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Autore: Zomi    20/01/2012    8 recensioni
È così difficile trovare una logica nel nostro rapporto.
Come possiamo amarci, nonostante le nostre differenze?
Tu che sei così spensierato e distratto, che non ti accorgi nemmeno, come ora, della neve che ti scende addosso, inzuppandoti e raffreddandoti, e io, io che invece smarrisco la concezione del tempo, studiando tutti i più piccoli e sorprendenti dettagli, perdendomi nel disordine che crei in me, dimostrandomi che sono una dilettante, a tuo confronto, nel gioco della vita...
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL’AUTORE:
Il “Sciocca” che si rivolge Robin è in senso bonario, affettuoso e NON, assolutamente, nel senso di ignorante o altro nei confronti della bella archeologa. Capito? Bene, non voglio fraintendimenti. Detto ciò, spero che questa Song-fic vi piaccia… Ciao!!!

Zomi
 

  È PENSO SIA BELLISSIMO
 

   
 

   Osservo, attenta, la neve cadere sul ponte della nostra nave. I piccoli fiocchi di ghiaccio ricoprono, meticolosi, ogni filo d’erba, non lasciandone nemmeno uno immacolato. Ti vedo rotolarti tra il candore dei mucchietti di neve che si vanno a formare, mentre Chopper e Usop ti imitano.
-Robinchan…- mi chiama il cuoco -…Vuoi una tazza di cioccolata calda?-
Sorrido, come sempre bonaria e silenziosa, negando con un cenno del capo. Il biondo Latin Lover rientra sotto coperta, lasciandomi sul parapetto a godermi la visione di questa meravigliosa nevicata.
No, quello che vorrei è tutt’altro.
    

 

La differenza tra me e te
Non l’ho capita fino in fondo veramente bene…
Me e te
Uno dei due sa farsi male l’altro meno
Però me e te
È quasi una negazione
 

 

Siamo così diversi, amor mio, che ancora mi domando come posiamo amarci.
Come, rispondimi Rufy, come puoi amarmi?
Come riesci ad amare una donna che scappa da vent’anni dal suo passato, come puoi sorridermi in un modo così dolce e affettuoso sapendo che mi ferivo con le mie stesse mani, credendo di poter contrastare il governo mondiale senza il bisogno di nessun altro e sostenendomi solo sulle mie esili forze?
Vorrei tanto sapere come ci riesci. Alzi il capo dal manto ghiacciato in cui giochi, e mi sorridi, salutandomi con un cenno della mano. Mi appoggio al balconcino che da sul ponte, e non posso non ricambiare il suo sorriso meraviglioso. Quanto sono sciocca:Tu puoi… Tu puoi tutto, capitano… Tu puoi tutto…
Sei riuscito a salvarmi, a liberarmi dagli incubi del passato e a darmi nuova forza.
Io e te…
Tu: scemotto e impulsivo. Io: saggia e riflessiva.
Tu: rumoroso e indistruttibile. Io: silenziosa e fragile.
Tu: splendente come un diamante, che rifrange la luce del sole. Io: una ametista che assorbe bisognosa il tuo bagliore accecante.
Così diversi, ma uniti da un amore uguale…
 

 

Io mi perdo nei dettagli e nei disordini
Tu no…
E temo il tuo passato e il mio passato
Ma tu no…
Me e te… è così chiaro
Che sembra difficile
 

 

È così difficile trovare una logica nel nostro rapporto.
Come possiamo amarci, nonostante le nostre differenze?
Tu che sei così spensierato e distratto, che non ti accorgi nemmeno, come ora, della neve che ti scende addosso, inzuppandoti e raffreddandoti, e io, io che invece smarrisco la concezione del tempo, studiando tutti i più piccoli e sorprendenti dettagli, perdendomi nel disordine che crei in me, dimostrandomi che sono una dilettante, a tuo confronto, nel gioco della vita.
Sorrido, osservandoti.
Abbiamo entrambi passati difficili alle spalle, ma tu a mio confronto sembri reggere meglio quel peso che grava sulle tue spalle elastiche, mentre le mie si incurvano sempre più, sotto il peso del ricordo di quei giorni bui del mio ieri,  e mi sento sprofondare, quasi vicina alla sconfitta…
 

 

La mia vita
Mi fa perdere il sonno sempre
Mi fa capire che è evidente
La differenza tra me e te
Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande a stare bene, stare male, a torturarmi
A chiedermi perché…
 

 

Non dormo la notte per il terrore per gli echi della mia precedente vita solitaria e silenziosa, che rimbombano nella mia mente al calare delle tenebre.
Ma poi arrivi tu, splendente e protettivo, che con un semplice abbraccio e un tuo sorriso smagliante, metti a tacere le grida di dolore e i pianti di abbandono, che per troppo tempo mi hanno accompagnata. Un tuo bacio, e i tormenti si spengono, e l’unica domanda che mi resta nella mente, è un semplice “Perché?”
 

 

La differenza tra me e te
Tu “Come stai? Bene!”, io “Come sto?Bho!”
Me e te
 Uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
E penso sia un errore
 

 

Perché non ti ho incontrato prima?
Perché, nonostante le mie insistenze a lasciarmi morire, tu a Enies Lobby hai deciso di combattere per me, per salvarmi, quasi rimettendoci la tua di vita?
Perché quando ti confesso che vorrei essere più coraggiosa e forte di ciò che sono, per poter essere degna di starti accanto, tu rispondi che nessun altra mai vorresti se non me come regina al tuo fianco, quando coronerai il tuo sogno di Re dei pirati?
Perché, perché, perché…
-Ti amo- rispondi.
 

 

Io ho due, tre certezze, una pinta, qualche amico
Tu hai molte domande, alcune pessime… lo dico!
Me e te… elementare
Da volere andare via
 

 

Mi compari accanto, dopo aver percorso di corsa le scale che collegano il parapetto al ponte. Ti sorrido e mi lascio abbracciare dalle tue forti braccia. Sento il tuo caldo respiro contro il mio collo e strusci delicato il tuo viso tra i miei capelli color ebano.
-Anch’io ti amo…- sussurro, ascoltando il battito del tuo cuore. E tutti i perché svaniscono, sostituiti dalle certezze che tu mi doni: il tuo sorriso, le tue carezze, il tuo amore, i nostri compagni…
-Robin… ma perché la neve è fredda?-
Ridacchio. Già dimenticavo un’altra certezza: la tua semplicità e la tua scarsa intelligenza così adorabile.
Alzo il volto verso di te e ti bacio, non rispondendoti. Sei così semplice e puro. Un essere elementare ma senza il quale, io non potrei vivere, e scapperei lontano, in tua ricerca.
 

 

La mia vita
Mi fa perdere il sonno sempre
Mi fa capire che è evidente
La differenza tra me e te
Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande a stare bene, stare male, a torturarmi
A chiedermi perché…
 

 

Basta questo nostro piccolo contatto, e tutti gli stupidi dubbi che mi creo nella mente, scompaiono, si dissolvono come neve al sole. La mia vita, improvvisamente, non mi spaventa più se ho la certezza che tu mi sarai sempre qui, accanto a me. Perché mi basta averti accanto per far sì che le nostre differenze si annullino e lascino spazio solo alle nostre emozioni e all’immenso e puro amore che ci unisce. I tuoi sorrisi che facilitano l’eliminazione delle nostre diversità, rendendoci uguali davanti al mondo.
 

 

Se la mia vita ogni tanto azzerasse
L’inutilità di queste insicurezze
Non te lo dire
 

 

A volte ho paura. Ho paura di ciò che potrebbe succedere se tu potessi leggere il mio cuore. Se sapessi quante paure nascondo nel mio debole animo, forse non mi vorresti più. Se sapessi tutti i miei precedenti, tutte le azioni e scelte che ho dovuto prendere per poter sopravviver, forse non mi rivolgeresti più la parola. Ma quando mi baci, teneramente, accarezzandomi il viso e stringendomi a te, la certezza che mi amerai sempre mi avvolge, annullando tutti questi timori.
 

 

Ma se un bel giorno affacciandomi alla vita
Tutta la tristezza fosse già finita
Io verrei da te
 

 

Sento il calore del tuo corpo, inondare anche il mio, e riscaldare la mia anima infreddolita dalle mie insicurezze. Percepisco le tue carezze morbide e delicate, che azzerano la mia vita, dandomi una seconda chance per ricominciare a vivere un’esistenza serena e di pace. Un’intera vita nuova, che voglio trascorrere pienamente con te. Una vita felice e priva di dolore.
 

 

Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande a stare bene, stare male, a torturarmi
A chiedermi perché…
 

 

-Venite dentro… ho preparato la cioccolata calda…- comunica Sanji da dentro la cucina. Sento che vorresti esserti già catapultato dentro la stanza per abbuffarti, ma che preferisci stare qui, continuando a stringermi e baciarmi. Mi allontano da te quel tanto che basta per sorriderti e farti capire che puoi pure andare. Ridi spensierato, fiondandoti dentro il cucinino e urlandomi:
-Ti amo Robin… solo tu mi capisci a pieno!!!-
Rido, stringendomi tra le spalle, improvvisamente infreddolita. Ma le torture dell’animo ora non ci sono più. Scomparse per opera del tuo caldo sorriso.
 

 

La differenza tra me e te
Tu “Come stai? Bene!”, io “Come sto?Bho!”
Me e te
 Uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
È penso sia bellissimo…
 

 

Credo che sia bellissima l’immensa differenza che c’è tra di noi.
Penso che sia bellissima la tangibile realtà in cui tu mi ami senza pretese ne reclamando spiegazioni.
Sono certa che sia bellissimo l’amore che ci unisce e sono ammaliata dall’idea di aver avuto la grandissima fortuna di amarti.
-Ti amo…- sussurro piano, mentre altra neve scende sulla Sunny e mi decido ad entrare sotto coperta con te e gli altri. Amo la differenza tra me e te… amo il tuo essere sciocco e serio nella stessa personalità… ti amo Monkey D. Luffy… amo essere stretta tra le tue braccia e venire coccolata in modo maldestro… amo la famiglia che hai creato, incorporandomi ad essa… amo la vita che mi hai donato e, ancora, amo te… e penso che tutto ciò sia bellissimo… 

 

   
 
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