Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: BJ foREVer    12/01/2012    1 recensioni
Un concerto molto atteso, due ragazze e il loro sogno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I hope you have the time of your life. I Hope You Had The Time Of Your Life.

Era dicembre ed eravamo in fila da almeno due ore. Ovviamente, io e Ilaria indossavamo le nostre maglie dei Green Day, quelle di 21st Century Breakdown. Sì, eravamo a Londra solo per vedere LORO.
Più vicino non venivano, quegli idioti.
Rendiamoci conto: eravamo a LONDRA, in DICEMBRE, in MANICHE CORTE, per vedere LORO.
All’improvviso sentii una fitta alla pancia e mi girai verso Ilaria vedendo che lei si teneva la testa come se stesse per scoppiarle. Ci guardammo e in coro dicemmo “Perché proprio oggi??” e ci fissammo disperate.
Lì vicino le nostre madri (ovvio, volevano accompagnarci!) ci guardarono con gli occhi sgranati, preoccupatissime.
Dopo pochi secondi ce le ritrovammo addosso come degli avvoltoi (“State bene?”, “Andiamo via, se volete!”). Noi, tra “E’ tutto ok!” e occhiatacce, ci accovacciammo a terra, tanto non ci si muoveva. Da quel momento passò all’incirca un’ora, e nessuna delle due sembrò migliorare.
Le mamme bisbigliavano tra loro sempre più preoccupate. Alla fine, io e Ila saltammo in piedi urlando “Basta!”
Poi Ilaria cadde. Ero terrorizzata e anche le nostre madri lo erano. Stavano impazzendo, quindi la tirai su di peso e mi feci strada verso l’ambulanza, tamponata da sua madre, mentre la mia restava in fila. Quando arrivammo lì uscì un dottore che mi aiutò a sistemare Ilaria su un lettino. Dopodiché mi infilò tra le mani due coperte, una borsa dell’acqua calda e una del ghiaccio.
Poi mi lanciò un’occhiata del tipo “tu-ti-stendi-lì”, indicando l’altra branda. Quindi, rifilò una sedia a sua mamma e si sedette poco lontano da noi.

L’ansia saliva. L’ansia di restare lì tutto il tempo e non poterci godere il concerto che avevamo tanto atteso. Eravamo rimaste da sole con questo dottore, che, in una lingua inglese italianizzata e quasi incomprensibile, ci fece capire che succedevano spesso episodi del genere in questi tour e tentò di tranquillizzarci. Disse anche che a volte qualche membro dei Green Day passava di lì. Ci sembrava strano, perché loro dovevano prepararsi per il concerto. Così guardammo il medico stupite, e lui non fece altro che confermarci quanto appena detto, aggiungendo che passavano per calmarsi e sgranchirsi le gambe, e così rassicuravano i fans che si sentivano male. Io e Ila ci guardammo come per dire “E.. E se capitasse anche a noi?” Poi lei, la solita pessimista, scosse la testa e disse “No, no. Non succederà mai.. Non illudiamoci. Li vedremo sul palco”.
Aspettammo lì ancora un quarto d’ora, che sembrava non passare mai.
Ma in quei 15 minuti, accadde l’impossibile. Io e Ilaria stavamo parlando quando, ad un certo punto, sentimmo dietro di noi dei passi. Non sembrava una sola persona, ma almeno tre. Non ci facemmo caso, visto che potevano benissimo essere altri dottori.
Però sentimmo delle voci.. delle voci.. Sì, sentimmo delle voci. Familiari, MOLTO familiari. Ci girammo e vedemmo di spalle tre tipi: uno alto e due abbastanza bassi. Io e Ila ci guardammo. Cacchio! Erano loro!!
Allora ci mettemmo ad urlare “Ehi! You! Yeah, you!! WTF?! You are Mike, Billie and Tré!”. Si girarono e ci sorrisero. Riuscivo quasi a sentire il cuore di Ilaria battere a mille, come il mio dopotutto.
Si stavano avvicinando. Sembrava tutto così surreale.
Tré con la sua voce inimitabile ci disse “Who are you?”, meritandosi un’occhiataccia di Mike.
Fu Billie a rispondergli: “Oh Tré come on! They are our fans!”
E iniziammo tutti a ridere. Ok, come potevamo mantenere la calma avendo quei tre individui di fronte? Così ci alzammo e gli dissi “We are from Italy! Just for you! Oh my God.. It’s a dream!”
Si avvicinarono ancora e Billie Joe disse “No, it isn’t. Touch my arm”
Toccare il suo braccio? Perché? Ah, già, per capire se era un sogno o no.
Così lo toccai. Oddio avevo toccato il suo braccio! Ok, non era un sogno, davvero. Sbattei le palpebre più e più volte; ancora non ci credevo.
Poi Billie disse “How are you?? Are you ok??” con un tono da mamma chioccia. E non era finita. Mike aggiunse: “What happened?” e Tré se ne venne fuori con un “I’m sorry!” che non stava né in cielo né in terra.
La situazione risultava molto buffa per noi, che ci lanciammo in numerosi “We are ok!” e “It was nothing!” con il nostro stupendo  inglese.
Non sembravano convinti, quindi Ila aggiunse “We are fine, really!”. Sorridemmo e annuimmo e sembrarono calmarsi un attimo.
Poi Billie si girò e prese il primo tizio della security che c’era.
“Hey man!” disse “These girl have to go the golden circle, right in front of me.” Spalancammo gli occhi. Io feci “What? What? This is too much! We are fine! Really! I mean.. Y’know!”
Mike e Tré scoppiarono a ridere e tirarono una pacca a Billie, che rimase serissimo e mi guardò. Stavo sudando freddo; che mi era preso a dire la SUA parola? Poi anche lui scoppiò a ridere “Jokin’!” e io sospirai.
Poi feci un salto e tirai un pugno a Ila: “La macchinetta! Le fotoooo!!”
Lei si girò lentamente: guardò me, guardò loro.. Poi si mise una mano sulla fronte e urlò: “Cazzo! Ce l’ha mia madre!!” Io ero sotto shock: delle mamme mi ero completamente dimenticata!
I ragazzi si guardarono nervosi dato che evidentemente non avevano capito il nostro scambio di battute. Poi la madre di Ilaria sbucò fuori dal nulla alle nostre spalle (era sempre stata lì!), con la macchinetta tra le mani e un sorriso sarcastico stampato in faccia.
“Cercavate questa?!” disse, mentre la figlia gliela strappava dalle mani e annuiva vigorosamente.
Mike, Billie e Tré realizzarono in quel momento e ci sorrisero incoraggianti.
Facemmo tante di quelle foto che ho perso il conto.
Billie continuava a ripetere “Wow, girls! His is great! You’re fuckin’ amazing!” mentre noi sorridevamo perchè non riuscivamo a fare altro. Tré faceva le sue solite scenette e Mike ci stringeva protettivo (forse troppo).
All’improvviso, la bolla del nostro sogno s’infranse: li stavano chiamando, dovevano salire sul palco. Noi li guardammo un po’ spaventate e disorientate, ma loro ci sorrisero e dissero solo: “See you later girls, after the show! Byeee!”. Mike ci fece l’occhiolino, Billie ci lanciò un bacio e Tré fece ciao ciao con la manina.
Noi salutammo e riuscimmo a dire: “Good luck! Byee!”                      
Ci fissammo: era tutto vero? Noo! Non potevamo averli incontrati davvero!
Io dissi: “Che culo!”, Ila annuì e ci abbracciammo. Poi “il-tizio-della-security” ci fece un segno e ci accompagnò sotto il palco, dandoci un pass per il backstage. Ormai erano le sette di sera e stava facendo buio.
Mi squillò il cellulare: cazzo, mia madre! Le parlai descrivendole velocemente la situazione e chiesi al bodyguard se poteva portarla da noi. Luì assentì e di lì a 5 minuti era di ritorno con mia mamma.
Si spensero le luci: stava iniziando il concerto! Cominciai a saltellare dall’emozione e poi… arrivarono loro.
Tutti urlarono, noi comprese. Billie squadrò il pubblico col sorriso negli occhi e iniziò a suonare 21st Century Breakdown. Stavamo saltando tutti come lui, poi la sua voce invalse lo stadio. Sentii le lacrime salirmi agli occhi, ma non piansi, non ancora.
Il concerto andava avanti. Canzone dopo canzone sembrava che finisse da un momento all’altro. Billie ogni tanto ci guardava e Mike ci sorrideva. Erano così folli, ma così irresistibili. Speravamo che ci facessero salire sul palco, ma avevamo già passato momenti stupendi con loro nel backstage, ora ci bastava solo stare lì a cantare con loro, guardarli, saltare e fare tutto quello che un fan  potrebbe fare al concerto della band che gli ha cambiato la vita.
Ecco l’ultima canzone: Good Riddance. Non potevano non scendere le lacrime stavolta, all’ultima canzone. Il sogno di vederli si era avverato, anche troppo. Non potevamo pensare che quello sarebbe stato l’ultimo brano. Piangevamo, ma cantavamo nello stesso momento, mentre le ultime note accompagnavano le parole di Billie Joe:
I Hope You Had The Time Of Your Life.
Le luci si spensero, ma si riaccesero poco dopo mostrando Tré, Mike e Billie abbracciati, che salutavano i loro fan. Ci videro e ci sorrisero. E poi.. PUFF. Tutto finì. Però eravamo felici da morire. Il giorno più bello di tutta la nostra vita.
Era un sogno?
Tutto quello che era successo era un SOGNO?


FINE.                                      

Nota dell'autrice: è la mia seconda FF, non trucidatemi c.c spero che qualcuno recensisca ._.'' Buona lettura! BJ foREVer
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: BJ foREVer