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Autore: Onlyna    13/01/2012    3 recensioni
Harry si accovacciò in modo che il viso di Albus fosse appena sopra il suo. Era l'unico dei suoi figli ad aver ereditato gli occhi di Lily. (Harry Potter e i Doni della Morte)
Quarta classificata a pari merito al contest "Generazioni a confronto".
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Lily Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nickname: Only_ (Only_Me)
Titolo della storia: Green eyes ~
Personaggi: Lily Evans, Harry Potter, Albus Potter
Prompt: occhi, erba, sciarpa
Genere: generale, introspettivo
Avvertimenti: Raccolta, Flashfic (Slash appena appena accennato, nell'ultima flash)
Introduzione: “Harry si accovacciò in modo che il viso di Albus fosse appena sopra il suo. Era l'unico dei suoi figli ad aver ereditato gli occhi di Lily.” (Harry Potter e i Doni della Morte)
Note dell'autore: //


Green eyes ~

Lily Evans ~

Guardandosi allo specchio, con una civetteria non sua, non poté fare a meno di notare quanto fossero belli i suoi occhi: erano di un verde tenue, quasi trasparente, che ricordava quello della giada e dei giardini che a maggio parevano dipinti di smeraldo.
Lily si legò i lunghi capelli color mogano in una coda di cavallo, sbuffando appena quando una ciocca sfuggì dall'elastico e scivolò mollemente davanti al suo viso, coprendo per un attimo una delle sue iridi. Se la scostò dal viso con la punta delle dita, spostandola dietro l'orecchio, e sorridendo appena abbandonò il suo dormitorio con i libri sottobraccio e la sicurezza di trovare James Potter ad attenderla davanti al ritratto della Signora Grassa per accompagnarla a lezione.


Harry Potter ~

Da quando era entrato a far parte del mondo dei maghi, non passava un giorno senza sentirsi dire da chi aveva conosciuto i suoi genitori che era “uguale a James, ma con gli occhi di Lily”.
Quel pomeriggio, aveva poco meno di tredici anni, stava sdraiato sul prato nel giardino dei Dursley, accarezzando con lo sguardo i lunghi fili d'erba che ondeggiavano dolcemente sotto la brezza leggera: pensava con malinconia a come sarebbe stato bello avere lì con lui i suoi genitori, come sarebbe stata la risata di sua madre e il sorriso di suo padre, come sarebbe stato bello poterli abbracciare e lasciarsi coccolare da loro.
La sera, quando la tristezza era ormai stata sostituita da una spiacevole sensazione di vuoto, gettò due sacchi di erba tagliata nei cassonetti al fondo di Privet Drive; il prato, l'indomani, sarebbe stato ancora più brillante sotto la luce del sole di agosto.


Albus Potter ~

Si aggiustò la sciarpa verde-argento al collo, rimirando con fierezza la spilla da Prefetto che aveva appena appuntato al suo mantello, e sorrise al suo riflesso nello specchio che restituì la stessa espressione con gli occhi verdi luccicanti ed emozionati.
Erano passati quattro anni da quando era stato Smistato nella Casa in cui non sarebbe voluto finire ma che, in realtà, si era dimostrata essere la migliore. I suoi compagni non erano poi così terribili come James gli aveva raccontato tempo prima, e Albus sentiva di essere parte di un gruppo molto affiatato, nonostante il
cattivo sangue che correva tra i suoi genitori e quelli degli amici.
Hai finito?
La voce annoiata del suo migliore amico lo fece quasi sobbalzare, mentre la sua mente vagava tra i ricordi, e Albus vide il viso pallido e il ghigno divertito del ragazzo riflesso accanto al suo sullo specchio. Sbuffò appena, sentendo una strana sensazione di calore al ventre, e strisciando i piedi sul pavimento si voltò per affiancare Scorpius e salire insieme a lui in Sala Grande.

   
 
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