Non sapevo che anche qui in Italia, le feste
potessero trasformarsi in posti dove si scopa liberamente,
dove le ragazze si chiudono nel bagno supersporco con
circa 6 ragazzi sbronzi e pronti a fare chissà cosa.

 

Sabato sera. Ore 21.00. 14/01/2012
 

Non sapevo come sarebbe andata a finire la serata, ma ero certa di tre cose: avrei fatto un'entrata trionfale con la macchina nuova dell'azienda di mia mamma, avrei baciato qualcuno, e sicuramente si sarebbe scatenata una rissa.
Vivo in una piccola cittadina della Puglia e dall'anno scorso sono abbastanza conosciuta.

Io, Nicholas, Monique ed Allison eravamo in macchina per recarci al luogo dove si sarebbe tenuta quella festa. La macchina era bianca, lucidissima e soprattutto nuova; era la nuova auto dell'azienda e mia mamma me l'aveva gentilmente prestata per arrivare alla festa.
Dopo circa 15 minuti di strada, arrivammo davanti ad un cancello rosso dove trovammo una fila di ragazzi, che erano li per tentare di abbordare qualche ragazza. In realtà la loro reazione mi ha sorpreso molto: al cancello Antonio, l'autista, aveva detto i nomi delle persone presenti, e senza fare una parola, il ragazzo disse semplicemente: ''sono i benvenuti, avete pagato? Oh no, lasciate perdere, entrate!''- fatto questo, tutti i ragazzi presenti sull'ingresso si spostarono e ci fecero entrare.
Io indossavo un vestitino nero a tubino, che arrivava sopra la coscia, niente di molto esagerato, con scarpe nere aperte tacco 15 cm - i piedi stavano già crollando - il tutto completato da una borsetta Guess nera, ed un semplice coprispalle.
Nicholas indossava una polo bianca, un paio di jeans Meet stretti e con il risvolto alle caviglia, Nike Air Force bianche, e infine una giacca nera lucida.
Scendemmo dalla macchina, con tutti gli occhi puntati addosso - che brutta sensazione - ed entrammo nella sala dove poco dopo sarebbe iniziata la festa.
Il bar era già aperto e servivano i primi drink, cosi lasciai il coprispalle sull'appendi-abiti e dissi: ''Amore io vado a prendere qualcosa da bere''- dissi lasciando Nicholas con un bacio.

La festa era già in pieno svolgimento, e molte persone davano segni di non star bene e di essere completamente sbronzi a mezzanotte; peccato rovinarsi subito, la festa sarebbe durata almeno altre 4 ore, dopo poco tempo, ci accorgemmo che la gente aumentava, e che gli imbucati erano sempre di più.
Le ragazze che nella mia città erano le cosiddette 'troie' erano arrivate. Super bionde, super truccate, super svestite.
Erano appena entrate e già Jennifer si era recata in bagno con 4 ragazzi, non voglio sapere cosa sia successo in quel bagno, ma l'ho immaginato, ed è una scena davvero orrenda.
Quella sera avevo intenzione di sballarmi, cosi presi due birre e iniziai a berle a canna contemporaneamente; arrivò la vodka e ne bevvi quasi mezza bottiglia. A questo mix di bevande aggiunsi altre tre birre e due cicchetti che mi fecero andare in tilt.
Sparavo cavolate a raffica, e provavo dentro un sacco di emozioni tutte insieme. Volevo Nicholas, e lo volevo SUBITO.
Lo chiamai, ma nulla, la musica era troppo alta; cosi mi recai nell'altra sala per vedere se fosse li, e dopo nemmeno 5 minuti lo trovai.
Avevo ancora una birra in mano, ed erano più o meno 10 minuti che le labbra si alternavano, tra lui e la birra. Ormai ero andata, e mentre lo baciavo dicevo: ''io ti amo, ma tu non l'hai mai capito''- ''sei proprio stupido''.- continuammo cosi per non so quanto tempo, quando ad un certo punto, avevo il bisogno di sentire quel sapore acre in bocca provocato dal fumo della sigaretta.
Mi fiondai fuori, i miei piedi ormai non avevano più sensibilità, cercai in lungo e in largo qualcuno che mi desse una sigaretta da fumare, ma nulla. Trovavo solo coppie o gruppi intenti a limonare o a fare altro.
Ero sconsolata, ma mi sentì chiamare, cosi mi girai e vidi Vanessa, una mia cara amica, che mi disse: ''cercavi questa?''- disse mettendomi davanti al naso il bastoncino di tabacco e carta.
''Oh Dio, ne stavo cercando una da tipo mezz'ora! Grazie amore!''- dissi abbracciandola. Iniziammo a fumare e a parlare insieme. Lei era li con il suo ragazzo, che quella sera l'aveva lasciata sola per andare a bere, e cosi aveva deciso di piantarlo. Stava male, si vedeva, e aveva bisogno di qualcuno che l'ascoltasse e che la consolasse. Io ero li per lei.
L'abbracciai, la presi a braccetto e la trascinai in bagno. Le dissi che per qualsiasi cosa io c'ero e le asciugai le lacrime, dopo poco arrivò Allison: ''ehi Al, dov'eri? Ti ho perso''- dissi - ''Ero con Robert, e Monique è nel parcheggio''- oh oh! - ''Oh merda! Allora era lei che faceva un po..''- venni interrotta da Allison che abbassò il capo - ''si, era lei.''- ''Cazzo''- riuscì solo a dire.
Poi lei continuò: ''comunque non parlate cosi ad alta voce che nel bagno c'è Jessica''- disse sussurrando.
''Ok''- ci limitammo a rispondere.

Uscimmo dal bagno e vedemmo una massa di ragazzi spostarsi in gruppo verso l'esterno, stavano facendo a pugni.
Molti si unirono alla rissa per difendere il proprio amico, e noi ragazze rimanevamo in disparte, anche se tifavamo per i nostri ragazzi. Il tutto finì dopo circa 20 minuti con risultato: un occhio nero, due nasi sanguinanti, e quattro mani rotte.

03.35
La musica era ancora alta e la gente non se ne andava. Anche se ero in braccio a Nicholas decisi di chiamare Antonio per portarci a fare un giro.
Circa 10 minuti, e la macchina era li, per prenderci.

Salimmo in macchina, uscendo proprio come eravamo entrati: sotto gli occhi di tutti.

Il party finì alle cinque del mattino.


Questa storia è assolutamente vera. Accetto recensioni sia negative, che positive.
Purtroppo la realtà di oggi è questa, e devo ammettere che fa davvero schifo.
Non è la prima one shot che scrivo, perciò fate un salto sul mio profilo,
e leggete le mie storie, facendomi sapere che ne pensate.
-Hope.