Ciao!
Mi sono
stancata di fare Song – fic solo di cantanti
italiani.
Per carità,
bravi tutti, ma io preferisco gli stranieri.
Questa è venuta
in un momento di depressione (sono depressa? O__O): stavo pensando ad un altro
anno al liceo classico…io divento scema.
La canzone si
chiama ‘November Rain’ dei Guns’N’Roses… grandi, fantastici
Guns!!
Ed dedicata… a
Horatio Caine! Perché stasera comincia la nuova stagione di CSI Miami. Dio
quanto lo adoro… ho pure la colonna sonora ( Won't Get Fooled Again dei The
Who).
Ci vediamo
stasera Horatio!!! Smack!
A voi tutti,
buon ascolto.
Pinkstone
Rain
[When I look into your eyes
I can see a love
restrained
But darlin' when I hold you
Don't you know I feel the same
'Cause nothin' lasts forever
And we both know hearts can change
And it's hard to hold a candle
In the cold November
rain]
Harry e Ginny erano seduti sul muretto del cortile
della Tana.
Stavano chiacchierando tra loro, a volte
gesticolando e a volte ridendo.
Harry indossava già la sua divisa da
Auror.
Dopo aver lasciato la scuola, aveva deciso che la
cosa migliore era intraprendere quella carriera, anche senza
diploma.
Si era ribellato come aveva potuto alle pressioni
del Ministero, ma ad alcune cose aveva dovuto cedere.
Era passato senza problemi agli esami, e fare
l’Auror si era dimostrata subito un’idea sensata: l’anno dopo era avvenuto
l’inevitabile scontro con Voldemort ed essere Auror gli aveva dato non pochi
vantaggi, anche se poteva dirsi fortunato a essere sopravissuto per
raccontarlo.
Ora, poco più che vent’enne, si sentiva in pace:
aveva una ragazza che lo amava, un lavoro… ed era
libero.
Harry guardò l’orologio al polso « Senti Gin, ora ti
devo lasciare. Ron mi starà già aspettando per il cambio turno serale.
»
La ragazza fece una smorfia « Ma non potrebbe farlo
lui? »
Harry rise. Poi la baciò « Ci vediamo domani
mattina. »
« Ciao. »
Fece un giro su se stesso e
scomparì.
[We've been through this such a long long time
Just tryin' to kill the pain
But lovers always come and lovers
always go
An no one's really sure who's lettin' go today
Walking away]
Sebbene
fosse incappucciato, girare per le strade di Londra con la pioggia non era il
massimo.
Harry
si scostò la frangia bagnata dalla fronte, rafforzando la presa sulla
bacchetta.
Guardò
il cielo. Non c’era nemmeno la Luna.
Nonostante
fossero passati due anni da quando Voldemort era caduto… il vecchio
presentimento rimaneva.
Grazie
al cielo i Dissennatori non stavano più a guardia di
Azkaban…
Fu
interrotto nelle sue riflessioni da un fruscio in un
vicolo.
Alzò
la bacchetta, all’erta, ma dall’angolo buoi non comparve altro che un
gatto.
Teso,
si impose di stare calmo. Era una notte tranquilla, non sarebbe successo
niente…
Proprio
in quel momento un lampo di Luce verde lo centrò in mezzo alla
schiena.
[If we could take the time to lay it on the line
I could rest my head just knowin' that you were mine
All mine
So if
you want to love me then darlin' don't refrain
Or I'll just end up walkin'
in the cold November rain]
«
Il polso c’è ancora, ma è debole. »
«
Il respiro no. Bisogna usare la… »
«
Infermiera, quella pozione! »
Le
analisi dei Medimaghi e delle infermiere furono interrotte da un trambusto alla
porta.
«
Insomma, qui stiamo cercando di lavorare! » protestò uno.
Ma
la donna con i capelli rossi sulla soglia non lo stava
ascoltando.
Fece
un passo in avanti, e quando vide la figura adagiata sul lenzuolo, gridò: «
HARRY! » mettendosi le mani sul viso.
[Do you need some time... on your own
Do you
need some time... all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time... all alone
I know it's hard to
keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you
could heal a broken heart
Wouldn't time be out to charm
you]
L’orologio
alla parete scandiva lentamente i minuti.
Ognuno,
nel suo dolore, camminava o stava seduto, aspettando.
Ginny
Weasley, dopo quell’urlo disperato, non aveva più detto né fatto
niente.
Aveva
assunto lo stesso atteggiamento di quando il padre era stato in pericolo di
vita: fissava il vuoto.
Erano
passate tre ore: tre ore in cui i Medimaghi si erano chiusi in quella stanza con
Harry, lasciandoli lì, e non avevano ancora dato una benché minima
notizia.
Hermione
e Ron erano arrivati un’ora prima, e la ragazza era andata ad aiutare gli altri
curatori.
Tic,
tac…
La
porta si aprì piano, e Hermione uscì.
Aveva
profonde occhiaie, ma il suo sorriso non lasciava dubbi: Harry
viveva.
«
L’incantesimo non ha compromesso niente. » spiegò mentre la famiglia
l’accerchiava « E’ svenuto. Chi l’ha scagliato ha preso male la mira. Ma c’è
mancato poco. »
«
Possiamo vederlo? » chiese la Signora Weasley, tirando su con il
naso.
«
No. » rispose Hermione, abbracciando Ginny che piangeva senza ritegno sulla sua
spalla « Sta dormendo. Domani,
casomai. Ma
andate a casa, ora. »
[Sometimes I need some time... on my own
Sometimes I need some time... all alone
Everybody needs some time... on
their own
Don't you know you need some time... all alone
And when
your fears subside and shadows still remain, oh yeah
I know that you can
love me when there's no one left to blame
So never mind the darkness we
still can find a way
'Cause nothin' lasts forever even cold November
rain]
«
Maledizione Harry, rifallo e ti rompo le ossa una a una. »
«
Grazie Ron, ora mi sento molto meglio. »
«
Bravo, » lo rimproverò Hermione « Così si riprenderà subito.
»
Ron
la guardò truce « Stavo scherzando… »
Tutti
scoppiarono a ridere. « Ginny, che era seduta vicino al letto e teneva la mano a
Harry, lo guardò preoccupata « Ma stai meglio, vero? »
Lui
le accarezzò la guancia « Tranquilla. Sono sopravissuto a ben peggio.
»
Hermione
alzò un soppraciglia « Questo è vero ».
Harry
si incupì « Lo avete preso? »
Ron
scosse la testa « Macché. Volatilizzato.
»
«
Ma ci sono ancora Mangiamorte in libertà? » chiese Ginny.
«
No. » le rispose Harry « Gli ultimi si erano arresi. »
Ron
si strinse nelle spalle « Cercheremo ancora. »
«
Ora dobbiamo andare » Hermione si chinò a baciare Harry sulla guancia «
Riprenditi, eh? »
Lui
sorrise « Certo. Ciao. »
Uscirono.
Harry
si girò verso la ragazza « Ti amo. »
Ginny
sorrise, portandosi la sua mano sulla guancia « Lo so. Sono quasi morta quando
ti ho visto. » le diventarono gli occhi lucidi « Non farmi più un scherzetto del
genere, chiaro? »
Harry
la fece chinare per baciarla « Stanne certa. »
[You're not the only one
You're not the only one
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need
someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not
the only one
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think
that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're
not the only one
You're not the only one
Don't ya think that you
need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs
somebody]
The
End.