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Autore: Seiht    19/01/2012    1 recensioni
È più difficile di quanto si pensi amare una persona e non essere ricambiato.
Soprattutto se la persona in questione prima era innamorata di te.
Soprattutto se la persona in questione adesso sta con tuo fratello.

Erano destinati a stare insieme.
Il destino li ha divisi, inesorabilmente.
Ma rimangono pur sempre Fred e Angelina, e nove anni insieme non si dimenticano mai.
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[Seconda classificata al "FACE TO FACE - Contest" indetto da Tefnut. sul forum di EFP]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelina Johnson, Fred Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 Nobody said it was easy
~Face to Face~
 

 
 
La campanella attaccata alla porta del negozio tintinnò.
Era strano.
Nessuno veniva più a comprare nulla ai Tiri Vispi da un bel po’ di tempo, a pensarci.
Poi Fred si accorse delle mani aggraziate e ambrate che si erano poggiate con un po’ troppa foga sul bancone.
E sorrise.
« Ciao, Fred ».
« Ciao, Angelina ».
È più difficile di quanto si pensi amare una persona e non essere ricambiato.
Soprattutto se la persona in questione prima era innamorata di te.
Soprattutto se la persona in questione adesso sta con tuo fratello.
« Dov’è George? » chiese lei, una strana espressione ad incresparle le labbra.
« Non c’è » sorrise lui, e tornò sotto il bancone per sistemare dei vecchi scatoloni impolverati. Dovevano essere ancora quelle boccette di Amortentia che vendevano a fiotti l’anno prima.
Adesso nessuno aveva più il tempo nemmeno per l’amore.
Angelina non diede segni di vita fino a quando non si sporse per afferrare il bavero della camicia di lui in modo poco carino, poco carino davvero.
« Questo l’avevo capito, Freddie, adesso, per favore, dimmi dov’è ».
No.
Il loro rapporto non era più come prima.
Loro non erano più come prima.
Ed era tutto molto lontano dal tornare normale.
Fred sospirò.
« Nove anni che ti conosco, e non mi avevi mai messo le mani addosso. A parte... »
« FRED, SMETTILA! »
Per qualche istante il solo rumore nel negozio fu il respiro affannoso di Angelina.
Per qualche istante.
« Lo sai quanto mi dia fastidio il solo guardarti in faccia. Devo parlare con tuo fratello, urgentemente. Sai, non so se te ne sei accorto o se sei troppo occupato a nasconderti dietro oggettini tintinnanti e vecchi giocattoli, ma c’è una guerra là fuori, ed io devo parlare conGeorge. Adesso ».
È più difficile di quanto si pensi amare una persona con la consapevolezza di averla persa per propria colpa.
« Ti ho già detto » Fred si alzò in piedi. « Che non è qui. Non sono mica la sua ragazza, che gli sto appresso tutto il giorno. Mi pare ci sia qualcun altro per questo, no? »
Se si potesse uccidere con lo sguardo, probabilmente Fred sarebbe morto da un pezzo.
« Tu ».
Angelina si avvicinò a lui.
Forse, se Fred non avesse passato la notte con Katie Bell, solo qualche mese prima, se Fred non avesse rovinato l’amicizia tra lei ed Angelina, se Fred fosse stato solo un po’ meno stupido per capire che era davvero innamorato di lei, forse, anzi, sicuramente, adesso l’avrebbe baciata.
« Tu non puoi permetterti questi commenti! Te lo ricordi, Fred? Te lo ricordi quello che mi hai fatto, Fred? Tu non puoi permetterti questi commenti! ».
Qualunque ragazza normale si sarebbe messa a piangere, per il nervoso, per lo meno.
Ma lei era Angelina.
Si limitava a gridare.
Era anche per questo che Fred era pazzo di lei.
Angelina non piangeva mai.
“ Piangere è per i deboli ”.
“ Piangere è per gli umani ”.
« Perché devi sempre ritornare su questa storia?! Credi che a me non faccia male, eh? »
Il rosso aveva aggirato il tavolo e ora si trovava faccia a faccia con la mora.
« Oh, ma certo! Povero Frederick Weasley, ha tradito la sua ragazza e ora si piange addosso! Mi sembra giusto, non c’è che dire! »
« Tu non sai ».
Faccia a faccia.
« Tu non sai come mi sono sentito dopo. Non mi hai nemmeno lasciato spiegare, hai lasciato che a dirti tutto fosse Katie, non hai ascoltato una parola di quello che volevo dirti! »
« Perché, cosa c’era da dire, eh? ‘Ehi, ciao, Angelina, scusami, ma mi sono fatto la tua migliore amica’. Oh, certo, sarebbe stato molto meglio, detto così! »  
Faccia a faccia.
« Non avrei detto così. Non è così facile ».
« Nessuno ha detto che sarebbe stato facile ».
Fred e Angelina si guardarono negli occhi.
Avevano sempre trovato entrambi di essere diversissimi l’uno dall’altra.
In questo poco tempo in cui erano stati separati, si erano accorti, invece, di essere uguali da far schifo.
Fred prese fiato.
« Io non-- »
« È per Lee » lo interruppe lei voltandosi di scatto. « La cosa che devo dire a George. Si è messo in testa l’idea di fare una specie di radiotrasmissione per gli ultimi rimasti dell’Ordine. Radio Potter, dice. Gli serve il vostro aiuto. Dillo tu a George ».
Camminò verso l’uscita stringendosi nel cappotto nero.
« Ciao, Fred ».
Sarebbe stata la seconda volta.
La seconda volta a lasciarla andare.
Senza fare nulla.
Ma era Angelina.
Era più forte di lui, l’aveva sempre riconosciuto.
Moltopiù forte.
Eppure la prese per il polso.
Senza riflettere, sinceramente.
Già sentiva lo schiaffo bruciare sulla sua guancia accompagnato da un non osare toccarmi! che solo lei sapeva fare.
E invece no.
Rimase ferma.
Immobile.
« Non andartene ».
« Perché non dovrei? »
La ragazza si girò.
« Perché sono nove anni che ti conosco e non ti ho mai visto piangere ».
Angelina prese a sfregarsi le guance convulsamente, dove le lacrime, indesiderate, avevano segnato il loro passaggio.
Si avvicinarono.
« Angelina, perdonami ».
« Non basta ».
Sempre più vicino.
« Angelina, io non volevo ».
« Non basta ».
Eppure così dannatamente lontano.
« Angelina, io ti amo ».
« Non basta ».
Non più.

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Word
La prima cosa che mi ha colpito quando ho deciso di pubblicare questa fanfiction è che EFP non ha impostata la coppia Fred/Angelina.
Insomma, si è sempre saputo che fra loro c'era stato qualcosa, fin dal Calice di Fuoco.

Ma tant'è.
Questa storia mi piace particolarmente, sono da sempre stata una grande fan di questa coppia, e poi si è anche classificata seconda al "FACE TO FACE - Contest" di Tefnut., quindi non potrei essere più felice!
Bisognava scrivere di un litigio, e, be', spero di avercela fatta :)
Fatemi sapere che ne pensate, intanto, qui sotto, ci sono i giudizi della cara giudice!
Un bacione,
Ela


 
 
 
Secondo posto – Nobody said it was easy di Ela_Chan

Grammatica/punteggiatura: 9,4/10
Forma/stile: 8,5/10
Caratterizzazione: 9,5/10
Sviluppo della trama: 10/10
Originalità: 4,75/5
Gradimento personale: 4,75/5
Totale: 46,9/50

La tua è stata la prima storia che ho letto. Di primo impatto mi ha lasciata senza parole, devo dirtelo. Mi è proprio piaciuta.
Ma andiamo con ordine.
La grammatica è pressochè perfetta, non fosse per un errore ripetuto che, temo, forse è dovuto al fatto che mi hai inviato la storia come testo della mail. Onestamente non ho verificato (avrei dovuto spulciare tutta la mia posta di Virgilio Mail), comunque non avrei potuto non segnarti questo errore, perché nel documento Word si presenta come effettivo.
Magari se ti spiegassi di che cosa si tratta sarebbe più gradevole, vero? L’errore è questo: ogni volta che utilizzi il corsivo, dimentichi uno spazio. Corsivo che, inoltre, per quanto io sia una che lo ama, è stato utilizzato troppo assiduamente. Ma torniamo all’errore: ti spiego io da che cosa potrebbe essere causato. Probabilmente, quando hai selezionato il frammento di testo per poi cliccare sulla C, hai incluso anche lo spazio successivo, o il precedente: in questo modo si sono presentate forme come “perpropria colpa”.
Per il resto, nulla da recriminare.
Lo stile è abbastanza scorrevole. Se devo essere sincera, avrei preferito una storia meno frammentata, hai utilizzato decisamente troppi punti fermi (e a capo). In una frase, quella che incomincia con “Forse, se Fred non avesse passato la notte con Katie Bell”, hai abusato delle virgole: sette in una frase. Avresti potuto intervallare con qualche punto e virgola, ad esempio. Ne sarebbe bastato uno. Questi sono i motivi per cui il voto è sceso. Lo so, sono stata stretta, ma lo stile è determinante per coinvolgere il lettore, quindi tento di valorizzarlo o criticarlo molto.
Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di Angelina. Non è semplicemente la Johnson che – più o meno – conosciamo, è proprio donna. Ho amato la sua rabbia, il suo non aver dimenticato Fred ma l’autoimposizione di non riaccettarlo (perché si tratta di autoimposizione, non è così?), le lacrime che scendono soltanto alla fine, per la prima volta.
Invece, ho trovato Fred leggermente passivo. È l’unica cosuccia che mi sento di segnalarti, perché per il resto il lavoro è impeccabile anche qui. L’ultimo passaggio mi ha fatta impazzire, letteralmente. Quel Fred che, ultimamente istintivo, l’afferra per le braccia e la trae a sé per vederla piangere è non sublime, di più.
La trama c’è, ed è anche ben strutturata. Ha ragioni, fondamenti, avvenimenti passati; insomma, per tutto c’è una ragione. Si respira la presenza di George anche se non c’è, è parte integrante della storia. E gli altri due… beh, mi è parso di averti già spiegato che li ho amati. Inoltre, quel Lee Jordan di sottofondo mi dà proprio l’idea che le cose si stiano muovendo intorno a questo comunque ben dipinto quadretto. Sì, hai proprio inquadrato bene la vicenda.
Ho trovato questa storia piuttosto originale. Dei tradimenti di Fred se ne è fin troppo parlato, è vero (perché, poi? Povero piccolo Freddie…), ma il tuo sembra avere una ragione di fondo. O comunque un pentimento. La cosa che mi ha fatta innamorare di questa storia sta precisamente qui:
« È per Lee » lo interruppe lei. « La cosa che devo dire a George. Si è messo in testa l’idea di fare una specie di radiotrasmissione per gli ultimi rimasti dell’Ordine. Radio Potter, dice. Gli serve il vostro aiuto. Dillo tu a George ».
Quanto ADORO quando frammenti di storia reale vengono inseriti nelle fanfiction. Io AMO i Missing moments. Complimenti per la scelta, non mi sarebbe mai venuto in mente, sul serio. Questo va ben oltre i triti e ritriti tradimenti di Fred. Diamine.Mi sembra che tu abbia potuto quantomeno intuire che la tua storia mi è piaciuta dall’inizio alla fine. Certo, ha le sue imprecisioni, ma come non amare una storia in cui leggi “Già sentiva lo schiaffo bruciare sulla sua guancia accompagnato da un non osare toccarmi! che solo lei sapeva fare.”?
Brava, davvero.
  
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