ryo battè improvvisamente la mano sulla cattedra:
“Ora basta signorino Dezuy, dal preside!”
“Ma lei non può…”
“Ho detto dal preside!”.
Nessuno era mai stato così duro con quel ragazzo: era forse per questo che si sentiva in grado di offendere chi volesse.
Corse fuori, un po’ per vergogna e un po’ per dovere.
Il prof. Saeba riprese allora il discorso abbassando bruscamente la voce.
“Makimura, dove vi siete fermati lo scorso anno?”
“Allora, per quanto riguarda italiano…oddio…non ricordo, mi scusi. In latino invece…nemmeno…”.
Era talmente presa dalla situazione che non riuscì a parlare, nonostante sapesse la risposta.
“Non importa…”.
La campanella finalmente suonò, segnalando la fine della prima ora.
Il sig. Saeba uscì di corsa dall’aula, incrociando ancora una volta quello sguardo angelico della sua nuova alunna…

  
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