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Autore: sango_79    15/01/2012    4 recensioni
Harry porta Draco a pranzo a casa Weasley. Draco è certo che le cose non andranno bene. Basterà una torta di mele a fargli cambiare idea?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Storia scritta per la Maritombola di Mari di Challenge e per il Zodiaco!Challenge - The city population vs Batz Kimil, the Monkey di Fiumidiparole.
La storia non tiene conto in alcun modo dell'epilogo del settimo libro, né delle morti insensate dei capitoli precedenti ^_^
Di fatto, questo è un esperimento, visto che ho volutamente ridotto all'osso le descrizioni per concentrarmi sui dialoghi. Fatemi sapere se è riuscito o no ^_^


Catastrofe annunciata 

L'arrivo
"Harry, non per voler essere sempre il solito polemico..."
"Ah no?"
Draco lo ignorò.
"Ma sei davvero sicuro che sia una buona idea?"
"E perché non dovrebbe?"
"Forse, dico forse, e sottolineo forse, perché non li hai nemmeno avvisati che mi avresti portato qui oggi?"
"Sanno che avrei portato qualcuno."
"Certo, Harry. Sanno che avresti portato qualcuno. Ma loro si aspettano un giovane mago carino, gentile ed educato. Non me!"
Harry lo guardò come se si stesse sforzando di non fargli notare che stava dicendo un mucchio di fesserie.
"Sono Weasley, Potter. E io sono un Malfoy! Non credi che potrebbero prendere male la mia presenza qui? Per non parlare di tutto quello che rappresenta."
"E perché dovrebbero? Tu sei giovane e carino, sei gentile e sei educato, almeno quando vuoi. Vedrai che li conquisterai" e sorrise convinto.
"Harry!" si lamentò Draco. "Sarà una catastrofe, lo sappiamo entrambi."
"La verità è che mi sono stancato di dover stare lontano da te tutte le volte che vengo a trovarli. Ogni volta che sono qui mi manchi, quindi..."
"Harry!" si stupì Draco, felice.
"Quindi ora entriamo" e bussò alla porta della Tana.
Draco lo fulminò con lo sguardo.
"Harry, caro, mancavate solo voi" li accolse la voce di Molly Weasley appena la porta si aprì. "Non vedevo l'ora di conoscere il tuo... Oh, Merlino!"

Le presentazioni
"Molly, sono sicuro che lo conosci già, ma vorrei presentartelo come si deve" esordì Harry. "Draco, lei è Molly Weasley, la mia mamma adottiva" e sorrise furbo, mentre la donna si gonfiava d'orgoglio. "Molly, lui è Draco Malfoy, il mio fidanzato" e sorrise adorante, mentre guardava il biondo al suo fianco.
"È un piacere, signora Weasley. Harry non fa che cantare le sue lodi."
Molly arrossì leggermente quando Draco le prese la mano e se la portò alle labbra per baciarla.
"Oh sì, beh... entrate, forza, il pranzo è già pronto."
"Si sente" fece Harry tutto felice, annusando l'aria. "È profumo di torta alle mele, quello che sento?"
"So che è la tua preferita, caro, l'ho fatta apposta."
"Anche Draco la adora."
"Sì, ecco, ne ho fatto un paio, giusto per essere sicuri che bastasse. E se vi fermate anche a cena, ho già pronto l'impasto per altre due."
"Ci fermeremo con immenso piacere" intervenne Draco.
"Ma non dovevamo..."
"Torta di mele, Potter. E a giudicare dall'odore sembra la più buona che abbia mai mangiato" lo mise a tacere Draco, guadagnandosi un sospiro rassegnato da parte di Harry e un'espressione compiaciuta da parte di Molly.

La Tana dei leoni
"Harry! Stavamo aspettando soltanto voi per..." ma la voce di Arthur si spezzò, quando li vide. "Oh, Merlino!" sussurrò.
"Harry?" fece Ron, stridulo. Hermione, invece, non sembrava avere abbastanza forza per parlare.
"Draco, questa è la famiglia Weasley. Arthur," e iniziò a indicarli man mano che glieli presentava "Bill e sua moglie Fleur, Fred e George, Charlie, Percy, Ron e Hermione li conosci già e credo che tu conosca anche Ginny. Famiglia," e mise un braccio sulle spalle di Draco, avvicinandosi a lui "questo è Draco Malfoy, il mio fidanzato."
"Il tuo... cosa?" quasi urlò Ginny.
"Fidanzato."
"Ma... ma... avevi detto che era carino" lo accusò Ron, ormai prossimo a una crisi di nervi.
"Sì, ho mentito, è vero, hai ragione. Draco non è carino, lui è bellissimo, lo so.
"Avevi detto che era gentile" gli fece notare Charlie, come se stesse discutendo del tempo.
"Lo è! Con me lo è sempre. Cioè, quasi sempre" e lanciò uno sguardo più che esplicito al suo compagno, che fece ridacchiare qualcuno e assumere a Ron un preoccupante colorito verdognolo.
"E educato" rincarò la dose Bill, che a onor del vero sembrava decisamente divertito da quella situazione.
"Draco è un perfetto Lord, ha delle maniere impeccabili ed è estremamente educato" confermò Harry.
"È Malfoy!" sbottò Hermione, come se quello fosse sufficiente a chiudere il discorso. E non solo quello, magari.
"Sì, me ne ero già accorto, grazie. Lui è il mio Malfoy" e lanciò un altro sguardo adorante al ragazzo fermo al suo fianco.
Hermione gemette disperata e Ron sbatté la testa sul tavolo.

Il pranzo
"Questo pasticcio di carne è davvero ottimo, signora Weasley. È una ricetta segreta o posso convincerla a darmela? Harry mi ha sempre detto che adora il suo pasticcio."
"Oh, ma certo che te la do, caro!"
"Questa discussione è vagamente inquietante" disse Fred.
"Disturbante, per certi versi" concordò George.
"Che c'è che non va?"
"Niente, mamma" intervenne Bill, con un sorriso rassicurante per la madre e una strizzatina d'occhio per i fratelli. "Credo che Fred e George siano solo rimasti colpiti dal fatto che tu e Malfoy andiate così d'accordo, nonostante il pochissimo tempo che avete passato insieme."
"Oh, ma è perché abbiamo qualcosa di importante in comune."
"E cosa?" intervenne Percy, che aveva seguito il discorso ma non aveva idea di cosa potessero avere in comune sua madre e Draco Malfoy.
"Ma l'amore per Harry, ovviamente!" rispose Molly.
"Sempre più disturbante" scosse la testa George.
"E inquietante" gli diede man forte Fred.
"Credo che vomiterò, davvero" si disperò Ron.
"Non a tavola, Ronald. Forse dovresti andare in bagno" consigliò Molly.
Ron ricominciò a sbattere la testa sul tavolo.

La catastrofe
"Ron," chiamo Harry "ti dispiace passarmi la maionese?"
Negli occhi di Ron brillò, per un istante, una luce sinistra.
"Ma certo, amico" sorrise affabile.
Sfoderò la bacchetta e la agitò verso il vasetto di maionese. Che un istante dopo finì, capovolto, sui pantaloni di Draco.
"Ops, chiedo scusa" disse Ron, cercando senza troppo successo di soffocare le risate.
"Weasley!" ringhiò Draco, momentaneamente paralizzato dall'orrore. "Erano pantaloni da cento galeoni, razza di imbecille" e con un colpo di bacchetta lanciò il barattolo mezzo vuoto verso Ron, centrandolo in pieno petto e imbrattando per bene la sua camicia blu.
"Me l'aveva regalata Hermione" si infuriò il rosso, puntando la bacchetta verso Draco, pronto a un duello a suon di incantesimi.
"Ronald Weasley! Rinfodera subito la tua bacchetta" ordinò Molly, rivolgendo al figlio uno sguardo di fuoco.
"Ma..."
"Niente ma. Vai a cambiarti. Ora!"
Poi, quando il figlio fu uscito dalla cucina, si rivolse a Draco.
"Mi dispiace, caro. Vieni, andiamo in bagno a darci una ripulita e vediamo cosa si può fare per quella macchia, va bene?"
Draco si alzò per seguirla, ubbidiente, e Harry gli si affiancò subito, lasciando la stanza insieme a lui al seguito di Molly.
Il silenzio sceso intorno al tavolo venne interrotto dalla voce affranta di Hermione.
"Oh, Merlino! Perché proprio Malfoy?" si lamentò. "E adesso cosa facciamo? Cosa succederà?"
"Guarda, per come la vedo io," intervenne Ginny "il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio."
"Giusto, dobbiamo assolutamente fare in modo che Ron e Malfoy non vengano alle mani" concordò subito Hermione.
"No, dobbiamo solo sperare che la mamma non affatturi Ron per essere stato scortese e maleducato con un ospite" e si ficcò in bocca una forchettata di patate con la maionese, per nulla preoccupata.
Hermione gemette e sbatté la testa sul tavolo.

La torta
"È deliziosa. La migliore che abbia mai mangiato."
"Te lo avevo detto" gli fece notare Harry.
"Ma è davvero deliziosa!" insistette Draco. "Signora Weasley, deve assolutamente promettermi che la farà tutte le volte che verremo a pranzo da voi."
"Ma certo, caro. L'unica cosa che mi dispiace è che Harry non viene più a trovarci spesso come una volta" confessò Molly, malinconica.
"Verremo almeno un paio di volte alla settimana, ha la mia parola. È disdicevole che Harry trascuri la sua famiglia, non possiamo certo permetterlo."
"Draco?" lo chiamò Harry.
"Che c'è?" chiese lui, dando un altro morso alla sua seconda fetta di torta.
"Weasley, ricordi?"
"Torta di mele, Potter. La migliore che abbia mai mangiato" e il discorso fu chiuso.

Camera da letto
"Non è andata poi così male" concesse Draco.
"Visto?"
"Certo, sarebbe andata meglio senza la donnola a far danni."
"Ron ha fatto una sciocchezza, hai ragione, ma non è stata comunque la catastrofe annunciata che avevi predetto."
"Vero. E dubito anche che ci riproverà un'altra volta."
"In effetti, quando vuole Molly sa fare paura" concordò Harry.
"È più terrorizzante lei di un Mangiamorte. La donnola avrà problemi a sedersi almeno per un paio di giorni."
"Non dovresti essere così compiaciuto, sai?" lo sgridò Harry.
"Ah no?"
Harry sbuffò divertito.
"Non sono così male, i Weasley" confessò Draco, dopo qualche minuto passato a cercare la giusta posizione sui cuscini.
"Lo so. Sono la mia famiglia" constatò Harry, dal suo posto sul petto di Draco.
"E la signora Weasley ci ha dato tutta la torta che è avanzata" esultò il biondo.
"Inizio a essere geloso di quella torta" si imbronciò Harry.
Draco si mosse rapido e lo spinse con le spalle sul materasso.
"È deliziosa" confermò. "Ma non esiste nulla al mondo più buono di te" e nella stanza, per l'ora successiva, risuonarono solo sospiri, gemiti e schiocchi di pelle contro pelle.

   
 
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