_Sarò felice...Vero?!_
Someday,
somehow
[Un
giorno, in qualche modo]
gonna make it all right but not right now
[sistemerò
tutto, ma non adesso]
I know you're wondering when
[So
che ti stai chiedendo quando]
(You're the only one who knows that)
[(tu sei
la sola che lo sa)]
Attraverso una piccola
apertura nel muro, scorse la luna comparire alta nel cielo, circondata da
miriadi di stelle luminose che da lontano sembravano salutarla.
Nella sua epoca era
praticamente impossibile anche solo scorgere uno spettacolo del genere, per via
dello smog e delle molte luci che illuminano la notte buia.
Si portò, sospirando, le
gambe al petto stringendo forte per darsi un po’ di calore: un freddo pungente
le pizzicava le guance rosse e la punta del naso. Uno starnuto riempì per un
attimo il silenzio tombale di quel luogo sperduto...
Kagome tornò a poggiare la
schiena alla pietra gelida della sua piccola prigione.
Da quanto tempo si trovava
lì, ormai? Ore, giorni...Avevo perso il conto del tempo che scorreva ora veloce
ora lento, nella vana speranza di sentire una voce amica che le avrebbe detto: “Eccomi! Sono qui per salvarti!” Sentì
una lacrima pizzicarle gli occhi, ma non avrebbe pianto, no! Sapeva
perfettamente che Inuyasha sarebbe presto accorso a salvarla, perché tutte le
volte era sempre così. Avrebbe dovuto solamente avere un po’ di pazienza, ed il
suo desiderio si sarebbe realizzato!
Sentì, ad un tratto, dei
passi farsi sempre più vicini alla sua prigione, fin quando avvertì il cigolio
della porta ed un fascio di luce l’avvolse...
“Notte gelida, non trovi
anche tu?”
Quella voce la fece tremare,
ma s’impose di non sembrare affatto impaurita di fronte a quel mostro.
“Per quanto tempo ancora hai
intenzione di tenermi prigioniera?!”
Naraku entrò lentamente nella
piccola stanza, avvicinandosi.
“Fin quando il prode
cavaliere non deciderà di venir a salvare la sua bella!”
“Ti ho già ripetuto un
milione di volte che non ho frammenti della Sfera con me...”
“NON MENTIRMI!”
Tuonò lui. Kagome si rifugio ancor
più contro la parete, nella vana speranza di riuscire a proteggersi.
“Li hai sempre avuti te!.. Ma
se non vuoi darmeli, ti costringerò!”
Un’altra figura comparì
all’entrata...
“Mio signore Naraku! Inuyasha
ed il suo gruppo di amici sono arrivati!”
Un sorriso beffardo si
dipinse sul volto del mezzo-demone che, prendendo per un polso la giovane, la
costrinse a seguirlo sino l’uscita del grande palazzo nel quale si nascondeva.
Per un secondo, la fioca luce
della luna l’accecò, ma quando aprì finalmente gli occhi, dinanzi a lei
Inuyasha brandiva Tessaiga con sguardo fiero e deciso. Accanto, Sango impugnava
saldamente l’Hiraikotsu e Miroku aveva la mano sinistra pronta a togliere il
rosario mistico che imprigionava il vortice; in alto nel cielo, Kirara osservava
guardinga pronta ad intervenire con il groppa il piccolo Shippo!
“Ma bene!”
Ammise Naraku.
“Ci siete proprio tutti, a
quanto pare! Meglio così, almeno potrò uccidervi nello stesso momento!”
Una risata amara si levò
nell’aria carica di tensione, mentre Kagome cercava di liberarsi dalla presa
salda del demone. Girando gli occhi, incontrò lo sguardo ambrato di Inuyasha,
che mutò la sua espressione da seria e decisa a preoccupata! La ragazza fece
lui un sorriso forzato, cercando di far lui capire che stava bene.
“Lasciala subito andare,
BASTARDO!”
“Mh!?..La
rivuoi indietro, non è vero Inuyasha? Vedremo se sarai capace di
riprendertela!”
Ad un cenno della mano,
Kagura scomparve in un soffio di vento.
*Ottimo* pensò Inuyasha
*Senza di lei fra i piedi, sarà più semplice attuare il piano!*
Sango fu la prima a partire
all’attacco, seguita a ruota da Miroku e da Kirara che, dall’alto, piombò
velocemente su Naraku il quale, per nulla impaurito dall’azione fulminea, lì
colpì uno dopo l’altro, sempre tenendo saldamente il polso della ragazza.
“Fuoco di volpe!”
Dal nulla, apparve il piccolo
Shippo che indirizzò il suo colpo alla mano del mezzo-demone che, non
aspettandosi assolutamente la partecipazione alla battaglia anche del cucciolo,
fu costretto a mollare la presa su Kagome per non bruciarsi!
La ragazza, corse lontano
velocemente, raggiungendo Inuyasha...Ma non fece nemmeno in tempo a guardarlo
che lui la prese fra le braccia per poi spiccare un lungo balzo lontano dal
luogo della battaglia!
“Ma che stai facendo,
Inuyasha?? Vuoi abbandonare Sango e Miroku??”
“Non ti preoccupare!”
La zittì il mezzo-demone.
Dopo pochi minuti, Inuyasha
atterrò davanti il vecchio pozzo Mangia-Ossa, posandovi vicino la ragazza e
strappandogli dal collo la boccetta contenente i frammenti.
“Ma che diamine fai?! Ridammi
subito i frammenti!!”
“NO!”
Tuonò improvvisamente
Inuyasha.
“Adesso tu te ne torni a casa
tua e ci rimarrai fin quando lo decido io!”
Like the
perfect ending
[Come
la fine perfetta]
It won't be too long
[Non sarà troppo lungo]
Till everything I've ruined has seen me gone
[Fintanto che ogni cosa che ho
distrutto,sembrerà che mi ha lasciato andare]
In time, I pray you'll forgive me
[In tempo, prego perché tu mi perdoni]
Now you know the man I am
[Ora sai che uomo sono]
Can you forgive me?
[Puoi perdonarmi?]
I fall
[Cado]
Like the sands of time
[Come la sabbia del tempo]
Like some broken rhyme
[Come alcune rime spezzate alla base]
At feet no longer there
[Non resteranno li per molto]
Kagome non potè credere a
quello che aveva appena sentito! Che diavolo si era messo in testa quel baka?
“Non ti capisco proprio!!
Cos’è questa storia?”
“Sono arrivato alla
conclusione che questo luogo è diventato troppo pericoloso per te, Kagome! E lo
dimostra il fatto che troppo spesso sei la preda di demoni sanguinari che
vogliono rubarti i frammenti anche a costo della tua vita! Ed io non posso
permettere che tu corra degli ulteriori rischi per una guerra che nemmeno ti
appartiene...”
“Capisco che ti sia
preoccupato per me, ma come vedi sto bene!”
“No, Kagome! Ora basta...”
Disse quasi in un sussurro.
Probabilmente, lei non sapeva
quanto lui fosse stato in pena in quelle ore! Ed era giunto a quella decisione
con molto dolore...Mai si sarebbe voluto dividere dalla ragazza, ma adesso era
inevitabile per la sua incolumità!
“Come farete a trovare i
frammenti senza di me?”
“Escogiterò qualcosa, non
temere! Per ora, voglio che tu te ne vada!...”
Quelle lacrime che poco prima
era riuscita a reprimere, le rigarono le guance arrossate dal freddo.
“No, io non me ne andrò...Non
ti lascerò combattere solo, Inuyasha!”
Il mezzo-demone l’avvicinò,
asciugandole le lacrime.
“Non ti preoccupare! Tornerò
a prenderti quando tutto si sarà concluso”
Usò un tono talmente dolce,
che Kagome non trovò il coraggio di ribattere ancora una volta. Respirando
lentamente, incrociò per un’ultima volta lo sguardo del mezzo-demone che le
sorrise infondendole un po’ di calore.
Kagome poggiò una mano sulla
ringhiera legnosa del pozzo pronta per lasciarvisi cadere dentro, come
sempre...
“Inuyasha...”
Disse ad un tratto, restando
in bilico sul pozzo.
“Cosa c’è?”
“Una volta a casa...Sarò
ugualmente felice come lo sono qui accanto a te?”
Inuyasha sentì il cuore fargli
quasi una capriola e poi ritornare a battere nervosamente nel suo petto. Cosa
voleva dire quella domanda? E cosa avrebbe dovuto rispondergli adesso?
Si sentì come perso in un
labirinto senza alcuna uscita! E i dolci occhi color cioccolato della ragazza,
non erano certo un aiuto.
“Non ti facevo così codardo,
Inuyasha!”
Una voce ruppe l’atmosfera
creatasi fra i due. Da dietro un albero, comparve all’improvviso Kagura!
“Maledetta strega! Cosa
vuoi??”
“Solamente...Combattere!!”
Inuyasha estrasse prontamente
Tessaiga prima che una sferzata di vento gelido e tagliente lo colpisse!
“Inuyasha!!”
“Kagome, gettati nel pozzo!
ADESSO!”
Un terrore sconosciuto scosse
il corpo della ragazza, che incominciò ad allontanarsi dal pozzo verso la
foresta.
“Kagome!?”
“N-no...No...No...”
Con gli occhi arrossati e
lividi di lacrime, la ragazza scappò, lontano da quel luogo, con la mente
annebbiata e la consapevolezza di averlo
abbandonato.
Inuyasha non riuscì a
decifrare lo strano comportamento di Kagome, e la sua fuga lo lasciò
completamente intontito. Kagura, dal canto suo, approfittò della situazione.
*Sei finito, Inuyasha!*
*°*°*
Con il corpo scosso da
tremendi brividi, Kagome cadde a terra stanca e avvilita.
Una frase continuava a
rimbombarle nel testa “L’ho abbandonato,
l’ho abbandonato” La consapevolezza di essere scappata a quel modo, non le
dava un attimo di tregua!
Poggiò stancamente la schiena
al tronco umido di un albero, alzando lo sguardo al cielo. Le lacrime le
offuscavano la vista, e tutto quello che desiderava, era di poter scomparire in
quel preciso momento, dimenticando ogni cosa.
Il cuore le faceva male, ed
era un dolore insopportabile.
Anche se con i sensi inibiti,
avvertì l’avvicinarsi di qualcuno alle sue spalle...Chiunque fosse, lei non
avrebbe mosso un passo.
Quando potè specchiarsi in
quegli occhi, un urlo di sorpresa le morì in gola.
“Sesshomaru!”
Il demone cane le girò
intorno, studiandola attentamente, e Kagome non provò nemmeno a decifrare
quello strano comportamento.
“Sei impregnata dell’odore di
Naraku.”
Ammise tacito il principe.
“Avevo avvertito la presenza
di quell’essere e sono venuto a dare un’occhiata, ma a quanto pare se ne sta
già occupando il mio fratello bastardo...”
Di nuovo, il ricordo di
Inuyasha che la guardava sbalordito, le lacerò il cuore.
“Non sono più degna di
stargli accanto...”
Disse la ragazza fra i
singhiozzi.
Sesshomaru la fissò con il
suo sguardo glaciale, scuotendo la testa! Per quanto gli riguardava, ciò che
erano gli affari del suo fratellastro non lo toccavano minimamente, ma non
poteva certo permettere che il suo stesso sangue venisse sconfitto in battaglia
da un essere subdolo e ripugnante come Naraku e i suoi sottoposti! D’altro
canto, uno come lui non si sarebbe mai innamorato di un essere umano per poi
finire sigillato ad un albero secolare! Era più che fiero di come era e della
vita che conduceva, ma nonostante odiasse Inuyasha più di ogni altra cosa al
mondo, i fatti che riguardavano il fratello lo coinvolgevano quasi sempre,
anche se indirettamente. Doveva badare lui a che il nome della sua famiglia non
venisse sporcato ulteriormente, per questo era giunto fin lì: voleva accertarsi
che tutto andasse a finire nel migliore dei modi! Perché a lui soltanto
spettava il diritto di uccidere Inuyasha!...
“In effetti...” esordì “Lo
scappare con la coda fra le gambe non è proprio l’atteggiamento più indicato,
ma d’altra parte voi umani siete famosi per il vostro poco coraggio di
affrontare le situazioni più difficili!...Non c’è che dire: mio fratello se le
sa proprio scegliere le sue amicizie.”
“ADESSO BASTA!!”
Kagome s’alzò prontamente da
terra puntandogli un dito contro.
“Proprio tu vieni a farmi la
predica! Che non riesce ad avere un minimo di normale contatto fisico con il prossimo,
se non per ucciderlo!! Se qui c’è qualcuno che deve imparare a comportarsi
quello non è certo Inuyasha!!”
Sesshomaru inarcò un
sopracciglio, per poi dare alla ragazza le spalle.
“Bene, ora che sei in piedi e
che le forze ti sono tornate, puoi anche andare ad aiutare mio fratello! Odio
doverlo ammettere, ma credo abbia bisogno del tuo aiuto...”
Carica di una forza che non
sapeva nemmeno di avere, Kagome tornò sui suoi passi, ripercorrendo
all’indietro la strada che aveva percorso pochi minuti prima, ritrovando un’
Inuyasha piuttosto mal messo e livido.
Subito corse lui incontro.
“Inuyasha! Inuyasha, sono
qui!”
Il mezzo-demone riuscì ad
inginocchiarsi, e a guardarla negli occhi.
“Kagome...Sei tornata...”
“Si, certo!”
Prima che Kagura potesse attaccare
ancora una volta, Inuyasha balzò con la ragazza fra le braccia, portandola al
sicuro nel folto della foresta.
Una volta atterrati, Kagome
si allontanò di qualche passo dal mezzo-demone, per meglio guardarlo in viso.
Mentre correva a perdi fiato,
aveva pensato ad un modo per spiegargli il suo strano comportamento, ma alla
fine si era arresa. A nulla sarebbero valse mille parole!
Respirando a pieni polmoni la
delicata aria notturna, ritornò fra le braccia del ragazzo, poggiando il capo
al suo petto ed ascoltando i battiti accelerati del suo cuore.
“M-ma, Kagome...”
“Scusami! Scusami se puoi
Inuyasha...Ma vedi, io sono felice solamente standoti accanto, e non potrei mai
andarmene da te! Ed anche se questo già lo sapevo, per un momento ho avuto il
timore che ti volessi liberare di me e così sono fuggita...”
Standole così vicino,
Inuyasha venne pizzicato al naso da un odore che conosceva fin troppo bene, e
percepirlo significavano sempre guai!
*Sesshomaru!* pensò. *Devono
essersi incontrati mentre io ero occupato con Kagura...*
La curiosità di sapere cosa
si fossero detti era troppa, ma preferì far finta di niente, godendosi a pieno
quel raro momento di poter tenere la “sua” Kagome stretta fra le braccia.
Ma ecco che da un cespuglio,
sbuca un affannosissimo Miroku che, dopo aver ripreso fiato, li guardò
interdetto.
“E voi che state facendo qui
mentre imperversa la guerra?? Inuyasha, ma non dovevi riportarla a casa sua??”
“Bè...C’è stato un cambio
improvviso di programma! Piuttosto, come procedono le cose?”
“Naraku è fuggito!”
Esordì una Sango un po’
ammaccata, scendendo dal cielo in groppa a Kirara.
“Eravamo quasi riusciti a
metterlo con le spalle al muro, quando si è volatilizzato!”
“Mh, capisco...”
In silenzio, si rimisero in
marcia.
Rimanendo un po’ in disparte,
Kagome pensò al suo strano incontro con Sesshomaru: il demone aveva affermato
di trovarsi nei paraggi per constatare l’andamento della battaglia contro
Naraku, e che suo fratello non venisse battuto da quest’ultimo.
-Gentile da parte sua!- pensò
sarcasticamente Kagome.
Eppure, era stato proprio lui
ad infonderle un nuovo coraggio da poter così tornare indietro da Inuyasha!
Questa volta, doveva a quel demone sanguinario e da un pessimo carattere molto
più che la vita...
“Kagome, tutto bene?!”
“Si Inuyasha! Non potrebbe
andare meglio...”
Dentro di lei, un muto e
sincero ringraziamento.
Grazie…Grazie
Sesshomaru!
Close my eyes
and watch as my life passes by
[Chiudo gli occhi e guardo come la
mia vita mi scorre davanti]
The only thing I see is you
[L'unica cosa che vedo sei tu]
For all the times you walked the line for me and standing by my side
[Per tutto il tempo hai camminato
sulla linea per me, al mio fianco]
I say thank you
[Ti dico grazie]
You in my life
[Tu nella mia vita]
It all meant so much more to be
[Tutto questo significa molto di più
per me]
_Fine_
Ni-hao! Finalmente eccomi di
ritorno da delle lunghissime vacanze...E sono anche riuscita a scrivere questa
benedetta one-shot che tenevo in cantiere da giugno, fiù!
Bè, giusto per la cronaca, come molti di voi si saranno accorti, praticamente
non sto scrivendo più niente da molto tempo. Bè, a tutto c’è una spiegazione:
il fatto è che non riesco più a scrivere come una volta! Mi manca
l’ispirazione, e quindi le mie storie non vanno avanti, ma spero che questo
periodo che dura ormai da un bel po’ finisca il prima possibile!
Ancora una cosa: la 1° strofa all’inizio della shot è il ritornello di
“Someday” dei Nichelback, mentre la 2° e la 3° dalla canzone “No Reply” di
Steve Conte.
Ecco, con questo ho davvero concluso! Spero che la storia vi piaccia, perché
non è venuta fuori come la volevo in realtà mah...Pazienza! Un kiss a tutti by
kagome ^^