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Autore: anthropocene    17/01/2012    4 recensioni
"perchè ti piace così tanto la sequenza di Fibonacci?"
"boh, amo la matematica."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1 (II)

Mamma.

 
«Sono le dieci e tre quarti, ti sembra l’ora di tornare a casa?!» mia madre esordì in modo così gioviale che pure le piante a stento trattennero una risata. «Tale padre, tale figlia.»  
Mio padre era un uomo dalla corporatura non troppo grossa, aveva due grosse braccia e due grandi spalle, ma per il resto era molto magro. Si slanciava nei suoi quasi due metri d’altezza e aldilà di quegli occhi grigi che aveva, la sua passione per il marketing, e questa sua passione sembra dare frutti: ha un’impresa che sforna milioni di azioni ogni giorno, era l’unica cosa che vedeva.
Squadrai su per giù mia madre, e m’incamminai verso camera mia.
Prima porta a destra dopo una serie di corridoi sparsi per quella che tutti chiamano la mega villa degli Hudson.
Non sono molto legata ai soldi, anche perché i miei genitori, sebbene ci navighino, non avrebbero la minima intenzione di regalarmi alcuni dei loro risparmi.
Comunque, tornando a noi, camera mia si affacciava sul punto più brutto della casa: il giardino del retro casa. Certo, per i miei genitori quello era una cosa orribile, invece per me, piano piano, è diventato il mio nascondiglio preferito. C’è un mucchio di piante diverse ovunque, e qualsiasi cosa possa essere verde lì c’è cresciuta. Ci sono una quantità inumana di erbacce ma non è importante, dove sta la mia poltrona non ne crescono. La poltrona me la regalò mio nonno, poco prima di morire. Siccome i miei non la volevano tenere in casa io decisi di tenerla in camera mia, e quando mi venne l’idea di metterci la poltrona capii che quello era il suo posto. Amo quel giardino, ci passavo almeno tre quarti della mia esistenza a casa, il restante, lo passo in camera. Lo amo anche perché ogni giorno ci passa Eve, la “mia” gatta. Si fa per dire, è una gatta randagia, e viene in camera mia a dormire ogni notte, così è diventata, tutto sommato, mia.
Eve è una totalmente bianca, se non fosse per la coda tutta nera.
Sorpassai mia madre, con il grembiule da brava casalinga e nel corridoio incrociai mio padre.
Ho sempre avuto il terrore di quell’uomo, diciamocelo, ho avuto un trauma, e questo trauma lo sto vivendo tutt’ora.
Schivai invano la sua sagoma quando lui mi prese il braccio. «se non sei a casa domani, ne riceverai il triplo di botte.» mi guardò con i suoi occhi grigi «scusami, mi ero dimenticato. Auguri».
L’unica cosa che non posso dire di mio padre è che non ha mai tenuto a me. Sebbene non mi abbia mai trattato da principessa, non si può nemmeno dire che mi abbia lasciato sul ciglio della strada, come avrebbe fatto volentieri mamma. Non si era mai dimenticato un mio compleanno, una mia recita scolastica e mi ha sempre accompagnato a scuola.
Nonostante tutto, il terrore di mio padre resta, resta come un marchio a fuoco sul cuore.
Annuì tremando, e sibilando un flebile «Grazie.».
Proseguii sulla mia strada, fino ad arrivare nel mio piccolo regno.
«hai fame?» dissi guardandomi allo specchio.
«un po’, te?»
«moltissima.» ne seguì un forte borbottio da parte del mio stomaco.
Mi capitava spesso di guardarmi allo specchio e di parlare tra me e me, d'altronde, non avevo nessun altro che voleva farlo.
Mi cambiai, misi i vestiti smessi di mia cugina e tornai in cucina.
«c’è ancora del burro in frigo?» chiesi acidamente.
«no, l’ho finito poco fa.» rispose mamma, altrettanto acidamente.
«uh. C’è del pane?»
«no.»
Sul tavolo era appena stata aperta una confezione di pan carrè.
«e quello?» chiesi speranzosa.
«non è per te.» disse alzandosi.
Mia madre era una donna alta, una gran bella donna, devo dire.
I suoi lunghi capelli biondi, e gli occhi marroni, e quelle gambe da far spavento.
Era slanciata nella sua splendida figura.
Quando ero piccola, speravo un giorno di diventare come lei.
Ora non più.
 
//saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!!!

come va? ok, questo è il secondo capitolo!
vorrei però che arrivasse ad almeno 5 recensioni (se no, va beh.) scrivete anche delle cazzate, tipo "wow" oppure anche solo "." cioè, non lo so, fate vedere che lo avete letto !!
si, lo so, sono assillante.
questo è l'ultimo capitolo senza 1D, dal terzo ci sarà "qualcuno"...
va beh, vi lascio!
un beso,
Cat.


   
 
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