NB: TUTTO QUESTO NON HA UN SENSO. SEI ANCORA IN TEMPO PER SCAPPARE, LETTORE!

Per 'This is war' scrivo questo ed altro, COFFCOFF.

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Capitolo strettamente inutile e strettamente malsano.

Di: le 'oneshot' più demenziali del 2O12.

CARO DIARIO.

Il mio nome è Gaspard. Beh, Ulliel è il cognome. Cioè, non c'era il bisogno di dirlo, vero?

Va beh, la rifaccio, ok. Il mio nome è Ulliel, Gaspard Ulliel. Oddio, quanto suona bene, suona dannatamente bene!

Comunque, non è del mio nome che dobbiamo parlare, diario.

Proprio questa mattina è successa una cosa strana: mi sono accorto, caro diario, di avere una dote davvero singolare.

Ebbene, caro diario, mi sono accorto di essere.. Bello! Bello! Non carino, non decente.. BELLO!

Ma andiamo con calma, ti racconterò tutto dal principio.

E' la sera del 9 agosto, il compleanno di Judie, la ragazza del mio migliore amico, Patrick. Ha dato una festa, e quest'anno Patrick ha convinto quella sgualdrinella ad invitarmi; non che mi importi, sia chiaro, è solo che lì danno tutto gratis. Cioè, tartine gratis, champagne gratis, olive gratis. Persino le olive gratis! Quelle greche! Comunque, bicchere dopo bicchiere, tartina dopo tartina, bicchere dopo bicchiere, bicchiere dopo bicchiere, bicchiere dopo bicchiere.. Eh? Ah si. Comunque mi sono fatto Judie. Cioè, quella notte!

E qui, caro diario, ti chiederai: “Oh Gaspard, quindi il problema è questo? Ti sei fatto la sorella del tuo migliore amico? Hai la coscienza sporca?” AHAHAH no. Cioè, me la sono fatta tante volte negli sgabuzzini di casa di Patrick, o nei suoi garage. In luoghi privi di specchi, insomma!

Questa mattina, infatti, mi sono svegliato: Judie era accanto a me, completamente nuda. “E' ingrassata” penso. Ma non lo dico, perchè sta dormendo, e poi perchè so che alle ragazze non piace sentirsi dire che sono grasse. Almeno, così ho letto su Vogue. Comunque, siamo nella stanza di lei, una stanza enorme, piena di specchi. Sì, perchè le ragazze amano anche specchiarsi, e anche questo lo so grazie a Vogue. Grazie, Vogue.

Mi alzo lentamente, mi stropiccio i capelli: già, mi sono fatto crescere i capelli, perchè Vogue dice che sono più wild, e che alle ragazze piace così. Penso che sia vero, ma anche che è davvero una cosa idiota: lo faranno solo quelle che leggono Vogue, ma mi sta bene così. Anche io sono nudo, io dormo sempre nudo, ma in camera ho solo uno specchietto per i capelli: non sono gay, non mi specchio!

Ecco, è successo l'impensabile. Per uno strano gioco di riflessi, il mio corpo per intero è andato a specchiarsi su di un singolo specchio obnorme.

Io..Sono..Bellissimo!

Non so se è per la mia, ecco 'qualità', quella che sta lì sotto. Una grande qualità. Fatto sta che nel complesso sono quello che Vogue definisce un..oh, ecco..un, cazzo, lo sapevo, era l'articolo di ieri, oh mio dio.. Insomma, sono un bellone.

Mi avvicino allo specchio.

“Gaspard, tu sei.. Magnifico! Oh dio, non che non ci avessi pensato prima d'ora ma.. Sono un bronzo di Riace, santo cielo. Forse la palestra serve davvero come dicono, in fondo! Che occhi cazzo, che occhi! Vorrei essere omosessuale solo per un momento per poterti saltare addosso, Gaspard! Oh dio, è questo che Judie ha visto? Cioè, questo? Oh mio dio.

OH-MIO-DIO-!

Come la invidio! Come la invidio! Gaspard, tu puoi fare un calendario. Tu puoi fare un fottuto calendario!”

Passo 27 minuti davanti allo specchio a squotermi i capelli. Sono dei bellissimi capelli. Devo farli crescere ancora, ecco.

Prendo in mano il cellulare, faccio una foto al mio riflesso per intero, imposto come sfondo. Quello di Judie, ovviamente. Io non ho bisogno di uno sfondo per rendermi conto di quanto sono bello.

Ho comprato tantissimi tanga da quella mattina.

Sono davvero carini.

Penso esaltino le mie forme.

Goodbye diario!
(Bellissimo) Gaspard.

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ViXi* NON CHIEDO RECENSIONI, CHIEDO SOLO PIETA'. <3