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Autore: engel_k    19/01/2012    0 recensioni
"...la giornata era piacevole.
Sole, birra, sigarette, musica, balli strampalati e sfilate assurde per dare degli eccessi a quelle perfezioni del mondo della moda.
Sarà poi stata la birra, o forse il sole abbastanza forte, a creare nell’anticamera del mio cervello strani pensieri, non insoliti, solo strani."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi misi, dopo quella birra, di lato, nella strana sedia a dondolo di quella simpatica casetta in campagna, che solo per oggi ospitava undici ragazze scalmanate, in preda alla voglia di pace e divertimento, come se le due cose potessero andare d’accordo.
Tuttavia, la giornata era piacevole.
Sole, birra, sigarette, musica, balli strampalati e sfilate assurde per dare degli eccessi a quelle perfezioni del mondo della moda.
Sarà poi stata la birra, o forse il sole abbastanza forte, a creare nell’anticamera del mio cervello strani pensieri, non insoliti, solo strani.
 
-Andrea! Vieni?-, dal nulla, quel punto che tanto amavo fissare, si alzò dalla sedia tirandomi di forza.
-Dai Andrea! Fammi delle foto! Sei l’unica che ci riesce!-
-Va bene, va bene…Dammi la macchina fotografica…dai…-
-Ok!-
Mi tirò addosso la splendida Reflex, iniziando poi a mettersi in posa.
Non guardavo tanto l’insieme della foto, guardavo i dettagli.
La sua bocca, rossa. I suoi occhi, concentrati in uno sguardo perso in chissà quale pensiero, erotico a mio parere. Le sue mani affusolate, cadevano perfettamente sulla perfetta superficie del suo collo scoperto.
Le sue gambe, posizionate divinamente. Il suo corpo, così invitante.
Avrei volentieri posato quell’aggeggio, saltandole addosso.
-Ire, mettiti meglio, girati un po’, ok…Guarda di là, non fissare l’obbiettivo!-
Cercavo di concentrarmi sulla foto, ma perdermi era molto facile.
-Andrea, fammela qui!-
-Ok, mettiti meglio però…così, perfetta!-
L’ultimo scatto, bellissimo. Tanto quanto lei.
Le ragazze intanto, cantavano dentro canzoni assurde al Karaoke, tranne alcune che aspettavano il proprio turno per le foto.
-Andrea tocca a me!-
-Sisi, dai…Mettiti qui Ale…-
Continuai a fare foto per una mezz’ora piena, tra risate e pensieri.
Continuavo a cercare Irene con lo sguardo, volevo godere della sua immagine fino alla fine.
-Hey Ire!-,la chiamai scherzando, -Potrei consigliare a Nicola di portarti a casa stasera?-
-Dai, scema…-
-Sei bella. Davvero.-,dissi in tono serio.
-Grazie…-
-Andrea si eccita Ire!-
Irene mi guardò, ma stranamente capì che per la prima volta fui seria nel dire quelle parole.
-Dai, Ale…Sta scherzando…-
-Si come no!-, rise.
Guardai Irene negli occhi, lei capiva. Mi sorrise, per la prima volta, di solito si limita ad urlarmi un *Togliti idiota*.
 
Tornai dentro, il servizio fotografico era finalmente finito e mi andai a sdraiare nel divanetto.
Ero abbastanza stanca, la giornata era stata lunga e piena di cavolate varie.
Mentre le altre rimanevano in veranda per il karaoke, Irene venne dentro.
-Hey…-
-Ciao modella…-
-Scema, grazie per le foto, sono venute bene sai?-
-La macchina fotografica scatta quello che vede, quella bella sei tu.-
-E dai, basta…-,arrossì.
-Molto spesso non ti faccio complimenti seri, ma stavolta si. Hai degli occhi particolari, e delle belle labbra.-
-Grazie…-
La guardai negli occhi, quanto desiderio. Quella labbra, dal primo giorno di scuola erano un sogno per me.
-Sai, dovremmo farlo più spesso…Di stare insieme così.-
-Si è vero! Prossima volta si dorme qui, se i genitori di Sara permettono, ovvio.-
-Si infatti, speriamo dai, guardiamo un bel film e poi si dorme qui…Ma aspettatevi degli scherzi!-
-Guai se mi tocchi!-,rise e lo feci anch’io.
-Andrea, ti fai truccare?!-
-Ma te lo scordi!-
-Dai!!-
-No.-
-Ti prego!-
-Mmh…Tu mi dai un bacio e io mi faccio truccare!-,scherzai.
-Te lo scordi idiota!-, scoppiò poi, una fragorosa risata.
-Andrea, Ire! Venite fuori!-
-Si! Arriviamo!-, urlai col mio tono di voce alquanto maschile.
-Aspetta.-, mi disse Irene.
-Che c’è?-
-…Ehm…-
-Cosa?-
-Dammi un bacio.-
-Sei pazza?-
-No. Fallo. Ma guai a te se lo dici a qualcuno…-
-Mi spieghi perché dovrei?-
-Non lo so! Oggi ci pensavo. Fallo.-
Sapevo che non mi sarei fermata una volta toccate quelle labbra.
Fu per quel motivo che la portai nella stanza da letto, chiudendo a chiave.
La spinsi contro la porta, e la baciai.
Era così strano, così insolito.
Un profumo che mai avevo sentito, delle labbra che mai avevo sfiorato. Un corpo che mai, prima d’allora, avevo toccato con mano.
Restammo li per svariati minuti, poi, non so come, mi fermai e la guardai.
-E…-
-Non lo dirò a nessuno.-
-Grazie…e…grazie anche per…questo.-
-Perché?-
-Non lo so …non ti credevo così…-
-Così come?-
-Dolce ma…-
-Ah…Dipende dalla persona con cui sono, se la desidero da tanto, succede questo.-
-Capisco…-
-Tutto ok?-
-…è tutto molto…strano. Ma si…Tutto ok…-
-Meglio andare di la, non credi?-
-Si.-
-Ire…-
-Si?-
-Grazie.-
-E di che…Anche se dovrai farti truccare!-,rise.
-Te lo scordi!-
-Sei sleale!-
-Ah si? Come osi?-
Uscì dalla stanza, correndo in giardino, sapeva che il solletico l’aspettava minaccioso.
Mentre io, sapevo bene che quel momento sarebbe stato chiuso in un cassetto e dimenticato.
 
Sarà poi stata la birra, o forse il sole abbastanza forte, a creare nell’anticamera del mio cervello la scatola di un ricordo.
Il ricordo di un bacio già dimenticato.
  
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