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Autore: veggylink94    20/01/2012    7 recensioni
Un alternative universe nel quale Bulma e Vegeta , un tempo fidanzati si separano a causa della gravidanza inaspettata della ragazza. La fic è ambientata undici anni dopo, quando Trunks, che non ha mai conosciuto suo padre, sarà costretto ad andare da quest'ultimo, durante un viaggio di lavoro di Bulma. Questo cambiamento avvicinerà o allontanerà i due?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La noia si stava impossessando della stanza, era una situazione insostenibile. La donna faceva zapping in televisione senza nulla da fare e il silenzio era sovrano fra quelle quattro mura.
Dopotutto non c'era di certo qualcosa da fare di particolare nella stanza d'albergo, così Bulma decise di prepararsi per andare a dormire, era stata una giornata pesante, con tutte quelle riunioni!
Il rumore improvviso del telefono fece saltare la donna, chi poteva essere?
Prese il cellulare dalla borsa e lesse sul display la scritta "Trunks", felice di risentire il suo bambino si affrettò a rispondere.
-Pronto Trunks?-
-Ciao mamma!- Disse una voce squillante dall'altra parte del telefono, la donna sorrise. -Ciao amore della mamma! Ti sento allegro! Vanno bene le cose lì?- Domandò la donna curiosa.
-Si! Va tutto a meraviglia, oggi sono stato da Goten, papà doveva lavorare molto.- Affermò il figlio. Bulma non era abituata a sentire Trunks pronunciare la parola "papà" Ed ogni volta che la sentiva uscire dalla bocca del bambino rimaneva sorpresa.
-Sono felice! Stavo per chiamarti, tra poco vado a dormire.-
-Davvero? Ah mamma senti senti... indovina un po': papà mi ha promesso che mi porterà all'apertura del nuovo parco giochi, Fantasyland, verrai con noi vero?- Chiese il bambino speranzoso.
Bulma rimase sorpresa, tutti e tre ad un parco giochi? Come un'allegra famigliola? Tutto sommato le sarebbe piaciuto, ma purtroppo loro non erano un allegra famigliola, e lei lo sapeva bene.
-Amore io sarei felice ma papà...- Cominciò a dire la donna. -A papà va bene! - rispose subito Trunks.
-Beh allora per me non ci sono problemi- Affermò l'azzurra ancora un po' confusa.
-Che bello! Non vedo l'ora! Buona notte mamma! Ti voglio bene!- Salutò allegro il bimbo, Bulma si immaginava quanto potevano brillare i suoi occhi in quel momento.
-Buona notte amore di mamma! Un bacione!-

Bulma chiuse il telefono, quella notizia le aveva fatto uno strano effetto. Con tutti i pensieri che aveva per latesta in quei giorni non le era passato di mente come avrebbe reagito nell'incontrare Vegeta. Era sicura di averlo dimenticato e sperava con tutto il suo cuore di non ipnotizzarsi più davanti ai suoi occhi neri come le tenebre.
Non voleva ricordarsi più nulla di lui, dal momento in cui si erano lasciati aveva imposto alla sua mente di scordarsi tutto, il suo profumo, i suoi occhi, la sua voce, la sua faccia e tutti i ricordi legati a lui. Beh... non proprio tutti, suo figlio alcune volte era un'incessante richiamo al passato e alla sofferenza che aveva dovuto sostenere...da sola.


-Dead space?- Propose il bambino speranzoso
-Ma che razza di bambino sei? Dovresti giocare a cose un po' più tranquille, di certo non con giochi di quel tipo!- Rispose secco Vegeta.
-Uffa! Allora...- Trunks cominciò a frugare fra la collezione del padre, intravedendo un gioco che lo fece trasalire.
-P-papà...- Disse il lilla in procinto di scoppiare a ridere istericamente.
-Cosa vuoi?- Domandò Vegeta che in quel momento stava rovistando altri giochi.
-E se giocassimo a " Io& I miei cucciolotti?"- Disse infine il bambino ridendo tanto da piangere, mostrando al padre il gioco con davanti la figura di un tenero cagnolino.
Vegeta diventò completamente rosso :- Quel gioco non è mio!!! E' di un mio collega! Te l'ho detto me li ha dati lui ma io non ci faccio niente!- Urlò il moro.
-Ah si? Beh allora come mai hai circa 200 salvataggi di altrettanti diversi giochi, con punteggi da paura? Oh guarda un po', c'è anche un salvataggio di "Io&i miei cucciolotti", e ci hai giocato per ben 15 ore! Ahahah- Il lilla scoppiò a ridere di nuovo scatenando l'ira di Vegeta.
-Dannato marmocchio! Io ti disintegro!- Il moro prese il controller in mano pronto alla sfida.
-Ora giochiamo a dead space! (Nd: per chi non lo sapesse è un gioco alquanto macrabo su dei mostri spaziali orrendi che saltano fuori all'improvviso con l'intento di far prendere un colpo XD)- Affermò Vegeta, deciso a vendicarsi.
Trunks che ancora sogghignava prese anche lui il controller, ansioso di provare il gioco. Notò che il padre si era alzato ed era andato a chiudere le porte e a spegnere tutte le luci.
-Che stai facendo?- Chiese il bambino curioso. Il moro rise:- Nulla... sto creando l'atmosfera!-
Il gioco cominciò, gli unici rumori che si sentivano erano i passi del protagonista che correva all'interno di una nave spaziale e dei ticchettii inquietanti.
-Che noia questo gioco!- Esclamò Trunks scocciato, il padre sghignazzò e disse:- Prova ad avvicinarti a quella stanza!-
Il bambino fece come disse il padre e diresse il suo personaggio all'interno di una stanza buia e coperta di ghiaccio.
All'improvviso, un mostro orrendo, una specie di zombie, saltò fuori dal nulla con un urlo che feceva gelare il sangue, il bambino urlò terrorizzato e cadde all'indietro per lo spavento.
Vegeta scoppiò a ridere gustando la sua vendetta.poi disse:- Basta così, vai a letto! E' tardi.-
Trunks, che non si era ancora ripreso rimase impietrito per qualche istante e poi sbuffò: -Cattivo! Voglio stare sveglio con te!- borbottò.
-No! Guarda che anche io me ne vado a letto! Sono stanco!- sbottò il moro. Il bambino non si diede per vinto: - Allora posso dormire con te?-
Vegeta scoppiò a ridere:- Come ti viene pensato? Te lo sogni proprio!- Detto questo fece per alzarsi, ma dovette voltarsi e vedere il bambino offeso con il volto mooolto triste.
-Ma ora sognerò quel brutto mostro! Per colpa tua! Guarda che dico alla mamma che mi hai fatto giocare ad un gioco violento!- Frignò il lilla.
Vegeta rispose sdegnato:- Ma se sei stato tu a volerci giocare a tutti i costi!-
Il bambino sempre più stizzato batté i piedi a terra alzando la voce:- Io lo dico alla mamma! Così impari!-
Il moro era sempre più disperato, quel moccioso era tremendo, gli toccava accontentarlo altrimenti Bulma non gli avrebbe dato i soldi! Trunks al contrario sapeva di avere torto, ma cercava una qualunque scusa pur di stare col padre.
Alla fine Vegeta tentò un compromesso :- Al massimo ti accompagno a letto! Nulla di più intesi?!- disse cercando di convincere il lilla che, malgrado il bronciò accettò.

Dopo essersi messo il pigiama e lavato i denti il bambino corse in camera sua aspettando il padre. Ogni giorno che passava rafforzava il loro rapporto, anche se di poco, Trunks riusciva ad aprire un varco nel muro che lo separava dal padre da troppo tempo ormai.
Spesso si chiedeva cosa separasse i suoi genitori, cosa li aveva spinti a dirsi addio, tanto da non guardarsi più negli occhi, tanto da farli litigare ogni volta che si sentivano.
Sperava che il presentimento che aveva non fosse reale, sperava di non essere lui la causa della distruzione del loro rapporto, ma tutto portava a pensarlo.
L'arrivo di Vegeta interruppe i pensieri del bambino che si voltò verso il padre.
-Beh buona notte!- Disse secco il moro. Trunks fece una faccia scocciata :- Come? Tutto qui?- replicò il bimbo. Vegeta alzò gli occhi:- Vuoi anche il bacino della buona notte? Vuoi che ti controlli l'armadio in caso ci siano dei mostri? Non pensavo fossi una femminuccia!-
Il lilla sbuffò offeso:- Pensavo che mi avresti rimboccato le coperte!-
Il moro si avvicinò al letto sempre più esasperato, tirò le coperte verso il cuscino e le lasciò andare malamente. -Ecco fatto! Altro?- Chiese sarcastico.
Trunks era sempre più irritato:- Non si rimboccano così le coperte!-
-Non mi interessa! Buona notte!- Disse Vegeta che intanto aveva aperto la porta con l'intento di andarsene, ma il bambino non aveva la minima intenzione di lasciarlo andare a dormire: -Senti papà...-
Il moro si girò seccato:-Che altro vuoi?-
-Perché gli altri hanno una famiglia e io no?- Disse lasciando il padre spiazzato. Vegeta abbassò gli occhi e cercò di inventarsi qualcosa:- Tu ce l'hai una famiglia. Hai quella racchia di tua madre, e i tuoi nonni no?- Tentò di convincere il bambino ma sapeva che non sarebbe bastato e infatti Trunks contestò subito: -Non è questo che intendo... perché tu non vivi con me e la mamma, tutti insieme, come Chichi e Goku...- Il moro era sempre più in difficoltà, cosa gli avrebbe detto?
Infondo Trunks aveva ragione, era normale quel tipo di domanda, ma il modo in cui lo diceva era tutt'altro che innocente e ingenuo. Aveva lo sguardo triste, la testa bassa, era consapevole che non era normale avere i genitori separati.
-Il motivo per cui io e tua madre non stiamo insieme non ti riguarda, e poi ci sono tante altri mocciosi come te che hanno genitori separati.- Il moro era davvero a corto di idee, anche se in effeti il marmocchio doveva farsi gli affari suoi.
-E' per colpa mia vero?- Disse infine il bambino, dando il colpo di grazia al padre. Vegeta non sarebbe andato lì a consolarlo dicendo che non era vero, non lo avrebbe rassicurato e Trunks lo sapeva bene.
Il moro cercò per l'ennesima volta di uscire da quella situazione :-Ti ho detto che non ti riguarda...-
Il lilla strinse i pugni e il suo sguardo si fece sempre più duro:-Non mi hai risposto!-
Il padre non sapeva che dire, non poteva certo raccontargli la verità: - Trunks devi imparare a farti gli affari tuoi, come ti ho già detto non sono cose che...-
-Mi riguardano eccome invece!- Gridò il bambino sempre più agitato. Vegeta rimase di sasso, ma nonostante tutto fu piacevolmente sorpreso della tenacia del figlio. Non era un pappamolla dopotutto.
-Quanto sarai grande capirai...- Detto questo il moro se la svignò letteralmente lasciando il bambino immobile sul letto con gli occhi pieni di lacrime. "Allora è vero" pensò il piccolo sempre più convinto di quella triste realtà.
Vegeta dovette andarsene tuttavia deluso. Si vergongava di se stesso: non era riuscito a sostenere una conversazione con suo figlio, se ne era andato come un codardo e come se non bastasse sicuramente aveva peggiorato la situazione.
Si scorse un poco dalla porta e udì il bambino singhiozzare: questo era davvero troppo! Come poteva lasciarsi andare a simili emozioni? Cone poteva commuoversi nel vedere suo figlio piangere? Lui non era così, era freddo, insensibile, non poteva provare certi sentimenti verso quel bambino anche se erano più che normali.
Non voleva affezionarsi a lui, non voleva affezionarsi a nessuno, era già successo con Bulma e non avrebbe commesso di nuovo lo stesso errore.
"Che stupido!" pensò. Già era davvero uno stupido, non doveva provare affetto per lui, non era quello il suo obiettivo, doveva semplicemente tenerselo per qualche giorno, prendere i soldi e cercare di sfondare nella box. Se lo sarebbe mai immaginato?
"E' figlio di Bulma dopotutto, è inutile cercare di nasconderlo: Trunks mi ricorda troppo quella donnaccia! E' per questo che mi sto rammollendo!". Si diresse in camera sua silenziosamente e si sedette sul letto. "Come se non bastasse tra quattro giorni mi tocca rivedere Bulma! Se si trattava di una breve visita potevo anche resistere, ma una giornata intera con lei non la posso sopportare!" pensò irritato. Dopo dieci anni che non si vedevano non sapeva davvero cosa dirle, si erano risentiti circa sei anni prima per telefono ma avevano litigato nuovamente e le cose non erano cambiate in quei giorni: le frecciatine che si tiravano quando si erano sentiti gli ricordavano i vecchi tempi.
Aprì un cassetto del comodino e prese nuovamente la scatola di legno contenente vecchie foto e cianfrusaglie varie. Prese in mano quei ricordi, li doveva distruggere, perché li aveva tenuti tutto quel tempo senza nemmeno toccarli?
Strappò una foto, poi un'altra e un'altra ma dovette fermarsi quando vide quella foto: lui e lei. Insieme.
Voltò la foto e lesse una scritta sbiadita : Al mio scimmione rincitrullito.
Non poteva cancellare il passato, ci aveva già provato ma il passato tornava sempre a bussare alle porte, doveva gestire la situazione, non doveva fuggire di nuovo. Trunks rappresentava per lui un cambiamento nella sua vita, un cambiamento che andava fatto.
Si alzò dal letto lasciando la foto sul materasso. Prese il cellulare, scorse i vari nomi della rubrica e fermatosi premette il pulsante verde.


Non riusciva a dormire, il pensiero di dover rivedere Vegeta la assillava. Quante volte si era immaginata di avere una famiglia con lui? Quante volte si era chiesta come sarebbe stata la sua vita se le cose avessero preso una direzione diversa? In un certo senso provava soddisfazione e una punta di malizia nel pensare che tutto ciò che l'uomo aveva fatto per evitare quella situazione si stesse frantumando.
Dopo tanto tempo entrambi dovevano affrontare le proprie responsabilità: Vegeta doveva riconoscere di essere un padre e Bulma doveva guardare in faccia la realtà e rendersi conto che non sarebbe più stata sola nel crescere Trunks.
Con sorpresa sentì il cellulare squillare, era tardi, chi poteva mai essere?
Lesse sul display:numero sconosciuto. Magari era qualcuno che voleva farle uno scherzo, oppure Trunks che chiamava da un altro cellulare. Doveva rispondere per precauzione.
-Pronto?-
-Ehi!- Rispose la voce dall'altra parte del telefono. Bulma lo riconobbe immediatamente.
-Vegeta! Che diavolo vuoi a quest'ora?- Gridò stizzata.
-Devo parlarti... il marmocchio si è appena addormentato, quindi è l'unico momento buono.- Disse. La donna rimase in silenzio per qualche istante e poi rispose:- Di cosa si tratta?-
-Si tratta di quello che ti ha proposto tuo figlio poche ore fa.- Rispose sbrigativo. Bulma perplessa lo invitò a proseguire.-Non era mia intenzione rivederti, figuriamoci per un giorno intero, quindi vorrei un piccolo aumentino alle mia paga per questa seccatura!-
L'azzurra si morse il labbro:- Pensi solo ai soldi! E io che per un attimo ho creduto che ti saresti interessato anche a tuo figlio!-
-Infatti non mi interessa nulla ne di te ne del moccioso e non vedo l'ora di incassare i soldi e rimuovervi dalla mia vita!- Affermò sicuro Vegeta, che, aveva orgogliosamente mentito.
-Molto bene. Avrai il tuo aumento, e non preoccuparti, sarò ben lieta di accontentarti. A proposito, dove ci vediamo tra quattro giorni?- Disse Bulma pacata, cercando di non essere sminuita dall'atteggiamento di Vegeta.
-Vediamoci qui da me, fatti spiegare da Goku dove abito, ma ti avverto: entro il pomeriggio non vi voglio più vedere!-
-Tranquillo me ne andrò prima di quanto immagini e sia chiaro che nemmeno io ci tengo a rivederti, lo faccio solo per Trunks!- Rispose sicura di sè.
Vegeta chiuse immediatamente la chiamata: quella donna era sfacciata come sempre.
Dall'altra parte Bulma sospirò. Il cuore le batteva, le succedeva ogni volta che risentiva la sua voce, forse quello che sentiva era il semplice imbarazzo che si prova nel risentire una persona che non vedi da tanto tempo, oppure la semplice paura di un confronto diretto. Ma c'era qualcosa di più, quello che provava rispecchiava una sorta di nostalgia, era un'emozione sgradevole ma di cui non poteva fare a meno.



Fine capitolo


Ciao a tutti! Sì lo so... in ritardo come sempre ma eccomi qui. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, ci è voluto un po' prima che trovassi l'ispirazione, e infatti è un po' noioso, ma non temete tra poco la storia si farà più interessante ;) .
Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono!
A presto
Veggylink94
  
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