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Autore: Allyii    17/01/2012    4 recensioni
Ciò che mi fa più male
E' essere stato così vicino,
Avere così tanto da dire,
E guardarti andare via,
Senza che tu sappia
Cosa sarebbe potuto essere
E non vedendo che amarti
Era ciò che stavo cercando di fare
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Disclaimer: I personaggi di questa storia non appartengono a me, ma a quella figona della Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

Note: La Canzone è dei Rascal Flatts e potete trovarla qui (con traduzione):


Buona Lettura!  ^.^

 

 

WHAT HURTS THE MOST

(CIO’ CHE FA PIU’ MALE)

Oggi l’aria è bianca, densa di nebbia e afosa.
È la giornata perfetta per andare al Camposanto: c’è l’atmosfera giusta, come in un film.
Io proprio non riesco a immaginarmi delle persone che piangono sulla tomba di un caro in una fresca giornata primaverile.
Io trovo troppo surreale e quasi canzonatorio.
Uno non può sentirsi morire dentro mentre il tempo si fa beffe di lui e della sua agonia, facendo splendere il sole.
Decisamente, oggi è il giorno ideale per andare a sfogare tutto lo schifo che ho dentro e che mi sta lentamente lacerando l’anima ogni giorno di più.
Quello schifo chiamato rimpianto.
Quello schifo intriso di parole mai dette.
Quello schifo impregnato della tua assenza.

I can take the rain on the roof of this empty house 
That don't bother me

I primi giorni sono stati terribili.
Non riuscivo a parlare.
Non riuscivo a mangiare.
Non riuscivo a dormire.
Vedevo continuamente davanti ai miei occhi quella maledetta scena.
Vedevo quel ormai troppo familiare lampo di luce verde dirigersi verso Weasley.
Udivo il tuo urlo straziante provenire da un punto imprecisato alle mie spalle.
Quell’urlo è l’ultimo ricordo che ho del suono della tua voce; la tua corsa forsennata e le tue mani che mi spingevano di lato per farti passare furono per me le ultime visioni della tua vita.
Pararti davanti a Weasley è stato il tuo ultimo atto di coraggio.

I can take a few tears now and then and just let them out 
I'm not afraid to cry every once in a while 
Even though going on with you gone still upsets me.

All’inizio, quando il mio cervello non aveva ancora recepito ciò che era realmente accaduto, mi ero inginocchiato accanto a te e Weasley.
Eravate abbracciati, tu sopra di lui, i volti vicini e completamente rilassati.
Ero stato tentato di separarvi, di prenderti dalle mie braccia, di baciarti e di cercare di farti rinvenire.
Ma non lo feci.
Sapevo che era tutto inutile, che era finita.
Per te, e per me.
Le lacrime allora avevano preso a cadermi copiosamente dagli occhi, salate e bollenti, andando a morire tra le fibre dei miei vestiti.

Ora non piango più.
Sono come prosciugato.
Ma sto andando avanti, anche se continuare senza di te mi scombussola ancora.
Ho ripreso a mangiare e a parlare.
Ma non ho ancora ripreso a vivere.

There are days every now and again I pretend I'm ok 
But that's not what gets me 

Sono passati quattro mesi. Quattro fottuti mesi.
Mesi quali sono stato picchiato, umiliato, processato e, grazie a Potter, scagionato.
Difatti tra pochi giorni tornerò ad Hogwarts per completare i M.A.G.O.
Scommetto che l’avresti fatto anche te e che ti saresti distinta come al solito.
Ti penso sempre, sai?
Di giorno cerco di non farlo, ad essere sincero, o non riuscirei a tirare avanti.
A volte mi capita addirittura di sorridere, ora.
Sembra così strano a dirlo.
La notte però non posso fare altrettanto.
I miei pensieri vertono sempre su di te, così come i sogni dati dal mio inconscio.
Anzi, Il SOGNO.
Perché è uno solo, sempre lo stesso.
Ci sei tu, ovviamente.
Ti vedo crescere davanti ai miei occhi.
Ti vedo diventare da undicenne zannuta a giovane e bella donna.
E ti rivedo correre verso Weasley per proteggerlo.
Ogni mattina, dopo questo sogno, mi sveglio con un dolore lancinante alla bocca dello stomaco e una gran voglia di vomitare.
E, infatti, vomito.
Mentre sono chinato sul water, in attesa dell’ennesimo conato, mi viene da pensare che forse sarebbe stato tutto diverso se io fossi stato meno orgoglioso e razzista.

What hurts the most 
Was being so close 
And having so much to say 
And watching you walk away
And never knowing 

What could have been 
And not seeing that loving you 
Is what I was trying to do

Ciò che mi fa più male
E' essere stato così vicino,
Avere così tanto da dire,
E guardarti andare via,
Senza che tu sappia
Cosa sarebbe potuto essere
E non vedendo che amarti 
Era ciò che stavo cercando di fare.

Mi alzo finalmente da questo letto troppo grande, troppo morbido e troppo vuoto e vado a prepararmi.
Oggi è il giorno ideale per cercare di liberarmi delle mie colpe, di liberare il mio spirito dalla tua angosciante presenza.

It's hard to deal with the pain of losing you everywhere I go 
But I'm doing it 

E' difficile gestire il dolore di averti persa ovunque io vada
Ma lo sto facendo.
In fondo è tutta colpa mia.
Colpa del mio orgoglio e della mia altezzosità.
Mi sono sempre ritenuto un ragazzo intelligente, ma solo ora mi rendo conto di quando io sia stato stupido, e vigliacco.
Sono caduto in disgrazia perché non ho avuto il fegato e la scaltrezza di chiedere aiuto a Silente, anzi che cercare di ucciderlo.
E non ho avuto il coraggio di dirti ciò che provavo prima che fosse troppo tardi.

It's hard to force that smile when I see our old friends and I'm alone
Still harder, getting up, getting dressed, living with this regret

Oggi voglio vestirmi particolarmente bene.
Vado a trovare una persona importante, una persona speciale, così opto per un completo da mago tutto nero, con il mantello in seta e ricamato ai bordi con ghirigori verdi.
Esco di casa.
È il 29 Agosto, fa un caldo da morire, c’è una fittissima nebbia e l’aria è pesante.
Perfetto.
Faccio un giro su me stesso ed eccomi qui, nella Londra Babbana, vicino alle rive del Tamigi.
Ovviamente, sei sepolta qui, nel tuo mondo, vicino alla tua casa, lontano dal ragazzo per il quale sei morta.
Lontano da me.
Ora che sono qui è difficile andare avanti. Non mi ricordo più come si cammina.
Mettere un piede davanti all’altro sembra un’impresa impossibile.
Ma devo farcela. Per te, per me.
Questa sarà l’ultima volta che verrò a trovarti.
Dopodomani tornerò d Hogwarts e cercherò di dimenticarti.
Anche se so che sarà impossibile.

Quando, ancora da lontano, vedo la tua lapide, vorrei morire, vorrei aver potuto fare qualcosa di più.
Mi inginocchio e leggo le incisioni sul marmo bianco:

Hermione Jean Granger.
Nata il 19 Settembre 1979, Morta il 2 Maggio 1998

All’alba di ogni giorno ti giunge il nostro bacio, poiché
amarti è stato facile, dimenticarti impossibile.


But I know if I could do it over
I would trade, give away all the words that I saved in my heart 

That I left unspoken

Mi inginocchio davanti alla tua tomba bianca, candida come una Colomba.
Eccomi, Hermione.
Dopo quattro mesi sono venuto a trovarti.
Scusa se ci ho messo tanto, ma proprio non ci riuscivo.
Vivo con un rimpianto, un terribile rimpianto.
Chissà, se ti avessi detto quanto ti amavo, come sarebbero andate le cose.
Forse avresti scelto me, e non Weasley.
Forse avresti scelto comunque lui, come aveva fatto Potter.
O forse, chissà, magari avresti scelto si Weasley, ma non saresti morta per lui.
Quando ti chiamavo “Mezzosangue” lo facevo solo per convincere me stesso che era ciò che tu realmente eri, e che io non potevo azzardarmi neanche a pensare a te in quel senso.
Ma era tutto inutile.
Ti sognavo sempre più bramosamente, ti volevo per me.
Ma, comportandomi così, ottenevo solo il tuo odio.

È facile parlare col senno del poi, ma so che se potessi rifare tutto da capo darei via tutte le parole custodite nel mio cuore che non ho mai pronunciato.

Mi immagino la scena, magari al terzo anno, dopo aver ricevuto il tuo schiaffo.
Ti ricordi?
Io, anzi che prendermela a quella maniera, anche se avevo l’orgoglio ferito, avrei dovuto dirti:
“Scusami, Hermione. Per tutto. Scusa se ho detto che Hagrid è rimbambito, scusa se ti chiamo Mezzosangue, Nata Babbana, MezzaBabbana Zannuta. Sono tutti insulti e soprannomi stupidi. Scusa.
Io Ti Amo.”

What hurts the most 
Was being so close 
And having so much to say 
And watching you walk away 
And never knowing 
What could have been 
And not seeing that loving you 
Is what I was trying to do

Ma Invece non l’ho fatto.
(Ciò che mi fa più male
E' essere stato così vicino,
Avere così tanto da dire
)
Invece ho lasciato che niente cambiasse, ho lasciato che tu ti innamorassi di Weasley.

(E guardarti andare via
Senza che tu sappia

Cosa sarebbe potuto essere
)
Però, Hermione, anche te.
Alla fine mi conoscevi.
Sapevi sono ero troppo orgoglioso e testardo.
Sapevi che per me è difficile esternare i sentimenti.
E non ti sei mai accorta di niente.
(E non vedendo che amarti 
Era ciò che stavo cercando di fare
.)
Non hai mai capito che io cercavo solo una scusa per poterti parlare e per poterti guardare.
Io sono stato troppo orgoglioso e tu troppo ingenua.

E siamo arrivati a questo.

Senza sapere cosa sarebbe potuto essere.

Mi rialzo in piedi, getto un’ultima occhiata alla tua lapide e mi volto.
Non sto piangendo.
È troppo facile e liberatorio piangere.
No, io mi terrò tutto dentro, come sempre, come al solito.

“Hermione… scusa… ti amo…” mormoro, al vento, mentre ripercorro il selciato del cimitero.

So che  è troppo tardi per dirlo, che ormai è tutto perduto.

Ma io ti amo, e niente potrà cambiare questo fatto.

 

 

 

 

Angolo:
Grazie per avere letto ^.^ Spero tanto che la storia vi sia piaciuta.
Fatemi sapere in una recensione!
Kìss.
Ally.

   
 
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