PROLOGO: l'unica soluzione possibile

Un piccolo raggio di sole entrò dall'enorme finestra della camera da letto.

Era l'alba, ma Damon non era riuscito a dormire perchè i due piccioncini, cioè il suo caro fratellino e la sua dolce Elena, nella stanza accanto, si erano divertiti tutta la notte, continuando a recuperare il tempo che avevano perso durante il periodo in cui Stefan aveva lasciato Mystic Falls con Klaus.

Stefan si era consegnato a Klaus in cambio della cura necessaria per salvare suo fratello dal morso di Tyler, cioè dal morso di un licantropo, letale per un vampiro.

Ma il prezzo che Stefan aveva dovuto pagare per salvare suo fratello era stato altissimo: aveva rinunciato ad Elena e alla sua umanità, consegnandosi a Klaus e ritornando ad essere schiavo del sangue umano, ritornando ad essere quell'essere spregevole contro cui aveva lottato in tutti quegli anni, Stefan “lo squartatore”.

Ma Elena aveva fatto di tutto per salvarlo, e infine era riuscita, con il suo amore, a far riaffiorare di nuovo il suo lato umano.

Era stata tenace, aveva lottato per riaverlo al suo fianco, e aveva vinto.

Stefan aveva deciso di tornare a casa, di iniziare la disintossicazione cibandosi nuovamente solo di sangue animale, e dopo circa un mese era tornato quello di un tempo, il bravo, dolce, premuroso Stefan.

L'impresa di Elena era stata purtroppo per Damon la prova che il cuore di quella incredibile donna , che lui amava alla follia, sarebbe stato sempre e solo di una persona: Stefan.

Sicuramente Elena provava per Damon qualcosa, ma non era amore, o meglio, era amore, ma un amore diverso da quello che provava per Stefan, un amore fraterno.

Si era cosi arreso davanti all'evidenza: Elena non sarebbe mai stata sua.

Damon continuava a girarsi e rigirarsi nel letto cercando di prendere sonno, ma era impossibile, percepiva perfettamente le risatine e i gridolini di piacere provenire dalla stanza di Stefan.

Maledì di essere un vampiro, di avere l'udito cosi sviluppato: purtroppo a causa di esso, e contro la sua volontà, era partecipe di tutto quello che succedeva tra i due al di la della parete.

E ogni risatina complice, ogni frase sussurrata, ogni gemito di piacere era per lui una pugnalata al petto.

Avrebbe voluto avere veramente quel leggendario pulsante per spegnere le emozioni, lo avrebbe premuto volentieri, avrebbe voluto non provare più niente, essere l'essere più indifferente sulla faccia della terra.

Ma al contrario poteva sentire tutto quel dolore nel suo cuore: era inevitabile, era la sua umanità che gridava, che gli ricordava il suo lato umano, quel piccolo lato umano che ogni vampiro possiede in fondo al proprio cuore, nella propria anima.

Non poteva continuare cosi: l'unico rimedio era quello di abbandonare Mystic Falls, quella vita, perchè solo lontano da lei le cose sarebbero andate meglio.

Si quella era la sua unica via di scampo, ma come faceva a dirlo ad entrambi? Non avrebbero capito, o forse lo avrebbero fatto, ma comunque in ogni caso avrebbero cercato di dissuaderlo, avrebbero cercato un altra soluzione.

L'unica cosa da fare era una sola: avrebbe reso loro la vita impossibile, si sarebbe fatto odiare fino al punto che l'avrebbero implorato di lasciare Mystic Falls.

Eh si quella era l'unica soluzione, e avrebbe iniziato subito, quel giorno stesso.

Si alzò cosi dal letto, e si diresse verso la vasca da bagno, un bel bagno era quello che ci voleva prima di iniziare quel teatrino che chissà per quanto tempo sarebbe dovuto andare avanti.

Si immerse nell'acqua bollente, e grazie a quel calore riusci a rilassarsi.

Dalla stanza accanto non proveniva alcun rumore. “sicuramente la coppietta felice si è addormentata” pensò Damon, e la cosa lo confortò molto.

Lasciò andare la testa all'indietro appoggiandola al bordo della vasca, e dopo pochi minuti si addormentò.


note:
salve a tutti! spero proprio che questa fanfiction sia di vostro gradimento.
premetto che sono team Delena, quindi ho un po sofferto durante la stesura di questo capitolo, e penso che soffrirò moltissimo anche durante la stesura dei prossimi, ma questa è un idea che ho da un po di tempo, quindi voglio vedere come va.
questo prologo serve un po per capire in che contesto inizia la mia storia, l'ho voluta collocare intorno alla fine della seconda e all'inizio della 3 stagione, con alcune modifiche volontarie rispetto però a come si sono svolti  i fatti nella storia originale.
diciamo che non ho preso in considerazione alcune vicende, ma la cosa è voluta, e con i capitoli successivi capirete il perchè.
quindi ci saranno degli spoiler relativi alla 3 stagione, questo è un avvertimento per chi ancora non ha visto le puntate e non vuole rovinarsi la sorpresa.
mi scuso per eventuali errori!! cerco sempre di rileggere i capitoli miliardi di volte, ma sicuramente qualche errore mi sarà sfuggito.
bene, al prossimo capitolo.

fatemi sapere cosa ne pensate!
un bacio e buona giornata!
Chian