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Autore: Melchan    03/09/2006    6 recensioni
Dannata scimmia, mi guarda in quella maniera di chi non sa che dire e sembra aver voglia di fare quella cosa proibita, farla al posto mio perché io a piangere non ci riesco più. Ma non voglio la pietà di nessuno, io. Pietà. Amicizia. Adorazione. Qualsiasi cosa sia, non la voglio. Non voglio niente, non mi serve nulla. Soprattutto ora. POV Genjo Sanzo
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chissà se in cielo passano gli Who

Chissà se in cielo passano gli Who

E buonanotte a tutti i sognatori

Che schifo.

Oggi è tutto uno schifo.

Anzi no, che stronzata, è SEMPRE uno schifo.

Un maledetto schifo, un inutile ammasso di merda.

Ecco cos’è questo posto, questa vita, questa storia.

Spazzatura, avanzi di qualcosa che avrebbe dovuto essere in un modo per essere giusto e invece non lo è stato.

- Sanzo…-

- Levati dalla palle, scimmia. –

- Ma cosa c’è? Che hai oggi? E cos’hanno gli altri? Hai picchiato Gojyo, quasi gli hai rotto il naso, e lui non ha risposto in nessun modo…anzi, ti ha detto quella cosa strana e tu ti sei arrabbiato ancora di più. Cosa c’è oggi, eh?

- Non c’è un bel nulla. E poi mi fai schifo pure tu, sei un ipocrita di merda. Non sai mentire, scimmia, sai? –

Sta zitto, muove un po’ di ghiaia col piede tenendo il capo basso.

- Non volevo che ti arrabbiassi…non so, forse preferivi dirmelo tu, sai com’è. –

Mormora.

- Ci mancava solo la pena di una stupida scimmia…senti Goku, fatti un favore, levati dai piedi. –

Mi accendo una sigaretta nuova, mi tremano le mani dal nervoso; porto al viso la cicca e mi accorgo che la mano è ancora sporca del sangue di quello stupido kappa.

Coglione. Un coglione che non sa farsi cazzi propri.

In ogni caso, è meglio di me, che non riesco nemmeno a fare il normale in una stupida giornata che in fondo è uguale a ieri. Avrei dovuto prendere le gambe e andare a farmi i cazzi miei lontano da qui stamane all’alba, appena mi sono svegliato mezzo di sudore…l’avevo già capito l’andazzo della giornata, tanto.

Avrei dovuto andarmene, sì, avrei proprio dovuto farlo, senza perdere tempo qui.

E invece…

- Sanzo, per favore…non è pena, neanche un po’…ma dimmi se posso fare qualcosa., ti prego. –

Io, zitto.

Continuo a fumare, che è meglio.

Per me, per lui. Per tutti.

Se fumo non parlo. E oggi se non parlo è…bè, è meglio.

Per me, per lui. Per tutti.

In ogni caso, pare che perlomeno non debba piovere.

Almeno questo.

- Comunque, oggi c’è un cielo davvero splendido . E’ tutto bello azzurro. Scommetto che te l’ha mandato lui, perché sa che non ti piace la pioggia! –

A volte penso davvero che non riuscirei a liberarmi di questa stupida scimmia neanche se l’ammazzassi.

- Non dire stronzate. –

- Non sono stronzate! Per me è proprio così. –

Lo guardo.

E’ assurdo.

Dal sorriso a trentadue denti e gli occhi sgranati che ha, sembra pensi davvero che sia stato Lui a mandare un cielo azzurro solo per me, oggi.

- Tu sogni troppo, scimmia. –

- E che c’è di male? Qualcuno di noi dovrà pur farlo, no? –

- Tzk. –

Forse.

E ce ne stiamo qui, io fumo e lui guarda il blu come se gli stesse parlando davvero.

a chi c'ha il mondo sempre più lontano

perché ha vissuto sempre contromano

Che pensieri idioti che mi vengono.

Però la curiosità resta, dannato me.

Chissà…

forse la stupida scimmia gli sarebbe piaciuta.

Si, probabilmente si.

A lui piacevano, i tipi strani.

Erano gli unici che lo interessavano, a dire la verità…basta guardare che razza di moccioso si era preso come erede.

Me, il che è tutto dire.

Tutti quei tipi “normali”, comunque, non facevano davvero per lui, anche se avesse avuto qualche minimo interesse a relazionarcisi.

Ha sempre vissuto in modo troppo al di sopra del mondo per poter rapportarsi con certi deboli senza carattere.

Era come se fosse andato a viver in un mondo tutto suo, a forza di fare come voleva.

Ma lui era troppo, troppo, troppo…bè, lui era troppo e basta;

Ma era così troppo, si potrebbe dire contromano, che qui, nel mondo banale, era tanto in alto da essere un Capo.

E nessuno aveva fegato a sufficienza per fare le prediche a uno tanto in alto e tanto Capo come lui.

a quelli che da soli ci stan stretti

e pensano che il cielo sia di tutti

Sempre meglio degli altri, più in alto, ecco com’era lui.

E una persona simile si è fatta ammazzare per me.

E poi mi chiedono perché penso che il mondo sia così una merda....me lo chiedono li stessi che gli parlavano male alle spalle, che dicevano: –chi si crede di essere?- , quando erano loro, quelli che non avevano le palle per ammettere che c’era qualcuno mille volte meglio di loro.

E che quel qualcuno era proprio lui.

Miliardi di volte meglio di me, era, figuriamoci di loro.

e poi a quelli che non ritornano

certo lassù, forse lassù

sono capaci di non dormire mai più

- Non sarebbe dovuta finire così. –

Me lo dice piano, la stupida scimmia.

Quasi avesse paura di dirlo…manco fosse chissà quale segreto.

- Già, non sarebbe…ma quel che è fatto è fatto, scimmia. Non ritorna nessuno, una volta che è stato fatto fuori, neanche per sbaglio. C’è poco da lagnarsi. –

Mi guarda senza dire nulla, questo stupido.

Forse si chiede se pure io non credo alle menate che sto sparando.

Perché no, effettivamente non convinco nemmeno me stesso.

Che pena che faccio.

- Vorrei che gli oggi così sparissero. –

Lo dice con la faccia sepolta nelle ginocchia, forse solo gli occhi gettati contro al cielo tanto azzurro da abbagliare.

- Però…cioè, io non l’ho mai visto, ma scommetto che a lui non piaceva quando eri così tris…si insomma, quando stavi come stai ora. E sicuramente lo sa anche ora, se ti senti…bè, non allegro. Avrà un sacco di tempo libero, voglio dire. Là dov’è non credo che abbiano bisogno nemmeno di riposare o cose simili. Secondo me non fa che guardare cosa fai te. –

Per descrivere la scimmia bastano riportare questi suoi discorsi da bambino convinto che parla di Babbo Natale.

- Bè…- do una boccata alla sigaretta, non ho voglia nemmeno di tirargli un harisennata e dirgli di darsi una svegliata e scenderci lui, dalle nuvole – no, non credo. Non gli piaceva quando pensavo menate come sto facendo adesso. –

Butto al sigaretta per terra, schiacciandola sul terreno polveroso col tacco e riducendola a un cumulo di cenere.

- E non piace nemmeno a me, quindi facciamola finita con questi discorsi da buonisti imbecilli. –

Mi giro, me ne voglio andare.

Basta.

‘Sti discorsi di Goku mi fanno sentire strano, e se mi sento strano m’incazzo.

E di pestare la scimmia non ne ho voglia.

Mi sono già sfogato col kappa.

chissà se in cielo passano gli who

chissà se in cielo passano gli who

chissà che nome d'arte avrà il dj

se sceglie sempre e solo tutto lui

se prende le richieste che gli fai

*Qualcuno* mi tira per una manica.

Oh, no.

Adesso si che siamo a posto: la scimmia con gli occhi bagnati e la faccia di quando la faccio veramente rimanere di merda.

E io mi metto pure a rifletterci sopra!

Ora si che la giornata è andata definitivamente a puttane.

- Che ti prende? –

Si dev’essere accorto che ha qualcosa di strano, più del solito, troppo…uno strano bagnato che non è consentito.

Se ne accorge e si asciuga gli occhi in un lampo, anche se adesso ha una faccia che sembra gliel’ abbia leccata un cane, tanto se l’è bagnata tutta con le mani che pulivano in fretta e furia quegli occhi bagnati:

- Non…non pensare male, ho solo fissato troppo a lungo il cielo, tutto luminoso com’è oggi. Mi lacrimavano un po’ gli occhi, nulla di che. E’ solo la luce. Oggi poi, abbaglia tanto forte da fare male…la luce del cielo, voglio dire. –

Si, come no.

L’ha fissato, il suo cielo, soprattutto nell’ultima mezz’ora di questa ora passata a deprimersi peggio che una femminuccia, con la faccia completamente tra le ginocchia, tolta solo per sbirciarmi ogni tanto, pensando che non me ne accorgessi.

In quest’ora di silenzio dopo quelle chiacchere buoniste da imbecilli.

L’ho lasciato fare solo perché ero troppo stanco.

Stanco di tutto, persino di fingere che mi sento normale invece che incazzoso e non so bene che, di merda comunque, perché oggi è l’anniversario della morte di mio padre.

Komyo Sanzo Hoshi è morto oggi, anche se l’oggi di qualche anno fa.

La data in cui quei fottuti demoni lo hanno ammazzato, quando invece avrebbero dovuto ammazzare me.

Perciò ho lasciato che la scimmia facesse quel che voleva.

- Sanzo…ma quanti anni sono che non piangi per lui, almeno un pochino? –

Me lo chiede così, come se domandasse l’ora.

Che domanda stupida.

Stupida quanto lui…ma d’altronde le scimmie non fanno domande intelligenti, no?

No?

Cosa vorrebbe che gli rispondessi?

Che ho pianto tanto quando ero bambino che ormai di lacrime, o almeno qualcosa di simile a quel dolore liquido che ti disintossica l’animo dallo schifo che ti senti dentro, non ne ho più?

Che ormai quell’incazzatura che punge il petto e fa prudere le mani non potrebbe scendermi dagli occhi neanche se volessi, perché mi si è cristallizzata nelle budella, mi ha avvelenato troppo?

Sì, come no.

Ci mancano solo le stronzate da filosofo fallito, oggi.

Sai la scenetta che verrebbe fuori. Io che sparo cretinate deprimenti e la scimmia che piange al posto mio.

Una cosa tanto patetica da far ridere.

E pure adesso rido, io, rido di un riso nervoso che non piace a Goku, a giudicare dalla sua faccia contratta.

Bè, sai chi se ne frega.

Se non vuole levarsi da solo dalle scatole, ci penso io, a farcelo levare.

- Vai a fare il buon samaritano da un’altra parte, pezzo di scimmia idiota, se non vuoi che ti ammazzo davvero. In fondo non farei altro che togliere un idiota dal mondo, sai la perdita. –

- Falla finita, Sanzo! Non è questo che… -

- Che, ora fai la voce grossa? Sei quasi più penoso di…guarda, lascia perdere e vattene se ci tieni alla tua inutile pelle. –

- Non lascio perdere! Più penoso di te stavi dicendo, vero? Perché è così che ti senti adesso, no Sanzo? Ti senti penoso perché per un giorno hai un nervo scoperto, anche se è un nervo tanto grande che deve farti a pezzi dentro…-

Gli tiro una sberla.

Finisce a terra, gliel’ho tirata davvero tosta.

O forse è voluto finire a terra, perché sa che altrimenti mi sarei sentito ancora più una merda impotente di quanto già non mi sappia di essere.

Se non fossi riuscito neanche ad atterrare una stupida scimmia da quanto mi tremano le mani, oltre che a proteggere l’unica persona che avevo meritante di ciò.

Ma le mani non mi tremano mica per i motivi che crede Goku, figuriamoci!

Semmai per la pistola, che anche se non l’ho ancora usata, oggi, è lo stesso.

L’ho usata ieri, e tanto basta a farmi tremare le mani oggi…con i suoi discorsi che mi fanno sentire ancora più incazzoso, impotente e quel che è, poi ovvio che mi tremino le mani…

Ma oggi tutti sembrano pensare a me come una specie di povero sfigato inconsolabile.

Questo pensiero mi fa ancora di più incazzare.

Dannata scimmia, mi guarda in quella maniera di chi non sa che dire e sembra aver voglia di fare quella cosa proibita per davvero, farla al posto mio perché io a piangere non ci riesco più.

Ma non voglio la pietà di nessuno, io.

Pietà.

Amicizia.

Adorazione.

Qualsiasi cosa sia, non la voglio.

Non voglio niente, non mi serve nulla.

Soprattutto ora.

a chi sta in giro perché non ha scelta

perché comunque il sonno non arriva

a quelli che ogni notte puoi giurarci son presenti

e buonanotte a chi la sa godere

a quelli che han bisogno di star male

a chi ha paura di restare fermo

e sogna un po' più forte quando è sveglio

a quelli che non hanno mai saputo dove andare

- Che succede qui? Vuoi fare un altro incontro di boxe, bozzo corrotto? Nel caso sono disponibile. Meglio io che quel mucchietto d’ossa sigillato della scimmia, no?–

Mi prendo una sigaretta e l’accendo velocemente, perché quella che avevo prima mi è cascata non so quando.

Hakkai si avvicina a Goku e gli chiede se sta bene, lui annuisce e si spolvera gli abiti.

Do un’occhiata al naso del kappa, per curiosità, s’intende.

Se poi una scazzottata con me è bastato a sfargli il setto nasale è colpa sua, che è troppo deboluccio.

- Tzk, non mi stuzzicare, kappa. Potrei sfarti il naso sul serio, questa volta. –

- Accomodati, se ne hai voglia. E non pensare che lo faccia o l’abbia fatto per farti sentire meglio. E’ solo che vedere il glaciale Genjo Sanzo su di giri è un evento troppo spettacolare per lasciarselo sfuggire.

E ora, accendimi questa cicca. –

E avvicina la sua sigaretta di marca schifosa alla mia pregiata.

- Se continuate così, inizierete a sputare fumo dalla bocca. –

Hakkai, naturalmente.

- Tranquillo Hakkai, non possiamo mica crepare prima di te! Dopo ti annoieresti troppo, senza nessuno a cui badare! –

- Io non ho bisogno di balie, tante grazie... –

Puntualizzo la cosa, poi do un’occhiata intorno a me.

Una stupida scimmia che prima mi fa uscire l’incazzatura con le parole e poi si fa dare una sberla per chiudere il discorso in modo pulito.

Un kappa pervertito che al mattino, dopo che mi sono messo a giocare col caricatore della pistola e ho preso a calci un ragazzetto che prima mi ha pestato un piede e poi si è messo a sfottere sui miei lineamenti del cavolo, mi ha tirato un ciaffone e dato della femminuccia piagnona per farmi incazzare un po’ come si deve in una giornata di merda del genere.

Un demone assassino odiante i litigi “interni” che ci lascia fare perché si, e poi viene a raccogliere i cocci alla fine.

- Stai bene, Sanzo?-

Me lo chiede proprio lui, Hakkai.

- Tzk. Ovvio che sto bene. –

- Ne sono lieto. Però non tutti qui abbiamo l’intuito molto sviluppato, per cui forse dovresti farlo capire in qualche maniera anche ai bambini più piccoli. –

- Non vedo perché. –

Mi allontano e vado alla macchina.

Mi finisco la sigaretta appoggiato alla portiera , col sole di mezzogiorno o quel che è che a scaldarmi la faccia, fingendo di non sapere che i tre scemi con i quali sono rimasto impantanato in questo infinito viaggio verso Ovest aspettano io dica qualcosa.

- Allora, vi volete muovere?! Non ho intenzione di restare qui fino a che fa notte…-

Si avvicinano berciando e facendo casino come loro solito.

La stupida scimmia mi passa accanto senza dire nulla.

Lo acchiappo per una spalla e gli tiro su il mento per dare un occhio alla guancia dove mi è finito lo schiaffo:

- Mettici del ghiaccio. –

- Non è nulla. Comunque…mi dispiace. –

Pigola tanto piano da farmi rischiare di perdere la pazienza un’altra volta.

- Di che parli? –

Gojyo e Hakkai sistemano i bagagli sul retro.

Si gratticchia la fronte, mi pianta gli occhi in faccia e dice:

- Avrei…insomma, avrei voluto fare di più. –

Ma quanto possono essere stupide, le scimmie?

- Piantala di dire idiozie. –

Gli do una bottarella sulla schiena, lo giro verso la portiera.

- Sto bene, io. Al contrario dei tuoi, i miei neuroni sono tornati a casa.-

Si gira, fissandomi in quella maniera in cui mi fissa solo lui, con gli occhi brillanti e il sorriso che va da un orecchio all’altro, per un motivo che non riesco davvero a capire:

- Davvero? –

- Ovvio, per chi mi hai preso stupida scimmia? E poi…i discorsi da bambini creduloni, una volta l’anno posso anche ascoltarli. –

Do un tiro e vado dall’altra parte, verso il mio posto.

Il kappa, col suo naso bendato, mi da una botta sulla spalla.

Barbaro.

- Hai fatto la pace con il tuo animaletto, alla fine? –

- Non dire idiozie. E fai qualcosa per quel naso, così non ti si può vedere. Non che mi importi, beninteso, ma non è gradevole avere come compagno di viaggio un coso sanguinolento. –

- Che vuoi farci, oggi un bonzo corrotto che odia i giorni tristi era tanto incazzoso che non potevo lasciarlo a pestare ragazzini…e allora ho pensato che una bella rissa non avrebbe fatto male. Per questa volta ha vinto lui, ma la prossima mi rifarò. –

- Idiota. Se volevi avvicinarti anche lontanamente a, che so, un pareggio avresti dovuto tenere per te certe stronzate…-

Si mette a ridere, questo cretino.

- Ma era la verità, Sanzo: a volte qualche pugno tirato bene è meglio di qualche lacrimuccia furiosa che non arriva…-

Certe sciocchezze melense meritano senza ombra di dubbio svariati colpi di harisen, che mi premuro a dare sulla testa di questo kappa pervertito.

- Vedo che stai meglio. Bè, ora si può andare. –

Fa un sorriso storto, proprio come farebbe l’idiota che è, un segno di vittoria con la mano destra e si stravacca sul sedile posteriore, addosso alla scimmia che si mette subito a dire che ha fame.

- Possiamo andare. –

Dico, e Hakkai parte.

Do un’occhiata al cielo: azzurro, ma senza la luminescenza accecante di prima della quale parlava Goku, quella che bagna gli occhi.

Ora sono solo stanco, ho voglia di dormire un po’.

Stanotte il sonno non arrivava e così ho passato la nottata a fumare davanti alla finestra.

Prima di chiudere gli occhi do di nuovo un’occhiata al cielo.

Chissà…

chissà se in cielo passano gli who

chissà se in cielo passano gli who

chissà che nome d'arte avrà il dj

se sceglie sempre e solo tutto lui

se prende le richieste che gli fai

Se Lui sta da qualche parte davvero, se Goku forse una minima cosa intelligente l’ha detta, spero che comunque se la passi bene.

Ora davvero che è libero di fare ciò che vuole.

e poi a quelli che non ritornano

certo lassù, forse lassù

sono capaci di non dormire mai più

Anche se non ritornano, in qualche modo certi tipi restano sempre qua.

Padri compresi, credo.

Se poi passano le giornate a guardare chi è rimasto giù, perché nemmeno di dormire hanno più bisogno, tanto peggio.

Io troverò chi è stato, quella notte…

E forse anche tu in quel momento tu lo saprai, da lassù.

Chissà…

Nota di Mel-chan:

Si sarà capito che non sono in un periodo da allegrona?! Penso proprio di si XD

Questa cosa, POV di Sanzo –ma noooo!davvero??! =_= ndTutti-, mi è venuta mentre tentavo di trovare l’ispirazione per un POV di Rin (serie Inuyasha) fissando lo schermo del pc con faccia più ebete del solito.

Insomma, cambio canzone dal Media Player e finisco su una vecchio cd che ho fatto tempo fa…l’avevo sentito la sera prima, e una canzone mi aveva colpito particolarmente (chissà quale, eh?)… bravi, avete indovinato: era “Chissà se in cielo passano gli Who”, di Ligabue (il quale ne detiene tutti i diritti).

Appena ho sentito le prime parole, l’idea mi ha colpito come un pugno, così ho preso un foglio nuovo e me la sono scritta.

Questa è anche la mia prima vera e propria Song-fic, nel senso che della canzone ci ho messo proprio buona parte del testo, non mi ha solo ispirato mentre scrivevo.

Qualche volta, avvicinando le parti del testo tipo puzzle ai pensieri che avevo in mente, ho avuto voglia di piantare tutto lì e scrivere come mi veniva, sbattendomene del testo della canzone, anzi cancellandolo del tutto, e amen. XD

Poi però ho pensato che l’idea è nata proprio dalle parole del Liga, e così mi sono rimboccata le maniche e ho messo i pezzi a posto, perché altrimenti era proprio come fare un torto all’idea (che discorsi incasinati, scusate @___@)… e poi, temevo che perdesse pure di mordente! XD (non sono così brava&buona, anzi...**).

Insomma, non so cosa ne penserete, però spero di ricevere qualche recensione, sia buona che cattiva ^^’’’.

Come al solito, scusate eventuali OOC… e chiedo venia per aver messo in testa a Sanzo e Goku dei pensieri forse troppo cristiani e magari buonisti… ma il nostro bonzo corrotto in fondo dice di non credere in nessun tipo di “Dio”, quindi non credo di far torto a nulla ^U^ (e ridaglie con le arrampicate sugli specchi!).

Thanks

Ps.: rispondo a una domanda postami nelle recensioni della mia fic “Solo per divertirsi un po’”: l’idea dell’incontro tra Kanzeon Bosatsu e Jiroushin è tutta frutto della mia mente perversa, la Sensei non c’entra poveretta XD . Mi è venuta così, ma mi piace pensare che sia andata davvero in modo simile per i due ^^ .

Grazie a tutti voi che avete recensito^o^… è bellissimo trovare recensioni alle proprie fanfics (chi pubblica poi sa esattamente che cosa voglio dire).

Pps: Vista la mia innata furbizia, ho pubblicato la mia fanfic one-shot sopraccitata, “Solo per divertirsi un po’”, a metà agosto, periodo in cui la maggior parte delle persone sono in vacanza (io no ç___ç)… un altro nugolo di aspiranti fan-writer non ha, proprio come me, pensato a questo fastidioso (per noi, ovvio… non per chi era in vacanza o fuori ^_^) fattore, così in pochissimo tempo mi sono trovata alla seconda pagina e passa della sezione Saiyuki.

Questo per dire che se qualcuno ha voglia di leggere una one-shot breve, con POV di Kanzeon Bosatsu, può andare nel mio account e leggerla ^o^.

Fine pubblicità e fine chilometrico post.

Thanks e un bacione

Mel-chan

  
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