Do you Remember?
Monsieur
Nicolàs, questa è per Lei.
“ Ti ricordi quando
facevi lo scemo ogni volta che Lily era nei paraggi? “ sospirò
“ E Impastoiavi la
gente solo perchè sapevi farlo?”
L’uomo sorseggia un
po’ di cioccolata calda poi continua
“ …E ogni primo
aprile coloravamo i sotterranei di Serpeverde di
rosso e oro e chiudevamo Mrs Purr
nelle armature?? E ve le ricordate le interminabili serate ad esplorare la
scuola? E la Luna Piena? Ve la ricordate la Luna Piena?”
Gli occhi dai
riflessi argentati di Sirius Black riflettono ora una nuova luce, mentre la sua
voce si alza e si abbassa, emozionata.
“ Si, ce la
ricordiamo” risponde tristemente Remus Lupin, seduto
su una poltrona a fianco dell’amico.
“ Tu eri ‘la nostra
coscienza ’ ! “ dice ancora Sirius Black, incapace di fermarsi “ e tenevamo il
conto delle volte che Jamie veniva rifiutato dalla Evans....a quanto siamo arrivati?”
“
Cinquecentoventinove” risponde James Potter,
poggiando la sua tazza di cioccolata sul tavolino di vetro. Sirius Black
sorride e beve ancora.
“E vi ricordate il Leviocorpus?... Quanto ci divertivamo ad appendere
LumaScemo per le caviglie... ti ricordi James?” continua
cercando di coinvolgere l’amico di sempre nell’allegria dei suoi ricordi.
“ E come potrei
dimenticarmi? E vi ricordate i dolci squisiti che ci facevamo preparare dagli
Elfi? E tutti gli scherzi che abbiamo fatto a Mocciosus?
Ma dove ci venivano tutte quelle idee?” parla con voce allegra James Potter, mentre la neve cade soave oltre i vetri delle
finestre.
“ Una volta”
interviene Remus Lupin, stringendo la sua tazza “ Tu,
James, hai detto “ l’Amore? Ma non l’avete ancora capito che siamo immuni a
certe stronzate?” ...”
Anche James sorrise
ricordandosi di quel giorno, quando quel 17enne che
viveva ancora dentro di lui aveva riso sentendo il suo amico parlare di amore.
“ Era lo stesso
periodo che ci chiedevamo come sarebbe stato essere grandi” si intromette
Sirius “ Eravamo convinti che sarebbe stato uno strazio e passavamo i pomeriggi
chiedendoci come impiegano le giornate gli adulti!”
“ Voi due dicevate
di non voler crescere, per mesi avete cercato un Incantesimo che vi lasciasse
sempre a Hogwarts!” interviene Peter Minus, parlando per la prima volta in tutta la
serata.
“Ma bisogna crescere
prima o poi; e poi...volevamo scoprirlo cosa cavolo fanno gli adulti per
divertirsi!” dice Sirius, con un sorriso.
“ Ti ricordi la
nostra Mappa, Felpato?” chiede James con candore.
“ Non dispiacerti. È
a Hogwarts, al servizio di una nuova generazione di
Malandrini!” gli risponde Sirius facendogli l’occhiolino.
“ Ti ricordi quando
non ci muovevamo mai senza?”
“Si bè...era perchè uscivamo dopo il coprifuoco!” fa notare
Sirius, con un sorriso storto.
“ Ma la volete
smettere?” interviene Remus “ Siete così deprimenti!! mi
state rubando il posto di serio del gruppo!” .
“ Non esiste più il
gruppo, Lunastorta” dice Sirius, con tristezza
angosciante. Da tempo ha in mente questo pensiero; sono ancora un gruppo da
quando Hogwarts è finita?
Nel salotto regna un
attimo di silenzio, poi Remus ride.
“ Non fare il coglione! Il gruppo esisterà sempre,
finchè
ci siamo!”
“ Ma non siamo più i 17enni che avevano come unica preoccupazione
inventare nuovi scherzi per Mocciosus!”
“ Ti sbagli” la voce
di James è grave, eppure il ragazzo sorride. “ Siamo sempre noi. Solo un po’
più cresciuti...”
Rivolge un sorriso
ad ognuno dei compagni e sorseggia un po’ di cioccolata.
Anche Sirius si
decide a sorridere.
“ Come volete.
Comunque a me mancano troppo tanto gli agguati ai Serpeverde! Rosier era il migliore: era quello che gridava di
più!”
Schiude le labbra in
un sorriso storto, il bel Malandrino di un tempo.
“ Bè...” dice James e quando i
compagni si girano a guardalo, vedono una scintilla attraversagli lo sguardo.
“ Potremmo sempre
rispolverare qualcuno dei nostri vecchi trucchi....così, per vedere se
funzionano ancora!” aggiunge dopo aver visto l’occhiata di Remus.
Sirius scoppia nella
sua risata simile a un latrato.
“ Pensi quello che
penso io?”
“Penso proprio di si” sorride
James.
Sirius lancia la
tazza sul tavolino e inizia a gesticolare, come quando da ragazzi si riunivano
intorno al camino per inventare qualche nuovo scherzo da provare il giorno
dopo.
“ Io dico che
potremmo colorargli i capelli di rosso e oro....ti ricordi quella volta che
glieli abbiamo tinti di rosa?”
“ E come potrei
dimenticarmene?”
“ Aspettate”
interviene cauto Remus “ Non starete pensando di fare uno scherzo a Mocc...a Piton, vero?”
James e Sirius si
scambiano un’occhiata malandrina.
Remus si lascia
ricadere contro lo schienale.
“ Non vi sembra che
le cose siamo leggermente cambiate da....da....da Hogwarts?”
“Naaa,
non così tanto!” esclama allegro James e mentre balza in piedi, sembra ancora
il ragazzino moro che piaceva tanto alle ragazze anche se portava gli occhiali.
“ Sono d’accordo! I
capelli vanno bene! Domani lo andiamo a cercare!!”
“ Massì....il pesce di Novembre!” esclama James
sghignazzando.
“ A Hogwarts avevate anche il pesce di giugno e quello di
febbraio!” ricorda Peter.
“ Remus?” Sirius si
volta verso il compagno, che sprofondato nella poltrona sembra incredibilmente
vecchio.
Remus resta in
silenzio per un po’, poi sorride e il sorriso illumina il suo volto e la sua
giovinezza.
“ C’è bisogno di
qualcuno che controlli che non esagerate!”
“ Deformazione
professionale da Perfetto?” chiede James, alzando un sopracciglio.
Remus alza le
spalle.
“ E poi...è da così
tanto che non stiamo tutti insieme!”
“ Ben detto!”
esclama Sirius, balzando in piedi a sua volta.
“ Domani Mocciosus avrà l’occasione di fare un bel tuffo nei
ricordi!” esclama trionfante.
Sghignazza, poi prende
la tazza e brinda con James.
“ Una volta
brindavamo a suon di burrobirre e idromele...” butta lì James.
“Stiamo proprio
invecchiando!” sospira Sirius sarcastico.
“ Ai Malandrini,...” dice alzando la sua tazza ormai vuota.
Remus prende la sua
e la scontra con quella del compagno
“ ...che domani...”
“... torneranno!”
completa James, avvicinando la sua tazza.
Peter scontra anche la sua, senza parlare.
“ Allora a domani”
dice Remus, mentre si allaccia la sciarpa.
Peter ha già attraversato la strada e sparisce in
un vicolo buio senza voltarsi verso di loro.
“ Naturalmente! Un
innocuo scherzetto a un vecchio amico!” sghignazza Sirius, avviandosi fuori dal
giardino.
“ Allora ci si vede,
James!” lo saluta Remus, seguendo Sirius.
“ Certo, potrei
mancare?”
Godrick’s
Hollow;
era la sera di
Halloween
nel 1981.