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Autore: FediPurple    10/01/2012    2 recensioni
Questa è la storia di Lexy,una ragazza che ha un enorme segreto da custodire e che non può rivelare a nessuno.
Una ragazza che si trasferisce in una cittadina,Stratford,con suo fratello Damon dopo la morte dei suoi genitori.
La ragazza decide di frequentare il liceo e fare tutto quello che fanno le persone normali, per non dare nell'occhio.
Ma poi un gruppo di ragazzi la nota, di cui uno in particolare, Justin.
E sarà disposto a tutto per capire chi è lei,o meglio,cos'è lei.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Mi chiamo Alexandra Gray, ma preferisco Lexy. Ho 17 anni e ho lunghi capelli 
lisci biondi con ciocchi biondissime e i miei occhi sono verdi e marroni ma con 
la luce del sole diventano dorati, cambiano anche in base all'umore, se sono 
felice sono verdi o color nocciola se sono triste o arrabbiata sono marroni, marroni scuro.
Vivo da poco tempo in una piccolissima città di nome Stratford, che si trova 
sulle rive del lago Ontario nella regione del Canada. 
Tutti mi credono la semplice, bella ragazza di questa piccola cittadina dall’insolito nome. 
Nessuno sa realmente chi sono … o, meglio, Cosa sono. Mi sono trasferita in questa cittadina 
da qualche settimana perché la mia famiglia è morta. Tutti tranne mio fratello che ha deciso 
che era meglio trasferirsi per evitare che ci scoprano. Ormai ho perso il conto di quante volte 
negli anni mi sono trasferita e tutto perché non potevamo dare nell’occhio. Vi starete chiedendo chi sono in realtà e beh… 
Io sono un Vampiro, e questa è la mia storia.

-Lexy siamo quasi arrivati…- mi avvertì mio fratello Damon.
-Si.- non mi andava di trasferirmi ancora… di certo non perché avrei lasciato i miei amici, 
perché non ne avevo, o meglio avevo degli amici… ma parliamo del 1864 e… o sono morti 
o sono scappati e ora sono come me o chissà che fine hanno fatto. 
-Sai è una piccola città con pochi abitanti, ma c’è una grande foresta vicina dove possiamo 
nutrirci!- già proprio così. Io non mi nutro di persone, non fraintendetemi io bevo il loro 
sangue perché mi da più forza e riesco a controllarmi di più quando sono in mezzo 
alla gente, ma mio fratello ha deciso che per noi è meglio non uccidere più gli umani per non avere guai. 
Noi andiamo a caccia di animali… qualsiasi animale va bene… purché ci tenga abbastanza in forze.
-Si lo so… ma sai che odio trasferirmi ogni volta.-
-Si. Anche io ma è necessario.-
-So anche questo Damon.- risposi un po’ annoiata dal lungo viaggio. 
-Allora come sarà la nostra “nuova” casa?-
-E’ molto grande e spaziosa come piace a te e… è davanti alla foresta. 
Così se vorrai potrai andare a fare una corsa senza che nessuno ti veda.-
-Grazie.- ho sempre amato correre con la super-velocità.
-Eccoci qui.-
Rimasi sbalordita. Era davvero fantastica. Era enorme.
-Bella vero?-
-E’ stupenda! Per una volta credo di essere contenta di essermi trasferita!-
-Hahahaha.- ridemmo insieme. Adoravo mio fratello. 
Mi proteggeva sempre e sapeva sempre cos’era meglio per me. –Su forza entriamo!-
-Possiamo?- Questo era il difetto chi mi infastidiva di più. 
Non potevamo entrare nelle case altrui se prima non eravamo stati invitati ad entrare. 
-Si. Non ci abita più nessuno da tempo e poi… ora è nostra!-sorrisi.
Scesi dalla macchina e osservai l'enorme villa.
-Dio! La adoro!-
-Si è fantastica. Vista la tua felicità mentre corri ho pensato 
che saresti stata felice di tutto questo spazio a tua disposizione.-
-Grazie.Grazie.Graziee!!!-
Lo abbracciai poi sciolsi l'abbraccio mi guardai intorno e mi 
venne in mente una cosa, guardai Damon con sguardo furbo inarcando due volte le sopracciglia.
-Ah no! No! scordatelo! Conosco quello sguardo. Io non ti rincorro!-
Rifeci la stessa mossa con le sopracciglia.
-Bye Bye Baby!- e cominciai a correre velocissima.
-Odio quando fa così.- Corse anche lui.
Sapevo che era dietro di me così salii su un albero e aspettai che si fermasse lì sotto. Eccolo!
-Lexy! Lexy dove sei?- urlò guardandosi intorno.
Io saltai giù ed atterrai proprio sopra di lui facendolo cadere.
-Hahaha sei uno stupido! Non ti ricordi mai di guardare in alto!-
-Si hai ragione.- disse alzandosi e grattandosi la testa con una mano. 
-Su torniamo a casa.- In pochi secondi eravamo davanti alla porta.
Entrammo nella nostra nuova casa, il primo passo verso la nostra nuova
vita. 
  
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