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Autore: marimarianne    14/01/2012    2 recensioni
una madre, un bambino, delle lettere e un angelo. qual è il nesso?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao angelo mio,
questa è la 197 lettera che ti scrivo, ormai rischio di diventare monotona.
Oggi è andato tutto bene è stata una giornata come tante, sono andata dal medico e cose così, nulla di particolare insomma.
Vorrei che fosti al mio fianco, da quando te ne sei andato io e tuo padre non andiamo molto d'accordo, non riusciamo a guardarci in faccia.
Indovina dove sono. No, è inutile non ci arriveresti mai. Sono seduta sull'altalena del nostro parchetto.
Già proprio quello con la sabbionaia enorme, ricordi? tutta quella sabbia, tornavi a casa più pieno di una spiaggia. Qui conoscesti la tua prima fidanzatina Anna avevate tre anni.
L'altro giorno l'ho vista, mi ha chiesto di te le manchi come a tutti del resto.
Ripenso spesso a quando ti raccontavo la fiaba prima di andare a letto, a volte lo faccio ancora aspetto qualcuno che mi dica:
" ancora, leggila ancora mamma" Come facevi tu, ma nessuno risponde mai.
Forse sto' impazzendo o forse queste lettere sono l'ultimo baluardo della mia lucidità mentale, scriverti mi permette starti più vicina.
Credimi ci sto' provando, ma non riesco a rassegnarmi. Mi manchi, lo so' che non vorresti non ne posso fare a meno.
Ogni mattina cammino in punta dei piedi fino alla tua stanza nella speranza di vedere le coperte che si alzano al ritmo del tuo respiro. Mi rifiuto di pensare che il tuo corpicino sia stato murato in una bara bianca.
Mi sento una madre orrenda, dovevo essere io al tuo posto, io bambino mio. Tu avevi ancora tutta la tua vita davanti.
" Non potevi farci niente" è la frase più ricorrente che mi sento dire, ma non serve a niente se lo penso che ce l'avevi quasi fatta io...
Dio mancava così poco. Eri quasi guarito, lui ti ha portato via, via da me, da tuo padre.
Ricordo come sorridevi e come mi rassicuravi alla tua prima chemio, tu rassicuravi me. Il mio saggio bambino. Ricordo quando perdesti i capelli, o quando vomitavi sfinito da quelle cure invasive.
A volte penso che questa sia la fine migliore, qui hai sofferto troppo dove sei stai sicuramente meglio

a domani angelo mio


DEDICATO A MIA MADRE
  
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