A
volte i sogni si avverano...
Questa
sera non ci sono molte stelle in cielo...
Sospiro
flebilmente socchiudendo gli occhi. Sono giorni che non torno all'epoca Sengoku
e lui nemmeno è venuto a cercarmi. Scommetto che è ancora lì, come sempre,
seduto con l'aria scocciata e le mani che tamburellano frenetiche per terra. Fa
sempre così, Inuyasha.
Ripenso
a tutte le volte che abbiamo litigato, al suo sguardo leggermente accigliato,
alle labbra disposte in una smorfia e a quei sospiri profondi quanto carichi di
rabbia e noia.
Sapeva
che avevo ragione io, che non poteva seppur volendo, nascondermi la
verità.
Era
andato da lei, le aveva parlato, l'aveva abbracciata e poi anche
baciata...sapevo tutto.
Avevo
visto, sentito tutto,
purtroppo.
Quelle
labbra vicine, troppo per poter trovare nascondiglio nella bugia di una
svista,
Quei
sospiri troppo profondi per poter fingere di non aver
sentito...
Era
tutto troppo vero, maledettamente evidente.
Un
incubo che non lascia spazio per sognare, poter sperare...ti risucchia in quel
vertice d'emozioni chiamate torture e
basta. Non puoi fuggire, sei condannata a soffrire in
eterno.
Stop.
La tua vita è finita non puoi più far nulla...
E
allora gridi, piangi, ti disperi ma sei sola. Maledettamente sola e nessuno può
aiutarti, allungare la mano e tirarti su oppure scuoterti e dirti con un morbido
sorriso sul volto "tranquilla era solo un sogno...". Ci siete tu e la tua
sofferenza, nessun altro.
-
Kagome non vieni a tavola?
Sussulto
un attimo e scuoto la testa.
-
no mamma, sono molto stanca, ho solo bisogno di riposare,
scusami...
Mi
dirigo così a passo svelto nella mia stanza, non faccio altro che gettarmi a
peso morto sul letto e abbracciare il cuscino.
Chissà
cosa staranno facendo gli altri, cosa starà facendo lui?!
Una
fitta mi stringe lo stomaco mentre un piccolo sorriso di scherno colora il mio
volto cupo.
Che
sciocca - penso
- sarà sicuramente con
lei...
Un'altra
fitta, stavolta più in alto, verso sinistra, sì proprio al cuore, avete capito
bene...
Gli
occhi iniziano a bruciarmi, stringo ancora di più il cuscino e sento che è
umido, leggermente bagnato. Sospiro flebilmente mentre altre lacrime, sempre
amare, rigano le mie guance per andare poi ad infrangersi insicure sul morbido
guanciale.
Sto
soffrendo, dilaniandomi l'anima come quella sera e lui non c'è, non è venuto qui
per confortarmi, magari a dirmi che la mia è solo insicurezza, che ama solo
me...
Favole.
Solo stupide e insensate favole, nient'altro.
Mi
alzo dal letto, strofinandomi gli occhi, arrossandoli ancor di più, riesco a
notarlo dalla finestra, che aperta, mi guarda impassibile. Non parla, riflette
solo il mio aspetto e chissà, magari se potesse, invece mi direbbe qualcosa, mi
conforterebbe...
Scuoto
la testa e sospiro profondamente. Sto impazzendo. Perfetto...ci mancava solo
questo! Beh, comunque è vero che l'amore fa impazzire...
Una
ventata d'aria fredda mi colpisce dura e prepotente le guance, provocandomi un
leggero prurito. Non mi ha avvertita, ha agito vigliaccamente, prendendomi alla
sprovvista. Proprio come lui...
Inuyasha
Inuyasha
Inuyasha...
Il
suo nome mi rimbomba nella testa, provocandomi un intermittente dolore alle
tempie.
Vuole
farmi ancora male, non gli basta evidentemente, quello che già mi ha
fatto...
Chiudo
gli occhi, stringendoli severamente, come per farli
sparire...
Poi
li apro di colpo e vedo tutto nero.
Sorrido
amaramente. Avrei dovuto farlo anche
quella sera - penso - almeno avrei
evitato di assistere a quella scena...
Le
stelle tornano curiose ad osservarmi. Ho ripreso a vedere. Per un
attimo mi ero illusa del contrario.
Abbasso
gli occhi e come guidata da una strana forza, un'improvvisa speranza mi
volto...
-
ciao Kagome.
Inuyasha.
Non
ci credo, è lì sul mio letto che scuote la testa...
-
I-Inuyasha... - biascico io, ancora leggermente scossa - co-come
hai...?!
-
semplice - m'interrompe lui afferrando la mia domanda - tu eri lì con gli occhi
chiusi ed io, per evitare di farti prendere un infarto, sono entrato
silenziosamente. Sai, anche se non sembra ci tengo a te...
Arrossisce
di colpo e distoglie lo sguardo da me.
Io
sorrido, abbasso gli occhi e poi torno a fissare i suoi ambrati - veramente mi
hai colto lo stesso di sorpresa dato che non mi aspettavo che
tu...che...
-
lo so - risponde lui, interrompendomi nuovamente.
Restiamo
per un attimo in silenzio a guardarci senza dire niente.
Io
sospiro e prendo coraggio. Glielo chiedo.
-
perché sei venuto?
Lui
sussulta un attimo. Forse non se l'aspettava una domanda del genere...o almeno
non così, tutto d'un fiato!
-
perché...perchè mi andava - risponde lentamente.
Io
resto in silenzio e lui, con mio gran stupore, continua a parlare, sussurra una
cosa che mai e poi mai avrei immaginato di sentirmi dire da
lui...
-
perché mi sei mancata Kagome.
Ha
le guance rosse e gli occhi un po’ impauriti, curiosi di avere una
risposta...
Ma
io non dico niente. Non so veramente cosa rispondere...sono confusa, spiazzata
dalle sue parole.
Torno
così fuori al terrazzo, a guardare le stelle, sperando di trovare in esse una
risposta, un consiglio...ma non arriva niente, almeno alle mie
orecchie.
In
compenso sento una mano sfiorarmi la spalla destra. In un attimo mi ritrovo a
navigare in una pozza d'oro, nei suoi occhi, insomma...
Si
avvicina lentamente soffermandosi vicino al collo.
-
e c'è un altro motivo ancora Kagome se proprio vuoi saperla tutta... - mi
sussurra - ...sono venuto perché mi sono reso conto che l'unica persona che
amavo davvero non era accanto a me, che avevo commesso un grande errore a
lasciarla fuggire via, ad allontanarsi da me...
Non
aggiunge altro ed io nemmeno replico. Mi basta sentire le sue labbra sfiorare le
mie e le sue mani carezzare le mie guance, nient'altro.
...Mi
basta aver capito che a volte i sogni si avverano...
Spero
che questa one-shot vi sia piaciuta...com'era? decente, bella...schifosa? XD
Attendo i vostri pareri con ansiaaaaaa >.< non deludetemi please *.*
bacioni a tutti dalla vostra Jessychan91.