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Autore: lunatica365    13/01/2012    3 recensioni
Si svegliò di soprassalto. Aveva fatto un incubo - anzi, l’incubo - quello che ormai lo tormentava dall’inizio di quell’anno. Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Mirtilla.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter: un nome, una generazione'
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Carezze impalpabili

Si svegliò di soprassalto. Aveva fatto un incubo - anzi, l’incubo - quello che ormai lo tormentava dall’inizio di quell’anno, il suo sesto a Hogwarts.
“Non essere stupido, Draco!” si disse “E’ solo un sogno…” nonostante non fosse pienamente convinto di ciò che aveva detto. Era molto turbato dalle immagini che tormentavano le sue notti, nonostante non volesse ammetterlo. Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Mirtilla, nonostante andasse da lei ogni volta che aveva bisogno di sfogarsi e lei lo ascoltasse e confortasse sempre.
“Forse è giunto il momento di raccontarglielo… non potrebbe far altro che farmi sentire meglio condividerlo con qualcuno…” decise dopo aver ponderato attentamente. “Alla fine è un fantasma… non lo dirà ad anima viva! … Dio che battute orrende faccio appena sveglio.” Pensò riuscendo a ridacchiare tra sé e sé, anche in quel momento.
Senza far rumore, per non svegliare i suoi compagni di camera - Tiger, Goyle, Nott e Zabini -, uscì dal dormitorio, e passando per il ritratto, entrò nei sotterranei sotto il Lago Nero. Da qui si diresse verso il bagno delle ragazze del secondo piano, dove il fantasma di Mirtilla Malcontenta passava il tempo da quando era morta.
La chiamò e subito lei uscì dalla tazza di un water, spaventandolo. Lui si sedette per terra appoggiando la schiena al muro e tenendosi le ginocchia con le braccia, e mentre lei gli si mise vicino, con gli occhi bassi iniziò a raccontare
- Stanotte ho fatto un incubo…ho sognato il signore Oscuro, e i miei genitori. Lui li torturava… li cruciava con sguardo sadico, gridandomi: “ Ecco quello che hai ottenuto deludendo il tuo signore! Io ti reputavo degno, e in grado di svolgere il tuo compito, ma tu non ci sei riuscito e ora loro pagheranno per te!” E io non sapevo cosa fare, ero bloccato, potevo soltanto urlare e piangere. E dopo essersi divertito a torturare loro, li uccideva, e poi iniziava a torturare me. -
Dopo essersi fermato un attimo per riprendere fiato, riprese a parlare, disperato e senza più alcuna speranza
- E sai qual è la cosa peggiore, Mirtilla? Sapere che potrebbe accadere veramente se io… se io non riuscirò nel mio compito... Fino ad ora nessuno dei miei piani è riuscito e… ho paura Mirtilla. -
Detto questo lacrime silenziose iniziarono a scendere dal suo viso terreo del ragazzo, che di tanto in tanto veniva scosso dai singulti.
Fu in quel momento che Mirtilla capì veramente di essere morta, di non poterlo confortare come vorrebbe… le piacerebbe riuscire a stringerlo in un abbraccio consolatorio e dirgli che tutto si sistemerà, ma non ci riesce e non ci riuscirà mai. Allora si avvicinò di più al ragazzo, fino a toccarlo con una mano, sul viso. Questo diede a Draco una strana sensazione, e sentì freddo nel punto in cui la mano di lei affondava nel suo viso. Era una carezza strana, particolare, ma che diede al ragazzo la forza di smettere di piangere.
 
Ciao a tutti!
 spero che vi piaccia, c'ho pensato tutta l'ora di matematica, e infatti quando mi ha chiamato alla lavagna ho fatto scena muta :D. Fate che non l'abbia fatto per niente, recensite!
Hola, dalla vostra deconcentrata Lunatica365

  
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