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Autore: Vivian McStyles    15/01/2012    1 recensioni
Salve a tutti.
Il mio nome è Vivian Price, ho 16 anni e vengo dall'Italia, a causa di problemi economici mi sono dovuta trasferire a Londra.
La mia più grande passione è la musica, senza di essa non vivrei.
Amo stare in compagnia anche se ho un po' di difficoltà a fare amicizie essendo timida, ma quando le persone diventano molto importanti per me, gli do anche l'anima.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati circa due, tre giorni da quando mi ero trasferita a Londra. Città chic, vintage, piena di strade illuminate, una città magica insomma. Anche se per me, non lo era. Forse perché ho dovuto lasciare il mio paese a causa di problemi economici. E di conseguenza, ho perso tutti i miei amici. I primi giorni sono stati al quanto terribili, visitare una città da sola non è chissà poi quanto bello. La cosa più terribile è stato il mio primo giorno di scuola, non ero ancora preparata del tutto a fare nuove conoscenze. -Tesoro, non vorrai fare mica tardi al tuo primo giorno di scuola?- Urlò mia madre cercando di farsi sentire. -Mh, fammi dormire un'altro po'. - risposi con voce assonnata coprendomi il viso con la coperta. Lo scricchiolio delle scale si poteva udire anche dall'altra parte del mondo. Bussò alla porta della mia camera, e si avvicinò al mio letto per poi levarmi la coperta dal viso. -Tesoro dai svegliati, farai tardi.- mi disse dolcemente. -Okay, okay! scendo.- dissi con tono scocciato. -Dai, ti aspetto giù per la colazione.- Mi diede un bacio sulla fronte e scese di sotto. Scocciata, mi alzai dal letto e iniziai a prepararmi. Mia madre mi accompagnò a scuola, era davvero imbarazzante farsi accompagnare dalla propria madre, soprattutto al primo giorno di scuola. Anche perché, appena scesi dalla macchina, essendo nuova tutti iniziarono a squadrarmi da testa a piedi. Salutai mia madre che mi disse con tono dolce come sempre. -In bocca al lupo!- -Crepi!- risposi e mi avviai disorientata, pur non sapendo dove andare. Entrai nella scuola e ad un tratto vidi una ragazza correre verso di me. -Hey ciao! Mi chiamo Jennifer, ma chiamami Jenny.- mi disse con tono al quanto esaltato. - Ahm.. ciao!- dissi timidamente, abbozzando un sorriso. -Tu, saresti?- chiesi con tono incuriosito. -Giusto, che sciocca! Sono la responsabile della 2A, la tua futura classe.- rispose con tono eccitato. - Tu saresti Vivian Price giusto?- aggiunse. -Sisi, centrato in pieno.- sorrisi stringendo i quaderni al petto. -Seguimi, ti faccio visitare la scuola.- disse prendendomi la mano. Beh, la scuola non era niente male. Era ben attrezzata e molto spaziosa, non potevo lamentarmi. La cosa peggiore però era comunque quella di fare nuove conoscenze. Jenny mi accompagnò nell'aula dove quella mattina si svolgevano le lezioni. La prima era Fisica, camminai nel corrodoio che divideva i banchi e mi sedetti infondo a tutto. Alla mia destra era seduto un ragazzo dai capelli castani, occhi castani e delle lentiggini sul viso. Non ci si poteva lamentare dei ragazzi che c'erano nella 2A, ma comunque era ancora presto e non conoscendoli non m'interessava ancora nessuno. Non mi ero mai sentita però così osservata in vita mia. Alcune ragazze continuavano a fissarmi per poi farfugliare qualcosa d'incomprensibile fra di loro. Era insopportabile. Al suono della prima campanella entrò la professoressa, appena mi alzai in piedi, come segno di rispetto, ella mi fece segno di avanzare verso di lei per presentarmi alla classe. Mi schiarii la voce e con tono timido iniziai a parlare. - S-Salve a tutti. Il mio nome è Vivian Price, vengo dall'Italia a causa di problemi economici, che non ho ancora capito del tutto, mi sono dovuta trasferire quì a Londra. Avendo lasciato i miei amici ho bisogno di fare nuove conoscenze, anche se non ne sono molto capace.- abbozzai un sorriso, ero al quanto tesa e imbarazzata. Poi continuai. -Spero di riuscire a conoscere tutti e di diventare presto vostra amica. Grazie.- Ringrazai la prof e tornai al mio posto. All'improvviso un ragazzo entrò di scatto nell'aula, affannava. Era alto e magro, capelli mori e arruffati. Occhi grandi e profondi di un colore misto tra il verde e l'azzurro. Aveva delle labbra piene di un rosa per cui molte ragazze avrebbero dato qualsiasi cosa. Mi ero totalmente incantata dei suoi occhi, erano così intensi e seducenti. Ad un tratto il ragazzo avanzando verso il suo posto, si voltò verso di me e sorrise. Io arrossii e di scatto abbassai lo sguardo mordendomi nervosamente il labbro inferiore. -Mi sà che la sveglia non è suonata neanche oggi, vero signorino Styles?- Gli chiese la prof con tono al quanto arrabbiato. -Mi scusi Prof.- rispose egli con tono innocente. L'ora passò più veloce di quanto mi aspettassi. Il ragazzo, che da quanto avevo capito faceva di cognome Styles, si alzò dal proprio posto e si avviò verso il suo gruppetto di amici. Io raccolsi tutti i miei quaderni e mi avviai verso il mio armadietto, che tra l'altro, ancora non sapevo dove e qual'era, quando all'improvviso lo Styles si voltò verso di me e... [To be continued.]
  
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