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Autore: shamrock13    16/01/2012    2 recensioni
Gentile signor Harry Potter,
a seguito degli eventi svoltisi presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts fino allo scorso giugno, il corpo docenti, il consiglio scolastico e l’Ufficio per l’Istruzione Magica del Ministero della Magia hanno deciso, di comune accordo, di invalidare il passato anno di istruzione impartita agli studenti frequentanti la suddetta scuola.
Tutti gli studenti sono quindi chiamati a ripetere l’anno (o a frequentarlo per la prima volta se precedentemente impossibilitati), al fine di conseguire una istruzione magica solida, completa e giusta.
Lei è quindi atteso, assieme a tutti i suoi colleghi, al binario 9 e 3/4 della stazione di King’s Cross il giorno 1 Settembre alle ore 11 per l’inizio del nuovo anno scolastico ed è pregato di acquistare il materiale che troverà indicato nella pergamena allegata.
Minerva McGranitt, preside.
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La storia inizia due mesi dopo la caduta di Voldemort. Personaggi, luoghi e i rapporti tra i protagonisti sono quelli descritti dalla Rowling, cerco di ricalcarne, per quanto possibile, psicologie e atmosfere generali mentre immagino il 7° anno ad Hogwarts.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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PROLOGO

 
Quella mattina Harry scese nella cucina del numero 12 di Grimmauld Place scalzo, indossando una T-shirt e dei pantaloncini dei Wigtown Wanderers. Ginny diceva che il rosso e la mannaia gli donavano molto, lui li usava come pigiama perché erano entrambi larghi, elastici e comodissimi.
 
Con un grande sbadiglio si sedette al tavolo della cucina raddrizzandosi gli occhiali sul naso. La posta era già stata consegnata e Kreacher l’aveva disposta con ordine sul tavolo, ma per il momento Harry non se ne curò. Le decine di lettere che ogni giorno riceveva erano tanto eterogenee quanto inutili.
 
Solo ieri aveva aperto tredici lettere da ammiratori in ogni parte del mondo, una dozzina di offerte di lavoro in campi che non gli interessavano in nessun modo e sei o sette proposte per delle pubblicità, come quella del solvente Biancolindo, per calderoni così puliti da poter finalmente distinguere il colore della vostra pozione! Ron riteneva che Harry fosse un emerito mentecatto a non accettare quelle proposte; alcuni proponevano cifre imbarazzanti anche solo per una sua foto, ma tutto quello che Harry voleva era un po’ di tranquillità, e poi non aveva bisogno di soldi. “Puoi sempre darli a me!” replicava l’amico nonostante la sua faccia fosse su una decina di pubblicità diverse e avesse già guadagnato un discreto gruzzolo, il quale andava a sommarsi al premio in denaro ottenuto dal ministero per “i servigi resi da Harry James Potter, Ronald Bilius Weasley e Hermione Jean Granger all’intera comunità magica della Gran Bretagna e non solo.”.
 
C’erano poi le lettere del ministero e le convocazioni a feste ed eventi ufficiali, che Harry declinava puntualmente con cortesia. I rapporti tra lui e il ministero non erano più così tesi con Kingsley Shacklebolt al timone ma Harry preferiva godersi un po’ di meritato riposo.
 
Sbirciò le copertine de Il Cavillo (era il primo Agosto, giorno in cui il usciva nuovo numero), che titolava I Mangiamorte si riorganizzano – possibile l’utilizzo di Sbrozzoli per riacquistare il potere? (Harry non poté fare a meno di sorridere per quelle parole), e della Gazzetta del Profeta, dalla quale una sua foto di repertorio faceva capolino in prima pagina. Erano passati due mesi dall’ultima battaglia ad Hogwarts, ma l’euforia del mondo magico non era ancora scemata.
 
“Kreacher?”
 
Crack! “Il padrone ha chiamato?” il brutto e vecchio elfo domestico della famiglia Black si inchinò profondamente davanti ad Harry, mandando a cozzare sul pavimento il falso medaglione di Regulus Black che portava al collo. L’aspetto dell’elfo, così come quello della casa, era perfetto ed impeccabile; quasi tutti i manufatti della famiglia Black erano scomparsi, tutti i muri erano stati ritinteggiati e il mobilio era stato completamente rinnovato. Dal momento che Harry era ora l’unico possessore dell’edificio aveva pensato di rinnovarlo come meglio credeva.
 
“Si. Potresti farmi un po’ di caffè per piacere? E magari riscaldare alcune delle tue ottime brioches?” domandò il ragazzo sbadigliando nuovamente.
 
“Il padrone ritiene che sarà raggiunto a breve anche dalla cara signorina Granger e dagli adorabili Weasley?” anche i modi dell’elfo erano molto migliorati dall’anno precedente e Harry non smetteva mai di stupirsene.
 
Sorridendo rispose “Ginny scenderà tra poco, ed anche Hermione credo. Non farei troppo affidamento sull’adorabile Ronald però, almeno non fino alle undici.” I suoi migliori amici e la ‘sua’ Ginny, dopo una settimana di permanenza ciascuno a casa propria, avevano deciso di passare con lui le vacanze estive, aiutandolo nel restauro della casa e passando gran parte del resto del tempo spaparanzati sui numerosi nuovi divani, crogiolandosi nel dolce far niente.
 
“Molto bene. Il padrone ha notato che lui e i suoi ospiti hanno ricevuto della posta?”
 
“Si Kreacher, grazie; leggerò tutte queste inutili scartoffie dopo colazione.” Indicando le pile di buste che l’elfo aveva sapientemente diviso in pile secondo i mittenti e gli argomenti.
 
“Credo che le prime lettere possano interessare al padrone in maniera particolare.” Replicò l’elfo avviandosi verso la cucina.
 
Solo ora Harry notò le quattro buste di pesante pergamena. Su quella superiore c’era scritto:
 
Signor H. Potter
Tenuta Black
Grimmauld Place n. 12
Londra
 
Sulle altre l’indirizzo era lo stesso ma recava i nomi dei suoi amici. Harry sentì le farfalle nello stomaco, riconosceva quell’inchiostro verde. Girò la busta guardando il sigillo, Ricordando per un istante la prima volta che lo aveva visto, su una busta recapitata al 4 di Privet Drive.
 
Impresso nella ceralacca c’era il blasone di Hogwarts.
 
Aprì con impazienza la busta che conteneva due fogli di pergamena e un piccolo distintivo, quello da capitano della squadra di Quidditch che aveva già indossato due anni prima.
 
Con un sorriso lo mise da parte, e iniziò a leggere il primo dei due fogli.
 
Gentile signor Harry Potter,
 
a seguito degli eventi svoltisi presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts fino allo scorso giugno, il corpo docenti, il consiglio scolastico e l’Ufficio per l’Istruzione Magica del Ministero della Magia hanno deciso, di comune accordo, di invalidare il passato anno di istruzione impartita agli studenti frequentanti la  suddetta scuola.
Tutti gli studenti sono quindi chiamati a ripetere l’anno (o a frequentarlo per la prima volta se precedentemente impossibilitati), al fine di conseguire una istruzione magica solida, completa e giusta.
Lei è quindi atteso, assieme a tutti i suoi colleghi, al binario 9 e ¾ della stazione di King’s Cross il giorno 1 Settembre alle ore 11 per l’inizio del nuovo anno scolastico ed è pregato di acquistare il materiale che troverà nella pergamena allegata.
Ricordiamo inoltre che quest’anno, a quattro anni di distanza dalla passata edizione, avrà luogo il Torneo Tremaghi; in memoria degli avvenimenti di cui Hogwarts è stata protagonista e in segno di rispetto ai caduti delle battaglie, i presidi di Durmstrang e Beauxbatons hanno deciso, assieme all’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici del Ministero della Magia, che anche quest’anno il torneo si svolgerà nella nostra scuola.
Con l’augurio di passare delle buone vacanze estive porgo i più cordiali saluti,
 
Minerva McGranitt, preside.
 
Harry non se n’era accorto ma sorrideva a 32 denti. Scorse in fretta la lista dei testi che avrebbe dovuto procurarsi in vista dei M.A.G.O. e notò solo ora un biglietto scritto a mano che era parzialmente scivolato fuori dalla busta.
 
Harry,
 
sono lieta di poter essere tua preside per almeno un anno.
So che sarai molto impegnato con i M.A.G.O. e il Quidditch quest’anno (sicuramente non in quest’ordine) ma ti chiedo di prendere in considerazione l’idea di riformare l’ES. Ritengo, ma qui lo dico e qui lo nego, che abbia un valore didattico di molto superiore alle comuni lezioni essendo libero dal pregiudizio che immancabilmente accompagna qualsiasi lezione tenuta da un adulto.
Ti aspetto nel mio ufficio il primo giorno di lezione.
Goditi le vacanze, caro ragazzo!
 
M. McG.
 
Con un gran sorriso stampato in faccia, faticando a trattenere l’entusiasmo disse “Kreacher, prepara la colazione per quattro!” e si tuffò nuovamente nel corridoio senza attendere una risposta. Salì i gradini a tre a tre, verso le camere da letto, gridando: “Ginny! Ron! Hermione! Giù dalle brande, pigroni, dobbiamo andare a Diagon Alley!”
 
 
 
 

NOTE DELL’AUTORE
 
Spero di avervi stuzzicati e incuriositi!
 
Questa Fanfic è il mio primo esperimento per quanto riguarda le storie “lunghe”, su più capitoli.
 
Ho in testa una traccia e spero di riuscire a dedicare alla storia abbastanza tempo per svilupparla come vorrei e arrivare fino in fondo.
 
Inutile dire che parte tutto da un osservazione: ok, ok, i nostri eroi hanno salvato il mondo magico. Non sono ancora diplomati però o sbaglio? Voldemort o non Voldemort, eroi o non eroi, la scuola va finita. Come sarà questo primo anno di spensierata pace per il mondo magico? Sarà solo rose e fiori o ci saranno delle ombre? Sono tutti rassegnati alla caduta del signore oscuro? E se sì come dovrebbero impiegare il tempo adesso i protagonisti?
 
Qualche idea io la avrei e, se avete letto bene la posta di Harry, ormai la avrete anche voi.
 
Fatemi sapere che ne pensate e...  
 
Non smettete di leggere! (e non parlo della mia Fanfic.)
 
N.

  
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