Fanfic su artisti musicali > Robbie Williams
Ricorda la storia  |      
Autore: Shizuru117    07/04/2004    4 recensioni
Che dire, a Kaori sarà molto familiare questa storia! E' dedicata a Robbie Williams, perchè mi sembrava giusto così. Una storia che chiunque potrebbe raccontare...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una canzone è un sospiro fatto di niente,

Innanzitutto, ringrazio chiunque abbia aperto questa pagina!^^ Come avrete già capito, questa fanfiction parla di una canzone ma non è una songfic. Ho deciso di pubblicarla perché, a me personalmente, è piaciuta molto. Prima vi lasciarvi alla lettura, però, vorrei dirvi a chi è dedicata:

**A Kaori28 e Itsuki86, perché non mi hanno mai voltato le spalle nel momento del bisogno.

**A Robbie Williams, perché la sua canzone mi dava sempre un motivo in più per vivere.

**A Gianluca, perché è merito (?!) suo.

**A tutte coloro che leggeranno e recensiranno, perché sappiano affrontare i loro problemi, senza mai abbassare la testa e piegarsi al volere altrui. Grazie ancora!^^ Bacini, Shi*

 

 

 

 

 

Una canzone è un sospiro fatto di niente,

ma, se qualche volta ti ha afferrato,

ti rimane dentro per sempre…

può aprirti il cuore con la ragione o il sentimento…

è una scatola magica, un manifesto che puoi riempire

con volti e fatti da raccontare…

Francesco Guccini.

 

 

 

~La tua canzone…la mia canzone…~

 

E’ proprio vero che, ognuno di noi, ha molti ricordi legati ad una canzone in particolare e, anche io, pur essendo molto giovane, sono rimasta affezionata ad un “componimento” che mi è stato d’aiuto in un momento difficile della mia vita.

 

Solitamente sono una persona molto allegra e solare, con il sorriso sempre sulle labbra eppure, fino a poco tempo fa, io non ero così. Tutti dicono che ho un carattere forte ma, in realtà, posso essere ferita anche da una semplice carezza.

 

L’anno scorso è stato duro e, arrivata ad un certo punto, trovavo difficile persino riuscire a parlare serenamente con i miei genitori o i miei amici. E così, mi chiudevo in me stessa, cercando di scomparire in un abisso senza fondo, così da non vedere nessuno, così da non ricordare.

 

Quante lacrime versate in quel cuscino candido che, in quel momento, mi sembrava la cosa più confortante del mondo. Poi c’era il mio stereo, sempre lì, spento, che mi guardava silenzioso. Non ricordo quando è stata la prima volta che ascoltai “Nan’s song”, rammendo solamente che, in uno dei miei giorni oscuri, avevo quel cd sulle mani. Non so cosa mi spinse a premere il bottone play, forse era il destino che, dispiaciuto per ciò che aveva fatto, mi dava una cosa per la quale essere felice.

 

Quella melodia…quel dolce pianoforte e la delicata chitarra…mi hanno incantata da subito. Non sapevo il significato di quelle parole (era in inglese) eppure, quella voce calda e melodiosa, mi infondeva una sensazione di tranquillità, dimenticandomi per un attimo cosa stavo passando.

 

Era così bello ascoltare quella canzone, così soave e delicata, come una rosa in fiore. Da quel giorno, diventò un rituale. Ogni volta che mi sentivo giù, ogni volta che avevo bisogno di stare da sola, ogni volta che avrei voluto piangere fino a versare tutte le mie lacrime…ero lì, in camera. Sapevo che il mio stereo non mi avrebbe mai abbandonata né giudicata, che quella voce che amavo tanto non mi avrebbe mai voltato le spalle.

 

Così cominciò la mia ricerca spasmodica, per interpretare quelle parole così senza senso, per capire il vero significato di ciò che ascoltavo ogni giorno.

 

Alla fine lo trovai.

 

Parlava di una ragazza, per la quale era giunta l’ora della fine, dell’amore che il cantante provava per lei, di tutte le notti che passava piangendo, nella speranza di svegliarsi da un brutto sogno. La prima cosa che feci, appena ebbi appreso quella notizia, fu quella di riascoltare la “mia” canzone. Piansi molto, ma quelle non erano lacrime di disperazione, bensì di gioia perché, dopo tanti mesi, qualcuno capiva finalmente come mi sentivo; lacrime di liberazione, perché, in qualche modo, stavo cominciando a rinascere.

 

Dovette passare molto tempo prima che ritornassi la vera me, che non nega un sorriso  nessuno. E’ stupido dire così però, quella canzone…è stata più significativa di mille parole, di mille sguardi. Era l’unica cosa che mi dava serenità, una spinta ad andare avanti, noncurante di ciò che mi poteva riservare il domani.

 

Ora sto bene e, nel mio piccolo, sono cambiata. Non posso dire che i miei amici non mi sono stati difficili ma…è difficile poter comunicare a parole le miriadi di sensazioni che una persona prova. Colgo l’occasione per dire grazie, una parola che non potrà mai descrivere il mio immenso senso di gratitudine per Robbie. Perché la sua canzone è stata veramente “un sospiro fatto di niente, che mi ha afferrata e mi rimarrà dentro per sempre”.

 

Perché, in un mondo dove non contano le emozioni, lui è riuscivo, implicitamente, a dirmi qual’era la mia strada. Non so che cosa avrei fatto senza quel pianoforte, quella chitarra p quella voce…forse sarei ancora qui, a piangermi addosso, convinta di vivere in un incubo.

 

Adesso, se mi capita di ascoltarla, nel mio volto si dipinge un sorriso pieno di dolcezza e non piango più. Non credete che una canzone è solo qualche parola buttata lì, a caso. E’ uno strumento potentissimo, usato nel modo giusto, e può essere molto più utile di tutte le dannate pillole di questo mondo.

 

Bisogna imparare che, quando uno è solo o triste, basta prendere un cd o una cassetta, inserirli nello stereo e poi…estraniarsi per un attimo da quel mondo che tanto ci fa soffrire.

 

~Fine~

 

 

 

Post Scriptum: Come al solito, spero che vi sia piaciuta. E’ abbastanza corta ma…colpo di scena…era un tema. Molti di voi si chiederanno, ma perché ha messo un tema sulle fanfic su attori? La risposta è semplice. Partendo dal presupposto che l’ho scritta veramente con il cuore, è un ringraziamento speciale a Robbie Williams. Tutto ciò che sta scritto qui, è accaduto veramente anche se, per mia personale riservatezza, non ho fatto alcun riferimento. Al solito, vi pregherei di dirmi cosa ne pensate (si accettano anche critiche, don’t worry!^^) e poi…volete sapere quanto mi ha messo la prof per questo ambaradan di roba? 7 ½…Mah, così è la vita!^^ Grazie!

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Robbie Williams / Vai alla pagina dell'autore: Shizuru117