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Autore: pinkstone    30/08/2006    4 recensioni
... Si lo so a cosa state pensando: un'altra?! Già, un'altra song - fic...è un po' strana...giudicate voi!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rain

Ciao!

Mi sono stancata di fare Song – fic solo di cantanti italiani.

Per carità, bravi tutti, ma io preferisco gli stranieri.

 

Questa è venuta in un momento di depressione (sono depressa? O__O): stavo pensando ad un altro anno al liceo classico…io divento scema.

La canzone si chiama ‘November Rain’ dei Guns’N’Roses… grandi, fantastici Guns!!

Ed dedicata… a Horatio Caine! Perché stasera comincia la nuova stagione di CSI Miami. Dio quanto lo adoro… ho pure la colonna sonora ( Won't Get Fooled Again dei The Who).

Ci vediamo stasera Horatio!!! Smack!

A voi tutti, buon ascolto.

 

Pinkstone

 

 

 

Rain

 

 

[When I look into your eyes
I can see a love restrained
But darlin' when I hold you
Don't you know I feel the same

'Cause nothin' lasts forever
And we both know hearts can change
And it's hard to hold a candle
In the cold November rain]

 

Harry e Ginny erano seduti sul muretto del cortile della Tana.

Stavano chiacchierando tra loro, a volte gesticolando e a volte ridendo.

Harry indossava già la sua divisa da Auror.

Dopo aver lasciato la scuola, aveva deciso che la cosa migliore era intraprendere quella carriera, anche senza diploma.

Si era ribellato come aveva potuto alle pressioni del Ministero, ma ad alcune cose aveva dovuto cedere.

Era passato senza problemi agli esami, e fare l’Auror si era dimostrata subito un’idea sensata: l’anno dopo era avvenuto l’inevitabile scontro con Voldemort ed essere Auror gli aveva dato non pochi vantaggi, anche se poteva dirsi fortunato a essere sopravissuto per raccontarlo.

Ora, poco più che vent’enne, si sentiva in pace: aveva una ragazza che lo amava, un lavoro… ed era libero.

 

Harry guardò l’orologio al polso « Senti Gin, ora ti devo lasciare. Ron mi starà già aspettando per il cambio turno serale. »

La ragazza fece una smorfia « Ma non potrebbe farlo lui? »

Harry rise. Poi la baciò « Ci vediamo domani mattina. »

« Ciao. »

 

Fece un giro su se stesso e scomparì.

 

[We've been through this such a long long time
Just tryin' to kill the pain

But lovers always come and lovers always go
An no one's really sure who's lettin' go today
Walking away]


Quella sera pioveva.

 

Sebbene fosse incappucciato, girare per le strade di Londra con la pioggia non era il massimo.

 

Harry si scostò la frangia bagnata dalla fronte, rafforzando la presa sulla bacchetta.

 

Guardò il cielo. Non c’era nemmeno la Luna.

 

Nonostante fossero passati due anni da quando Voldemort era caduto… il vecchio presentimento rimaneva.

Grazie al cielo i Dissennatori non stavano più a guardia di Azkaban…

 

Fu interrotto nelle sue riflessioni da un fruscio in un vicolo.

 

Alzò la bacchetta, all’erta, ma dall’angolo buoi non comparve altro che un gatto.

 

Teso, si impose di stare calmo. Era una notte tranquilla, non sarebbe successo niente…

 

Proprio in quel momento un lampo di Luce verde lo centrò in mezzo alla schiena.

 

[If we could take the time to lay it on the line
I could rest my head just knowin' that you were mine
All mine
So if you want to love me then darlin' don't refrain
Or I'll just end up walkin' in the cold November rain]

 

 

« Il polso c’è ancora, ma è debole. »

« Il respiro no. Bisogna usare la… »

« Infermiera, quella pozione! »

Le analisi dei Medimaghi e delle infermiere furono interrotte da un trambusto alla porta.

 

« Insomma, qui stiamo cercando di lavorare! » protestò uno.

 

Ma la donna con i capelli rossi sulla soglia non lo stava ascoltando.

 

Fece un passo in avanti, e quando vide la figura adagiata sul lenzuolo, gridò: « HARRY! » mettendosi le mani sul viso.

 

[Do you need some time... on your own
Do you need some time... all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time... all alone

I know it's hard to keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you could heal a broken heart
Wouldn't time be out to charm you]

 

L’orologio alla parete scandiva lentamente i minuti.

Ognuno, nel suo dolore, camminava o stava seduto, aspettando.

 

Ginny Weasley, dopo quell’urlo disperato, non aveva più detto né fatto niente.

Aveva assunto lo stesso atteggiamento di quando il padre era stato in pericolo di vita: fissava il vuoto.

 

Erano passate tre ore: tre ore in cui i Medimaghi si erano chiusi in quella stanza con Harry, lasciandoli lì, e non avevano ancora dato una benché minima notizia.

 

Hermione e Ron erano arrivati un’ora prima, e la ragazza era andata ad aiutare gli altri curatori.

 

Tic, tac…

 

La porta si aprì piano, e Hermione uscì.

Aveva profonde occhiaie, ma il suo sorriso non lasciava dubbi: Harry viveva.

 

« L’incantesimo non ha compromesso niente. » spiegò mentre la famiglia l’accerchiava « E’ svenuto. Chi l’ha scagliato ha preso male la mira. Ma c’è mancato poco. »

« Possiamo vederlo? » chiese la Signora Weasley, tirando su con il naso.

« No. » rispose Hermione, abbracciando Ginny che piangeva senza ritegno sulla sua spalla « Sta dormendo. Domani, casomai. Ma andate a casa, ora. »

 

[Sometimes I need some time... on my own
Sometimes I need some time... all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time... all alone

And when your fears subside and shadows still remain, oh yeah
I know that you can love me when there's no one left to blame
So never mind the darkness we still can find a way
'Cause nothin' lasts forever even cold November rain]

 

« Maledizione Harry, rifallo e ti rompo le ossa una a una. »

« Grazie Ron, ora mi sento molto meglio. »

« Bravo, » lo rimproverò Hermione « Così si riprenderà subito. »

Ron la guardò truce « Stavo scherzando… »

Tutti scoppiarono a ridere. « Ginny, che era seduta vicino al letto e teneva la mano a Harry, lo guardò preoccupata « Ma stai meglio, vero? »

Lui le accarezzò la guancia « Tranquilla. Sono sopravissuto a ben peggio. »

Hermione alzò un soppraciglia « Questo è vero ».

 

Harry si incupì « Lo avete preso? »

Ron scosse la testa « Macché. Volatilizzato. »

« Ma ci sono ancora Mangiamorte in libertà? » chiese Ginny.

« No. » le rispose Harry « Gli ultimi si erano arresi. »

Ron si strinse nelle spalle « Cercheremo ancora. »

« Ora dobbiamo andare » Hermione si chinò a baciare Harry sulla guancia « Riprenditi, eh? »

Lui sorrise « Certo. Ciao. »

Uscirono.

 

Harry si girò verso la ragazza « Ti amo. »

Ginny sorrise, portandosi la sua mano sulla guancia « Lo so. Sono quasi morta quando ti ho visto. » le diventarono gli occhi lucidi « Non farmi più un scherzetto del genere, chiaro? »

 

Harry la fece chinare per baciarla « Stanne certa. »

 

[You're not the only one
You're not the only one
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one

Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one

Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one

Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody]

 

 

 

 

 

 

 

The End.

 

 

  
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