Sulla spiaggia di Key West, in Florida, una bellissima succube dai capelli d'oro, dai occhi azzurri come l'oceano, dalle labbra rosse, dal busto di donna, dalla coda di pesce e dall'animo pieno di dolcezza e peccato, guardava la sua bellissima neonata dormire tra le sue braccia. La neomamma cantava il canto delle sirene, una bellissima melodia che incantava gli uomini sulla terra, un canto che li traeva in inganno, un canto che simboleggiava la loro imminente morte. 

Uno sparo, due spari, tre spari...la succube si guarḍ attorno spaventata. Doveva lasciare la sua bambina sulla terra, non poteva portarla con se. Le era stato vietato...come le era stato vietato proteggere ancora il padre della bambina dai capelli brillanti come raggio di sole e dalla pelle setosa...le era stato vietato di proteggere l'unico uomo che avesse mai amato...

-Bambina mia...Sybil...- poṣ le sue labbra sulla fronte della bambina mentre le lacrime incominciavano a farsi strada sulle sue guancie....

Lacrime di sirena...rare da vedere, da toccare, da sentire... 

Un quarto sparo e lei, madre da poche ore di una mezza sirena con la coda di pesce che s'accingeva a lasciar posto a due gambe, venne colpita dritta al cuore.
Prima di esalare il suo ultimo sospiro, prima di far battere per l'ultima volta il suo debole cuore, circonḍ il collo della piccola con un ciondolo a forma di conchiglia.
-vivi figlia mia, vivi e sii libera...-
guarḍ un 'ultima volta la piccola che continuava a dormire beatamente.la strinse forte al suo petto, poi la poṣ delicatamente sulla sabbia e divenne schiuma del mare...