In una casa di una cittadina , ai giorni nostri…. “Scusa Lia, potresti passarmi quel libro?” A parlare era stata una ragazza; aveva un viso molto dolce, la pelle chiara, due grandi occhi smeraldo e dei capelli rossi, che le ricadevano sulla schiena in grosi boccoli da riflessi ramati. Si stava rivolgendo a una delle altre tre ragazze presenti nella stanza, quella che per l’esattezza aveva lunghi capelli neri e lisci, che facevano risaltare due occhi tra l’azzurro e il verde. L“Certo Tar…” una luce improvvisa inondò la stanza e le quattro si alzarono subito in piedi: alle “sorprese” erano abituate… poi sparì, ma davanti ai loro occhi era cosparsa una figura: era una donna, dai lunghi capelli neri raccolti in una coda, e vestita con un lungo abito bianco. “Buongiorno! Stavo cercando proprio voi!” L“Ma chi diavolo sei? Ti sembra normale piombare in casa delle persone in questo modo? E poi da dove arrivi, da una festa in maschera?” ”Non pensavo di spaventarvi tanto, credevo che vi avessero informate… comunque il mio nome è Kanzeon Bosatsu, e sono venuta a farvi un’interessante proposta…” “Sei sorda oltre che strana? Non ci hai ancora detto chi diavolo sei…” Con la sua solita gentilezza, Nelia si era rivolta all’inaspettata ospite. Aveva dei capelli biondi smisuratamente lunghi mossi da qualche leggera onda e due occhi azzurri come il ghiaccio, e stava al fianco di un’altra ragazza, di molto più bassa di lei, dai lineamenti leggermente orientali, che aveva i capelli, legati in due codini, che scendevano lunghi e lisci di un nero striato di viola, come i suoi occhi leggermente allungati, nascosti in parte da una frangetta ribelle; si chiamava Rin. R“eh eh eh, gentile come al solito, Nel!” N”Detesto chi mi piomba in casa senza invito…”rispose la bionda guardando in modo scocciato l’intrusa” T”ci scusi, cosa intendeva per “informate”? e di cosa, poi?” KB”Se me ne darete il tempo, vi spiegherò tutto… Se volete saperlo, sono una dea.. Si, non guardatemi con quelle facce, vengo da un mondo in cui gli dei ancora esistono…. ora sedetevi, e ascoltatemi senza interrompermi!”Rispose la diretta interessata, guardando Lia alla fine della frase. Poi continuò: “So chi siete, conosco voi e i vostri poteri e, come vi avevo anticipato, ho una proposta da farvi. Nella terra che devo sorvegliare, incombe il pericolo di un nemico a voi ben noto, Trophion” a sentire queste parole le quattro si guardarono, poi tornarono ad ascoltare la dea, questa volta con maggiore interesse. “Si è alleato col nemico che già era presente, di nome Homura; questi crede di trovare in lui un modo per raggiungere prima i suoi scopi, mentre Homura si è lasciato incantare dalle sue parole. Per occuparsi di quest’ultimo e dei suoi compagni, sappiamo già a chi rivolgerci, Trophion è compito vostro”. N” Più che una proposta sembrerebbe un ordine…”-”Lo è. Se non volete vedere vanificati i vostri sforzi fino a questo momento, dovete venire ad aiutarci. E nel mondo di cui vi ho parlato, troverete delle persone che potranno aiutarvi.” L”Quindi dovremo seguirti senza nessuna sicurezza, per quelli che tu chiami sforzi. Io li chiamo maledizione, perché quello che tu dici di sapere su di noi in realtà lo è. Perché dovremmo venire con te?”-”Perché qui ormai non avete più nulla da perdere. E per vendicarvi. Va meglio, così? Cosa rispondete?” Le quattro si guardarono. In fondo era vero, non potevano perdere nella, perché nulla era rimasto. La risposta uscì quasi senza pensarci, anche perché la parola vendetta era stata troppo invitante. N”Verremo con te. Ma se veramente ci conosci, sai cosa potremmo farti se tu ci stessi mentendo!” KB”Non dovrò preoccuparmi di questo, dato che, come credo che la vostra amica dai capelli rossi abbia visto e vi abbia riferito, non c’è menzogna nel mio cuore. Ho detto che vi conosco, e che questo per il momento vi basti”L”Allora portaci dove hai detto…. Qui i divertimenti mancano, e iniziano a prudermi le mani…” KB”Quindi è deciso” Come era arrivata, quella strana donna sparì. Solo che non andò via sola….