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Autore: shine_sun    15/01/2012    4 recensioni
Ecco una piccola drabble su Heiji e Kazuha che ripercorre i momenti più belli delle loro vite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora eccomi qui di nuovo, dopo un po’ di tempo, scusate il ritardo, ma come per voi, anche per il riposo è finito L. Ma comunque andando a cose serie, ringrazio intanto coloro che hanno recensito il capitolo precedente, ossiaizumi_ e Layla Serizawa, grazie infinite, mi riempiono di gioia i vostri commenti! Come seconda cosa volevo anticiparvi che questo parte di storia sarà più lunga del solito, ovvero ci vorranno più capitoli per concluderla. Questo perché sarà la più impegnativa fra i miei adorati protagonisti J. Ultima cosa e non vi rompo più: per il capitolo scorso, ovvero Home Coming (parte seconda),  avevo fatto un disegno che non riuscivo a caricare. Ebbene si ora ce l’ho fatta! Quindi quando volete potete anche visualizzarlo. Basta con le chiacchiere, a presto e buona lettura, vostra *SUN*.
P.S. Spero tanto che il disegno di questo capitolo vi piaccia! :D
 

Vacanze in Italia
Il compleanno di Kazuha

 
Osaka, 1 Aprile.
Heiji correva frettoloso per il centro di Osaka nel vano tentativo di comprare qualche regalo per l’imminente diciassettesimo compleanno di Kazuha. Voleva prendergli qualcosa di speciale, di particolare, e non solo perché lei era la sua migliore amica, ma anche perché per il proprio compleanno, lei gli aveva regalato una vacanza in Italia, prenotata per la prima settimana di Agosto. Destinazione: Sicilia, Taormina. Aveva proprio azzeccato!! E lui era rimasto esterrefatto. Ma cosa regalarle ora che il suo compleanno si avvicinava tanto celermente? La questione incalzava tra i suoi pensieri: avrebbe potuto regalarle tante cose, ma nessuna di queste era lontanamente paragonabile a quella vacanza che lo aspettava. Cosa poteva piacerle tanto da farla restare a bocca aperta? Lui ci teneva a sorprenderla, e ne era decisamente consapevole. Dopo la clamorosa scoperta che la bambina che aveva sempre cercato, la bambina della quale si era innamorato, era proprio lei, non riusciva a non vederla con occhio diverso rispetto a prima. Tuttavia, Heiji rimaneva sempre Heiji, il solito tonno!
Deluso dalla ricerca molto poco proficua, fece per imboccare la strada di ritorno. Durante il tragitto, incontrò Fumiko, una delle migliori amiche di Kazuha, intenta a svaligiare del tutto un negozio di intimo.
 
‘Hattori in giro per i negozi?? Non avrai la febbre?’
 
‘Ah-ah-ah Fumiko! – sillabò con del sarcasmo lui – Domani è il compleanno di Kazuha e dovevo prenderle qualcosa’
 
‘Giuuusto!!!! Ma che tipo premuroso!! - lo punzecchiò lei dandogli due colpetti col gomito – Bèh! Fammi vedere no?’
 
‘Non sono riuscito a trovare nulla! Accidenti a voi donne! Aspetta – un lampo di genio lo colpì – tu sei una ragazza!!!’
 
‘Ma noooo!!!!??? Tu che dici???!!!!’
 
‘Perfetto! Dimmi tu cosa posso regalarle’
 
‘Mmm… Fammi pensare… Kazuha è una dai gusti molto semplici, preferisce proprio la sobrietà! Per questo le ho preso un completino intimo rosso con reggiseno e perizoma!!!’ disse lei candidamente, mostrandogli l’acquisto appena fatto.
 
Heiji face un piccolo balzo in preda all’imbarazzo e poi disse iracondo ‘MI SPIEGHI PERCHE’ KAZUHA DOVREBBE INDOSSARE UNA COSA DEL GENEREE?????’
 
‘Tsè! Kazuha è una bellissima ragazza, dovrà pur fare l’amore con qualcuno prima o poi, no?’
 
A quel punto Heiji strinse i pugni furioso e paonazzo, e senza neache salutare la ragazza, alzò i tacchi e se andò.
 
‘Ihihih, ho colpito nel segno! Heiji mi dispiace ma ti devi dare una svegliata!’  disse poi lei, quando lui fu abbastanza lontano da non poterla sentire.
 
Per tutto il tragitto, Heiji non riuscì affatto a calmarsi. Le parole di Fumiko l’avevano terribilmente scosso, perciò non appena entrò in casa, si catapultò immediatamente in camera sua, accese il televisore e si mise supino sul letto. Tentò più di una volta di cacciare dalla mente le parole di quella che lui considerava una vera e propria “gallina”, ma poco bastava la TV a farlo distrarre. E il peggio doveva ancora venire! Infatti dopo circa mezzora, quando già si era calmato un pochino, nella sua stanza entrò di soppiatto la protagonista dei suoi pensieri.
‘HEIJIIII!!!’
 
‘KAZUHAA CHE CI FAI QUIII???’
 
‘Oddio! Ma perché urli? E poi che cordialità!!!’
 
‘Accidenti! Che sei venuta a fare?’
 
‘Volevo chiederti un favore, ma visto che sei così suscettibilmente irritabile, torno a casa immediatamente!!!’
 
‘A-aspetta Kazuha – si era alzato di colpo e serissimo in viso le avevo afferrato la mano per non farla scappare – scusami, oggi sono un po’ nervoso…’
 
‘Solo un po’??’ disse lei alzando un sopracciglio
 
‘Scusa ti prego, dimmi pure’ disse lui con aria mortificata. In realtà l’aveva fermata perché per un attimo gli era passata per la mente l’immagine di Kazuha nell’atto di indossare quel completino rosso e lui, pur negandolo fino alla morte perfino a se stesso, l’aveva trovata estremamente sexy e carina.
 
‘Dici sul serio?’
 
‘Certo’ le disse lui ancora serio in viso.
 
‘Davvero?? Grazie, allora andresti al posto mio a cambiare questo completino intimo con uno piùùùù… - e si era fermata cercando ti trovare le parole giuste – più … SEXY??’
 
Heiji sobbalzò per la seconda volta in quel pomeriggio, diventando nuovamente paonazzo, ma non dicendo nulla sta volta. Si limitò ad annuire ed uscì di fretta dalla sua stanza’
 
‘Fai tu, mi fido di te!’ disse lei infine
 
 
Centro di Osaka, Negozio di intimo
 
Heiji sbirciava imbarazzato tra gli stend, cercando di capire più o meno che tipo di completino facesse al caso di Kazuha, ma nulla che gli venisse in mente. Anche una commessa aveva provato a aiutarlo, mostrandogli un tre possibili scelte. Si sentiva oppresso dalla confusione, non solo per la scelta da fare, ma soprattutto confuso dal perché Kazuha usasse un intimo del genere. Lui l’aveva sempre vista come una bambina, non aveva mai pensato a lei come una “donna”. La voce della commessa lo riportò alla realtà, distraendolo da quei pensieri così poco casti.
 
‘Allora quale sceglie?’
 
‘Non saprei…’
 
‘Mi scusi, lei che conosce il destinatario di questi capi, mi dica che tipo di persona è!’
 
‘Ecco! E’ proprio questo il problema! Non è da lei! Io la conosco bene, non mi ha mai chiesto di prenderle un completino così sexy!’
 
‘D’accordo se mi dici che è una tipa dai gusti semplici, prendi questo! Il nero andrà sempre di moda, credo sia perfetto! Nel caso in cui non va bene puoi sempre cambiarlo. Che ne dici?’
 
‘D’accordo. Mi fido di lei’
 
‘Ecco a te, grazie e arrivederci’
 
 
Osaka, Casa Toyama, ore 21:30
 
Dopo aver finito di cenare, Heiji si affrettò verso casa Toyama.
Lì trovò Kazuha in tenuta da casa: un paio di pantaloni da jogging e una maglia azzurra tutta stropicciata. Stava guardando la TV distesa sul divano con aria annoiata. Quando Heiji fece il suo ingresso nel salotto, Kazuha cercò un arrangiamento per sembrare il più composta possibile, ovviamente con scarsi risultati.
 
‘Heiji! Non ti aspettavo a quest’ora!’ disse lei imbarazzatissima
 
‘Scusa, è che ho fatto tardi a scegliere…sai non è stato molto facile’
 
‘Si scusami, ma avevo molto da fare e dovevo assolutamente finire’
 
‘Nessun problema’ disse lui spostando lo sguardo altrove.
 
‘Ok grazie mille!!!’ disse lei poi, facendo per dirigersi verso il divano. Ma lui la fermò tornando a guardarla serissimo.
 
‘C-che c’è Heiji?’ balbettò lei
 
‘Dimmi una cosa Kazuha, ma ti prego, si sincera’ rispose lui ancora serissimo
 
‘D-dimmi’ disse lei ansiosa
 
‘Da quanto tempo li usi?’ disse lui moooolto imbarazzato
 
‘Ehh?’
 
‘Da quanto tempo usi questi completini, così ecco…sexy?’ le domandò infine lui abbassando lo sguardo per non sostenere quello di lei.
 
‘Ahahahah Heijiii, ahahahah!’
 
‘Che c’è di tanto divertente?’ la rimbeccò lui
 
‘No! Ahahah! No, è solo che non è per me’
 
‘Ah no?’ le chiese lui con aria stupita e allo stesso tempo sollevata.
 
‘Noo! E’ di Yumi!! Figurati se io uso queste cose!’
 
Heiji tirò un sospiro di sollievo, ma non fece in tempo che…
 
‘Almeno per il momento..!’ disse infine lei candidamente.
 
Nuovamente irritato e sull’orlo di una crisi isterica, senza neppure salutarla, si dileguò nell’ingresso dell’abitazione per tornare a casa.
 
 
Osaka, Casa Hattori, 2 Aprile
 
Heiji era disteso sul letto perso tra i suoi pensieri. La mente lo riconduceva continuamente al giorno prima, precisamente al momento della lite tra lui e l’amica.
I sensi di colpa lo stavano divorando: l’aveva lasciata là, senza salutarla, senza neanche spiegarle il motivo della sua furia improvvisa. Perché in verità, neanche lui sapeva dare una spiegazione logica a quell’ esagerata reazione. La suoneria del telefono, lo ridestò da quei pensieri: Kazuha.
“Pronto Heiji? Sono io…” disse lei dall’altro lato della cornetta
 
“Si dimmi Kazuha”
 
“Volevo parlarti…sai, riguardo a ieri…”
 
“Anch’io in realtà…”
 
“Eri molto nervoso, sei scappato così, non mi hai nemmeno salutata”
 
“Si, lo so… s-scusami”
 
“C’è qualche problema Heiji? Sei strano ultimamente…con me puoi parlare, lo sai…”
 
“Si lo so…ma non è niente sta’ tranquilla!”
 
“Sei sicuro??”
 
“Si si, è tutto apposto. Tu…tu sei ancora arrabbiata?”
 
“No Heiji. Volevo solo capire, tutto qui…”
 
“Ok, allora a dopo”
 
“A dopo, ciao”
 
La prima questione era quindi stata risolta. Mancava la seconda, non meno importante però: il regalo! Ancora non aveva la minima idea di cosa comprarle. Aveva girato tutto il centro di Osaka, ma non aveva trovato nulla di molto interessante; aveva chiesto consiglio a Fumiko, ma la cosa era finita in modo disastroso, se non peggio; cosa fare ora che il giorno del suo compleanno era arrivato? In quello stesso attimo fu colpito da un lampo di genio! Avrebbe chiesto consiglio al suo migliore amico: Shinichi!
 
“Pronto Conan? Sono Heiji!”
 
“Hattori! Qual buon vento?”
 
“Senti un po’, oggi è il compleanno di Kazuha e non le ho ancora comprato nulla. Cosa potrei prenderle?”
 
“Ahhhh, su questo genere di cose, io sono l’ ultima persona al mondo a cui chiedere! Prova a vedere cosa ti dice Ran, lei è una ragazza, magari sa meglio cosa consigliarti”
 
“D’accordo, passamela”
 
“Subito! – disse allontanando la cornetta dall’orecchio – RAAAN!!! HEIJI AL TELEFONOOO!!!”
 
“Pronto Heiji?”
 
“Ciao Ran! Ho bisogno di un consiglio”
 
“Si dimmi pure”
 
“Oggi è il compleanno di Kazuha e io non so proprio cosa regalarle. Tu sei una ragazza, dovresti sapere cosa meglio le si addice”
 
“Mmm…fammi pensare… – disse lei grattandosi la nuca – cosa ti ha regalato lei per il tuo compleanno?”
 
“Una settimana di vacanza in Italia , in Sicilia precisamente, per quest’estate”
 
“Wow! E con chi andrai?”
 
“Non lo so. Il biglietto è soltanto per una persona, quindi…”
 
“WOOOW CHE IDEAA!!!!”
 
“Sul serio???!!! Dimmi!!!”
 
“Regalale l’altro biglietto e portala con te in Sicilia!”
 
“ODDIO!! Ma non è mica la mia fidanzata!!!”
 
“Si, però è pur sempre la tua migliore amica, no?”
 
“Bèh si… – disse con aria incerta – Ma non mi pare di avere altre soluzioni, quindi…”
 
“Fidati, le piacerà”
 
“D’accordo. Grazie Ran”
 
“Figurati. Quando vuoi!”
 
“A presto, salutami il marmocchio!”
 
“Certo! Ciao”
 
E anche questo problema era risolto. Rimaneva l’impresa più ardua. Come dirglielo? Non poteva certo presentarsi e dirlo così. Voleva che fosse qualcosa di speciale, perché, anche se lui non ne era consapevole, lei era speciale.
In ogni caso doveva darsi una mossa, dato che comunque il pomeriggio avrebbe dovuto consegnarlo alla diretta interessata. Perciò si vestì in fretta e furia e sgattailò via col motore diretto all’agenzia viaggi più vicina. Le 11:00
 
Osaka, ore 15:30
 
La mattinata era trascorsa in fretta. Heiji si sentiva stremato, ma al contempo soddisfatto per aver afferrato una fantastica offerta di viaggio. Ovviamente aveva potuto soltanto effettuare la prenotazione e pagare, ma per quanto riguarda il biglietto, ci sarebbe voluto ancora qualche giorno. Per cui, nonostante il suo regalo fosse a dir poco magnifico, quel giorno le si sarebbe comunque presentato a mani vuote e conoscendola, lei ci sarebbe rimasta malissimo.
Troppo stanco per trovare un unteriore soluzione ad un ulteriore problema, si adagiò sul divano per rilassarsi un po’ e accese il televisore. La fortuna volle che l’ultima idea (si spera!), gli fosse suggerita da un film: Smallville*.
Heiji si alzò di scatto, prese il portafogli e uscì celere di casa. Le 16:00
 
Casa Hattori, ore 18:30
 
Dopo aver trascorso un paio d’ore in centro Heiji tornò a casa. Lì ad attenderlo c’era la madre.
 
“Heiji dove sei stato?”
 
“In centro – rispose lui lavativo – Dovevo prendere il regalo a Kazuha che oggi fa 17 anni”
 
“Ah! Te ne sei ricordato vedo. Mi fa piacere! Cosa le hai preso?”
 
“Un casco!!”
 
Casa Toyama, ore 19:00
 
Heiji suonò il campanello di casa Toyama. Anche se aveva l’abitudine di salire sempre dalla grondaia accanto al balcone di Kazuha, per quella volta preferì essere più galante.
La madre di Kazuha sbucò dall’uscio della porta.
 
‘Heiji caro! Se cerchi Kazuha, lei non c’è’
 
‘Ah no?’ chiese lui con aria delusa
 
‘No. Credo sia andata a fare una passeggiata al parco. Era parecchio giù di morale. Immagino perché oggi non ti sei fatto vedere affatto’
 
‘Grazie’ disse lui di fretta, cominciando a correre a perdifiato. Doveva trovarla.
 
Parco di Osaka, ore 19:50
 
Heiji correva come una furia per i viottoli del parco. Aveva perso troppo tempo per arrivare e già s’era fatto buio. Sopraffatto dall’affanno per la fatica, appoggiò il braccio ad uno degli alberi per sostenersi, ma in quel preciso istante la vide. Non poteva sbagliarsi: era sicuramente lei. Aveva lo sguardo rivolto verso l’acqua del laghetto e poggiava le braccia sulla staccionata che circondava quest’ultimo.
Heiji le si avvicinò e le diede un buffetto sulla schiena per farla ridestare. Lei si girò e non appena i loro sguardi si incrociarono, Heiji non potè fare a meno di notare come gli occhi le brillassero di gioia.
 
‘Prima che tu dica qualsiasi cosa – prese parola lui – rispondi ad questa domanda’
 
Lei non rispose. Si limitò soltanto ad annuire.
 
‘Se io ti regalassi un casco, tu cosa faresti con questo?’
 
‘Non lo so, non ha molto senso a dire il vero Heiji’
 
‘E se ti chiedessi di usarlo per girare il mondo con me, tu cosa mi risponderesti?’
 
Lei rimase sotto shok un paio di secondi poi perrò rispose. ‘P-penso che accetterei – disse ancora scossa dalla domanda di prima – Quindi dovrei supporre che questo sia il mio regalo di compleanno’
 
‘Non proprio…guarda all’interno’ le disse lui porgendole il casco
 
Kazuha afferrò l’oggetto titubante poi estrasse un foglio da quest’ultimo. Recitava queste parole: “Magari non in moto, ma con l’aereo mi daresti l’onore di accompagnarmi in Italia quest’estate?”
Girò il foglio e vide il preventivo per il viaggio. Senza neanche dargli una risposta, lo afferrò per il collo e gli saltò di sopra. Le guance di Heiji divennero scarlatte e quando lei scese, lui la prese d’istinto e la strinse in un abbraccio, abbraccio che lei ricambiò senza alcuna esitazione.
Stretto in quell’abbraccio così intenso e sincero, probabilmente Heiji cominciava a darsi una svegliata.
 
 
Image and video hosting by TinyPic *L’episodio di Smallville al quale faccio riferimento è il primo della seconda serie.
  
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