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Autore: Aine Walsh    15/01/2012    3 recensioni
Dopo essersi soffermato per qualche momento a lasciar vagare liberamente la sua mente, si girò di fianco sul grande letto matrimoniale, muovendosi piano per paura di svegliare la figura stesa accanto a lui.
Con un’espressione di completa serenità impressa sul volto e gli occhi di un indefinito e indefinibile azzurro zaffiro che gli brillavano, Matt contemplò silenziosamente la bianca e nuda schiena che le lenzuola avevano dimenticato di coprire.
Il Bellamy pensò che il contrasto creato dalla pelle candida con il nero della stoffa fosse molto più che affascinante.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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From: MeatballFighter
To: DiamondGirl

A te che ami le Slash e mi su/opporti sempre,
se mai passerai di qui, certo... <3



Us Against The World
 

Matthew aprì gli occhi di scatto, risvegliandosi bruscamente - ma senza un forte impatto - dal profondo sonno in cui era scivolato poche ore prima.
La luce filtrava appena dalle tapparelle semichiuse della finestra, con l’effetto di rendere giusto un po’ più visibili le sagome degli oggetti della camera bianca. Nonostante la presenza del sole in quell’angolo di casa fosse pressoché limitata e la luce abbastanza fioca, Matt dovette stropicciarsi gli occhi più volte per poter vedere meglio. Quando ebbe finito, fu persino in grado di notare le piccole particelle di pulviscolo fluttuare nell’aria, come fossero senza peso.
Sorrise al pensiero di sentirsi proprio in quel modo, leggero e fluttuante, come un granello di polvere.
Dopo essersi soffermato per qualche momento a lasciar vagare liberamente la sua mente, si girò di fianco sul grande letto matrimoniale, muovendosi piano per paura di svegliare la figura stesa accanto a lui.
Con un’espressione di completa serenità impressa sul volto e gli occhi di un indefinito e indefinibile azzurro zaffiro che gli brillavano, Matt contemplò silenziosamente la bianca e nuda schiena che le lenzuola avevano dimenticato di coprire.
Il Bellamy pensò che il contrasto creato dalla pelle candida con il nero della stoffa fosse molto più che affascinante.
Si avvicinò cauto, per poi iniziare a premere piano e con dolcezza le sue labbra contro quella liscia e non eccessivamente ossuta schiena, come invece lo era la sua. Dal dorso le labbra si spostarono più in alto, sul collo e dietro l’orecchio, mentre i baci perdevano via via quella tenerezza, lasciando posto a qualcos’altro.
Dal cuscino provenne una risatina soffocata e il famoso frontman non poté fare a meno di sorridere a cuore aperto a sua volta.
«Buongiorno» sussurrò.
Dominic si rigirò e fissò i suoi occhi in quelle due sfere blu, mormorando un sonnacchioso ma felice «Hey» di saluto prima di sollevarsi su un gomito e sfiorare le sue labbra con quelle dell’amato.
In una mossa repentina e previdente, però, Matthew seppe sfruttare abilmente il momento, trasformando quel semplice e innocente sfioramento nel più avido, dolce e passionale dei baci. Arrivò perfino a procurare con un morso una piccola ferita sul labbro inferiore del batterista, che nonostante ciò non si lamentò, estasiato com’era.
Quando i loro visi si separarono, i due restano a guardarsi in silenzio: sapevano entrambi di non aver affatto bisogno di parole. Prima di sera il mondo intero avrebbe saputo del loro amore reciproco e nulla, proprio nulla, sarebbe stato in grado di renderli maggiormente contenti. Magari la gente - fan, amici e famiglie in particolare - non lo avrebbe accettato, magari sarebbero stati ricoperti di insulti e non sapevano cosa aspettarsi dal fedele quanto ignaro Chris, ma perché preoccuparsi? Perché nascondersi ancora? Il loro, di mondo, era certamente e di gran lunga più importante di tutto il resto.
D’un tratto Matt prese a sfiorare i capelli biondi dell’altro uomo, intonando dolcemente le note di una canzone: «You could be the one I'll always love...».
Dom sorrise contro il petto del cantante, pensando che quell’istante di completa perfezione valesse sicuramente la pena di aver sofferto negli anni addietro, forse valesse anche l’aver aspettato tutto quel tempo vissuto.
Quando anche l’ultima strofa della canzone venne cantata, toccò al batterista prendere in mano la situazione, scosso violentemente da un tripudio di emozioni e sentimenti freneticamente in subbuglio che nemmeno lui riusciva a spiegarsi.
Si sollevò agile e andò a posizionarsi - con estrema delicatezza per timore di potergli fare male - sopra il bel Matthew, all’altezza del ventre, per poi, con sguardo malizioso e tono suadente, chiedere: «Riprendiamo da dove abbiamo terminato prima, ti va?».
Matt sorrise eccitato: inutile dire che la risposta era un sì. 

  

There will be an answer, Let It Be...

  Forse l'ultima volta avevo detto che non avrei più rimesso piede in questa sezione, non ricordo... Beh, fatto sta che avevo torto xD
Questa Slash mi è costata un bel periodo di gestazione, tanti scleri e tanti 'scrivi-cancella-riscrivi-ricancella' frenetici, anche se forse non si direbbe.
Non che il risultato mi soddisfi realmente e pienamente, ma ho deciso di pubblicarla lo stesso per salvaguardare quel poco di sanità mentale che mi resta...
Quindi, caro lettore/cara lettrice che hai ardito spingerti fino a questo punto, sappi che ti ringrazio profondamente e che hai tutta la mia stima, ossì.
E adesso ritorno alle mie 'sudate carte', anche se devo dire che ne farei volentieri a meno, uff...
Ti ringrazio ancora :)

A.
  
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