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Autore: Cap_Kela    28/08/2006    22 recensioni
Quando una ragazza del XXI sec. riapre i suoi occhi smeraldo si ritrova, insieme al suo fratellino, nel XVII sec. in un piccolo porto nei pressi di Tortuga...
"Benvenuta ai Caraibi Tesoro!"
=In ristrutturazione =P
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'UNTITLED'
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Nota aggiunta delle Autrici:

2 Luglio 2007- Un saluto a tutti! Abbiamo come sotto richiesta apportato delle modifiche alla nostra ff (anche se solo nel capitolo1 per ora).

Volevamo ringraziare chi più e chi meno ci ha offerto dei suggerimenti per migliorarci, speriamo che ora magari rileggendo questo capitolo lo apprezzate di più! ^^

Siamo state anche buone, abbiamo aggiunto un piccolo suggerimento per il sequel a cui la data di pubblicazione ammonta al 28 agosto! =D

Il personaggio nuovo in questo cap non apparirà più qui ma sarà a dir poco fondamentale in Unty2 e l’abbiamo fatto assomigliare fisicamente a una persona che ci ha dato una gran bella mano come supporto, grazie Fra!! ^^

Buona lettura e promettiamo di dare una revisione al tutto per migliorare la lettura!

Bacioni e alla prossima!

Kela and Diddy

(Capitana and Capo)

 

 

Capitolo 1

La mia (odiosa) vita

Eccomi di nuovo davanti ai banchi di scuola, le vacanze (che ho trascorso con i miei genitori Herman e Loren, e mio fratello più piccolo Dylan) sono appena terminate e mi aspetta un altro anno alla Kennedy’s Accademy School.

Il mio nome è Jennyfer, sono una ragazza di Los Angeles e ho poco più di sedici anni (ho appena preso la patente…che figata andare in giro sulla mia Porsche Carrera nuova!!).

Sono isolata da il resto del mondo a causa della ricchezza della mia famiglia e non ho veri amici.

Come gli altri anni, la storia si ripete: appena entrata nella scuola non ho trovato nessuno con il quale commentare le vacanze, tranne quelle 3 odiose cheerleaders che mi frequentano solo per la mia ricchezza.

"Ciao bella" mi dice Kate seguita in coro dalle altre due. "Sai volevamo venirti a trovare oggi o domani, così potevamo chiacchierare nella tua sauna".

Ora ho scoperto il motivo per il quale vogliono "chiacchierare" con me… avranno messo su qualche chilo e cosa non c’è di meglio di una sauna GRATIS!!!!

Sforzandomi di sorridere rispondo: "Ah..OK..per che ora venite??"

KATE : "Per le 16.00…16.30 dipende quanto ci metto a truccarmi… eeeeee" ridono tutte e 3.

Che risata da oche… pensa di aver fatto una gran battuta, e le altre di averla capita?!?

---

DRINN

Quanto ho sognato questo momento… la campana che segna la fine di tutte le lezioni!!

Mentre vado a recuperare mio fratello, anche lui a scuola, mi viene in mente che domani dovrò partecipare a una stupidissima gita…tema: i PIRATI!!!

Odio i pirati: rozzi individui che derubano la gente, si ubriacano dalla mattina alla sera, non rispettano le donne e che… non si lavano mai.

Credo che mi annoierò a morte!

"Ciao mozzarella…" eccolo, la reincarnazione del male… MIO FRATELLO!!!

"Ciao nano, sali che ho molte cose da sbrigare… mettiti la cintura, non voglio che mi ritirino la patente per colpa tua!!"

Come il solito no può stare zitto ed obbedire, ma risponde: "Si si, ma la musica la scelgo io!!"

Non riesco neanche ad iniziare la frase che... There you go You're always so right It's all a big show it's all about you…

"NOOOOOO…DYLAAAAAAN, questa no, lo sai che la odio!!", e sotto al frastuono della canzone dei Simple Plan SHUT UP, sento mio fratello che controbatte: "APPUNTO".

Grrrrrrrrr, se non fosse mio fratello avrei aperto la portiera, e l’avrei scaraventato giù dall’auto!!!

Eccola per fortuna, la stradina che conduce al garage della villa dove abitiamo. Finalmente posso spegnere la macchina e fino a cena non rivedrò mio fratello… casa dolce casa!

Appena entrata nell’atrio, in cima alla scalinata centrale noto mia madre che litiga animatamente con Consuelo (la domestica), il motivo del litigio è la scarsità di fiori in casa.

Mia madre sa come rendersi insopportabile!!!

Quando si accorge della mia presenza, mi rivolge un saluto indifferente, i fiori sono un argomento molto più importante e delicato per lei.

Le ricambio un CIAO e corro in camera mia per riordinare e far scomparire alcuni oggetti, visto che le mie più "simpatiche" e accattone di amiche stanno per arrivare.

---

TOCK TOCK

IO: "Si?!"

CONSUELO: "Le sue amiche sono giù in giardino che l’attendono, signorina"

Io: "Grazie Consuelo, le dica che scendo subito"

Di corsa indosso sopra al costume una camicia di seta bianca, una minigonna di raso nera e mi fiondo in giardino.

Kate, Susy e Nancy mi salutano e insieme andiamo verso la sauna.

Kate sfoggia un mini bikini rosa con dei fiocchi sui lati (io odio il rosa), Susy invece ha un costume bianco con dei stupidi cuoricini rossi e infine Nancy ha un costume intero con del pizzo che mi ricorda il tutu delle ballerine di danza classica.

Io invece ne indosso una a due pezzi semplicissimo e nero, quelle tre sembrano appena uscite da una rivista di moda!

Passano la bellezza di trenta minuti a farsi complimenti a vicenda per la scelta dei capi, sto quasi per intervenire innervosita e dirne quattro a tutte e 3 quando finalmente Susy sente caldo e convince anche le altre a prendere una decisione su che cosa fare questo pomeriggio.

Infine anziché la sauna, come avevamo prestabilito, abbiamo optato per fare un rilassante idromassaggio dato che Nancy aveva paura che le si gonfiassero troppo i capelli con il vapore… Meglio sorvolare!! Dio come le odio queste tre…

Per tutto il pomeriggio ho sopportato pettegolezzi di qualsiasi tipo; ma ad un certo punto mentre le mie "adorabili" ospiti spettegolano su Madonna mi sembra di percepire qualcosa si strano.

"Raga, scusate se vi interrompo… avete sentito anche voi quello strano rumore??" domando allarmata.

SUSY: " Nooooooo, io niente. Forse ero troppo presa dal discorso!"

KATE e NANCY "Nooo magari te lo sei sognata!!!"

Si sognata, queste tre sono simpatiche come la sabbia nelle mutande… peccato però che sono le mie sole e uniche "amiche". Tutti gli altri credono che sia una ragazza superficiale e viziata… ma non è così.

La mia vita sembra felice e spensierata, in realtà io non vedo quasi mai i miei genitori perché sono sempre in giro per affari e le poche volte che ho l’occasione di stare insieme a loro, c’è sempre qualche affare o cliente più importante che interrompe bruscamente il ritrovo della nostra famiglia.

Due avvocati divorzisti! Al giorno d’oggi si ha un divorzio ogni 11 minuti, che posso pretendere?

Se riescono ad essere a casa una volta ogni tre mesi per due serate è un miracolo.

Per un attimo la mia mente vaga sulla mia infanzia ma un urlo mi riporta bruscamente alla realtà, nel mio giardino, dentro la vasca idromassaggio.

Tutte e quattro sobbalziamo e urliamo senza capire esattamente cosa sta succedendo.

Dalla vasca idromassaggio inizia ad uscire una marea di schiuma, perché mentre noi ci stiamo rilassando, la peste di mio fratello butta senza ritegno all’interno della vasca un intero barattolo di sapone.

Ancora con il fumo che mi esce dalle orecchie vedo il mio caro fratellino ridere come un matto.

Il sangue mi sale tutto ad un tratto al cervello, senza capire più niente, comincio a rincorrerlo e ad insultarlo per tutta la casa.

Che scena patetica!

Senza riuscire ad acchiappare quel demonio, torno in giardino per controllare la situazione.

Trovo Kate che piange e mi corre incontro dicendo: "UEEEEEEE, io non gli ho fatto niente a quel bambino… è pazzo… oggi sono andata dal parrucchiere e ho speso 70 $ per la messa in piega, e guardami ora, sono rovinata!!"

Sinceramente non so cosa mi trattiene dal scoppiarle a ridere in faccia.

Qualche minuto dopo tornano tutte e tre alla rispettiva "casa di Barbie" nelle loro camerette rosa confetto, tra i profumi pregiati, i vestiti di stilisti i italiani e cosa molto più confortevole: fuori dalla mia vita!!

Almeno fino a domani quando le rivedrò a scuola…

Nel giardino la situazione si è stabilizzata, il custode sta sistemando tutto il disastro.

Sospiro rassegnata ammirando l’ennesima semi catastrofe opera di quel piccolo diavoletto e convincendomi che non cambierà mai.

Anche Mary Poppins perderebbe la pazienza e si strapperebbe tutti i capelli con lui!!!

Visto che non ho niente da fare, decido di andare in camera per ascoltare la musica e giocare con il PC.

--

Drinn drinn.

Il mio telefono inizia a suonare, tolgo del tutto il volume alle casse del computer e sorpresa rispondo…

"Ciao bella, sono Kate, volevo chiederti scusa per la mia scenata…"

Oh santo cielo ancora lei…

La interrompo subito dicendo:

"No non preoccuparti, mio fratello è una peste… mi dispiace per quello che è successo!"

A volte mi sorprendo delle mie doti di attrice!!

KATE: "Non preoccuparti infondo ha messo sotto sopra il tuo di giardino e non il mio!! hehehehe [ride a mo di gallina in procinto di essere strozzata] Eh si, so cosa stai pensando… [tu pensi??? O_o di sapere a cosa io sto pensando poi???] I miei capelli ne risentiranno è ovvio, ma sopravivero! [Intanto si dice sopravvivrò quanto ha in grammatica questa ragazza?? o_0] Sono sempre la ragazza più bella della scuola no?!" conclude ridacchiando tra se e se.

Si si come no, hai ragione tu…

Probabilmente in questo istante mentre è al telefono con me si mette lo smalto color perla alle unghie, si pettina i capelli o si mette il mascara…

IO: "Ehmmm certo Kate… hai altro da chiedermi??" domando un po’ impaziente di concludere la telefonata.

KATE: "Oh certo cara! Sai ti chiamavo anche per sapere cosa indosserai domani per la gita, dobbiamo essere tutte all'ultima moda!!"

Eccola, lo sapevo, vuole sempre qualcosa… Non vorrà mica che le presto un abito!

…"non saprei, penso che metterò dei jeans e una maglietta bianca.." rispondo vaga dando un’occhiata all’orologio della mia camera, sono quasi le otto e mezza devo andare a cena, dannazione mollami!!

KATE risponde delusa : "Ah… bhe io metterò i pantaloni neri di Valentino e la camicia in raso rosa, non si sa mai potremmo incontrare qualche bel ragazzo!!"

In gita, ad un museo?!?!? Mi sorge un dubbio... E’ mai stata in un posto del genere??

IO: "Oh, ehm si sarai veramente una favola! Vedrai cadranno tutti ai tuoi piedi! Scusa ora ti devo proprio salutare!!"

Con la sua voce squillante quanto odiosa mi invita a partecipare alla parata che faranno sabato loro galline con i pon pon durante la partita della squadra di Basket maschile.

Certo Kate… contaci! Sarò lì a fare il tifo ai tuoi capelli che come minimo profumeranno di marsiglia per il sapone e cloro per l’idromassaggio fino ad allora... e a sperare con tutta me che ti rompi una gamba!!

KATE: "Dai, non puoi mancare... sai quanto ci tengo che tutte le mie amiche vi partecipino!"

Si le tue "amiche" che inviti solo per vantarti con gli altri di quante conoscenze possiedi.

IO: "Cercherò di esserci, ma non ti assicuro niente.."

KATE: "Ops... mi è caduto il barattolo di smalto, ti saluto altrimenti potrei rovinare ulteriormente la mia perfetta manicure!!"

Non ti smentisci mai tu!

IO: "Ok ciao Kate, a domani"

KATE: "CIAO!!!"

Concludo la chiamata e mi dirigo in cucina, appena ne varco la soglia, fortunatamente, l’immagine di Kate vestita 'all’ultima moda' con le sue unghie perfette sparisce dalla mia mente.

Mangio molto in fretta, e 10 minuti dopo mi trovo già in camera mia a pensare a quanto mi annoierò il giorno dopo…

Vento alle vele!

Diiii diiii diiiiii

La mia sveglia sta suonando, molto assonnata la spengo con un colpo secco e mi dirigo in bagno come uno zombie.

Salto la colazione per non salutare i miei di nuovo in partenza come è loro solito.

LOREN: "Dove scappi tesoro?" mi domanda a gran voce dal pianerottolo di casa mentre già sono diretta nel vialetto.

Ecco, non ce l’ho fatta ad evitarli…

IO: "In Messico mamma!" Dove vuole che vada??

LOREN: "Come hai detto??" controbatte non afferrando del tutto la mia risposta.

IO: "A scuola, dove se no?!" dico seccata aprendo la portiera dell’auto.

LOREN: "Non premere troppo sull’acceleratore!"

I soliti barbosi raccomandamenti da genitore…

Annuisco con la nuca e mi richiudo lo sportello alla mia sinistra.

Metto in moto il tutto e abbasso il finestrino dato che vedo mio padre agitare le braccia per richiamare la mia attenzione, anche lui sul pianerottolo accanto a mia madre.

HERMAN: "Buona giornata bocciolo, torneremo presto!"

Li saluto con un mezzo sorriso e un cenno della mano.

Cero ogni volta la stessa cosa: Saremo presto a casa ragazzi, non preoccupatevi!

Un impegno improvviso ci trattiene, ma passiamo il prima possibile a salutarvi!

Siamo presi da un caso davvero particolare piccoli miei, appena possiamo ci faremo sentire!

Tutte bugie… le ho sentite troppe volte queste frasi…

E’ una cosa indicibile! Non so nemmeno se i miei genitori stanno bene insieme e sono una bella coppia, quando mai ho occasione di vederli?

Tiro l’ennesimo sospiro per cercare di calmarmi e svolto a destra lungo il vialetto che mi conduce al centro.

Lungo il tragitto rimango un po’ soprappensiero, rifletto…

Oggi strano ma vero poi non sono in compagnia del marmocchio di mio fratello, ha voluto andare a scuola in pullman!

E’ molto insolita come cosa ma non ci perdo troppo tempo, mi sto già deprimendo da quando sono sveglia per la noiosissima gita che mi aspetta!!

Mi distraggo un secondo dal guardare la strada per osservare meglio uno strano movimento di persone nel chiostro di una casa.

Un’altra famiglia in partenza a quanto pare: automobile carica di oggetti di ogni tipo, valigie sparse per il giardino che dà sulla strada, persone che si abbracciano e salutano…

Non sembrano benestanti, sono una famiglia qualunque…

Avranno vinto una vacanza e ora se la godono tutti insieme come farebbe chiunque, perché anche per me, mio fratello e i miei genitori non può esser la stessa cosa?!

Darei qualsiasi cosa perché anche la mia di famiglia fosse così o per cambiare del tutto la tediosa vita che sto vivendo, c’è un modo perché ciò avvenga?

Riporto lo sguardo sull’asfalto della strada, ma i miei occhi non percepiscono solo il grigio dell’asfalto e il bianco delle strisce che la delimitano, bensì una macchia multicolore che osservandola meglio si trasforma in una persona, anzi una donna! Chinata in avanti al centro delle strisce pedonali.

La velocità della mia auto è sostenuta ma vado piuttosto forte, la prenderò in pieno così!!

Premo immediatamente e giusto in tempo il piede sul freno, il fischio della brusca frenata riecheggia in tutto il quartiere ma nessuno vi fa caso, sono abbastanza in ritardo le case intorno a me saranno già deserte.

La mia Porsche nera si blocca a circa due passi dalla donna che nonostante tutto il trambusto non si è smossa di un millimetro.

Le mie braccia tremanti sono ancora tesissime e aggrappate al volante, il mio respiro è diventato molto affannoso per l’improvviso spavento che mi sono presa e per tranquillizzarmi cerco di stabilizzare il respiro e battere le palpebre che sono rimaste ancora sbarrate dalla paura.

Mamma ogni tanto ha anche ragione a dirmi di guidare piano!!

Senza pensare troppo a me mi slaccio con foga la cintura e mi precipito giù dal veicolo con il cuore il gola per soccorrere la donna.

Sbatto la portiera e mi chino subito a terra aspettandomi non proprio una reazione amichevole e preparandomi a porgere tutte le scuse possibili ed immaginabili.

Ma non è così!

Ne rimango ancora più sconvolta, per qualche istante ho come l’impressione di aver avuto un’allucinazione e che sia tutto uno brutto scherzo.

La figura davanti a me non si è smossa di un millimetro da come l’avevo vista prima della frenata, comincio a pensare che sia una statua. o_0

Decido di toccarla per assicurarmene del tutto, ma non’appena volgo un passo più vicina a lei si anima incredibilmente e da chinata in avanti si mette in posizione eretta.

Forse non si è mossa pietrificata dal terrore ma mi sembra improbabile…

IO: "E..Ehm s-signora mi scusi tanto, è tutta colpa mia.. sono terribilmente dispiaciuta! Mi sono distratta e per poco ho evitato un guaio… Si sente bene, posso esserle d’aiuto?" balbetto turbata.

Alzandosi in piedi ho modo di vederla in viso: si tratta di una donna molto bella, con i capelli ondulati e biondi raccolta da una treccia sistemata da dei nastri.

I suoi occhi ambrati mi osservano curiosi ma sereni come all’oscuro del gravissimo pericolo che hanno appena scampato.

Indossa delle vesti gitane e un poco consumate che le ricoprono il corpo da capo a piedi nonostante il caldo di questa mattinata ancora estiva per la stagione.

Attendo parecchi secondi ma non accenna a rispondermi, magari è più spaventata di me ma non sembra dimostrarlo.

IO: "Ha perso qualcosa per strada per caso, l’ho vista chinata verso terra…!"

"Sto benissimo grazie, no non ho perso nulla. Tu sì però!"

Finalmente mi rivolge la parola ma il significato quelle parole pronunciate da quella voce in ogni caso rassicurante mi turbano profondamente.

IO: "Come dice?"

"Dieci anni della tua vita! ..Con la frenata improvvisa che hai fatto sarai terrorizzata a morte adesso!!"

Tiro un sospiro si sollievo, pensavo già qualcosa di grave invece vuole solo scherzare.

Rido nervosamente ancora scombussolata e le faccio ancora una volta tutte le mie scuse, sono stata davvero una irresponsabile!

Dopo avermi rassicurato che anche lei sta bene e non ha bisogno di nessun mio aiuto mi appresto a risalire in auto.

Sono davvero in ritardo, tra dieci minuti il pullman diretto al museo dei pirati partirà senza di me!

Bhe in effetti non mi dispiacerebbe se succedesse, non è che mi entusiasmi questa gita…

Prima di risalire in auto la sento pronunciare ancora una volta una strana frase, ho già chiuso la portiera ma il finestrino accanto a me è calato e riesco a percepire benissimo le sue parole.

"Vento alle vele!" incita a gran voce con un gran sorriso.

Inizialmente spero di aver capito male, infatti mi affaccio fuori dal veicolo con aria stranita.

"Vento alle vele" ripete a voce più bassa sussurrandolo come un consiglio.

IO: "Che significa?" domando stranita affiancando con l’auto quell’individua strana ora che si è messa al sicuro sul marciapiede.

"Solitamente lo interpreto come un "

IO: "Sì? Cosa vuol dire, sì per cosa?"

"Per la domanda che hai rivolto a te stessa" risponde in tono calmo sempre mantenendo il sorriso.

Coma fa a saperlo, quale domanda?

Oh… giusto!

"Darei qualsiasi cosa perché anche la mia di famiglia fosse così o per cambiare del tutto la tediosa vita che sto vivendo, c’è un modo perché ciò avvenga?"

Certo! Se continuo a investire le persone ferme sulle strisce pedonali finisco in carcere, ecco come la cambio la mia vita!!

IO: "Bhe… la ringrazio, buona giornata e mi perdoni per quello che è successo!" concludo non sapendo cosa dire.

"Ci rivedremo Jennyfer, non molto presto ma solamente nel momento in cui avrai più bisogno di me…!" afferma sollevata ma sempre con una nota di mistero.

Conosce il mio nome? Forse devo averlo detto mentre la soccorrevo…

Anche se un po’ frastornata annuisco con la testa "Spero in quel giorno di ritrovarla tutta interna! Presti anche lei attenzione quando gira da questi parti!" raccomando un po’ preoccupata.

Ricevo un sorriso rassicurante quindi la risaluto e mi rimetto in moto superando quel vialetto in pochi secondi.

Svoltando ancora a destra e attraversando il grande incrocio mi trovo direttamente nel parcheggio della scuola.

-

Non mi viene dato neanche il tempo di parcheggiare che le mie 3 amicone mi trascinano tutte esaltate per la gita sul pullman.

Ma che ho fatto di male per meritarmi queste qui??

Dopo 2 ore di viaggio finalmente siamo arrivati, un altro minuto e facevo una strage!

Tutte quelle urla, quelle risatine e commenti idioti su qualsiasi cosa o persona, non ne potevo più! Mi è venuto un gran mal di testa!!

Per fortuna il mancato incidente non mi ha riportato nessun danno ne a me ne alla mia auto semi nuova che ho quasi da un anno, si è trattato solo di un bel spavento!

Le parole di quella donna poi, di cui non conosco neanche il nome… mi hanno turbata, quei termini "pirateschi" poi…

Sapeva anche del tema della mia gita?

Bho forse era una donna solo un po’ eccentrica…

Entrati nel museo, ci viene in contro una donnona, alta e ben piazzata che con un accento tedesco che si presenta come nostra guida e ci indica il percorso che dobbiamo seguire.

Fin dall’inizio mi tengo tra gli ultimi della fila mente le 3 odiose sono in pole position pensando si assistere a chissà che… ma non sono mai andate in gita scolastica prima d’ora??

Pian piano mi distacco completamente dal gruppo e mi avventuro per un corridoio disanimato sola soletta.

In lontananza avverto il vocione di decadenza tedesca della nostra guida, perfetto sono nell’altra sala posso girovagare come voglio indisturbata!!

Percorro il corridoio a passi lenti e poso lo sguardo su ogni cosa per gustare ogni piccolo particolare.

Avanzando mi soffermo del tutto ammaliata su un bellissimo quadro che raffigura un veliero, anzi no!

Un galeone seicentesco con le vele nere.

Tra lo stupore per la sua sconsiderata bellezza mi avvicino alla targhetta dorata che lo affianca e leggo che si chiamava Black Pearl.

In questo dipinto c’è qualcosa di magico… stupefacente… non so spiegare cosa provo ma è una bellissima sensazione…

"Signorina Jennifer Allyson, ritorni immediatamente insieme al suo gruppo!!"

Alle mie spalle mi sorprende la mia insegnate di storia antica, probabilmente catturata dal dipinto non mi sono accorta della sua presenza, che spavento!

"Si professoressa Eves" dico delusa per la mia fuga non del tutto riuscita.

Mi volto e guardo sospirando seccata per l’ultima volta quel bellissimo dipinto, infine amareggiata mi dirigo verso i miei compagni.

Non capisco cosa ci trovano di bello e affascinante, le mie compagne, in un pirata. Uff… ma quando finisce questa tortura???

Seguendo il gruppo, mi ritrovo in una sala enorme mentre ascolto la guida che dice:

"Bene, kvesta essere una sala importantissima ja perché kvi, è custodita una mappa! Studiosi stanno ankvora cerkando di kapire a cosa servire mappa…! Sopra vi è rappresentato il monto e alkune rotte, ma esse sono impossibili da percorrere a causa dei venti sfavorevoli ja, quindi si cerca ankvora oggi il vero motivo per il quale essa è stata creata…"

Ha bisogno di qualche ripetizione di lingua questa signora…

La mappa in questione è grande più o meno come un due fogli a formato "A4" e le linee tracciate sono color blu (quelle che rappresentano i confini dei continenti) e rosse (quelle che rappresentano le rotte).

Stranamente noto che è molto spessa!

Bhe devo dire che sarebbe interessante se fossi il pirata Barbanera ma meglio girare all’argo a queste cose… di certo non fanno per me!!

Finalmente dopo 7 ore infernali sono di nuovo a casa mia.

Ammetto che non è stata una giornata spiacevole ma avrei preferito che trattasse un argomento migliore!!

Girando per casa mi prende la curiosità di cercare mio fratello, anche se è una peste gli voglio bene e mi piacerebbe sapere come ha passato la giornata.

Entro in camera sua tranquillamente senza bussare e……… mentre cercavo di digli CIAO, le parole dolci e affettuose mi muoiono in bocca e vengono sostituite da: "DYYYLAAAAN, COSA DIAMINE HAI FATTO… MA SEI FUORI DI TESTA?? "

DYLAN: "Ma… ma… ma io…."

Lo interrompo subito: " Ma io COSA!!! Cosa ci fa la MAPPA qui???? Non avevi abbastanza giochi? Ti devi mettere pure a rubare…ti sei bevuto il cervello??"

DYLAN: "Lo so che è sbagliato… ma mi piaceva!!"

IO: "Ti piaceva?? TI PIACEVA??? Ma ti rendi conto nel guaio nel quale ti sei cacciato… aspetta che lo venga a sapere mamma e papà!!!"

DYLAN: "No no… mamma e papà non devono sapere niente…ti prego non dirglielo, in qualche modo la farò riavere al museo domani mattina…va bene? Ma non dire niente a mamma e papà!!!" dice supplichevole.

IO: "Vieni a una mia gita, ti metti a rubare… E mamma e papà non devono sapere niente???"

DYLAN: "Già!!"

IO: "A volte mi chiedo se veramente sei mio fratello, e non un fungo travestito da essere umano!"

DYLAN: "SPIRITOSA"

IO: "Va bene, ti aiuterò a farla ricomparire domani mattina al museo… ma fino ad allora la terrò io! Intesi??"

DYLAN: "No l’ho presa io e la tengo io!"

IO: "Sono io la più grande, siamo già nei guai e fino a domani la tengo io!!!"

In quel momento la afferro da una parte, mentre mio fratello la tiene saldamente dall’altro lato.

No la tengo io, no io, no io…

Queste parole riempirono la stanza per più di 10 minuti.

Ad un certo punto, nervosa, la tiro verso di me, Dylan fa lo stesso e…CRAK…

La mappa si strappa a metà…

Per qualche secondo rimango a bocca aperta senza distogliere lo sguardo da Dylan che scioccamente si mette a piangere.

IO: "Dai piccolo, non fare così! Troveremo (lo spero) una soluzione in qualche maniera…"

DYLAN: "Sigh sigh, dici sul serio?" domanda con i lacrimoni che gli rigano le guanciotte rosee.

IO: "Si… [tento di rassicurarlo rassegnata accarezzandogli la testa] Ma… questo cos’è??"

Mi allontano da mio fratello con ancora la mia parte di mappa in mano e raccolgo un foglietto adagiato per terra con su incise diverse parole… Rivolgendomi a Dylan:

"E’ tuo?"

Il nanetto si decide a smetter di piangere risponde ancora singhiozzante: "No, non l’ho mai visto prima d’ora… cosa c’è scritto???" conclude curioso venendomi vicino.

Insieme cerchiamo di leggere le parole incise su quello strano pezzo di carta…

...una luce bianca ci avvolse e… su di noi calò il buio!

 

Allora vi ispira questa storia? Volete sapere la fine che faranno i nostri eroi (si siamo Capitana and Capoàdue pazze!!) fateci sapere

Kiss

Kela and Diddy

(Capitana and Capo)

 

   
 
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