Da dove potrei iniziare….mmm…ah si…stavo tranquillamente aspettando Sara a casa sua su questo divano con un bel bicchiere di vino rosso francese e magicamente spunti tu da quella porta.
Avevi un maglione ed una borsa nera in mano ed entrando ti stavi sbottonando la camicetta.Eri sudatissima,ma non puzzavi o almeno io non ho sentito nessuna puzza.
Naturalmente io non ti ho detto nulla e tu non ti eri ancora accorta della mia presenza quindi ne ho approfittato.
Lo so lo so,non avrei dovuto ma la curiosità era fortissima.
Allora ti sei tolta definitivamente la camicetta e hai liquidato in modo schifoso l’altra persona al telefono…ah è vero stavi al telefono…mi sembra con una Carla?Mmm Carlotta?Boh non mi ricordo.
Hai buttato il maglione e la borsa di pelle su quella poltrona come se ti liberassi da tremila catene.Hai chiuso il cellulare e ti sei fermata di colpo. Avevi gli occhi sbarrati e sarai rimasta immobile per almeno un minuto d’orologio. Purtroppo ti eri accorta di me e mi sono dovuto presentare.
“Piacere,scusa se non ti ho detto che stavo qui,mi chiamo Marco,non sono un ladro e sono amico di Sara bla bla bla”.
Tu non hai proferito parola ma mi osservavi come se avessi visto un alieno a nove teste.Dopo un po’ ti svegli e scrollandoti la testa affermi che dovevi metterti una maglietta.Apri la borsa,prendi una maglietta e te la infili davanti a me dopodiché hai preso il bicchiere di vino sul tavolo e te lo sei bevuto tutto in un sorso.Si vede poi che ci avevi preso gusto e ti sei riempita più di due bicchieri così ti sei ubriacata senza proferire parola.Pensa, non so nemmeno il tuo nome..>