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Autore: Glowen    30/08/2006    10 recensioni
Quattro amici e una tazza di cioccolata calda. Dintorni di Londra, sedici anni fa.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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** Vaniglia e cioccolato**

Do you Remember?

Monsieur Nicolàs, questa è per Lei.

“ Ti ricordi quando facevi lo scemo ogni volta che Lily era nei paraggi? “ sospirò

“ E Impastoiavi la gente solo perchè sapevi farlo?”

L’uomo sorseggia un po’ di cioccolata calda poi continua

“ …E ogni primo aprile coloravamo i sotterranei di Serpeverde di rosso e oro e chiudevamo Mrs Purr nelle armature?? E ve le ricordate le interminabili serate ad esplorare la scuola? E la Luna Piena? Ve la ricordate la Luna Piena?”

Gli occhi dai riflessi argentati di Sirius Black riflettono ora una nuova luce, mentre la sua voce si alza e si abbassa, emozionata.

“ Si, ce la ricordiamo” risponde tristemente Remus Lupin, seduto su una poltrona a fianco dell’amico.

“ Tu eri ‘la nostra coscienza ’ ! “ dice ancora Sirius Black, incapace di fermarsi “ e tenevamo il conto delle volte che Jamie veniva rifiutato dalla Evans....a quanto siamo arrivati?”

“ Cinquecentoventinove” risponde James Potter, poggiando la sua tazza di cioccolata sul tavolino di vetro. Sirius Black sorride e beve ancora.

“E vi ricordate il Leviocorpus?... Quanto ci divertivamo ad appendere LumaScemo per le caviglie... ti ricordi James?” continua cercando di coinvolgere l’amico di sempre nell’allegria dei suoi ricordi.

“ E come potrei dimenticarmi? E vi ricordate i dolci squisiti che ci facevamo preparare dagli Elfi? E tutti gli scherzi che abbiamo fatto a Mocciosus? Ma dove ci venivano tutte quelle idee?” parla con voce allegra James Potter, mentre la neve cade soave oltre i vetri delle finestre.

“ Una volta” interviene Remus Lupin, stringendo la sua tazza “ Tu, James, hai detto “ l’Amore? Ma non l’avete ancora capito che siamo immuni a certe stronzate?” ...”

Anche James sorrise ricordandosi di quel giorno, quando quel 17enne che viveva ancora dentro di lui aveva riso sentendo il suo amico parlare di amore.

“ Era lo stesso periodo che ci chiedevamo come sarebbe stato essere grandi” si intromette Sirius “ Eravamo convinti che sarebbe stato uno strazio e passavamo i pomeriggi chiedendoci come impiegano le giornate gli adulti!”

“ Voi due dicevate di non voler crescere, per mesi avete cercato un Incantesimo che vi lasciasse sempre a Hogwarts!” interviene Peter Minus, parlando per la prima volta in tutta la serata.

“Ma bisogna crescere prima o poi; e poi...volevamo scoprirlo cosa cavolo fanno gli adulti per divertirsi!” dice Sirius, con un sorriso.

“ Ti ricordi la nostra Mappa, Felpato?” chiede James con candore.

“ Non dispiacerti. È a Hogwarts, al servizio di una nuova generazione di Malandrini!” gli risponde Sirius facendogli l’occhiolino.

“ Ti ricordi quando non ci muovevamo mai senza?”

“Si bè...era perchè uscivamo dopo il coprifuoco!” fa notare Sirius, con un sorriso storto.

“ Ma la volete smettere?” interviene Remus “ Siete così deprimenti!! mi state rubando il posto di serio del gruppo!” .

“ Non esiste più il gruppo, Lunastorta” dice Sirius, con tristezza angosciante. Da tempo ha in mente questo pensiero; sono ancora un gruppo da quando Hogwarts è finita?

Nel salotto regna un attimo di silenzio, poi Remus ride.

“ Non fare il coglione! Il gruppo esisterà sempre, finchè ci siamo!”

“ Ma non siamo più i 17enni che avevano come unica preoccupazione inventare nuovi scherzi per Mocciosus!”

“ Ti sbagli” la voce di James è grave, eppure il ragazzo sorride. “ Siamo sempre noi. Solo un po’ più cresciuti...”

Rivolge un sorriso ad ognuno dei compagni e sorseggia un po’ di cioccolata.

Anche Sirius si decide a sorridere.

“ Come volete. Comunque a me mancano troppo tanto gli agguati ai Serpeverde! Rosier era il migliore: era quello che gridava di più!”

Schiude le labbra in un sorriso storto, il bel Malandrino di un tempo.

“ Bè...” dice James e quando i compagni si girano a guardalo, vedono una scintilla attraversagli lo sguardo.

“ Potremmo sempre rispolverare qualcuno dei nostri vecchi trucchi....così, per vedere se funzionano ancora!” aggiunge dopo aver visto l’occhiata di Remus.

Sirius scoppia nella sua risata simile a un latrato.

“ Pensi quello che penso io?”

“Penso proprio di si” sorride James.

Sirius lancia la tazza sul tavolino e inizia a gesticolare, come quando da ragazzi si riunivano intorno al camino per inventare qualche nuovo scherzo da provare il giorno dopo.

“ Io dico che potremmo colorargli i capelli di rosso e oro....ti ricordi quella volta che glieli abbiamo tinti di rosa?”

“ E come potrei dimenticarmene?”

“ Aspettate” interviene cauto Remus “ Non starete pensando di fare uno scherzo a Mocc...a Piton, vero?”

James e Sirius si scambiano un’occhiata malandrina.

Remus si lascia ricadere contro lo schienale.

“ Non vi sembra che le cose siamo leggermente cambiate da....da....da Hogwarts?”

“Naaa, non così tanto!” esclama allegro James e mentre balza in piedi, sembra ancora il ragazzino moro che piaceva tanto alle ragazze anche se portava gli occhiali.

“ Sono d’accordo! I capelli vanno bene! Domani lo andiamo a cercare!!”

“ Massì....il pesce di Novembre!” esclama James sghignazzando.

“ A Hogwarts avevate anche il pesce di giugno e quello di febbraio!” ricorda Peter.

“ Remus?” Sirius si volta verso il compagno, che sprofondato nella poltrona sembra incredibilmente vecchio.

Remus resta in silenzio per un po’, poi sorride e il sorriso illumina il suo volto e la sua giovinezza.

“ C’è bisogno di qualcuno che controlli che non esagerate!”

“ Deformazione professionale da Perfetto?” chiede James, alzando un sopracciglio.

Remus alza le spalle.

“ E poi...è da così tanto che non stiamo tutti insieme!”

“ Ben detto!” esclama Sirius, balzando in piedi a sua volta.

“ Domani Mocciosus avrà l’occasione di fare un bel tuffo nei ricordi!” esclama trionfante.

Sghignazza, poi prende la tazza e brinda con James.

“ Una volta brindavamo a suon di burrobirre e idromele...” butta lì James.

“Stiamo proprio invecchiando!” sospira Sirius sarcastico.

“ Ai Malandrini,...” dice alzando la sua tazza ormai vuota.

Remus prende la sua e la scontra con quella del compagno

“ ...che domani...”

“... torneranno!” completa James, avvicinando la sua tazza.

Peter scontra anche la sua, senza parlare.

“ Allora a domani” dice Remus, mentre si allaccia la sciarpa.

Peter ha già attraversato la strada e sparisce in un vicolo buio senza voltarsi verso di loro.

“ Naturalmente! Un innocuo scherzetto a un vecchio amico!” sghignazza Sirius, avviandosi fuori dal giardino.

“ Allora ci si vede, James!” lo saluta Remus, seguendo Sirius.

“ Certo, potrei mancare?”

Godrick’s Hollow;

era la sera di Halloween nel 1981.

  
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