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Autore: moni93    12/01/2012    5 recensioni
Durante un bacio non si può parlare, ma mille pensieri frullano per la testa.
In questa one-shot ho cercato di descrivere questo magico momento tra Reim e Break: le loro paure e le loro speranze sono accompagnate dalle parole di una canzone meravigliosa e, a mio avviso, fatta su misura per loro.
Il rating è giallo solo perchè non tutti potrebbero gradire il tema amoroso tra due uomini, tuttavia è solo accennata la scena del bacio, per la maggior parte si descrivono semplicemente le emozioni dei personaggi.
ATTENZIONE: è presente un piccolissimo spoiler del capitolo 43.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Reim Lunettes, Xerxes Break
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il mio tesoro più prezioso

 

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Questa fanfiction la dedico alla mia amica Stratovella, che oggi compie gli anni... tanti auguri! ^^

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“Confusione, sorpresa e anche un po’ di vertigini.

Normale, quando mai stare con Xerxes Break ti faceva sentire tranquillo e a tuo agio? Con me, poi, era tutto portato ai limiti estremi. Sì, perché non solo gli volevo bene come amico, ma lo desideravo anche in senso più... intimo? Mi vergogno anche solo a pensarlo, specie perché questo sentimento è rivolto ad un uomo. Figuriamoci poi se quest’uomo è Xerxes Break. Eppure, eccomi qua: stretto tra le sue braccia, in un tenero bacio segreto tra amanti. Io, che alla sola idea di trovarmi solo con lui provavo panico e una folle voglia di darmela a gambe, ora sono qui, intrappolato in questa dolce morsa. E la cosa non mi dispiace molto.

Certo, all’inizio ero un po’ sorpreso e a disagio, ma chi non lo sarebbe se, di punto in bianco, il tuo migliore amico ti desse uno strattone e ti costringesse a baciarlo? 

Ma, in fondo, non era ciò che volevo fare da tempo?

In fondo, non eri tu quello che aspettavo, Xerxes?

Tu, che riesci a strapparmi un sorriso anche quando sono esausto o sono in collera con te. Sei tu che mi permetti di vedere la luce, anche laddove vi sono solo tenebre e ombre.

Ho sempre pregato affinché arrivasse qualcuno come te, che desse un senso alla mia vita così vuota e monotona. Inizialmente, non credevo che fossi davvero la persona che avevo tante volte menzionato nelle mie suppliche. La prima volta che ci siamo incontrati, infatti, stavo ascoltando le tue parole silenziose, che gridavano il tuo addio a questa esistenza ingiusta. Sembravi così fragile e spento, una bambola rotta e senza vita. Sì, perché il tuo unico occhio cremisi, della stessa tonalità del sangue che ricopriva il tuo corpo, sembrava rifiutare e rigettare con disprezzo quel filo di vita che ancora ti teneva legato a questo mondo. Ma tu non te ne sei andato, non ce l’hai fatta. Il tuo corpo, troppo giovane e orgoglioso, non permise alla tua anima di abbandonarlo e lasciarlo privo di energia vitale. Mi sentivo quasi dispiaciuto per te, che invocavi la morte in silenzio e che allontanavi chiunque tentasse di raggiungere il tuo cuore e lenire le tue profonde cicatrici. Anche ora che sorridi sornione e ti comporti con sfrontata frivolezza, so bene che Kevin Regnard è ancora lì, dentro di te, e che la sua presenza fa sanguinare quelle tue ferite che non guariranno mai del tutto.

Perché le ferite del cuore non sono come quelle del corpo. Quest’ultime col tempo guariscono e si perdono  nei meandri più profondi della memoria, ma le altre sono di altro genere. Restano celate in bella vista, dando l’illusione di non esserci, quando invece non spariranno mai.

Noi umani ci illudiamo che, una volta passata la grande ondata di dolore iniziale, il resto sparirà via via col tempo. Invece, è un dolore che non si sederà mai completamente: alle volte potremo credere che non sia mai esistito, altre lo avvertiremo come una leggera brezza che scuoterà i nostri animi, ma, spesso, ci colpirà quando meno ce lo aspettiamo, magari quando stiamo vivendo un momento felice. E, allora, ci verrà sottratta anche quella gioia, perché essa verrà contaminata dall’ombra del passato. Ma tu devi ostentare forza anche quando tu stesso non ne hai più per reggerti in piedi o vedere, ed è proprio questo che amo di te: la tua volontà incrollabile, la tua tenacia inimitabile e, lo ammetto, anche la tua dannata testardaggine.

Non importa chi tu fossi in passato, perché è con Xerxes Break che litigo perché non svolge mai il suo lavoro, è con lui che trascorro volentieri i miei pomeriggi e le mie brevi pause, anche se dovrei riposarmi. È lui che amo, è lui che ora sto baciando, non Kevin Regnard. Quella persona non esiste più, no?

Invece, per te non è così, vero?

Per te sarà per sempre una cicatrice indelebile che, ogni giorno della tua breve vita, vedrai riflessa allo specchio.

Però, sai, ti devo ringraziare, perché anche se ero terrorizzato all’idea del futuro, quel futuro in cui non sarai al mio fianco, io ora sono comunque felice. Perché, anche se so che un giorno ti dovrò dire addio, in realtà tu non mi abbandonerai mai, perché ti custodirò per sempre nel mio cuore.”

 

Ogni volta che ci incontriamo

Noi due litighiamo sempre

Ma per me è comunque uno splendido ricordo

Mi hai insegnato tante cose, ora non ho più paura

Non importa quanto difficile possa essere, posso puntare alla mia felicità

È per questo

Che continuerò anche da solo

Anche se potrà essere doloroso

Mi porterò dietro il sogno che abbiamo visto insieme

Volevo stare con te,

Con nessun altro

Ma non mi è andata bene, dopotutto

Tu non sei qui

 

Queste erano le parole che Reim Lunettes avrebbe voluto condividere con Xerxes Break, mentre lo baciava. Questo e anche un’infinità di emozioni, essenzialmente di gioia, paura e speranza. Soprattutto speranza, perché era quella che secondo lui mancava all’amico. Non immaginava che per Break quel sentimento era incarnato da lui, da Reim.

 

“Povero Reim, scommetto che ora ti starà andando in tilt il cervello.

Lo ammetto, non sono stato molto gentile e leale a obbligarti a baciarmi, ma quando mai sono stato prevedibile e ordinario?

Ora che non posso più vedere distintamente il tuo volto, mi sono reso conto di quanto poco tempo mi sia rimasto. Non che l’abbia mai scordato, questo è ovvio. La Morte è diventata una mia cara compagna da molto tempo, ormai, però ora ha stretto ancora di più la sua morsa su di me.

E ho avuto paura.

Paura di sprecare il mio tempo, di andarmene senza aver fatto ciò che dovevo, giusto o sbagliato che fosse. Temevo di lasciarti senza confidarti quanto tu sia importante ed essenziale per me.

Tu ti consideri una persona inutile: passi la tua vita ricoperto da scartoffie di vario tipo e non partecipi mai ad azioni importanti e rischiose, ma questo è un bene. Non sei mai stato il guerriero in grado di combattere senza pietà, quello è il mio compito.

Ma tu, tu hai un ruolo infinitamente più importante: tu mi hai dato speranza, Reim.

Mi hai fatto capire quanto la vita possa avere ancora un senso, che la mia esistenza non doveva concludersi come Kevin Regnard, ma continuare come Xerxes Break.

E così ho fatto.   

Ma ora è quasi giunto il tempo che il sipario cali e, prima dell’inevitabile, voglio, devo farti sapere tutto questo. Lo so, sono un egoista e un vigliacco, perché prima non ho mai avuto la forza e il coraggio per farlo. Tuttavia, ora lo faccio e desidero con tutto me stesso che tu mi accetti per quello che sono, anche se sarà per un breve periodo.

Ma non temere, non sarà di certo la fine.

Un giorno voglio rinascere e incontrarti di nuovo. Voglio essere un uomo libero dai rimpianti e dalle catene della morte, così potrò finalmente stringerti a me senza più paure e, allora, non ti lascerò mai più andare. Mi aspetterai fino ad allora, vero?”

 

Sentivo che avremmo potuto giocare

Per sempre

Ma era solo una sensazione

Spero che tu capisca

Non mi pento più di essere nato

E come alla fine di una festa

È un po’ triste, ma alla fine me ne andrò

Raggiungerò qualsiasi distanza!

Con le cose che ho imparato qui

Il sogno chiamato “Felicità”

Io lo vedrò!

Non importa quanto tu sia lontano

Anche se sono separato da te

Vivrò un nuovo mattino

 

Anche se Break non poteva udire la risposta di Reim ai suoi pensieri, nel suo cuore rimbombava una certezza, forte come una promessa. Un dialogo tra le loro anime che, senza bisogno di parole, li avrebbe uniti in eterno.

 

Continuerò da solo

Anche se ho paura di morire

Riesco a sentire la tua voce

Non devo morire!

Anche se sembra doloroso, anche se piango di tristezza

Nel profondo del mio cuore sento il tuo calore

Mentre le cose cambiano e si modificano

E il tempo inizia a disfarsi

Ciò che è accaduto prima, non riesco più a ricordarlo

Ma quando chiudo gli occhi

Riesco a sentire qualcuno che ride dolcemente

Non so per quale motivo

Ma in questo momento

È il mio tesoro più prezioso

 

FINE

Angolo dell’autrice:

Ciao a tutti e grazie per aver letto la mia fanfic! ^^ Sono emozionata: è la prima volta che scrivo una one-shot così breve (per i miei standard! XD) e che tratta l’amore di due uomini; un po’ m’imbarazza... spero di non aver scritto in modo troppo smielato! Preannuncio che questa coppia non mi è mai piaciuta più di tanto, perché li vedo legati più come amici, che come amanti. Tuttavia... oggi è un giorno speciale! È il compleanno della mia amica Strato, che adora questa coppia e perciò ho deciso di farle questo regalo. E devo dire che non mi è dispiaciuto poi tanto, anzi mi sono proprio divertita! Questa storia l’ho scritta di getto durante le vacanze di Natale alle 5 del mattino: mi sono svegliata e ha iniziato a frullarmi in testa e in cinquanta minuti paccati era bella che conclusa! Ultime cose da dire: le parole che vedete scritte in corsivo sono la traduzione di una canzone giapponese che adoro. S’intitola “Ichiban No Takaramono” (“Il mio tesoro più prezioso”, vi dice niente? Eh sì, è il titolo della mia fanfic! ^^) delle “Girl Dead Monster” ed è cantata da Lisa. Vi consiglio di ascoltarla, una volta terminata la lettura della mia storia, perché vi assicurò che, in tal modo, potrete comprendere al meglio il senso di malinconia e speranza che volevo trasmettere. Attendo con ansia commenti, brevi, lunghi, positivi e non. Grazie ancora, e alla prossima!

 

Moni =)

   
 
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